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Alla scoperta dell'universo

Ancora fantascienza dall'Est Europa che, nonostante i budget spesso modesti, cerca con forza di imporsi nel mondo del videogaming e questa volta lo fa con un RPG decisamente complesso: Precursors

RECENSIONE di Mattia Armani   —   24/03/2011
Precursors
Precursors
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Precursors è un titolo molto particolare. Sviluppato in quel di Kiev per diversi anni e senza fondi straordinari offre comunque una formula estremamente complessa. Inoltre il motore grafico, pur soggetto ad alcune limitazioni evidenti, riesce a gestire un'ambientazione ampia e ricca di dettagli che è senza dubbio capace di calarci nell'atmosfera peculiare del titolo targato Deep Shadows. La storia parte da un ambiente alieno pieno di flora e fauna estremamente pericolosi. Precipitati al suolo nel bel mezzo di una battaglia, ci troviamo sperduti con l'obiettivo di raggiungere le forze alleate. Ma l'inizio è ingannevole.

Alla scoperta dell'universo

Nei primi momenti di gioco infatti, nonostante il tooltip informi di alcune peculiarità del titolo, Precursors sembra un classifo FPS fantascientifico, forse un pò troppo rigido nei controlli e differenziato dalla concorrenza solo da scelte estetiche atipiche. Ma, superata la parte introduttiva, l'esperienza ci riserva parecchie sorprese che coinvolgono la trama, ad ampio respiro e piuttosto complessa, e che riguardano anche il motore grafico coinvolgendoci negli accadimenti sia come giocatori immedesimati in ciò che accade sia come esseri umani che osservano lo schermo. Una sorpresa quindi, visibile dalle immagini ma che non sveleremo nei dettagli ovviamente, per una formula di gioco che gli sviluppatori stanno padroneggiando con abilità sempre maggiore. Peccato per lo scarso supporto alla versione inglese e per i troppi elementi "ispirati" ad altri franchise videoludici e non solo. Ma quando l'impegno è comunque notevole e non ci sono guadagni multimilionari di mezzo, certe cose si possono tranquillamente considerare come corpose citazioni.

Modesto ma capace di sorprendere

Come dicevamo la struttura principale di Precursors è quella di un FPS classico con modalità di mira precisa, sprint, armi di ogni genere, granate e medikit. Ma le meccaniche si espandono gradualmente verso una componente RPG che comprende esplorazione, missioni a bivi e personalizzazione del personaggio. E, pur non arrivando a stupire, cresce anche il comparto tecnico che in alcuni frangenti risulta piuttosto appagante. Inoltre il titolo non si fa mancare spionaggio, veicoli e ci riserva anche una sorpresa di grosso calibro. Procendendo nella trama principale, infatti, aggiunge alla propria formula anche una componente spaziale che ci consente di controllare direttamente un'astronave e di viaggiare tra i pianeti. Insomma, il gioco è ambizioso e capace di offrire un gameplay peculiare.

Alla scoperta dell'universo

Anche il sistema legato alla salute del nostro personaggio è particolare e considera indipendentemente braccia e gambe. Le braccia ferite determinano un calo della mira mentre i danni alle gambe rallentano la velocità di spostamento. Una volta terminato un combattimento le funzionalità tornano gradualmente normali, ma per ristabilire del tutto la salute sono necessarie cure o cibo. E come in ogni free roaming fantascientifico che si rispetti non mancano nemmeno le droghe naturali o sintetiche che possono potenziare il personaggio ma causano dipendenza e quindi determinano dei malus fisici. Con un sistema così complesso è lecito aspettarsi dei talenti, oltre alle varie statistiche base che crescono con il livello. E i talenti sono numerosi e coprono una vasta gamma di opzioni come la precisione con le armi, i danni, la durata dello sprint e il recupero dello stesso. Inoltre ci sono talenti che incrementano anche lockpick, stealth, capacità di curarsi e addirittura alcuni dedicati esclusivamente alla fase di volo libero nello spazio.

