Versione testata: Xbox 360
Spesso alcuni videogiochi non riescono a trovare, nel nostro continente, un richiamo talmente grande da sapersi creare un audience di pubblico vasto come i nostrani sport nazionali. E' il caso di sport popolarissimi negli USA o Giappone, come il Baseball (neanche distribuito da noi) o il Football Americano, che vende qualche centinaio di pezzi in tutto lo stivale anche a dispetto dell'altissima qualità di quelle produzioni. Anche i giochi di Basket, pur essendo abbastanza popolare qui da noi, stentano a decollare e non trovano spazio tra gli scaffali. Oggi parliamo di uno sport altrettanto famoso all'estero quanto decisamente poco conosciuto da noi: MMA, l'acronimo di Mixed Martial Arts, è una disciplina relativamente nuova e in fortissima espansione ovunque nel mondo.
Niente confusione con i più conosciuti UFC, K1, Pride o Dream, che rappresentano solo alcune tra le leghe professionistiche più famose al mondo con decine di varianti, federazioni e regole diverse: l'MMA è un grosso contenitore generico che sottintende a tutte quelle discipline basate sulle arti marziali miste, ma vive anche di vita propria con una compagnia alle spalle e regole ben precise. Nell'MMA si combatte in piedi e a terra con l'utilizzo di tecniche di grappling (portate a terra, strangolamenti, leve articolari) e di striking (pugni, calci, gomitate, ginocchiate), permettendo ad atleti di diverse arti marziali/sport di combattimento di competere tra di loro.
Solitario nella notte va...
Electronic Arts ha preso un grande numero tra i migliori e più famosi combattenti del mondo (Emelianenko, The Beast, Randy Couture, Shamrock, King Mo, ma anche i giapponesi Kawajiri, Aoki e Yoshida, solo per citarne alcuni), ha preso le regole base dello sport permettendo alcune varianti al giocatore, e mescolato tutto nelle arene più famose e belle del mondo. MMA è la summa degli sport basati sulle arti marziali. Direzionando la recensione al grande pubblico, per la maggior parte estraneo a tecniche e tecnicismi dell'MMA, focalizziamo le nostre attenzioni sul feeling generale di gioco e sul divertimento che da esso ne deriva, con un occhio all'atmosfera che la simulazione EA trasmette al giocatore che tanto può incidere sulla sua immedesimazione sul ring di combattimento. Ci lasciamo indietro polemiche o discussioni sulla presenza o meno di exchanges durante i match, e ci concentriamo sul gameplay nudo e crudo. MMA include le regole base del Pride e quelle generali unificate. Sono quindi concessi colpi di qualsiasi tipo: la filosofia che contraddistingue l'MMA è quella di permettere ai contendenti qualsiasi forma di tecnica con una limitazione minima atta alla salvaguardia degli stessi.
Nel Pride si può fare quasi tutto (anche colpire con calci l'avversario a terra). I match si concludono con il knock-out o la resa dell'avversario, per questo gli atterramenti sono una parte fondamentale del gioco: una volta a terra si conquista una posizione predominante sull'avversario e si può cercare di sconfiggerlo attraverso costrizioni articolari (con la pressione di tasti specifici), oppure colpendo ripetutamente con calci e pugni, fino alla resa. Uno degli aspetti migliorati, rispetto alla demo rilasciata tempo fa, è quella di poter evitare un atterramento con un tasto dedicato alla schivata. Ma viceversa non è ancora ben chiaro come funzionino i meccanismi di difesa una volta a terra, in quanto durante l'attacco avversario è veramente difficile e complicato difendersi adeguatamente. Mentre sullo schermo appare l'indicazione di premere ripetutamente il tasto rosso "B", sul ring veniamo pestati a sangue senza possibilità di contromossa o difesa. Se non si tratta di un bug, o di manifesta incapacità di difendersi, sicuramente siamo di fronte a un concetto poco chiaro del gioco che porta inevitabilmente al "game over" entro pochi secondi.
