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Per i più appassionati

Giunto su console come DLC, Super Street Fighter IV Arcade Edition è una interessante e costosa aggiunta dedicata ai fan più appassionati

RECENSIONE di Aligi Comandini   —   15/06/2011
Super Street Fighter IV Arcade Edition
Super Street Fighter IV Arcade Edition
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Versione testata: Xbox 360

Essere appassionati di picchiaduro e non amare Capcom è difficile, stiamo pur sempre parlando di una software house che ha letteralmente fatto la storia del genere. I primi Street Fighter e i giochi della serie Versus hanno rivoluzionato il combattimento virtuale, e la loro validità è tale da averli resi veri e propri cult giocatissimi ancora oggi. Sia sulle console di casa che nel vecchio e accogliente ambiente spilla-monete della sala giochi. La casa giapponese ha tuttavia un lato oscuro spesso non apprezzato dai fan: ci va giù pesante con DLC e versioni alternative dei propri capolavori.

Per i più appassionati

Se da un lato il fatto che gli sviluppatori rilascino continuamente nuove chicche per le loro creazioni è indubbiamente una bella cosa, dall'altro la formula del downloadable content è piuttosto controversa e scatena facilmente le ire dei compratori, poco propensi a pagare soldi in più per contenuti che spesso percepiscono come dovuti. Perché abbiamo tirato in ballo questo argomento? Semplice, perché oggi trattiamo l'ennesimo adattamento del titolo di mamma Capcom che più ha sbancato negli ultimi anni, ovvero Street Fighter 4. L'eccentrico Yoshinori Ono, a capo dell'intero progetto, se n'è infatti finalmente uscito con Super Street Fighter 4: Arcade Edition, il fraseggio finale del suo figliol prodigo, che è disponibile sia come aggiunta scaricabile da Xbox Live e PSN, sia inscatolato per coloro che non possiedono il Super base. Il DLC offre un ribilanciamento generale di tutti i combattenti, atto a rendere il gioco pressoché identico a quello presente nei cabinati, e quattro nuovi personaggi. Siamo davanti all'edizione definitiva di uno dei migliori fighting games di sempre o l'Arcade Edition avrebbe fatto bene a starsene nel cabinato personale del caro Yoshinori?

In Soviet Russia, Hadoken throws you!

Diciamolo una volta per tutte, le trame di fondo dei vari Street Fighter sono una schifezza. La colpa non è nemmeno degli sceneggiatori, poveretti. Loro tentano disperatamente di buttar giù due righe sensate ogni volta, ma si tratta di una tipologia di videogame nella quale solitamente un cattivone dotato di oscuri ed enormi poteri decide di conquistare il mondo... organizzando un torneo di combattimento. Obiettivamente correre nudi e cosparsi di sangue di gazzella in mezzo ad un branco di leoni affamati è un'idea più sensata. Per questa motivazione sono pochi i picchiaduro con storie decenti, e i titoli di Capcom non fanno parte di questo esiguo gruppo.

Per i più appassionati

I personaggi della serie però, nonostante la qualità scadente delle vicende che li vedono protagonisti, si sono sempre distinti per carisma e stile. Non stupisce quindi che tre delle quattro nuove leve introdotte dagli sviluppatori con l'Arcade Edition siano vecchie conoscenze: Yun e Yang sono gemelli cinesi maestri di Kung Fu presi direttamente da Street FIghter 3rd Strike (il cui ritorno in HD è peraltro previsto a breve), Evil Ryu e Oni sono invece le versioni indemoniate di due dei personaggi più amati della saga. Il primo è comparso spesso nei giochi della casa giapponese ed è un favorito dei fan, il secondo invece è alla sua prima apparizione, ed altri non è se non una variante di Akuma, ormai completamente dominato e trasformato dall'energia malefica di cui prima d'ora si era dimostrato padrone. Il fatto che le "novità" siano due shoto (per chi non lo sapesse, per "shoto" si indicano i personaggi che utilizzano lo stile di Ryu e Ken, dotati di Hadoken, Shoryuken e calci rotanti in volo) e due vecchie glorie potrebbe deludere gli aficionados, ma una certa cura è stata impiegata nel dare l'ultima pennellata, e i nuovi arrivati risultano degni di essere utilizzati.

L'equilibrio è sopravvalutato

Intervistato a riguardo dei cambiamenti apportati al bilanciamento, Yoshinori Ono ha affermato " abbiamo sbilanciato il titolo apposta". Tenete presente che il prode producer giapponese quando viene intervistato fa spesso affermazioni degne di uno che s'è beccato un possente colpo di sole, e che i suoi discorsi vanno spesso reinterpretati, o necessitano di chiarimenti esterni. La spiegazione stavolta hanno pensato bene di darla proprio gli sviluppatori, che hanno precisato di aver si "sbilanciato il gameplay", ma non rendendolo una ciofeca con due personaggi imbattibili e 30 inutili, bensì modificando mosse e tempistiche per favorire la tattica del rushdown (assalto senza esclusione di colpi dalla corta distanza).

