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Il cavaliere Oscuro

"Non conta ciò che siamo. È ciò che facciamo che ci qualifica". Batman è tornato!

RECENSIONE di Massimo Reina   —   18/10/2011
Batman: Arkham City
Batman: Arkham City
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Versione testata: Xbox 360

Batman: Arkham Asylum è stato uno dei più grandi successi degli ultimi anni. E non poteva essere altrimenti vista la natura della produzione: al pari del vecchio Batman Return, lo splendido beat'em up del lontano 1993 per Super Nintendo, esso si è rivelato, con i dovuti distinguo del caso, l'unico gioco dedicato al popolare supereroe della DC Comics degno di rappresentarne l'universo e il fascino. A distanza di due stagioni, il team di sviluppo alle spalle di quel progetto, Rocksteady Studios, torna proponendoci un suo sequel diretto che ne espande in maniera decisa il mondo di gioco, portando l'azione fuori dalle mura del manicomio di Arkham. Stiamo parlando ovviamente del pluri-atteso, raccontato e anticipato attraverso dozzine di articoli e news, Batman: Arkham City. Mesi dopo gli avvenimenti di Asylum, il neo sindaco di Gotham City, Quincy Sharp, decide di trasferire i criminali rinchiusi presso il Penitenziario di Blackgate e quelli provenienti dal manicomio criminale di Arkham in un'area circoscritta e teoricamente ben protetta e sorvegliata all'interno della città.

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Quest'area, ribattezzata Arkham City, viene affidata al diretto controllo del professor Hugo Strange. Ma perché il sindaco Sharp ha agito in questo modo? Cosa si cela in realtà dietro a questa decisione? E davvero Strange ha ideato una nuova cura per la correzione delle malattie mentali? A Batman, e al giocatore nei suoi panni, l'ardua risposta.
Questa, in sintesi, la trama del titolo che si dipanerà poi lungo un gioco che a livello strutturale potremmo quasi definire come suddiviso concettualmente in tre tronconi: abbiamo infatti la storia principale, con le relative missioni che seguono il racconto, delle quest secondarie facoltative ottenibili approfondendo l'area di gioco e spulciando tutti i contenuti presenti, utili per variare il gameplay e per stimolare il giocatore a spremere anche le meningi attraverso enigmi e puzzle. E infine le sfide, quel pacchetto di schemi proposti sia dentro che al di fuori della campagna principale per ampliare l'offerta videoludica, oltre che per far padroneggiare al meglio le meccaniche di gioco agli utenti.

Sono Batman!

Batman: Arkham City, così come il suo predecessore, ha una progressione scandita da una sorta di livelli, ma dispone anche di una grande area aperta esplorabile liberamente. Si tratta di un ambiente quattro o cinque volte più grande dell'isola che ospitava il manicomio criminale di Gotham, e pur non essendo uno spazio enorme se paragonato a prodotti realmente free roaming, riesce a dare la sensazione positiva di trovarsi in una città vera, in pattuglia, pronti a intervenire dall'alto in qualsiasi istante, grazie a una certa atmosfera resa alla perfezione dagli sviluppatori. È questa la prima, grande novità del gioco rispetto ad Asylum. Del predecessore mantiene però tutti quegli elementi tipici che lo hanno caratterizzato come l'azione, l'avventura, le fasi stealth e quelle picchiaduro. Proprio su questi ultimi si concentra buona parte del gameplay. Anche a due anni di distanza infatti, il sistema di combattimento appare sulle prime simile a quello di Arkham Asylum, con un tasto adibito a colpire, uno a schivare e un terzo a stordire, ma presto le differenze non tardano a mostrarsi.

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Il titolo offre infatti più varianti agli scontri rispetto ai classici pugni, calci e contrattacchi, con l'implementazione e l'ottimizzazione di nuove feature: ci sono colpi adibiti a stordire i nemici, anche quelli più grossi, e contrattacchi che danneggiano pure tre criminali alla volta. Si possono schivare i colpi di armi dotati di lama, disarmando quando possibile coloro che le impugnano, richiamare uno stormo di pipistrelli per distrarre i nemici o afferrare al volo gli oggetti contundenti scagliati contro Batman per poi rimandarli al mittente. Dopo un certo numero di attacchi portati a segno con successo inoltre, sono disponibili due mosse speciali attivabili premendo X o A, a seconda della console utilizzata, in combinazione con un altro pulsante adibito allo scopo. Tenendo premuto il grilletto sinistro e combinandolo con l'uso di un tasto frontale, si attivano invece i gadget, e si possono utilizzare vecchi e nuovi oggetti d'attacco (migliorati in efficienza e rapidità di gestione), come bombe fumogene, rampini, batarang, gel esplosivi e quant'altro. Divertenti e coreografiche come poche, queste fasi sono più ricche di possibilità e in alcuni frangenti anche impegnative da padroneggiare. Il risultato è a dir poco eccellente, con un Batman in forma smagliante che aggancia e colpisce un nemico dopo l'altro in maniera fluida e convincente come non mai. Tra l'altro gli avversari attaccano ora in maniera più logica e con pattern più vari, sfruttando meglio le proprie abilità o le proprie armi, offrendo di conseguenza un livello di sfida superiore rispetto al passato. Certo, permane ancora qualche difetto in alcuni casi nella loro intelligenza artificiale, ma non si può avere tutto. Lo stesso discorso lo si può applicare ai boss, che sono meno semplici da affrontare rispetto al predecessore, ma di certo non costituiscono quel tipo di ostacolo che ci si aspetterebbe da loro.