Gameplay articolato ma ostico

Il sistema di mira di Precursors non è particolarmente agile. Nemmeno con i fix della patch 1.1 che comunque migliorano l'esperienza. Ma in ogni caso per godere delle migliorie più evidenti è necessario installare l'ultima patch russa, visto che quella inglese non è ancora uscita nonostante sia passato un anno. Il problema è che l'installazione della patch in russo sulla versione inglese è un processo processo macchinoso che può persino causare bug e malfunzionamenti. Il titolo è comunque giocabile senza aggiornamenti nonostante la lentezza e nonostante un'eccessiva ricerca del realismo, che determina anche una riduzione della velocità di mira troppo drastica quando si passa nella modalità di mira precisa. Questo dettaglio in sé è sicuramente pregevole ma combinato con le magagne del sistema di controllo e con la difficoltà di alcune situazioni, soprattutto quando il livello del personaggio è basso, può portare a situazioni frustranti.

Alla scoperta dell'universo

Talvolta infatti la difficoltà è davvero elevata e morire non è difficile nemmeno in modalità Normale o Facile. Avversari nascosti, l'agilità dei nemici e l'arrivo di qualche nemico di un'altra fazione ostile sono elementi in grado di trasformare una situazione apparentemente semplice in un vero inferno. Ovviamente, presa singolarmente, l'agilità dei nemici non è un malus e il gameplay diventa più intrigante quando questi riescono a evitare i nostri colpi. Inoltre molti animali sfruttano la velocità per aggirare il giocatore, mentre i soldati spesso stanno a distanza e non lesinano le granate, che piovono da tutte le parti. Tra gli altri pregi del titolo figurano poi una fisica più che valida, la gestione di molti nemici in contemporanea, la vegetazione che reagisce agli urti e il suggestivo ciclo tra giorno e notte condito da effetti atmosferici di ottima qualità. E tra gli elementi legati al gioco di ruolo non mancano le diverse fazioni con cui è possibile entrare in guerra o allearsi; con queste che ovviamente possono essere tra loro ostili o alleate. Inoltre le armi si danneggiano, è possibile far scorrere il tempo per raggiungere un determinato orario ed è possibile entrare in quasi tutte le abitazioni. Ma Precursors si spinge oltre assorbendo altri generi e altri titoli nella propria struttura. Il titolo targato Deep Shadows include anche armi aliene in pieno stile Half Life, esoscheletri, dungeon e ci da la possiblità di modificare i veicoli per ripararli o migliorarli. Il tutto integrato in qualcosa come 250 quest che vanno dalla persuasione, all'investigazione, all'ovvia uccisione di nemici specifici o di creature che infastidiscono qualcuno.

Alla scoperta dell'universo

Ciò detto e vista la natura modesta della produzione, ci sono anche aspetti poco curati. Il più eclatante riguarda i personaggi non giocanti che non possono salire sul nostro veicolo e, quando capita di doverli condurre attraverso lunghi percorsi, spesso è necessario abbandonare il mezzo e procedere lentamente per portare a termine la missione. Inoltre l'intelligenza artificale, che in certi momenti è quasi diabolica, talvolta si imbambola lasciando indifesi anche i nemici più temibili. Purtroppo l'elemento meno convincente è senza dubbio la componente spaziale. Esteticamente cielo e pianeti risultatano poco credibili e l'interfaccia è confusa e poco ispirata. Inoltre il sistema di guida è legnoso e nonostante la possibilità di acquistare skill dedicate non migliora più di tanto durante l'avventura. Ma la possibilità di commerciare rende comunque l'esperienza di viaggio utile e discretamente profonda oltre a consentirci di raggranellare qualche soldo per comprare nuovi equipaggiamenti per il personaggio. Inoltre abbiamo la possibilità di installare diversi upgrade e di muoverci per l'astronave e questo elemento controbilancia, almeno in parte, il gameplay non esaltante.

Alla scoperta dell'universo

Un crogiuolo di stili

Pur essendo tecnicamente arretrato, almeno sotto alcuni punti di vista, l'universo di Precursors è ricco di oggetti e di creature. A nascondere i difetti ci pensano grana cinematografica, HDR e post processing. La fisica è buona e coinvolge veicoli, corpi, barili e alcuni altri oggetti e inoltre la vegetazione reagisce ai colpi e al passaggio del personaggio. I modelli degli esseri umani sono definiti sebbene semplici ma la varietà è scarsa e le strade delle città diventano spesso un crogiuolo di gemelli identici. I modelli alieni invece non sono sempre convincenti ma sono senza dubbio colorati e originali. Veicoli, astronavi e mech risultano modellati molto bene, almeno in relazione alle possibilità dell'engine e le architetture se la cavano anche se il design è piuttosto banale.

