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Un Dungeon grande per un grande eroe

Dungeon of Dredmor segue la scia dei roguelike indie offrendo una grande quantità di contenuti, a dispetto del suo spartano apparire

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   01/08/2011
Dungeons of Dredmor
Dungeons of Dredmor
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Ma guarda tu se dovevano costruire un condominio proprio sopra la prigione centenaria di quel cattivaccio di Lord Dredmor. Purtroppo il grande eroe leggendario senza nome non lasciò indicato dove aveva rinchiuso la sua preda, e la speculazione edilizia non ha avuto pietà di uno strano e antico circolo di pietre pieno di teschi e di cartelli di pericolo, protetto da potenti incantesimi e con un paio di golem di guardia.

Un Dungeon grande per un grande eroe

Ma in fondo i costruttori si trovano a loro agio con i signori del male, perché distruggono interi villaggi e città soltanto alzando un'ascella, permettendo loro di fare affari d'oro per rimetterli in piedi, magari facendosi pagare un occhio di beholder per la taverna a forma di pube di lupo mannaro, disegnata dall'architetto di grido Renzo Forte. Ovviamente chi ha già pagato la casa non è altrettanto contento di avere un vicino così fastidioso e ingombrante nel sistema fognario (gli eserciti del male occupano spazio). L'unica soluzione è assoldare un eroe senza macchia che riporti ordine e giustizia nel mondo, altrimenti sai che casino alla prossima assemblea di condominio?

Un Dungeon grande per un grande eroe

Purtroppo gli eroi senza macchia costano, e i condomini lavorano tutti per un certo MacMammara, tipo irascibilissimo che li paga in polli di gomma con carrucola, quindi non possono permettersi di spendere grosse cifre. Qualcuno ha proposto anche di piratarne uno, ma i moderni DHRM (Digital Heroes Rights Management) causano blocchi improvvisi degli eroi falsi, quindi il rischio è troppo grosso. La scelta è ricaduta su un eroe di seconda mano, uno di quelli che partono sempre dal primo livello e che entrano nei dungeon armati di spade di plastica luminose e maglioncini di flanella cuciti dalla nonna. Ce la farà ad arrivare in fondo?

Abilità e decessi

Dungeons of Dredmor è un gioco di ruolo stile roguelike, evidentemente indie, che non punta certo su particolari virtù tecniche per coinvolgere il giocatore. All'inizio bisogna creare il proprio eroe, dandogli un nome e selezionando sette abilità tra una rosa di trentasei. Ogni abilità sblocca una serie di poteri su cui si potranno spendere i punti accumulati salendo di livello e che, ovviamente, producono effetti diversi sul gameplay.

Un Dungeon grande per un grande eroe

Le abilità sono divisibili in tre macro categorie: da guerriero, da mago e da ladro. In realtà l'idea delle classi è abbastanza fittizia, perché al giocatore è permesso scegliere le abilità che vuole e di usarle come meglio crede. A differenza di altri giochi, in Dungeons of Dredmor le scelte influenzano enormemente il gameplay. Una partita giocata con un personaggio mezzo ladro e mezzo guerriero è completamente diversa da una giocata con un guerriero puro o con un mago. Ogni scelta apre delle possibilità ma ne chiude altre, determinando approcci differenti ai pericoli.
Deciso il personaggio ed entrati nel dungeon, abbiamo subito sperimentato la bastardaggine del sistema di creazione casuale dei livelli. Aperta la prima stanza ci siamo trovati a combattere contro sei pipistrelli che ci hanno spazzati via come polvere. Cosa potevamo fare armati di una spada di legno e vestiti con un maglioncino da aperitivo contro tutti quei mostri famelici? La cosa ci ha un po' terrorizzati: il gioco è così difficile? Fortunatamente, nelle partite successive non siamo stati così sfortunati e tutto è filato abbastanza liscio, anche se siamo morti più volte prima di decidere di deselezionare la modalità hardcore che cancella i salvataggi in caso di decesso prematuro (la casualità apre le porte a molti imprevisti).

Un Dungeon grande per un grande eroe

Ricerca e sviluppo

Presa confidenza con i controlli e messa in conto la possibilità di trovare qualsiasi cosa dietro a ogni porta, abbiamo iniziato a gustare il sistema di gioco che permette di fare moltissime cose. Come guerrieri specializzati nella fabbricazione della armi (per creare oggetti di qualsiasi tipo basta selezionare una ricetta di cui si hanno tutti gli ingredienti e confermare la scelta), siamo andati in perlustrazione di ogni anfratto dei dungeon alla ricerca di materiale buono per potenziare il nostro equipaggiamento.

Un Dungeon grande per un grande eroe

Ben riforniti di armi, corazze e oggetti curativi (cibo e pozioni), abbiamo affrontato centinaia di mostri (pipistrelli, slime, zombi, robot e così via), attaccandoli premendo il tasto sinistro del mouse, o usando abilità speciali e armi da lancio con il tasto destro. Abbiamo svolto decine di quest assegnateci dalla dea delle quest (sembra uscita da Pollon) e imprecato per la macchinosità dell'interfaccia, che rende una pena fare selezioni o vendere gli oggetti nei negozi gestiti da clown (molto amici della dea delle quest), sparsi per i livelli. Infine, siamo giunti a combattere contro Lord Dredmor. Il bello è che abbiamo accumulato diverse ore di gioco senza quasi accorgercene, tanto eravamo presi dalla profondità di questo piccolo gioiellino, che oltretutto si è dimostrato rigiocabile più volte, senza stancarci mai. Insomma, vale tutti i quattro euro che costa e dura molto di più della stragrande maggioranza dei titoli tripla A. Cosa volere di più?

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (19)
7.9
Il tuo voto

Dungeons of Dredmor è un gioco di ruolo di grande caratura, nonostante l'apparente semplicità e nonostante sia pervaso di ironia. Tra skill, crafting, dungeon casuali e mostri di ogni tipo le ore di gioco passano quasi senza accorgersene e ci si trova sempre più invischiati dentro i suoi raffinati meccanismi da GDR puro. Peccato per qualche ingenuità nell'interfaccia e per alcuni problemi dovuti proprio alla creazione casuale dei livelli, che in alcuni casi si rivela essere fin troppo penalizzante. Comunque, per il prezzo che costa, ve lo consigliamo senza remore.

PRO

  • Ricco di contenuti
  • Costa un'inezia
  • Rigiocabile più volte

CONTRO

  • L'interfaccia di gioco è un po' macchinosa
  • I dungeon casuali possono produrre scenari frustranti

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 250 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows Xp / Windows Vista Sp1/Windows 7
  • Processore: Core 2 Duo/Athlon 64 o superiore
  • RAM: 1GB (Xp), 2GB (Vista, 7)
  • Scheda video: qualsiasi compatibile con le DirectX 9C che supporti le risoluzioni minime 1024 x 600 o 1024 x 768
  • Spazio su disco: Poco più di 400MB
  • DirectX: 9.0c