Era il 2004 quando Multiplayer.it affidò al sottoscritto la recensione di Sly 2: Banda di Ladri, un piccolo gioiello nella variegata ludoteca PlayStation 2 che confermava l'abilità dello sviluppatore Sucker Punch, il quale era stato capace di reinventarsi a partire già da un ottimo prequel. Oggi, sei anni dopo, The Sly Trilogy ha suscitato una riflessione intensa, durante le sue piroette nella nuova console Sony: ha dimostrato per l'ennesima volta come un buon gioco sia senza tempo e, al contrario delle persone, invecchi in maniera molto diversa e singolare.
The Sly Trilogy è anche la prova più esemplare dell'evoluzione di un videogioco e dell'influenza che il mercato può avere sul franchise, qualcosa da studiare, insomma, per chi si interessa a questo aspetto del mercato videoludico. Dal punto di vista pratico, invece, è un gioco dannatamente divertente.
Un procione nel 2011
Quello che interessa probabilmente il lettore, potenziale acquirente di questa trilogia contenuta in un solo blu-ray disc, è la qualità del porting e la reale entità delle migliorie grafiche apportate ai tre giochi. Siamo lieti di confermare la bontà del revamp visivo, che impreziosisce fortemente la già altissima qualità contenutistica della dell'intera trilogia. Forte della sua nuova risoluzione a 720p e di un'attenta operazione di ringiovanimento generale, che ha giovato anche al frame-rate solido come una roccia, The Sly Trilogy riesce nel difficile compito di sembrare quasi un gioco sviluppato adesso per PlayStation 3, tanto è definita, fluida e pulita la resa grafica finale.
Complice anche l'ottimo engine tridimensionale dei Sucker Punch e il cartoonesco stile cel-shading che già ai tempi della release originale si era rivelato una scelta vincente, ogni gioco contenuto nel disco risulta visivamente fresco e piacevole, con ben pochi elementi a tradirne la reale età. I possessori di televisori 3D potranno inoltre giocare in tre dimensioni alcuni dei cinque mini-giochi realizzati appositamente per la trilogia: questa feature è in effetti piuttosto superficiale e nulla aggiunge all'ottimo pacchetto, ma nel caso sia possibile approfittarne, Sanzaru Games e Sucker Punch hanno pensato anche questo. Chissà che non si tratti magari di un esperimento per l'imminente Sly 4?
Trofei PlayStation 3
Gli appassionati collezionisti di Trofei troveranno in The Sly Trilogy una vera e propria cuccagna: non solo ciascuno dei tre episodi possiede una personalissima lista di Trofei Bronzo, Argento e Platino, ma ci sono Trofei anche per i mini-giochi e, ancora meglio, non è per nulla difficile o frustrante impadronirsi dei tre Platino. Dulcis in fundo, questo traguardo sblocca anche un teaser-trailer per il futuro Sly 4.
I Fantastici Tre
Sarebbe difficile riassumere in un solo paragrafo la storia dell'intera trilogia, perciò ci limiteremo a un breve cenno lasciando il piacere ai giocatori di scoprire da soli l'evolversi della saga, di episodio in episodio. Il protagonista resta sempre e comunque Sly Cooper, un ladro abile quanto affascinante, che proprio nel primo capitolo, Sly Cooper & il Thievous Raccoonus, si troverà a dover recuperare le pagine di un antico manoscritto che appartiene alla sua famiglia da generazioni. Al suo fianco i compari Bentley e Murray e dall'altra parte Carmelita Fox, una sexy poliziotta con la quale Sly non riesce proprio a smettere di flirtare. Il primo Sly è un vero antipasto a ciò che aspetta il giocatore nei sequel, ma nelle movenze e abilità di Sly i più attenti riconosceranno già un'ombra di ciò che Sucker Punch avrebbe proposto, anni dopo, nel più recente e famoso inFamous. Sly 2: Banda di Ladri è forse la punta di diamante dell'intera trilogia, se non altro perché a quel punto il franchise assume un'identità propria, abbandonando la linearità del prequel a favore della maggiore libertà di esplorazione concessa dagli "hub" a partire dai quali si dipanano i livelli di gioco in forma di missioni.
E' inoltre il primo episodio della serie in cui è possibile giocare anche nei panni dei compagni di Sly, una feature che aggiunge senz'altro varietà al gameplay, nonostante le missioni come Bentley o Murray risultino un po' sottotono rispetto a quelle nel ruolo del protagonista, anche se si tratta proprio di mera preferenza individuale. Sly 3: L'Onore dei Ladri, e siamo già nel 2005, è il momento meno sorprendente della trilogia poiché poco di nuovo aggiunge all'ottima formula sperimentata nel prequel, tuttavia è anche l'episodio con gli stage e i boss più curati ed elaborati, una degna conclusione (temporanea!) per le avventure dei tre irresistibili furfanti. La varietà di situazioni, la difficoltà ottimamente calibrata dei livelli e la generosa quantità di segreti da scoprire portano il playtime di ogni episodio a superare la decina di ore circa: la trilogia dunque non tradisce neanche sulla longevità, impreziosita più dai tantissimi Trofei che dai facilmente dimenticabili mini-giochi inediti.
Conclusioni
Insieme, i tre giochi che compongono The Sly Trilogy rappresentano un vero e proprio viaggio nella fantasia e nella crescita dello sviluppatore Sucker Punch, ma anche un vero e proprio banchetto per gli amanti del genere platform: il level-design dei tre Sly è tutt'oggi assolutamente sopra la media e, nonostante gli anni trascorsi, il franchise regge tranquillamente il confronto con le produzioni più moderne. Anche a livello tecnico The Sly Trilogy si difende benissimo grazie all'ottimo revamp e al supporto per i 3DTV. In sostanza, alla luce del rapporto tra prezzo e qualità, nonché quantità, dei contenuti, questa nuova compilation di vecchie glorie è un prodotto veramente eccellente.
PRO
- Tre grandi giochi al prezzo di uno
- Eccellente revamp grafico
- Longevo e ricco di contenuti e Trofei
CONTRO
- Qualche incertezza della telecamera
- Level-design non sempre costante
- Mini-game abbastanza superficiali