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Paradiso inerziale

A metà fra casual e hardcore, Steel Diver porta su Nintendo 3DS un'esperienza originale e coinvolgente, pur con una serie di evidenti limiti

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/05/2011
Steel Diver
Steel Diver
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Inutile negarlo: ci aspettavamo ben altri titoli targati Nintendo per il lancio del 3DS, e con tutta la buona volontà Steel Diver ha ben poco a che spartire con i vari Mario, Zelda e Metroid. Tuttavia bollare preventivamente questo particolare "simulatore di sottomarino" come una delusione potrebbe rivelarsi un grosso errore. Il perché è presto detto: ci troviamo di fronte a un prodotto molto diverso da come ce lo immaginavamo, che basa completamente il proprio gameplay sul contesto inerziale all'interno del quale dobbiamo muoverci per condurre il nostro sottomarino a destinazione.

Paradiso inerziale

Dalla schermata di avvio possiamo accedere a tre differenti modalità: "Velocità", che racchiude il gioco vero e proprio fra missioni standard e sfide a tempo; "Precisione", un minigame che possiamo affrontare in tre diversi scenari e che chiama in causa il giroscopio integrato nella console Nintendo; "Strategia", giocabile da soli o con un amico in modalità Download, una sorta di "battaglia navale" avanzata che può rivelarsi piuttosto divertente. Nella prima modalità possiamo decidere di affrontare le missioni o le sfide a tempo a bordo di tre diversi sottomarini, che rappresentano il livello di difficoltà facile, medio e difficile per via delle loro caratteristiche peculiari. Il sottomarino più semplice da controllare, ad esempio, non richiede la regolazione dell'inclinazione in quanto può sparare un siluro verso l'alto e uno di fronte, e contestualmente risponde in modo più rapido alle sollecitazioni relative all'avanzamento orizzontale e a quello verticale. Il sottomarino "medio" costituisce invece una via di mezzo equilibrata: può sparare i propri siluri solo frontalmente e richiede dunque la regolazione dell'inclinazione quando c'è da colpire bersagli che si trovano in alto o in basso rispetto alla nostra posizione, mentre dal punto di vista del movimento si rivela discretamente semplice da controllare. Il sottomarino "avanzato", infine, è quello capace di sparare il maggior numero di siluri contemporaneamente, ma richiede un impegno supplementare per l'inclinazione dello scafo (da azionare agendo su un timone rotante) e allo stesso tempo maggiore attenzione per gestirne lo spostamento.

We all live in a yellow submarine...

E dunque, come funzionano il sistema di controllo e l'interfaccia di Steel Diver?

Paradiso inerziale

Nello schermo superiore del 3DS vediamo lo svolgersi dell'azione, con il sottomarino e lo scenario all'interno di cui si muove per raggiungere di volta in volta il proprio traguardo. Sul touch screen, invece, trovano posto un gran numero di comandi e indicatori: nella parte alta c'è un radar che può alternare due visualizzazioni (ravvicinata o da lontano) e ci mostra quelli che sono gli ostacoli rocciosi lungo il percorso subacqueo che dobbiamo seguire. Nella parte bassa abbiamo invece un indicatore dell'aria disponibile posto a sinistra, quindi il pulsante "masker" per farla fuoriuscire e trarre in inganno i siluri nemici (che prenderanno direzioni diverse invece di colpirci), e al centro dello schermo un "timone" che ruotato a destra o a sinistra ci permette di inclinare il sottomarino di conseguenza. Più a destra si trovano i pulsanti per sparare i siluri, mentre completano il quadro i due comandi analogici che regolano la velocità orizzontale e quella verticale, ovvero ci permettono di azionare i motori in modo da avanzare o retrocedere, salire o scendere a seconda delle nostre esigenze. Controllare entrambe le "leve" allo stesso tempo è impossibile, quindi bisogna alternarsi rapidamente fra l'una e l'altra, tenendo conto anche dell'inerzia che influenza in modo sostanziale i nostri movimenti sott'acqua. Il risultato finale, come potrete immaginare, è un sistema di controllo estremamente complesso e sfaccettato, da simulatore puro, che va dominato con lucidità e pazienza e che dunque rappresenta uno scoglio non indifferente per chi non riesce a soffrire l'azione lenta e ragionata di questo genere di prodotti.

L'effetto 3D

Steel Diver non si pone come l'esempio ideale per mostrare agli amici le capacità tridimensionali della nuova console portatile Nintendo, e infatti implementa l'effetto 3D nel modo più semplice e meno invasivo possibile, aggiungendo spessore ad alcuni elementi dello scenario (rifrazioni dell'acqua, rocce vulcaniche, ecc.) ma risultando nel complesso ampiamente disattivabile.

Caccia a Ottobre Rosso

Come accennato in precedenza, la modalità "Velocità" comprende sette missioni standard, in cui il nostro obiettivo è quello di raggiungere il "traguardo" evitando le trappole ed eliminando i nemici, e otto sfide a tempo che invece vertono semplicemente sulla rapidità con cui riusciamo a concludere ogni percorso.

Paradiso inerziale

Al termine delle missioni si avvia il minigame a cui è possibile accedere anche dalla modalità "Precisione", e che si presenta come un semplice sparatutto in prima persona con il nostro sottomarino fermo in mezzo all'acqua e una serie di navi nemiche che si muovono tutto intorno, e che dobbiamo individuare e affondare rapidamente. Possiamo controllare i movimenti del mirino utilizzando il touch screen, ma è molto più semplice e intuitivo ricorrere al giroscopio, dunque spostare il 3DS come nei giochi di realtà aumentata e aprire il fuoco calcolando bene le distanze e la velocità dei siluri. Divertente ma molto limitato, come del resto la "battaglia navale avanzata" proposta dalla modalità "Strategia". La realizzazione tecnica del gioco è fondamentalmente funzionale all'azione sia per quanto concerne la grafica che il sonoro: entrambi concorrono a creare l'ambiente migliore per le nostre missioni, ma senza strafare. Lo scenario scorre fluido e senza incertezze, ma vista la scarsa conta poligonale sarebbe stato più che altro difficile riuscire a farlo scattare.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.1
Lettori (11)
6.5
Il tuo voto

Steel Diver si presenta senz'altro come un esperimento interessante, un "simulatore di sottomarino" capace di prestarsi tanto all'utenza hardcore quanto a quella casual, grazie alla buona curva d'apprendimento, e che non lesina nel proporci situazioni anche molto complesse da gestire, boss fight inclusi. Il sistema di controllo si distingue per alcune soluzioni simpatiche (vedi la necessità di tappare le "falle" toccando il touch screen con la stilo nel punto in cui si è verificato il danno) e allo stesso modo si intravede del potenziale nel minigame basato sull'uso del giroscopio, tuttavia a livello di contenuti non c'è poi molto da giocare: sarebbe stato il caso di aggiungere qualche altra missione. In definitiva, Steel Diver è un titolo che andrebbe provato perché ha sicuramente dei pregi, ma allo stesso tempo non brilla così tanto da consigliarne l'acquisto a chiunque.

PRO

  • Il paradiso, per chi ama i contesti inerziali
  • Gameplay dotato di indubbio spessore
  • Sette missioni, otto prove a tempo e tre sottomarini...

CONTRO

  • ...ma con un po' di impegno si completa in fretta
  • Modalità extra davvero povere e inconsistenti
  • Sa essere molto, molto frustrante