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Obiettivi Xbox 360

Sono cinquanta gli Obiettivi disponibili in Batman: Arkham City, per un totale complessivo di 1000g. Per ottenerli bisogna soddisfare le richieste del gioco, come sempre partendo da quelli più semplici come completare una sfida di combattimento senza subire danni o raccogliere tutti i gadget di Batman e gli upgrade di Batman, via via fino a quelli più difficili, che prevedono magari il salvataggio di tutti gli ostaggi in mano all'Enigmista oppure di ottenere tutte e 108 le medaglie della campagna principale. Fino agli agognati due obiettivi 75G sbloccabili rispettivamente completando in toto il gioco e la nuova Partita + (New Game Plus).

L’Enigmista

Tutte le abilità dell'Uomo Pipistrello si possono migliorare grazie ad appositi punti esperienza, utili anche per sbloccare nuovi gingilli come il bat-artiglio disarmante. Passando invece a descrivere la parte del gioco legata all'esplorazione, fra le novità del prodotto si segnala una maggiore interazione con gli elementi sospesi: il titolo infatti, rispetto a quello che lo ha preceduto, si sviluppa di più anche verso l'alto, in verticale, con decine di palazzi e appigli su cui inerpicarsi, saltare o planare. Per rendere più fluidi i movimenti, in questo caso, la planata è stata pesantemente rivista: con il rampino ci si può ancora aggrappare agli elementi architettonici, ma schiacciando una seconda volta e tenendo premuto il relativo bottone, si utilizza lo slancio della risalita per continuare il volo. In più con il grilletto destro ci si tuffa verso terra, mollando la presa e tirando indietro la leva analogica al momento giusto per sfruttare la velocità acquisita e riprendere rapidamente quota. Sempre rimanendo in tema di accessori a disposizione dell'eroe mascherato di Gotham City, ce ne sono comunque di nuovi anche per le fasi esplorative.

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C'è perfino un decriptatore utile all'intercettazione delle frequenze radio della polizia, della radio di Gotham e via discorrendo. Tutti questi oggetti saranno fondamentali per scoprire nuove porzioni della città: avanzando nell'avventura, giusto per fare un esempio concreto, Batman mette le mani su un particolare fucile che è in grado di sparare impulsi elettromagnetici, cosa che lo rende molto utile in determinate circostanze, magari per avviare motori elettrici in panne. Parliamo anche della funzione detective che torna ovviamente nel sequel. Questa volta assume un ruolo ancora più importante visto che fra le tante cose serve pure per raccogliere informazioni sulle sfide che l'Enigmista pone al giocatore, e che questa volta sono circa quattrocento. Entrando nel dettaglio gli indizi a tema vanno raccolti interrogando alcuni personaggi non giocanti (durante i combattimenti con gli scagnozzi di Edward Nygma, per esempio, individuando un potenziale informatore all'interno di una gang di malviventi, bisogna fare attenzione a risparmiarlo), esplorando la città e completando alcuni puzzle il cui livello di difficoltà è leggermente più alto rispetto al passato. In più questa volta ci sono pure degli ostaggi da liberare. In virtù di quanto appena descritto è palese che il titolo offra una certa longevità all'utente, specie se si aggiunge il fatto che all'interno dell'avventura ci sono perfino dodici missioni secondarie non strettamente legate alla storia principale, nel senso che non è obbligatorio affrontarle, e la possibilità una volta terminato il gioco di ricominciarlo con la classica Partita+ in cui si riparte con tutti i gadget e i potenziamenti della tuta raccolti e con i nemici più tosti e meglio armati. Parliamo di abbondanti 10 ore nel caso ci si limiti a giocare solo la storia principale che possono tranquillamente raddoppiare se il giocatore decide di investire il suo tempo nella raccolta e completamento di tutti gli obiettivi secondari.

La questione Catwoman

Come molti di voi sapranno, a differenza di altri giochi in Batman: Arkham City l'online pass disponibile tramite il codice contenuto nella confezione originale del prodotto, o da acquistare a parte in caso di gioco usato, non serve per sbloccare il multiplayer o qualche elemento legato a questo tipo di modalità, ma dà invece accesso al DLC contenente Catwoman. Tale contenuto aggiuntivo, delle dimensioni di circa 250MB, non si limita solo a offrire un personaggio extra da utilizzare eventualmente solo a margine del gioco principale, ma si integra perfettamente con esso aggiungendo parecchi contenuti.

