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Vita virtuale ridotta

Il simulatore di vita per eccellenza entra nel mondo del 3D con il suo ultimo capitolo convertito appositamente sul nuovo portatile Nintendo

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   15/04/2011
The Sims 3
The Sims 3
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Per i pochi qui presenti che avessero vissuto su una montagna negli ultimi dieci anni, vi ricordiamo che The Sims rappresenta non solo uno dei giochi più famosi e venduti di tutti i tempi, ma anche una vera e propria icona videoludica dello stesso peso specifico delle maggiori saghe esistenti. L'eccentrico creatore, Will Wright, assieme all'etichetta EA, ha nel corso degli anni perfezionato, migliorato e approfondito il gameplay e la cosmesi del suo titolo più famoso, fino ad arrivare alla sua ultima incarnazione che sfrutta la tridimensionalità della nuova uscita di casa Nintendo: il 3DS.

Vita virtuale ridotta

Sims, come la parola stessa suggerisce, è un simulatore di vita nel quale si vestono i panni di un alter-ego digitale e lo si guida attraverso un percorso in cui cresce, fa esperienze, si riproduce e magari muore anche. Quello che ha reso celebre la serie è la moltitudine di possibilità legate alla personalizzazione del proprio Sim (abbigliamento, estetica, stili di vita), la possibilità arredare la casa in migliaia di modi diversi e l'incisività delle nostre decisioni e le relative conseguenze nelle esperienze di vita (lavoro, amore, rapporti sociali). Un gioco estrememente complesso quindi, difficile da riprodurre su una console portatile come Nintendo 3DS. Questa versione può quindi essere all'altezza della controparte PC? Ne dubitiamo.

Nuovi modi di interagire

Le premesse per creare il capitolo definitivo ci sarebbero tutte: touch screen, giroscopio, doppio schermo, streetpass online, hardware portatile performante, possibilità di scaricare da internet aggiornamenti o espansioni. Electronic Arts cos'ha combinato con tutte queste carte in tavola? Un mezzo pasticcio. Tutte le possibilità offerte da 3DS sono state sfruttate con il minimo sindacale dell'impegno richiesto. Il gameplay della serie, rappresentato poi dall'ampio ventaglio di possibilità offerte all'utente, è stato estremamente tagliato e ridotto per venire incontro alle limitazioni di memoria delle cart: è possibile creare un solo Sim per nucleo familiare, facendoci rinunciare quindi alla possibilità di gestire "famiglie allargate" alle quali la controparte PC ci ha abituato da anni. Tante, tantissime cose mancano. Ad esempio, anche i numeri telefonici componibili sono stati ridotti a quelli di amici, pompieri e polizia, eliminando tutto il resto. Il mondo stesso messo davanti agli occhi del Sims è estremaemente ridotto: nella nostra città si può visitare solamente nell'Industrial Centre e Union Park, un centro commerciale ed un parco, mentre l'esplorazione di altre città è limitata a pochi passi in qualche location molto ristretta. La sensazione di essere confinati dentro un mondo veramente piccolo è veramente molto forte, e così facendo l'essenza stessa dei "Sims" viene a mancare. Tagli sono stati fatti in ogni aspetto del gioco.

Vita virtuale ridotta

L'interessante introduzione del "Karma" del personaggio già apprezzata nelle versioni sulle console domestiche viene qui riproposta in formato portatile: in buona sostanza ci vengono concesse delle azioni per punire o premiare il nostro Sim in tutte quelle situazioni in cui si necessita un nostro intervento "divino". Una buona azione dev'essere necessariamente incentivata, mentre quelle brutte vanno punite senza pietà. La versione per 3DS però ci mette tra le mani solo tre opzioni per intervenire: il terremoto (attivabile scuotendo la console, il tutto grazie al giroscopio interno), le scosse elettriche (stile prova di telepatia in Ghostbusters) e le farfalle (!?!) che possono essere lanciate soffiando sul microfono centrale del 3DS. Uno degli elementi più carini è quello che ci permette di sfruttare la fotocamera interna per dar vita ad una trasposizione digitale del nostro volto, per poter essere poi utilizzato nella creazione del nostro Sim. Una feature per altro già apprezzata anche in tanti altri giochi per console dotate di webcam. Un'altra caratteristica interessante è quella che ci consente di "importare" Sims di altri giocatori trovati nell'etere tramite lo Street-Pass, sempre che giochiate con questa feature attivata. Sebbene il fulcro del gameplay sia in buona sostanza rimasto inviolato dalla trasposizione portatile, è proprio la quantità di oggetti, opzioni, location, possibilità e relazioni che risulta troppo limitata per una vera e propria esperienza di "simulazione" di vita. Quello che rende The Sims affascinante è sempre stato l'elemento di imprevedibilità delle situazioni in cui ci possiamo andare a cacciare: una padella che va a fuoco, un tubo dell'acqua che si rompe, oppure una navicella aliena che ci rapisce. Anche questi eventi casuali sembrano nella trasposizione portatile decisamente più rari e difficili da "far accadere".