Fuori dal ring
La lega UFC, legata allo sviluppatore THQ da anni di contratto, ha inizialmente ostacolato Electronic Arts nella creazione di un gioco "parallelo" che calamitasse le attenzioni degli appassionati al di fuori del proprio circuito minacciando molti dei suoi lottatori che avessero prestato il proprio volto al gioco EA di essere estromessi dalla lega. Il presidente dell'UFC Dana White si è apertamente dichiarato "in guerra" con il colosso americano Electronic Arts, molto probabilmente dopo il deniego della software house di voler sviluppare un nuovo capitolo di UFC al posto di THQ.
Le tre fasi del combattimento
Il gameplay fondamentale di MMA si divide quindi in tre fasi contraddistinte: quella prettamente fatta di calci e pugni, che si esegue in piedi; quella delle prese e degli agganci; quella a terra, con costrizioni e combattimenti sul tappeto. Nella prima il sistema di controllo, punto focale in un gioco sportivo di questo genere, è ripreso da quello già rodato e affidabile di Fight Night Round 4, altro gioco Electronic Arts per l'appunto. Fondamentalmente si eseguono i colpi con l'analogico destro, alternandoli a calci mediante la pressione del grilletto sinistro e incrementando la potenza con quello destro. Con un apposito tasto invece, si può tentare "l'aggancio" del nemico, che a sua volta può cercare di evitarlo con un altro comando specifico. Una volta abbracciati i due lottatori possono scambiarsi simpatiche effusioni fatte di pestoni, calci e testate. Ma possono anche cercare di buttarsi a tappeto, provando a guadagnare un consistente vantaggio sull'altro. Se ci riuscite siete a metà strada del vostro compito. Una volta a terra il sistema di combattimento è stato decisamente semplificato (rispetto al collega UFC Undisputed), relegando tutta l'azione di gioco a soli tre tasti. Uno per colpire, uno per sfuggire e l'altro per infiggere le famose "sottomissioni" con le quali possiamo cercare la resa dell'avversario tramite dolorose costrizioni articolari. MMA utilizza un sistema di stamina per regolare la fatica del giocatore, in pratica si tratta della classica barra di energia che viene man mano rosicchiata a ogni movimento del lottatore. Smanacciare colpi a caso non è mai una buona tecnica quindi, a meno che non ci si voglia ritrovare sopraffatti dalla fatica in breve tempo e quindi atterrati dai fendenti nemici. Il gioco è decisamente divertente e appagante, ma risulta un po' troppo confusionario e rapido (con conseguenti frustrazioni) quando l'azione si sposta a terra, durante i "grappling".
Il gioco, come da tradizione Electronic Arts, non è affatto parco di opzioni e modalità, a partire dalla classica esibizione e la carriera offline. Il consiglio è quello di intraprendere il corposo tutorial prima di iniziare qualsiasi cosa: tramite esso si prende confidenza con le tre fasi d'attacco e difesa e si imparano a utilizzare i comandi e le combo. La carriera, come ogni modalità di questo tipo impone, ci vede iniziare come giovani combattenti dalle grandi speranze per poi solcare i ring più importanti del mondo, dopo aver effettuato una serie infinita di allenamenti dai più grandi maestri del genere, partendo da Bas Rutten e passando da leggende come Randy Couture e Rickson Gracie. L'obiettivo, in questo caso, è provare a farci respirare l'aria pesante delle palestre, dove sudore e sangue fanno da sfondo alle parole dure e ripetitive degli allenatori che cercano in ogni momento di motivarci in pieno stile Rocky Balboa. L'atmosfera è quella giusta ma EA, senza farne troppo mistero, ha però concepito la maggior parte dell'esperienza di MMA plasmandolo attorno alla componente multiplayer online, relegando la carriera a una sorta di enorme "tutorial" che servirà a imparare tutto quello che è possibile apprendere dai segreti del gioco. E' stata inserita una interessante opzione online chiamata "Live Broadcasting", nella quale EA stessa selezionerà ogni settimana (con criteri basati sulle statistiche di gioco) i migliori lottatori sparsi in tutto il mondo e li farà scontrare in match esibiti a tutta la comunità di MMA. Modalità interessante, ma forse troppo selettiva e dedicata a pochi fortunati che saranno prescelti.
