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L'asfalto fa male

Forte del grande successo riscosso su App Store, la serie Asphalt arriva anche su Nintendo 3DS con un episodio ricco di contenuti ma dalla realizzazione tecnica molto discutibile

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/03/2011
Asphalt 3D
Asphalt 3D
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Dominatrice della scena del mobile gaming, prima sui cellulari Java-compatibili e successivamente su App Store per le piattaforme iOS, Gameloft non è certo alla sua prima esperienza su console, e nel caso specifico della serie Asphalt abbiamo già potuto godere di alcune conversioni sia per Nintendo DS che per PSP. Si tratta di un gioco di corse dal carattere spiccatamente arcade e dal gameplay "turbocentrico", caratterizzato dalla presenza di numerose vetture realmente esistenti così come di una grande quantità di modalità. Asphalt 3D, nella fattispecie, offre quarantadue auto da ventuno diversi produttori, diciassette tracciati ambientati all'interno di nove scenari (Italia, USA, Francia, Giappone, Brasile, Spagna, Grecia, Germania e Sudafrica) e otto differenti modalità, soprattutto online, in quest'ultimo caso per un massimo di sei giocatori in contemporanea. L'azienda francese tiene sempre in grande considerazione il fattore "quantitativo", e così oltre alla singola gara e al già citato multiplayer possiamo accedere a una modalità carriera molto corposa e discretamente varia, in cui ogni vittoria viene premiata con denaro e punti esperienza che permettono di sbloccare rispettivamente nuovi veicoli e nuovi oggetti per il tuning. La gestione delle vetture è molto semplice, basta entrare nel "garage" per selezionare l'auto che vogliamo utilizzare, modificarne a piacimento i colori ed eventualmente le decorazioni, quindi applicarvi potenziamenti quali scarichi migliorati, freni più efficienti, sistemi di raffreddamento da competizione e così via. Esistono anche degli oggetti in grado di migliorare la resa del boost, tuttavia bisogna avanzare parecchio per sbloccarli.

Giorni di tuono

Una volta in pista, il carattere arcade di Asphalt 3D appare chiaro già dopo pochi istanti, visto e considerato che è possibile gareggiare senza praticamente mai toccare il freno. O meglio, il freno va toccato ma solo per innescare le derapate controllate che ci permettono di affrontare anche le curve più strette senza decelerare.

L'asfalto fa male

Le manovre rischiose, come appunto la derapata ma anche gli "incidenti sventati", quando si passa molto vicini a una vettura che procede in senso opposto, contribuiscono a rimpinguare la barra del turbo che si trova nella parte alta dello schermo. La si può riempire anche raccogliendo i numerosi oggetti presenti sul tracciato, adeguando dunque le nostre traiettorie alla bisogna. A seconda del livello dell'indicatore, si possono dunque azionare quattro diversi "boost": i primi tre tipi vantano semplicemente una spinta via via maggiore, mentre l'ultimo diventa azionabile solo quando la barra è piena e in pratica trasforma lo scenario intorno a noi in una sorta di "zona negativa", con l'auto che sfreccia incurante degli ostacoli e diventa capace di speronare e mettere istantaneamente fuori gioco qualsiasi avversario. La modalità carriera ci vede gareggiare in modi sempre diversi, dagli eventi classici in cui vale l'ordine di arrivo alle corse a eliminazione, dalle sfide basate sulle derapate ai duelli uno-contro-uno, e così via. Il sistema a premi garantisce una certa progressione dell'esperienza, con lo sblocco di nuove piste e nuovi scenari solo quando abbiamo completato con successo le gare già disponibili, e l'aggiunta di interessanti achievement extra che richiedono un certo impegno per essere conquistati. Insomma, dal punto di vista dei contenuti il titolo Gameloft non teme alcuna concorrenza, anche grazie all'esperienza fatta di recente sui dispositivi Apple proprio con Asphalt 6, di cui il gioco per Nintendo 3DS non è una conversione diretta. Che ciò sia un bene, però, è tutto da dimostrare.

