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Tutto intorno a noi

Arriva Ankama e il suo spin-off di Dofus, combattimenti a tutta birra e tanto stile in esclusiva su Live Arcade!

RECENSIONE di Dario Rossi   —   21/04/2011
Islands of Wakfu
Islands of Wakfu
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E' un periodo decisamente favorevole per gli action RPG su piattaforma Live Arcade, dopo Torchlight è il turno di Islands of WAKFU, progetto interessante dello studio francese Ankama. Questo nome non è certo ignoto agli appassionati del genere, stiamo infatti parlando del team responsabile di Dofus, popolare MMORPG che non a caso ha diversi punti in comune col titolo che andiamo a recensire. Dalla visuale isometrica, allo stile fumettoso di chiara ispirazione anime, Islands of WAKFU condivide anche lo stesso universo di Dofus, solo ambientato molti anni prima. I protagonisti sono due personaggi decisamente diversi tra loro, sia come razza che abilità. Nora è una graziosa Elatrop che però non va affatto per il sottile, essendo esperta di Wakfung, l'arte di combattimento "dimensionale" che spiegheremo in seguito, mentre Efrim è un draghetto d'acqua in grado di volare e sparare colpi devastanti a distanza. La tranquillità del loro mondo, e soprattutto dell'energia che anima ogni cosa (il Wakfu appunto), è minacciata da un'insidia parassita, ed è proprio qui che comincia l'avventura dei nostri eroi. Islands of WAKFU è un prodotto ad ogni modo diverso da Dofus.

Tutto intorno a noi

Considerati i parametri specifici imposti dai Live Arcade, gli sviluppatori hanno optato per un curioso ibrido tra un picchiaduro, uno spara e fuggi e un'avventura. Un'idea decisamente intrigante sulla carta, ma che non è riuscita a scrollarsi di dosso diverse imperfezioni nel prodotto finito. Appena iniziata la partita ci viene chiesto in quale modalità giocare, Iniziato o Dea, mentre la prima rappresenta la difficoltà normale (si fa per dire), nella seconda non è previsto morire ed è pensata esclusivamente per godersi la storia. Un'opzione bizzarra che non ci ha risparmiato una certa inquietudine, epurare totalmente la sfida da un gioco del genere suona come una corsa ai ripari piuttosto che una scelta ricercata. Di fatto Islands of WAKFU non ha una storia trascendentale da raccontarci, e neanche sezioni avventurose particolarmente elaborate, ma è ricolmo di azione forsennata ai limiti del caotico, insomma una formula che rende veramente assurda l'eventualità di essere affrontata nella condizione di immortali.

Botte quadrimensionali

L'impostazione isometrica richiama grandi classici del passato e suggerisce una giocabilità vecchia scuola, ma in realtà Islands of WAKFU non è avido di idee originali. Come già detto, la protagonista è una vera esperta del corpo a corpo, oltre alla possibilità di sferrare i classici pugni, calci e combo micidiali, è la capacità di teletrasportarsi a piacimento a rinfrescare la formula. Il drago dal canto suo è in grado di colpire a distanza e raggiungere zone della mappa precluse a Nora, l'obiettivo è quindi sfruttare il meglio delle capacità dei due protagonisti in relazione agli ostacoli imposti dai livelli. Purtroppo il tutto si scontra con una pesantezza generale in netta contrapposizione ai presupposti, e un bilanciamento della difficoltà deficitario. Il tutorial è veramente troppo lungo e noioso, lasciando spesso il giocatore senza indizi sul dove andare e cosa fare, anziché approfondire il sistema di combattimento, che è il vero fulcro del gioco e deve essere compreso rapidamente.

