Versione testata: PSP
Dopo l'ottima edizione 2010 di FIFA per Xbox 360 e PlayStation 3, che per molti appassionati ha sancito il definitivo sorpasso su un sempre più remissivo Pro Evolution Soccer, il terreno di gioco per EA Sports e Konami si è spostato sulle console portatili, dove la battaglia ancora infuria. L'obiettivo dei due contendenti è il medesimo: portare in un contesto così difficile il maggior numero possibile di feature finora riservate alle piattaforme di nuova generazione.
Nel caso di Mondiali FIFA Sudafrica 2010 per PSP, però, l'operazione non può dirsi perfettamente riuscita, anzi ci troviamo di fronte a un episodio che per alcuni versi costituisce un passo indietro rispetto a quanto fatto con FIFA 10. Come ben sappiamo, il nuovo titolo targato EA Sports è stato realizzato appositamente per i Mondiali di Calcio e dunque ci permette di utilizzare le sole squadre nazionali anziché la solita, nutrita rosa di club internazionali a cui la serie regolare ci ha abituato ormai da anni. Il problema è che non ci sono stati passi in avanti dal punto di vista del gameplay, anzi nel corso delle partite ci si imbatte in limitazioni che sembravano ormai superate e che finiscono per condizionare in modo pesante l'esperienza. Ci riferiamo in particolare all'IA, che vede i nostri difensori restare immobili davanti a una manovra offensiva e i nostri attaccanti restii dal partecipare alle azioni nell'area avversaria. Se pensiamo che nella modalità "Guida la tua nazione" gran parte del lavoro dovrebbero farlo proprio i giocatori che non controlliamo, prende corpo l'idea di trovarsi nella classica situazione in cui un'occasione perfetta (quella di creare il gioco di calcio portatile definitivo) si concretizza nel modo sbagliato.
Un calcio nel cuore
Abbiamo già chiarito che non sono i numeri il problema principale di Mondiali FIFA Sudafrica 2010, e lo testimonia la presenza di quasi tutte le modalità viste nella versione per Xbox 360 e PlayStation 3: "Calcio d'inizio" per disputare una partita rapida, "Mondiali FIFA 2010" per giocare un intero Campionato del Mondo o le sole fasi finali, "Guida la tua nazione" per cimentarsi con una sorta di "modalità carriera" in cui controlliamo un singolo giocatore in stile Libero Grande, "Storia delle qualificazioni" che si presenta come la classica raccolta di "scenari" in cui riviviamo partite storiche, eventualmente da raddrizzare, e l'importante modalità multiplayer tanto in locale quanto online.
Per quanto concerne gli extra, possiamo creare un giocatore dal nulla, scegliere una squadra e delle impostazioni predefinite o entrare in un negozio dove spendere i punti guadagnati con le vittorie sul campo per acquistare nuovi stadi, palloni e quant'altro. La rosa delle possibilità offerteci appare dunque ampia e in linea con quanto di meglio si possa trovare nel genere delle simulazioni calcistiche, tuttavia è il caso di chiarire subito che il multiplayer online funziona molto, molto male. Nessun problema con la registrazione del profilo su EA Nation, invero molto rapida, né con il matchmaking. No, le magagne sono dovute esclusivamente al lag, che trasforma le partite in un'esperienza frustrante e ben presto priva di qualsiasi attrattiva: pur confrontandosi con un avversario la cui connessione viene segnalata dal sistema come ottima, le azioni si susseguono al rallentatore e addirittura lo scorrimento delle voci nei menu procede lento di conseguenza, tanto che anche solo effettuare una sostituzione diventa un'operazione faticosa. Con questi presupposti, la già tutt'altro che straordinaria IA dei nostri compagni riesce a dare il peggio di sé: in più di un'occasione abbiamo visto l'avversario battere il calcio d'inizio e involarsi direttamente nella nostra area di rigore, senza essere disturbato da nessuno. Le giocate "di sponda" e i tiri di prima, inoltre, in un contesto così problematico funzionano una volta sì e due no, costringendoci ad accanirci sui pulsanti della PSP quando non è certo loro la responsabilità della mancata trasmissione dell'input.