L'effetto 3D

Trattandosi di due giochi di corsa, è impossibile non paragonare l'uso del 3D stereoscopico in Asphalt 3D e in Ridge Racer 3D. Se infatti il titolo Namco riesce a offrire delle soluzioni di gran classe, fra cui ad esempio le gocce d'acqua e i petali tridimensionali, non si può dire lo stesso del prodotto Gameloft, che si limita a mostrarci in 3D la nostra vettura e le informazioni dell'interfaccia, con pochissimi altri elementi in grado di "bucare" lo schermo. La visione stereoscopica per certi versi aiuta a fare poco caso alle incertezze del frame rate, tuttavia: in tal senso svolge egregiamente il proprio lavoro.

Punti di vista

Il sesto episodio di Asphalt gira su iPhone 4 alla risoluzione di 960 x 640 pixel, vanta texture molto definite ed effetti speciali come i riflessi sulla carrozzeria metallizzata delle vetture, il tutto mantenendo un frame rate che ad occhio si avvicina molto ai trenta fotogrammi al secondo, senza soffrire praticamente mai di cali o incertezze. Il prezzo del gioco è 3,99 euro. Asphalt 3D per Nintendo 3DS costa dieci volte tanto, non vanta contenuti extra di particolare valore al di là dell'effetto 3D stereoscopico, gira a una risoluzione inferiore, con texture molto meno definite e soffre sia per i frequenti cali nel frame rate, sia per un sistema di collisioni letteralmente ridicolo, che vede la nostra auto "rimbalzare" all'indietro come se fosse una pallina quando si scontra frontalmente con un altro veicolo, che si "incastra" nelle barriere laterali oppure che "scivola" all'impatto con ostacoli che dovrebbero invece pregiudicarne la corsa.

L'asfalto fa male

Pur senza far gridare al miracolo, Ridge Racer 3D (concorrente diretto del titolo Gameloft, visto che entrambi fanno parte della line-up di lancio del 3DS) ha dimostrato che sull'handheld Nintendo è possibile muovere più poligoni, inserire più effetti e mantenere sempre un'ottima fluidità anche a questo stadio iniziale dello sviluppo sulla nuova piattaforma. Si evince dunque che è stato fatto un pessimo lavoro di ottimizzazione, ed è un vero peccato considerando la quantità di contenuti e modalità che Asphalt 3D è in grado di offrire. Rispetto alle versioni per iPhone, il gioco utilizza su 3DS un sistema di controllo di tipo classico, che da un lato può contare sull'eccellente precisione del Circle Pad, dall'altro non permette alcuna personalizzazione e ci costringe dunque a usare la configurazione di default, che vede il pulsante A per accelerare, il pulsante B per frenare e i dorsali L ed R rispettivamente per cambiare visuale (ce ne sono tre a disposizione: in prima persona, in terza persona da vicino e in terza persona da lontano) e azionare il boost. Viene da sé che per effettuare una derapata bisogna premere due pulsanti insieme con il pollice destro, laddove la possibilità di assegnare il freno al dorsale sinistro avrebbe reso più semplice la manovra. Il comparto sonoro, infine, si muove fra alti e bassi: abbiamo apprezzato la varietà e la qualità dei brani musicali che accompagnano l'azione, mentre gli effetti lasciano molto a desiderare.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.5
Lettori (19)
6.2
Il tuo voto

Vista la disponibilità di diversi episodi su App Store a prezzi molto contenuti (79 centesimi per Asphalt 5, 3,99 euro per l'eccellente Asphalt 6), è chiaro che il debutto della serie Gameloft su Nintendo 3DS non poteva essere semplice, e anzi partiva già da una situazione di svantaggio "psicologico". Il problema è che al di là del discorso relativo al prezzo, gli sviluppatori avrebbero dovuto fare un lavoro migliore: a livello di contenuti il gioco c'è tutto, con la sua corposa carriera e le tante modalità sia offline che online, lo StreetPass per scaricare automaticamente nuovi ghost e un effetto 3D risicato ma gradevole. È il comparto tecnico il vero problema, viziato da frequentissimi cali nel frame rate, povero di dettagli nei tracciati, con una fisica sballata e tutta una serie di piccole cose che concorrono a comporre il quadro di una conversione realizzata con pochissimo impegno.

PRO

  • Modalità carriera corposa e discretamente varia
  • Multiplayer molto ricco
  • Si lascia giocare piacevolmente

CONTRO

  • Grafica pessima per fluidità e dettaglio
  • Collisioni ridicole
  • Il confronto con Asphalt 6 per iPhone è impietoso