Alla scoperta dell'universo

Ottima la distanza visiva, buoni gli effetti ambientali, ottime le luci dinamiche. Ma ci sono anche diverse luci di qualità infima come quelle usate per colorare gli ambienti alieni o per illuminare i colpi delle armi. Anche le texture sono altalenanti e mentre alcuni ambienti sono estremamente vividi e definiti altri sono slavati, poco credibili e praticamente privi di arredamento. Per quanto riguarda le citazioni Precursors prende a piene mani da Half Life, che ha d'altra parte influenzato molti altri titoli, ma non disdegna anche numerose produzioni cinematografiche come Star Wars che si palesa anche negli effetti sonori dei droidi. Tanto per intenderci lo spazioporto in cui ci troviamo nelle prime fasi di gioco, sonoro incluso, ricorda incredibilmente Mos Eisley. Poi la musica si sposta poi pian piano verso toni arabeggianti e compaiono anche alcune strutture tra l'egiziano e il futuristico, in pieno stile Stargate. In ogni caso, al di la delle evidenti ispirazioni, la colonna è decisamente d'atmosfera e cambia in modo dinamico a seconda del luogo o della situazione in cui si trova il giocatore. Anche gli effetti sonori sono qualitativamente buoni anche se non sono particolarmente ispirati ma il mix globale tra musiche e campionamenti risulta efficace e supporta più che degnamente l'atmosfera "aliena" del titolo. Purtroppo non c'è nessuna voce per i dialoghi che nella versione inglese sono doppiati solo nelle scene di intermezzo. Questo toglie moltissimo a una produzione per certi versi sorprendente e non è l'unico inconveniente. Infatti molti giocatori che hanno acquistato la versione in lingua anglosassone da GamersGate, unico portale che lo vende, a circa 30 euro, sono spesso costretti a giocare senza effetti sonori a causa di un bug piuttosto frequente e ancora irrisolto. Sulla configurazione di prova il titolo generalmente gira a 60 fps ma quando l'engine scende sotto una certa soglia gli fps vengono automaticamente ridotti a 30 per scongiurare rallentamenti. In ogni caso anche nei frangenti più concitati non siamo mai scesi al di sotto dei 30 frame per secondo ma il motore, per quanto ambizioso e caratterizzato da una distanza visiva notevole, non può certo dirsi ottimizzato vista la resa tecnina globale.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (20)
7.9
Il tuo voto

Siamo rimasti sorpresi. Non c'è dubbio. Il lavoro compiuto dai ragazzi di Deep Shadows è notevole e nonostante le numerose pecche il mercato ha bisogno di esperimenti di questo tipo. Titoli con un respiro più ampio. Titoli che risparmiano in determinati campi e che non cercano di raggiungere il mercato mainstream ma che proprio per questo possono osare e sorprendere su altri fronti. E grazie al PC, dobbiamo proprio dirlo, ci sono ancora team che possono sperimentare e proporre formule complesse e peculiari: Precursors è una di queste grazie a un mix tra la struttura di Deus Ex, la giungla di Crysis, le possibilità di spostamento di Elite 4 e le armi di Half Life 2. Il tutto condito da un'atmosfera decisamente unica e dall'interessante prezzo di circa 30 euro. Insomma, nonostante le lacune e nonostante la pletora di citazioni che possono essere viste sia come difetti che come pregi, questo titolo ha senza dubbio qualcosa da offrire e chiunque sia appassionato di giochi di fantascienza dovrebbe tenerlo in considerazione.

PRO

  • Libertà di movimento assoluta
  • Mix tra RPG, FPS e simulazione spaziale
  • A tratti sorprendente
  • Economico

CONTRO

  • Tecnicamente altalenante
  • Sistema di mira ostico
  • Bug e scarsa ottimizzazione
  • Fasi di volo molto migliorabili

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema Operativo: Windows 7
  • CPU: Core i7 920
  • Memoria: 2 GB
  • Scheda Video: GeForce GTX 275

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows XP / Windows Vista / Windows 7
  • CPU: Pentium 4 2.8 GHz / Athlon 64 3000+
  • Memoria: 1 GB
  • Scheda Video: GeForce 6800 / Radeon X700 da 256 MB
  • Spazio su disco: 8 GB

Requisiti consigliati

  • Sistema Operativo: Windows XP / Windows Vista / Windows 7
  • CPU: Core 2 Duo 2.2 / Athlon 64 X2 4400GHz
  • Memoria: 2 GB
  • Scheda Video: Radeon HD 2900 XT da 512 MB o equivalente
  • Spazio su disco: 8 GB