Per i più appassionati

Per l'esattezza, hanno eliminato la possibilità degli shoto di usare il calcio rotante in volo per fuggire dagli angoli, indebolito in generale personaggi usati spesso in modo spiccatamente difensivo come E.Honda e Dhalsim, e potenziato alcuni dei guerrieri più bistrattati che fanno del corpo a corpo la loro arma principale. Sia chiaro, un giocatore casuale molto probabilmente non noterà differenze tra Super Street Fighter IV: Arcade Edition e la sua precedente incarnazione. Per rendersi conto davvero dei cambiamenti bisogna entrare nella misteriosa dimensione dei giocatori hardcore, un mondo popolato da frames, FADC, cross up, Kara throws, e tante altre terminologie che servirebbero un fantastilione di pagine a spiegare. Se fate parte di quelli che mangiano pane e Tatsumaki a colazione i bilanciamenti saranno per voi limpidi come il sole, e cristallino vi apparirà anche il fatto che non tutti sono stati fatti con criterio. Infatti, mentre i buff a gente come Makoto, T.Hawk e Dudley sono sacrosanti e rendono più competitivi lottatori precedentemente snobbati da tutti, altri cambiamenti, come ad esempio i nerf a Ibuki e a Rose, non paiono avere molto senso. A tutto questo poi si aggiunge lo strapotere dei tre maestri cinesi di Kung Fu: Fei Long, Yun e Yang.

La triade

Come abbiamo già detto, l'obiettivo dei programmatori era spingere i giocatori all'assalto e favorire il Rushdown. Rimanendo fedeli a questa filosofia, hanno introdotto quattro tizi molto portati a questo tipo di strategia. Oni è abbastanza brutale da vicino e le sue fireball caricabili che non coprono tutto lo schermo gli rendono arduo infastidire a lungo dalla distanza. Evil Ryu è un Ryu incattivito in tutti i sensi, con la resistenza atroce di Akuma, ma un paio di mosse in più che lo trasformano in un pericolo terribile una volta avvicinatosi.

Per i più appassionati

I gemelli infine sono tornado umani in grado di eseguire combinazioni brutali di colpi, e sono già stati eletti dai pro come i nuovi dominatori del gioco, poichè dotati di mosse speciali ed attacchi incredibilmente utili che li pongono in vantaggio contro quasi ogni sfidante. Non siamo ai livelli del Sagat Vanilla (o, peggio ancora, della Chun Li del 3rd Strike), ma se si considera che anche Fei Long, che già era un ottimo guerriero, è ora una macchina da guerra nelle mani giuste, è evidente che il bilanciamento è peggiorato rispetto al Super. Questi tre "veri duri" comunque non rovinano l'esperienza più di tanto, i loro vantaggi sono marginali, richiedono una certa abilità per esser usati a dovere, ed aggiungono varietà e pepe al multiplayer competitivo. Aspettatevi però di trovarne un'armata nelle partite classificate, il popolo di Capcom non ci mette molto a buttarsi su i personaggi più "fortunelli". Altro problema del DLC è la scarsità contenutistica: a parte i quattro dell'ave maria non c'è praticamente nessuna aggiunta, nemmeno delle sfide aggiuntive. Gli unici cambiamenti risiedono nella Modalità Replay, che per gli acquirenti dell'Arcade Edition adesso presenta una Stanza Elite dove è possibile visionare i più grandi campioni al mondo sfidarsi, e nella divisione tra i Battle Points della vecchia e della nuova versione. Per 15 euro, prezzo della versione DLC, è davvero pochino.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (48)
8.3
Il tuo voto

Super Street Fighter 4: Arcade Edition espande ulteriormente uno dei giochi di combattimento migliori di sempre, con nuovi personaggi ed una funzionalità replay migliorata. Il gioco rimane un assoluto capolavoro, ma ciò che noi stiamo valutando oggi non è il picchiaduro nel complesso - per quello potete guardarvi la recensione del Super - bensì il DLC. E a tutti gli effetti le sue aggiunte deludono da un punto di vista puramente contenutistico. I cambiamenti al bilanciamento risultano rilevanti solo per i fan sfegatati della serie, per tutti gli altri non significheranno molto. Inutile consigliare il download al popolo hardcore di Street Fighter, quasi sicuramente lo hanno già comprato ed è giusto così. Al contrario, chi lo gioca saltuariamente con gli amici spammando fireballs e pugni del drago dovrà valutare attentamente le sue finanze prima di acquistarlo. Quattro personaggi in più a 15 euro non sono certo un affarone.

PRO

  • Quattro nuovi lottatori, tutti ben congegnati
  • I bilanciamenti rendono più competitivi alcuni personaggi snobbati nel Super
  • Stanza Elite nel Replay mode
  • Un must per gli hardcore fans della serie

CONTRO

  • Prezzo del DLC eccessivamente elevato se si considerano gli scarsi contenuti
  • Cambiamenti significativi solo per i giocatori esperti
  • Fei Long, Yun e Yang rendono l'Arcade Edition leggermente più sbilanciato della versione precedente
  • Alcune modifiche ai personaggi hanno davvero poco senso