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Gran Finale

L'era del Nintendo DS si chiude con il Pokémon definitivo. Allenatori, a raccolta!

RECENSIONE di Christian Colli   —   11/03/2011
Pokémon versione Bianca e Nera
Pokémon versione Bianca e Nera
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E' quasi poetico che a chiudere il ciclo vitale dell'ultimo portatile Nintendo sia una nuova generazione di Pokémon contraddistinta dai due assoluti dello spettro cromatico: c'è qualcosa di particolare in questa idea che ben si sposa con una sensazione di chiusura ed epicità, come dimostrano anche i due pokémon "mascotte" di questa generazione, Zekrom e Reshiram. Per essere un fan del franchise che si è giocato, volente o nolente, tutti gli installment passando da una generazione all'altra, a cominciare dal Pokémon Blu del Game Boy Classic, ammetto che la mia pazienza con il riciclo operato da Game Freaks è venuta meno ben più di una volta. L'ultima "generazione" composta da SoulSilver e HeartGold è scampata alla mannaia dell'insofferenza per l'eccellente qualità e l'effetto nostalgia causato dall'essere remake di quella che è effettivamente la generazione più amata di sempre.

Gran Finale

Pokémon comunque aveva bisogno di una ventata d'aria fresca da anni e se ogni nuovo appuntamento è un ottimo punto d'inizio per i neofiti, lo stesso non si può dire per chi ha già completato il PokéDex non una ma due, tre o anche quattro volte. Questo Game Freaks lo sapeva bene ma poteva scegliere: continuare a riciclare un software che tanto tutti quanti - compreso l'annoiato sottoscritto - avrebbero comprato o cercare di puntare un po' di più sull'innovazione. Per fortuna la strada scelta è stata la seconda. Ed è di nuovo colpo di fulmine.

Il Vecchio

Intendiamoci, alla base Pokémon non è cambiato di una virgola: il cuore del gioco è sempre lo stesso, la struttura è la medesima. Siete degli allenatori adolescenti alla scoperta del mondo e dei pokémon che ci vivono, per dimostrare che siete dei ganzi dovrete sfidare e battere vari super allenatori e in tutto questo dovrete anche sventare le mire di un gruppetto di cattivoni da strapazzo. Che poi è un pretesto per esplorare le diverse aree di un vasto continente e catturare i centocinquanta e più pokémon che lo popolano, allo scopo di creare la vostra squadra, magari scambiandoli con gli amici (nel caso abbiate vissuto in una caverna finora, ogni versione ha un certo numero di creaturine esclusive).

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Quello che appare un grind selvaggio e un giochino per bambini con i mostriciattoli pacioccosi nasconde un substrato di statistiche, valori matematici e percentuali che nelle mani di un giocatore esperto di RPG possono trasformare i suoi pokémon in vere armi di distruzione di massa. Ormai non dovrebbe essere un mistero che Pokémon, sotto una cosmesi fanciullesca, propone uno dei JRPG più coinvolgenti e complessi mai prodotti. E lo stesso vale per Pokémon versione Bianca & Nera, che ripropone ancora una volta le varie tipologie di pokémon (fuoco, acqua, erba, eccetera) e la solita infinità di abilità, attacchi speciali ed evoluzioni. Ancora una volta, comincerete a piedi, poi otterrete le scarpine per correre, poi la bicicletta, infine saranno i pokémon stessi a trasportarvi in giro per una nuova regione, Unima, vasta e ricca di sorprese, tra città, montagne e praterie. La regola è infatti sempre e solo quella: acchiapparli tutti.

Il Nuovo

All'apparenza Pokémon versione Bianca & Nera potrebbe sembrare del tutto uguale ai predecessori, in realtà è costellato da cambiamenti e miglioramenti un po' più subdoli e meno appariscenti che, tuttavia, hanno un impatto significativo sull'esperienza. Innanzitutto, la storia: tanto per essere chiari, la trama dei vari episodi della serie non è che avesse poi così tanta importanza e infatti anche in Pokémon versione Bianca & Nera risulta a tratti quasi demenziale. Tuttavia, essa ha questa volta molto più risalto e si intreccia con le avventure del giocatore frequentemente e in modo naturale, inoltre la presenza di svariati comprimari e antagonisti rende l'avventura più saporita e piacevole.

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Inoltre, questa è la prima generazione dai tempi delle versioni Rossa e Blu in cui i pokémon che si incontrano per gran parte dell'avventura sono completamente inediti. Esatto, niente Geodude nelle caverne, niente Rattata e niente Magikarp. I pokémon che vivono a Unima sono del tutto nuovi, anche se non tutti particolarmente ispirati, e le peregrinazioni del giocatore guadagnano freschezza e varietà. Dal punto di vista strettamente ludico, Game Freaks sembra aver deciso di rendere l'esperienza molto più user-friendly con una serie di accorgimenti che hanno soltanto giovato alla formula. Il grind di punti esperienza necessario al mantenimento della squadra di mostriciattoli è facilitato ad esempio non soltanto da numerosi locali in cui combattere allenatori a più riprese, ma anche dalla presenza di pokémon rari in particolari cespugli che, se sconfitti, ricompensano con una quantità di punti decisamente maggiore rispetto a quella offerta dai pokémon nella stessa area. Le famigerate Macchine Tecniche che permettono di insegnare ai pokémon delle mosse speciali possono essere ora usate a più riprese, permettendo una pianificazione più attenta e complessa del proprio stile di gioco. Le aree che collegano le varie città presentano spesso un punto di ristoro intermedio e i Centri Pokémon includono adesso il negozietto che una volta richiedeva un noioso andirivieni. Non ci sono soltanto questi cambiamenti naturalmente, ma una numerosa serie di piccole e incisive modifiche mirate sopratutto a snellire l'esperienza, rendendola più fluida e accessibile fin da subito.