Tutto intorno a noi

Lo schermo si riempie ben presto di proiettili, esplosioni e nemici che richiedono la capacità di colpire attraverso il teletrasporto. Il combattimento dimensionale precedentemente citato, in sostanza una variazione dell'arte dell'elusione già vista in altri picchiaduro, che impone una coordinazione di tasti, grilletti e levette analogiche degne di un batterista consumato, risulta però privo della snellezza necessaria per gestire un ritmo così frenetico. Come se non bastasse, il gioco spinge ulteriormente l'acceleratore attraverso diversi quick time event dove la lettura dai tasti da premere risulta faticosa e mal implementata. I boss sono generalmente impegnativi, con picchi preoccupanti. Sconfiggerli significa imparare alla perfezione i patterns d'attacco, e questo porta a combattimenti lunghi ed estenuanti, dove la disfatta costringe a ripetere tutto d'accapo. Alla luce (od ombra) di tutto questo le perplessità per quella famigerata scelta iniziale assumono la forma di un'amara certezza.

Obiettivi Xbox 360

300 punti lungo 12 obiettivi aspettano tutti i giocatori di Islands of WAKFU. Essendo questa un' avventura single player, è scontato che la maggior parte verranno conseguiti terminando la storia principale. Ma il gioco saprà premiare anche chi si cimenterà nell'impresa a fianco di un amico. Ricordate che se giocate in modalità Dea vi verrà del tutto precluso l'obiettivo Campione, per 40 preziosissimi punti giocatore. A voi la scelta...

Capire tu non puoi

Quello che lascia basiti di Islands of WAKFU è la sua lussureggiante realizzazione tecnica, splendidi personaggi in bitmap vengono rappresentati con una pulizia grafica impressionante. Non c'è traccia di poligoni, tutto è disegnato a mano ed animato sapientemente, proprio come un cartone animato, e nonostante le piccole dimensioni dei personaggi è possibile carpire le loro espressioni, oltre a una delicatezza stilistica che tocca veramente il cuore (fenomenale in particolar modo Efrim). Nonostante l'ispirazione orientale per le caratterizzazioni, bisogna ammettere che Ankama ha uno stile tutto suo che abbraccia anche le più recenti produzioni d'animazione occidentale. Non mancano deliranti sfumature, come una certa "metareferenzialità" che farebbe sorridere Hideo Kojima, e tante perle che vi invitiamo a scoprire da soli. Vedere un gioiello visivo così scintillante sul proprio televisore è un'esperienza che non possiamo descrivere efficacemente con le parole, senza escludere l'eccezionale accompagnamento sonoro, capace di entrare in perfetta sintonia con le immagini. Non ultima l'idea di far parlare tutti i personaggi al contrario, con un effetto ancora più straniante! E' un peccato quindi come questo titolo sia molto più bello da vedersi piuttosto che da giocare, e che Ankama non sia riuscita a convertire in linguaggio ludico la sua encomiabile pulizia stilistica. Supportato il coop per due giocatori, e le classifiche online per il punteggio dei livelli, anche se saranno del tutto precluse a chi giocherà in modalità Dea.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.8
Lettori (8)
6.0
Il tuo voto

Islands of WAKFU è un prodotto decisamente particolare e degno di attenzione, ma ben lontano dall'essere perfetto. La realizzazione tecnica lascia senza fiato e merita quantomeno di essere vista per apprezzare l'indiscusso talento di Ankama. L'ispirazione artistica conferisce grande carisma a questo strano prequel di Dofus, ma il gioco è ridimensionato da una scarsa calibrazione della curva di difficoltà, decisamente impazzita, e una certa pesantezza nella gestione del sistema di combattimento, elementi che contribuiscono a rendere l'intera esperienza più stimolante a livello visivo che ludico. Forse consci di questo, i programmatori hanno offerto l'alternativa di affrontare il tutto senza la possibilità di morire, ma annullando in questo modo qualsiasi tipo di coinvolgimento per un titolo basato in larga misura sui combattimenti e deficitario a livello di pura narrazione. Il nostro consiglio è di evitare tale modalità, ma piuttosto di arruolare un buon amico con il quale affrontare l'intera avventura.

PRO

  • Tecnicamente incantevole
  • Grande stile
  • Diversi spunti originali

CONTRO

  • Troppo poco snello per le intenzioni
  • Difficoltà mal calibrata
  • Tutorial lungo e tedioso