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Sonic comanda color

Dopo diverse uscite non all'altezza della propria fama, la mascotte Sega torna con tutte le intenzioni di recuperare il terreno perduto con questo Sonic Colours

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   09/11/2010
Sonic Colours
Sonic Colours
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Sonic comanda color

Da troppo tempo, Sonic sembrava aver smarrito la bussola, costretto tra action game di dubbia fattura e spin-off ancora peggiori, allontanandosi sempre più dai fondamenti di gameplay che ne decretarono l'enorme successo nel corso dell'epoca a 16-bit. Negli ultimi tempi però, Sega ha imboccato in maniera decisa la strada del ritorno alle origini, dapprima con il discreto Sonic the Hedgehog 4 - Episode 1 ed ora con il qui presente Sonic Colours, capitolo esclusivo per Wii e DS che inserisce in un contesto moderno le meccaniche che tutti i fan della serie hanno imparato ad amare. E se è ancora troppo presto per parlare di una vera e propria rinascita, di sicuro il celebre porcospino blu regala al proprio pubblico uno di quei platform di cui si sentiva davvero la mancanza.

Back to the basics

In questa sua ultima avventura, Sonic si trova nuovamente costretto ad affrontare il perfido Dr. Eggman, colpevole stavolta di aver costruito un enorme luna park nello spazio come copertura per rapire indisturbato i Wisp, alieni dotati di enormi poteri. Starà proprio al nostro eroe risolvere la situazione, lanciandosi all'interno di otto diversi mondi a loro volta suddivisi in sette stage (boss compresi) finalmente contraddistinti da una sola costante: la velocità. Lasciando perdere le discutibili velleità adventure che hanno minato gravemente la qualità delle più recenti uscite, Sonic torna ad occuparsi di ciò che sa fare meglio di tutti, ovvero correre come un disgraziato lungo livelli dalla struttura bidimensionale, raccogliendo anelli e power-up e distruggendo robot con il suo tipico homing attack. La struttura di base di Sonic Colours ricalca dunque in tutto e per tutto quella dei classici per Mega Drive, con scenari che vanno affrontati letteralmente a cento all'ora, dividendosi tra piattaforme, giri della morte, trampolini, rails e via discorrendo, senza dimenticarsi delle numerose biforcazioni che spingeranno i fan più appassionati a tornare sui propri passi per perlustrare ogni anfratto alla ricerca della strada più veloce. Le fonti di ispirazione del titolo non si limitano però agli esponenti più anziani della serie, ma coinvolgono anche le iterazioni più recenti del franchise: con un attento lavoro di valutazione, Sonic Team ha estrapolato le migliori idee venute fuori nel corso delle altalenanti avventure del porcospino blu in ambito 3D, e le ha sapientemente riversate in questo prodotto. Ecco dunque che i vari stage denotato un'ottima varietà strutturale, enfatizzata da spettacolari cambi di inquadratura: capita dunque spesso di procedere normalmente da sinistra a destra su un piano bidimensionale, per poi ritrovarsi in un batter d'occhio con la telecamera che passa in terza persona in sezioni quasi su binari, con l'utente che deve soltanto preoccuparsi di raccogliere anelli ed evitare nemici mentre Sonic corre all'impazzata verso la sezione successiva. Ancora, certe porzioni di livello riportano alla mente quel Sonic Adventures uscito su Dreamcast (e recentemente riproposto con disastrosi risultati), rivelandosi dunque più legate alla convenzionale concezione di platform tridimensionale e consentendo al giocatore di muoversi liberamente nello scenario, magari cercando la soluzione a semplici puzzle ambientali. Il bello del mix appena descritto è che tutti queste diversi stili si amalgamano alla perfezione nell'ambito di singoli stage, rendendo la progressione nel corso dell'avventura molto varia, oltre che veloce e frenetica come nella migliore tradizione della serie. Non si tratterà di elementi capaci di far cambiare idea a chi non ha mai amato particolarmente Sonic, ma sono più che sufficienti a dare finalmente un po' di pane per i denti dei fan rimasti per troppo tempo a bocca asciutta.