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Parliamo di missioni secondarie, quattro, specificatamente ideate per la donna gatto e della durata media di quindici-venti minuti ciascuna (tranne la prima, più corta), che aggiungono varietà e spezzano il ritmo dell'avventura base, grazie a un personaggio estremamente rapido, dotato di mosse proprie e capace di azioni completamente diverse da quelle di Batman. Ma anche trofei specifici dell'Enigmista e risvolti interessanti alla trama principale al punto da modificarne in parte persino l'inizio stesso, qualora si giochi tale DLC prima dell'avventura dell'Uomo Pipistrello. Anche se il titolo può essere comunque completato senza la sexy gattina, a nostro parere l'averlo legato all'online pass rappresenta una grave limitazione poiché di fatto priva tutti quei giocatori che per problemi di budget o scelta decideranno di comperare il prodotto di seconda mano, di una parte interessante dell'avventura, fornendogli un gioco non completo al 100%. A meno di non spendere 800 punti Microsoft o 9.99€ a seconda della piattaforma, per procurarsi questa vera e propria mini-espansione. In tutti i casi, il consiglio che possiamo dare ai nostri lettori è quello di ponderare bene la scelta, e se possibile, cercare di chiudere un occhio sul "fastidio" che può procurare la scelta compiuta da sviluppatori e publisher, procurandosi il DLC. Detto questo, e ritornando a parlare della parte prettamente videoludica, la donna gatto può poi essere sfruttata anche nelle canoniche sfide, suddivise come sempre in Lotta e Furtive.

Uno spettacolo per gli occhi e le orecchie

La modalità sopraccitata è un pacchetto contenutisticamente ricco di mappe e schemi (perfino delle mini campagne, quelle dell'Enigmista), con tanto di classifiche online e forte di un gameplay alle spalle in grado di ampliarne le prospettive rispetto a quanto già fatto al tempo per il capitolo originale. Le cose da fare in questa sezione del gioco sono tante considerando il fatto che sarà possibile usare qui in futuro Nightwing e Robin attraverso due DLC che saranno disponibili su Xbox Live al costo di 560 Microsoft Points e tramite il PSN per 6.99€ circa, il primo e il 22 novembre. Inoltre è possibile attivare speciali modificatori che aumentano la difficoltà, come ad esempio impedire l'uso dei gadget o rendere non attaccabili certi bersagli per un tot di tempo.

Il cavaliere Oscuro

Ci sono quindi sfide in cui bisogna usare la forza bruta eliminando ondate di nemici sempre più consistenti in quanto a numero, caratteristiche e strategie, altre più tattiche con Batman che deve far fuori gli avversari silenziosamente e nel minor tempo possibile, muovendosi nell'ombra. Il punteggio, come in passato, non è solamente legato alle singole uccisioni, ma anche alla possibilità di concatenare decine di colpi aumentando al contempo il moltiplicatore e quindi i bonus che influenzano il punteggio finale. In questo modo si ha per certi versi un indicatore istantaneo dell'abilità del giocatore.
A supportare una giocabilità così valida c'è infine un comparto tecnico d'eccezione, caratterizzato da una grafica spettacolare, con personaggi straordinariamente riprodotti, scenari curati e ben rappresentati, pensati per valorizzare al massimo la fantasia degli artisti Rocksteady Studios. Le texture sono d'alta scuola, le animazioni sono aumentate a dismisura rispetto al predecessore, e moltissimi sono i particolari su schermo. Il tutto gira in maniera abbastanza fluida, se si eccettua qualche sporadico pop-up, e viene impreziosito da un ottimo supporto al 3D. Visto così, Batman: Arkham City si ritaglia insomma un suo spazio importante in una ipotetica classifica dei giochi visivamente più impressionanti di questa generazione di console. Non da meno è il comparto audio che può contare su uno splendido doppiaggio in italiano (a parte un paio di voci forse poco adatte a certi personaggi), la cui qualità può essere tranquillamente paragonabile a quella della localizzazione di una pellicola cinematografica. Gli effetti audio sono sempre vari ed efficaci e la colonna sonora è a tratti imponente nel suo incedere di fianco alle azioni compiute dall'Uomo Pipistrello.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.3
Lettori (440)
9.2
Il tuo voto

A costo di sembrare banali non possiamo che definire Batman: Arkham City il miglior gioco mai creato sull'Uomo Pipistrello e addirittura uno dei titoli più belli del genere usciti negli ultimi anni. Pur non essendo privo di difetti e non apportando sostanziali novità in termini tecnici, dato che alla fine Rocksteady si è "limitata" a potenziare una struttura efficace come quella di Arkham Asylum, ampliando gli scenari e incrementando l'offerta contenutistica, il prodotto si conferma essere solido sotto ogni punto di vista. Personaggi assolutamente fantastici, su tutti proprio Batman, una trama ricca di colpi di scena e ben curata, una grafica massiccia a cui vanno aggiunti un comparto audio di tutto rispetto e una longevità notevole, fanno di questo gioco un titolo imperdibile per tutti gli appassionati dell'eroe DC Comics e non solo per loro.

PRO

  • Trama e personaggi affascinanti
  • Maggior numero di locazioni da esplorare
  • Giocabilità più rifinita e fluida
  • Ottima longevità

CONTRO

  • Catwoman giocabile solo via DLC
  • I boss non sono ancora ostici come ci si aspetterebbe
  • Qualche saltuario problema nella gestione dei poligoni