Effetto 3D

L'effetto 3D della console Nintendo è sfruttato al minimo sindacale. Le schermate di gioco hanno un background talmente limitato e ravvicinato da rendere quasi inutile l'effetto tridimensionale, in quanto Sims 3 non gode certo di un orizzonte visivo ampio e lontano. I personaggi, molto piccoli e "sottili", sono anch'essi poco propensi alla visualizzazione stereoscopica, rendendo questa interessante feature decisamente superflua per com'è strutturato il gioco.

In un mondo molto limitato

Una delle qualità di The Sims 3 è quella di essere estremamente godibile anche per brevissime sessioni di gioco, rendendolo potenzialmente un titolo molto interessante anche su console portatile. Questa sorta di "Nintendogs" umano ben si propone su 3DS perchè tramite la portabilità della macchina possiamo "sbirciare" e controllare come si muove o come vive il nostro alter-ego digitale. E' proprio per questa possibilità mal sfruttata che l'amaro in bocca per Sims 3 per 3DS è ancora più difficile da mandar giù: un titolo completo come quello apprezzato su PC, seppure con un dettaglio grafico infinitamente meno dettagliato, sarebbe semplicemente un sogno. Gli sviluppatori però non solo hanno tagliato a più non posso sui contenuti, ma non sono nemmeno riusciti a gestire un hardware come quello Nintendo, capace di ben altro. La tridimensionalità è pressochè ininfluente ed inserita in un contesto di povertà assoluta di poligoni, texture scialbe e assenza di una qualsivoglia sorta di effetto speciale. Anche la HUD di gioco risulta molto più povera dell'originale, e sono state addirittura rimosse le barre di stato dei vari bisogni del nostro Sim, in pratica la caratteristica fondamentale del gioco attraverso la quale ci possiamo accorgere quanta fame abbiamo, quanto siamo arrabbiati, stanchi, innamorati e così via, costringendoci a "capirlo" solo una volta raggiunto il limite di sopportazione indicato da un piccolo pop-up a schermo. Questo fattore rende molto meno prevedibili gli eventi ed ogni facoltà di progettare a lungo termine: l'interfaccia di gioco così strutturata toglie molto all'esperienza di gioco generale, rendendo il gioco anche abbastanza noioso, oltre quanto già non lo fosse a causa della già citata riduzione dei contenuti. In definitiva, siamo di fronte ad una occasione mancata per Electronic Arts e la saga stessa dei Sims.

Conclusioni

Multiplayer.it
4.5
Lettori (28)
4.5
Il tuo voto

L'ultimo capitolo di The Sims 3 dedicato alla neonata console Nintendo 3DS è un progetto estremamente incompleto, sia dal punto dell'esperienza di gioco che da quello prettamente visivo. Ci si aspettava un comparto grafico decisamente più brillante e che sfruttasse meglio l'effetto 3D, ma così non è stato. A parte tutto ciò, è proprio il cuore del gameplay ad essere stato reso monco da una serie di mancanze, tagli e semplificazioni fin troppo marcati. E' pur sempre un "Sims", con tutto ciò che ne deriva, ma nella versione più semplice e semplicistica disponibile sul mercato: un'occasione mancata, soprattutto in virtù dell'ottimo hardware sul quale gira.

PRO

  • Il fascino di una vita digitale nel taschino
  • La possibilità di ricreare il nostro volto

CONTRO

  • Il gameplay è ridotto all'osso da mille tagli
  • Grafica decisamente sottotono, come il 3D
  • Interfaccia di gioco compromessa