Versione testata: iPad
La rivoluzione copernicana che il touch screen ha introdotto in ambito videoludico sin dai tempi del primo DS ha letteralmente stravolto il modo di intendere il gioco in mobilità; alcuni generi in particolare sembrano aver tratto giovamento e nuova linfa proprio grazie al nuovo metodo di input mentre per altri, indiscutibilmente, tale approccio non ha portato nessun vantaggio tangibile (anzi a volte ha pure peggiorato l'esperienza di gioco).
Il sensibile e ampio schermo di iPad sembra però essere stato creato dalle fervidi menti di Cupertino apposta per godere dell'immediatezza di titoli strategici, tower defense e puzzle. Siegecraft in tal senso rappresenta proprio l'esempio lampante di quanto scritto in premessa, grazie al suo approccio strategico ma al contempo ricco di azione e, cosa da non sottovalutare, basato su una fisica ambientale finalmente credibile e realistica.
Catapultati in battaglia
Nonostante l'ambientazione apparentemente storica ambisca ad avere un minimo di credibilità, la trama (o meglio l'abbozzo di trama) che funge da scenario per Siegecraft non ha alcun appiglio con la realtà del passato. Senza alcun criterio infatti lo scopo del gioco è quello di sopraffare di volta in volta i vari nemici, utilizzando le tre razze selezionabili: cavalieri, vichingi e samurai. Diciamo subito che non esistono differenze strutturali in fase di combattimento tra le diverse popolazioni selezionabili: l'onere della battaglia infatti è interamente a carico del giocatore, il cui compito sarà quello di manovrare esclusivamente le imponenti macchine belliche, il tutto con inquadrature dall'alto "a volo di uccello". Alla guida di catapulte e baliste dunque si dovranno superare le sfide imposte dalle tre diverse campagne; le armi sono gestibili in maniera semplice ed intuitiva grazie all'interfaccia touch e, come aiuto soprattutto nelle fasi iniziali, le traiettorie dei proiettili sparati sono visualizzabili grazie ad una linea guida rossa. Ovviamente, alla balista spetta il compito di eliminare i nemici posti sullo stesso piano e a distanza ravvicinata rispetto alla sua posizione; colpire dalla lunga distanza e abbattere le infrastrutture strategiche è invece il ruolo della versatile catapulta. Oltre a prendere la mira, il giocatore ha almeno due modi per potenziare i proiettili a disposizione: il primo, gratuito, che consiste nel colpire con le semplici palle di pietra alcuni cristalli sparsi in determinati scenari; in questo modo verranno regalate tre sfere infuocate pronte ad esplodere una volta raggiunto il bersaglio. Il secondo metodo prevede l'utilizzo dei crediti di gioco, ottenuti alla fine di ogni missione, grazie ai quali è data l'opportunità di rifornire la catapulta di proiettili particolari venduti attraverso lo shop. La fantasia degli sviluppatori si è davvero sbizzarrita nella creazione delle munizioni: si va infatti dai comodi barili esplosivi ai cespugli di rovi, dalle teste mozzate di Troll alle riproduzioni di Mjöllnir, nientemeno che il famoso martello di Thor.
Ma quando si possono lanciare (a caro prezzo) anche pecore e mucche vive nonchè zucche di Halloween esplosive allora ci si rende conto che, per fortuna, alla creatività non c'è davvero limite. I preziosi danari serviranno anche per l'inevitabile upgrade delle macchine da guerra, sia come resistenza sia come tempi di ricarica e gittata; ovviamente per i più impazienti è anche possibile acquistare soldi extra tramite microtransazioni, una pratica forse discutibile ma a quanto pare comunque molto apprezzata. In talune missioni di Siegecraft è poi facile notare un pesante richiamo al genere tower defense, sopratuttto quando l'obiettivo è respingere le diverse ondate dei nemici preservando al contempo le proprie truppe; sempre come i classici giochi di difesa della torre non mancheranno super boss da abbattere con ogni mezzo possibile prima che raggiungano la via di fuga. Un plus da non sottovalutare riguarda la completa modalità multiplayer: basata sulla piattaforma Game Center, è strutturata come una sorta di combattimento a turni in cui la mancanza della traittoria ideale delle armi costringe i giocatori a diversi tentativi prima di colpire l'avversario. Solo su iPad è presente anche un multiplayer locale, ottimamente realizzato sfruttando i due lati corti del famoso tablet. Davvero grandi elogi infine per il comparto tecnico, che vede sia nella fisica dei proiettili sia, soprattutto negli effetti luce e nel moto dei fluidi dei veri picchi di eccellenza; se si aggiungono poi le bellissime texture in HD e il framerate stabile non resta che un quadro molto ben realizzato, rovinato solo minimamente dai modelli poligonali dei piccoli combattenti protagonisti.
La versione testata è la 1.0.4
Prezzo: 0,79€
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Conclusioni
Siegecraft unisce ad un approccio blandamente strategico un'azione a tratti impegnativa, data dall'uso delle più importanti macchine belliche, precedenti all'era della polvere da sparo. Tuttavia, la tanto reclamizzata presenza di tre distinte campagne all'atto pratico quasi non si fa notare, a causa dell'assoluta uguaglianza nell'utilizzo delle tre razze presenti. Stesse armi e obiettivi simili rendono infatti il proseguo del gioco prevedibile ma, è bene ricordarlo, pur sempre godibile. Visto il costo irrisorio però l'acquisto è assolutamente consigliato, anche per godere dell'ottima qualità degli scenari.
PRO
- Tecnicamente bellissimo
- Macchine belliche intuitive da usare
- Buona longevità generale
CONTRO
- Multiplayer online a turni dal ritmo molto lento
- Modelli dei personaggi non all'altezza
- Le tre razze sono sostanzialmente identiche