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Una tempesta di proiettili

La serie di Namco Bandai accoglie il Move con una collection che include Time Crisis 4, Deadstorm Pirates e Razing Storm, accompagnati da una nuova modalità FPS

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   18/11/2010
Time Crisis: Razing Storm
Time Crisis: Razing Storm
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Una serie come Time Crisis non ha certo bisogno di grossi preamboli. Chi in sala giochi, chi nei villaggi turistici, tutti avranno visto almeno una volta quel grosso cabinato con pacchiane lightgun colorate, il più delle volte sequestrato da qualche giocatore che ha avuto la pazienza, e il portamonete abbastanza ampio, tale da imparare a memoria la posizione di ogni nemico.

Una tempesta di proiettili

Per chi invece ha vissuto sotto una roccia, o è talmente giovane da non aver mai visto una sala giochi in vita sua, Namco Bandai ha ben pensato di colmare questa lacuna proponendo su PlayStation 3 una raccolta di alcuni porting, riveduti per sfruttare al meglio le qualità del Move. Dalla schermata iniziale di Time Crisis: Razing Storm si può infatti accedere alla versione arcade di Time Crisis 4, al porting di Deadstorm Pirates e al più recente Razing Storm. Tuttavia, e questa rappresenta una grossa novità anche per i veterani dei coin-up, l'originale Razing Storm su binari è stato affiancato da una modalità inedita, che permette al giocatore di muoversi liberamente nello scenario come nel più classico degli FPS. Ma non corriamo, e procediamo con ordine.

Trofei PlayStation 3

I trofei sbloccabili in Time Crisis: Razing Storm sono circa una quarantina. Sebbene molti richiedano semplicemente di progredire nei livelli o eliminare un certo numero di nemici, è interessante come siano stati distribuiti nei vari titoli della collection, spingendo il giocatore a dedicare più tempo a ciascuno di essi.

Controlli in crisi

Avviando Time Crisis 4 è possibile rigiocare il vecchio sparatutto su binari esattamente com'è nella sua versione per arcade. Gli anni che si porta sul groppone non si fanno sentire più di tanto sulla qualità grafica, mentre il feeling, anche giocando col Move, è rimasto pressappoco identico. A patto di non essere a corto di munizioni, il giocatore può passare in qualsiasi momento da un'arma all'altra, utilizzando il fucile a pompa piuttosto che la mitragliatrice: in determinati casi una è più utile dell'altra, il che dovrebbe spingere a non sprecare proiettili e conservarli per situazioni più critiche. Dovrebbe, diciamo, perché la quantità di vite a disposizione del giocatore è praticamente illimitata. Certo, il punteggio viene ogni volta azzerato, ma non c'è più quell'ansia che un proiettile possa costare l'ultimo gettone della giornata, e così ci si ritrova a sparare tranquillamente a destra e a manca senza troppa paura. Ancora una volta, le meccaniche si fondano sul continuo passaggio tra copertura e scontro a fuoco: riparandosi è infatti possibile non solo evitare il fuoco nemico, ma anche ricaricare l'arma. Purtroppo però, utilizzare il tasto X del Move risulta poco intuitivo e non appagante, soprattutto se paragonato alla pedana dell'originale versione da sala. Gli stessi problemi appena elencati affliggono in buona parte anche la modalità arcade di Time Crisis: Razing Storm che, pur essendo tecnicamente migliore e con una notevole quantità di oggetti distruttibili nei vari scenari, pad alla mano sa dare ben poche soddisfazioni. Sia chiaro, il Move fa benissimo il suo dovere e si riesce a puntare un nemico distante in maniera precisa e immediata, ma il fuoco automatico e l'infinità di tentativi a disposizione annullano completamente il tasso di sfida. Deadstorm Pirates, pur essendo un altro shooter su binari, si discosta invece dai vari Time Crisis sia per ambientazione che per meccaniche di gioco: niente più terroristi e giganteschi robot, ma galeoni infestati, scheletri fantasma e oscure miniere. Al giocatore non viene più chiesto di ripararsi o ricaricare l'arma, il che rende il gioco ancora più semplice e immediato, ma in questo caso il Move viene utilizzato in maniera assai più originale. Talvolta bisognerà guidare una barca, talvolta orientare dei cannoni, mentre uno scontro con un Kraken all'interno di un gigantesco mulinello raggiunge picchi di epicità raramente toccati da un qualsiasi Time Crisis. Dopotutto, nonostante la totale mancanza di mordente, i tre shooter su binari riescono di tanto in tanto a divertire e a lasciarsi giocare, anche se per un paio di ore scarse. A rovinare del tutto la festa ci pensa però il nuovo arrivato: la modalità FPS di Razing Storm è infatti il peggior biglietto da visita che Move potesse mai desiderare.

Una tempesta di proiettili

Il giocatore ha la possibilità di spostarsi con lo stick analogico e far fuoco mirando direttamente sullo schermo, un'impostazione che gli utenti Wii hanno ormai abbondantemente digerito. Eppure, l'impressione è che Namco Bandai non si sia minimamente scomodata ad osservare i passi avanti che, dal discutibile Red Steel all'eccelso Metroid Prime 3, sono stati fatti sulla console Nintendo. Il sistema di controlli in Time Crisis: Razing Storm è infatti pessimo, e a ben poco serve cambiare la sensibilità del Move nelle opzioni. Per spostare la telecamera bisogna portare il mirino fino ai limiti dello schermo, il che rende ancora più lento e poco intuitivo mirare agli avversari; qualsiasi azione, dal ricaricare o cambiare un'arma al lancio di una granata, è affidata a dei tasti da raggiungere col pollice, mentre per coprirsi in determinati punti bisogna spostare rapidamente il controller verso l'alto. E non sempre funziona. Tutto sembra fuori posto o abbozzato, sia nel sistema di controllo che nella cura delle ambientazioni, anonime e fin troppo simili tra loro. Chiude in bellezza, si fa per dire, la pessima IA dei nemici: talvolta vi fissanno con sguardo ebete per qualche secondo, probabilmente affascinati dal vostro bell'aspetto, altre corrono urlando e a braccia spalancate, impazienti di ricevere un proiettile dritto in fronte. Tranne per qualche rarissima eccezione non ci sono momenti sopra le righe ma, almeno, la presenza di un checkpoint ogni due passi vi risparmia il disturbo di ripetere uno stesso punto due volte. La modalità online mette una pezza, almeno in parte, alla stupidità degli avversari, sebbene le opzioni di gioco siano scarse e decisamente tradizionali.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.8
Lettori (32)
7.3
Il tuo voto

Che siate fan della versione per cabinato oppure no, poco importa. Time Crisis: Razing Storm è una collection impacchettata davvero male. Mirare e fare fuoco con il Move è intuitivo e divertente, e i tre giochi arcade non sarebbero poi tanto male se il gioco non fosse così permissivo. Sapere di poter arrivare fino alla fine di ciascuna avventura a occhi chiusi finisce inevitabilmente per minare un'esperienza altrimenti da cardiopalma. La modalità FPS di Razing Storm sembra poi non aver imparato nulla dagli ultimi quattro anni di sperimentazione dei giochi su Wii, proponendo un sistema di controlli lento, scomodo e parecchio approssimativo.

PRO

  • Ottima integrazione del Move
  • Contiene tre diversi giochi

CONTRO

  • Controlli terribili nella modalità FPS
  • Assenza di sfida
  • Modalità multiplayer scialba