Autogol
Per fortuna le partite "offline" funzionano decisamente meglio, con una buona velocità dell'azione e un ritmo adeguato. È possibile modificare i controlli in modo da assegnare il tiro al pulsante Quadrato e il cross al Cerchio anziché il contrario come di default, per chi non si è mai scrollato di dosso l'influenza di PES. Si può inoltre decidere se impostare i passaggi in profondità e la direzione dei cross in modalità automatica o manuale: nel secondo caso, la forza dei tiri dipende da quanto a lungo teniamo premuto il relativo tasto.
Purtroppo, tale scelta implica una curva d'apprendimento decisamente ripida, che spesso va a cozzare con i già discussi problemi dell'IA. La costruzione della manovra si rivela abbastanza semplice; talvolta la palla non va dove desideriamo, ma tutto sommato si riesce a impostare l'azione come desiderato. L'esecuzione dei cross sul fondo risulta quasi sempre tardiva, e le spettacolari sforbiciate in porta che ogni tanto concludono questo tipo di soluzione appaiono semplicistiche e innaturali, seppure appaganti a fronte del risultato ottenuto. La realizzazione dei calci d'angolo è davvero macchinosa, con lo stick analogico che determina il senso di rotazione della palla e il d-pad deputato a orientare il tiro. Una volta calciato il pallone, però, la visuale rimane sull'addetto al corner e dunque ci impedisce di fare alcunché, se non premere i tasti a casaccio nella speranza che qualcuno riesca a insaccare di testa. Inspiegabile. Bisogna inoltre aggiungere che l'interfaccia per la gestione della squadra (sostituzioni, modulo, tiratori, ecc.) poteva essere pensata meglio: così com'è richiede davvero troppi passaggi anche per le operazioni più semplici. Dal punto di vista tecnico, fa piacere constatare che alcuni effetti grafici (vedi la "dissolvenza in blur" quando viene fermata l'azione) e alcuni tocchi di classe (il compagno che alza la mano per chiamare la palla) siano stati mutuati dalle versioni "maggiori" della serie, ma ciò non toglie che i modelli poligonali sono davvero troppo semplici e rivelano tutta la loro pochezza durante le numerose inquadrature ravvicinate. Anche dalla distanza, comunque, le cose non vanno chissà quanto bene: le animazioni appaiono molto spesso lacunose e procedono a scatti. Il commento, affidato al solito duo formato da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, non è straordinario ma svolge il proprio compito in modo più che dignitoso, mentre gli effetti dello stadio e la colonna sonora firmata non riescono in alcun modo a far breccia nelle nostre orecchie.
Conclusioni
Nella sua versione per PSP, Mondiali FIFA Sudafrica 2010 si presenta come un prodotto dal fascino limitato, condizionato da una serie di magagne che ne minano la giocabilità tanto in ambito offline (l'IA dei compagni, la realizzazione dei corner) quanto soprattutto in ambito online, con un "lag" spaventoso che finisce per condizionare in modo pesante le partite. Le modalità di gioco disponibili sono numerose e i fan della serie non avranno problemi a farsi piacere anche questo episodio extra pensato per i Mondiali, ma di certo non si può parlare di un prodotto curato o in qualche modo innovativo. Anzi, per dirla tutta gli sviluppatori hanno fatto quasi dei passi indietro rispetto a FIFA 10. La grafica si lascia guardare dalla distanza, ma le numerose inquadrature ravvicinate svelano la semplicità e la bruttezza dei modelli poligonali, che ben poco hanno a che fare con il reale aspetto dei giocatori rappresentati. Un discreto gioco di calcio, in definitiva, ma si poteva fare certamente di meglio.
PRO
- Un gran numero di modalità di gioco
- Azione abbastanza rapida e fluida
- Multiplayer in locale e online...
CONTRO
- ...ma la quantità di lag è eccessiva
- Modelli poligonali brutti, animazioni spesso scattose
- IA insufficiente