Wisp me up

Nelle efficaci meccaniche di gameplay appena descritte si inserisce agevolmente anche quella riguardante i Wisp, gli alieni che Sonic dovrà salvare nel corso dell'avventura. Ognuno di essi garantisce al nostro eroe un potere particolare da sfruttare scuotendo il Remote, anche se di fatto il loro utilizzo non è propriamente libero, bensì regolato da precise scelte di level design: pur se scriptato, dunque, è questo un elemento che funziona decisamente bene, e che stende un tappeto rosso al replay value visto che man mano che si raccolgono Wisp è possibile tornare indietro e sfruttare le loro capacità per aprirsi nuove strade. Tra potenziamenti che trasformano Sonic in un razzo, altri che generano piattaforme nel vuoto ed altri ancora che consentono di perforare letteralmente lo scenario circostante, anche qui ci troviamo di fronte ad un discreto incentivo alla varietà, che aggiunge piacevolezza al gameplay pur senza stupire. I livelli di Sonic Colours scorrono via talmente bene che quasi non ci si scandalizza della sostanziale brevità dell'avventura, tutto sommato un male necessario vista la natura estremamente veloce e frenetica dell'esperienza ludica, che rende possibile terminare alcuni stage in pochi giri di orologio. L'unica discriminante è rappresentata da un livello di difficoltà tendenzialmente tarato verso il basso (specialmente per quanto riguarda gli scontri con i boss), ma capace di improvvise ed ingiustificate impennate in alcune sezioni che possono far perdere qualche vita di troppo e diventare così piuttosto frustranti.

Sonic comanda color

Come accennato in precedenza, tuttavia, i fan più accaniti potranno dedicarsi alla scoperta di tutte le strade, alla raccolta di power-up e bonus nascosti, al raggiungimento di nuovi hi-score nonché al completamento di una sorta di Challenge Mode composto da stage appositamente studiati per l'occasione. Questi sono fruibili anche da due giocatori in co-operative, ma francamente la realizzazione del tutto lascia abbastanza a desiderare, rendendoli decisamente più godibili in single player. Prima di chiudere, comunque, va dato a Sonic Colours il merito di aver fatto invertire la tendenza alla serie anche dal punto di vista prettamente tecnico. Dal punto di vista grafico, ci troviamo di fronte ad uno dei migliori prodotti disponibili su Wii: il gioco è un vero e proprio spettacolo per gli occhi, grazie a scenari molto ricchi e particolareggiati messi in mostra da inquadrature estremamente dinamiche, il tutto senza che venga perso nemmeno un frame per strada. Meno memorabile ma comunque soddisfacente il sonoro, che sfoggia musiche sempre molto ritmate e gli effetti sonori tipici della saga.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (79)
8.6
Il tuo voto

Sonic Colours segna finalmente il ritorno della serie Sega verso gli standard qualitativi che le dovrebbero competere di diritto: il gioco è di fatto un compendio di tutto il meglio che il porcospino blu ha messo in mostra nel corso della sua lunga carriera, strizzato all'interno di un titolo che per questo motivo si rivela decisamente ricco e vario. Finalmente coadiuvato anche da un comparto grafico all'altezza della situazione, Sonic in questa sua ultima uscita Wii appare senz'altro nella sua forma migliore dai tempi di Sonic Adventure per Dreamcast (e parliamo del 1999): musica per le orecchie dei fan della serie, che non faticheranno a passar sopra ad alcuni piccoli difetti di produzione.

PRO

  • Un ottimo mix di vecchie e nuove meccaniche
  • Graficamente molto ricco
  • Vario, divertente e veloce

CONTRO

  • Ha vita breve se non si punta al 100%
  • Occasionalmente frustrante