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Gli stessi combattimenti, per esempio, si rivelano molto più veloci che in passato, così com'è maggiore il numero di scontri "speciali" (tre contro tre o a rotazione) che spezzano la monotonia dei tradizionali combattimenti uno contro uno. In generale, è più facile non solo gestire i pokémon, ma l'intera avventura, grazie anche all'interfaccia più pulita e ordinata, composta da una manciata di menu agili e facilmente accessibili. A sottolineare ancora una volta la volontà dello sviluppatore di fare un passo verso il futuro ci pensa anche il nuovo gadget chiamato C-Gear, ottenibile nei primi minuti dell'avventura. Questo prezioso strumento non solo dispone di utilissime funzioni come il radar cerca-oggetti, ma consente anche di sfruttare in qualunque momento le capacità Wi-Fi del Nintendo DS per accedere a una massiccia quantità di feature multigiocatore addizionali.

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La componente online di Pokémon versione Bianca & Nera è stata curata in modo maniacale e il giocatore ha a portata di mano fin dalle prime ore di gioco una quantità impressionante di attività che possono essere sperimentate anche in compagnia di altri giocatori, sia sfruttando il collegamento a infrarossi che una connessione a Internet. Non è soltanto possibile scambiare pokémon, combattere contro altri giocatori e socializzare con loro, esattamente come in Pokémon SoulSilver & HeartGold, ma la nuova proposta Game Freaks è infarcita di ulteriori contenuti e minigiochi di vario genere, dal Teatro Musical in cui è possibile agghindare i pokémon per farli esibire sul palcoscenico, al Dream World in cui il giocatore accede ai sogni di uno dei suoi pokémon per sbloccare ulteriori oggetti e mostriciattoli. In caso non fosse abbastanza chiaro, quindi, c'è moltissimo da fare in Pokémon versione Bianca & Nera, che si giochi da soli o in compagnia, e tutte le potenzialità del C-Gear non fanno che estendere ulteriormente la longevità di un prodotto già estremamente completo.

Vecchio ma anche Nuovo

Anche per quanto riguarda la cosmesi sono stati fatti dei notevoli passi avanti, anche se non certo da giganti. In generale, il nuovo Pokémon è, in una parola, molto più elaborato. Durante le esplorazioni gli sprite sono di maggiori dimensioni e godono di un buon dettaglio, le ambientazioni d'altra parte offrono un'enorme varietà e sono ricche di particolari e tocchi di classe che rendono il viaggio decisamente più piacevole che in passato. All'alternarsi di giorno e notte si aggiunge il passare delle stagioni (una per mese reale) che cambia l'ambiente aggiungendo per esempio neve o foglie trascinate dal vento; le pozzanghere e i laghi riflettono il movimento di a noi invisibili nuvole nel cielo e in generale i modelli poligonali di edifici e altri elementi sono molto più curati che in passato. La parte del leone la fa sicuramente la nuova telecamera dinamica, che segue i movimenti del giocatore con inquadrature particolari del tutto nuove, tese ad enfatizzare l'esplorazione o i momenti più importanti.

Gran Finale

A tratti sembra, a tutti gli effetti, un gioco del tutto nuovo. D'altra parte, la maggior parte del tempo si trascorrerà a lottare per sconfiggere o catturare i vari pokémon. In quest'occasione Game Freaks ha regalato ai suoi fan ciò che attendevano da tempo: no, non stiamo parlando del campionamento audio della serie animata per i versi dei pokémon, ancora una volta semplici stridii 8-bit, ma delle animazioni idle durante i combattimenti. E' stata una strada lunga, cominciata anni fa, ma finalmente ci siamo: gli sprite non sono più statici o animati soltanto all'ingresso sul campo di battaglia, godono invece ora di numerosi frame di animazione che si ripetono durante la battaglia. I pokémon non sono ancora animati individualmente per gli attacchi, è vero, ma questo è un notevole passo avanti rispetto al passato, quasi emozionante per un allenatore di vecchia data abituato a vedere soltanto la schiena statica del suo pokémon. E' un peccato d'altra parte che questi sprite, a distanza ravvicinata, appaiano così pixellosi e antiquati. Infine, l'accompagnamento musicale merita una menzione speciale visto che non è soltanto composto dai soliti jingle e simpatiche marcette, ma da brani a tratti davvero esaltanti: la cura riposta anche in questo aspetto del gioco, da sempre forse il meno memorabile, riconferma ancora una volta l'importanza che Game Freaks ha dato al suo addio alla scena del Nintendo DS.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (545)
8.8
Il tuo voto

La nuova generazione di Pokémon è quasi un reboot del franchise e Game Freaks è riuscita a concepire quella che, a tutti gli effetti, è l'esperienza Pokémon definitiva. Pokémon versione Bianca & Nera è decisamente la migliore edizione sotto praticamente qualunque punto di vista e riesce nel difficile compito di risvegliare anche nei veterani della serie quella curiosità e quel senso di meraviglia che mancavano da qualche tempo, proponendo un'avventura più fluida, intrigante e accessibile. Di certo non vi farà cambiare idea se odiate Pikachu e compagnia, ma in caso contrario Unima è lì e vi sta aspettando: fatevi sotto.

PRO

  • Tantissime migliorie e innovazioni
  • Sprite animati durante i combattimenti!
  • Componente multigiocatore ricchissima
  • Longevità alle stelle

CONTRO

  • Tecnicamente resta sempre un po' arcaico
  • I nuovi mostri sono decisamente particolari: non tutti potrebbero apprezzarli
  • La formula e la struttura sono sempre le stesse, niente di nuovo