Obiettivi Xbox 360
Il gioco Electronic Arts mette sul piatto i canonici 1000 punti, divisi questa volta in ben 49 obiettivi. Un terzo di essi si ottiene completando la carriera e vincendo tutte le sei leghe disponibili. Un altro terzo è rappresentato dal raggiungimento di specifici obiettivi nel multiplayer online, mentre i restanti solo legati ad eventi particolari o bizzarri, come ad esempio vincere un incontro utilizzando solo pugni, oppure concluderlo negli ultimi secondi disponibili. Acquisire tutti i 1000 punti non sarà affatto un'impresa semplice!
Il Re è morto, viva il Re!
Il problema principale di MMA, oltre a quello enorme di essere uno sport per pochi appassionati, è quello di esibire un roster di lottatori limitato dall'assenza di moltissimi campioni della lega UFC (vedi box sopra). Personalmente, la sola presenza di Bob "The Beast" Sapp e il suo tipico pugno "alla Bud Spencer" rappresenterebbe un valido motivo per l'acquisto di MMA, ma ovviamente in questi casi si tratta di preferenze decisamente soggettive e legate alle proprie conoscenze di questo sport. Il gioco Electronic Arts non aveva ovviamente bisogno di chissà quali miracoli tecnologici, potendo i ragazzi di EA Tiburon avvalersi dell'ottimo motore grafico già sviluppato per la serie Fight Night. Grandi animazioni, perfette collisioni e modelli poligonali definiti incorniciano una realizzazione quasi impeccabile, che vede qualche macchia solo in sporadici pop-up o nei replay decisamente troppo "diversi" dal motore del gioco in-game (tagliando il pubblico il dettaglio dei lottatori aumenta a dismisura, ma quando si torna a combattere l'effetto "wow" è inverso). E' universalmente noto che la lega UFC rappresenta la fetta più importante e famosa dell'intero universo MMA, con una serie di lottatori impressionante e un solido franchise THQ alle spalle, ma Electronic Arts ha saputo creare una valida alternativa a Undisputed programmando un gioco bello da vedere e profondo da giocare, con la sola "colpa" di avere un organico di lottatori per forza di cose ridotto e qualche difetto da limare con le prossime uscite. La strada, però, è quella giusta.
Conclusioni
Il nuovo franchise di Electronic Arts entra nella scena dei videogiochi di lotta con la stessa verve di un ingresso alla Hulk Hogan dei migliori tempi. MMA, rispetto alla concorrenza, vanta tutta l'esperienza nelle simulazioni sportive dello sviluppatore Tiburon e il background di EA stessa con Fight Night, con il quale MMA condivide motore grafico e alcune parti dell'ottimo sistema di controllo. Grande enfasi sulle componenti online, a discapito di chi gioca prettamente offline, affiancate da una realizzazione più che ottima, ma con alti e bassi. Peccato per un roster di lottatori limitato dall'assenza di tanti grandi nomi dell'UFC, ma per il resto, siamo solo all'inizio. E la partenza è assolutamente buona. Consigliato prettamente ai fan o a chi cerca un'esperienza di gioco più simulativa e profonda.
PRO
- Il sistema di controllo mutuato da Fight Night è perfettamente calibrato e funzionale
- Animazioni, movimenti e collisioni sono ok
- Molto più profondo e tecnico rispetto ad altri giochi simili
CONTRO
- Qualche perplessità sulle fasi a terra, molto semplici e spesso confusionarie
- Modalità carriera ripetitiva che penalizza chi gioca prettamente offline
- Roster di lottatori decisamente limitato dall'assenza dei big UFC