Il gioco richiede Kinect per Xbox 360
Versione testata: Xbox 360
Il riconoscimento planetario dei Black Eyed Peas, consolidatosi in tanti anni sul mercato e l'uscita di album sempre più di successo, travalica ormai da tempo la musica per sfociare nel fenomeno di costume. Non è un segreto che la band di Los Angeles, formata tra gli altri dall'istrionico Will.I.Am e la bionda Fergie, abbiano rivoluzionato il concetto di Hip Hop aprendolo alla musica elettronica ed a ritmi ben diversi da quelli canonici, sdoganandolo dal "ghetto" al grande pubblico con brani anche melodici ed orecchiabili, ma soprattutto ballabili. E' proprio qui che Ubisoft è arrivata: i due elementi, imprescindibili nelle canzoni dei BEP, sono sempre concatenati e coesistenti, regalando di fatto una concept molto solido per il gameplay di un rhythm game basato contemporaneamente su ballo e canto. Con i loro 56 milioni di dischi venduti, i BEP ed Ubisoft hanno sicuramente un'ottima base di fan dalla quale pescare.
Pump It!
Dopo i vari giochi di ballo made in Konami, i due Dance Central, i titoli Ubisoft come Michael Jackson e Just Dance 3, gli utenti Xbox 360 che possiedono un Kinect già possono avere una vaga idea di cosa li attende con questo nuovissimo Black Eyed Peas Experience. Il gameplay quindi è sempre quello: andare a tempo e "copiare" i movimenti visti su schermo, cercando di essere più precisi possibile. Ogni titolo, poi, ha le sue peculiarità e alcune modifiche della "ricetta" base. Quelle di BEP Experience sono, molto brevemente, la possibilità di cantare e la presenza di un avatar a schermo che riproduce le nostre mosse. Appena inserito il disco di gioco nel tray di Xbox 360, l'interfaccia fa notare la sua bontà ancor prima di aver avviato gioco stesso, con una grafica colorata e piacevole, ma soprattutto una fluidità invidiabile tra i vari menù di gioco e la scelta delle modalità e delle canzoni, complice un ottimo rilevamento dei movimenti del corpo: alzando il braccio destro si richiama il menù principale, con il sinistro si torna indietro, scorrendo con la mani si sceglie cosa selezionare, il tutto accompagnato sempre e comunque da una colonna sonora ininterrotta che elimina quei fastidiosi momenti di attesa e noia durante i caricamenti tra una selezione e l'altra, cosicchè la sensazione di "festa" è sempre palpabile e non ci sono mai momento vuoti.
Black Eyed Peas Experience dispone di due modalità principali. La prima, denominata "Dance Party", permette di buttarsi a capofitto nelle danze più sfrenate senza troppi fronzoli ed opzioni: si entra, si sceglie una canzone e si balla, cercando ovviamente di ottenere il miglior punteggio possibile. Sono presenti una trenina di brani tra i quali praticamente tutti i più grandi successi della band dagli esordi all'ultimo album. Si parte da Shut Up, My Humps e Meet me half way passando per le sonorità più dance come Boom Boom Pow, I Gotta Feeling, The Time (Dirty Bit) e Imma Be. Nonostante la quantità di canzoni non possa competere con più accreditati e famosi giochi come Just Dance e Dance Central 2, un appassionato di questo genere e dei BEP si sentirà sicuramente soddisfatto al 100%, laddove, al contrario, in giochi di ballo generalisti potrebbe trovare moltre traccie non gradite. Provando il gioco ci si accorge subito di come il sistema di rilevamento risulti essere fin troppo permissivo, anche nei brani di difficoltà maggiore. Addirittura il gioco "funziona" anche con un tavolino posto tra il sensore Kinect ed il giocatore, fattore di disturbo in molti titoli del genere. Ma se da un lato questo potrebbe essere apprezzabile, in quanto i "requisiti" di arredo per poter giocare sono ai minimi termini, da un altro punto di vista ci chiediamo quanto i nostri movimenti vengano veramente rilevati e quanto la CPU "bari" sulle mosse sbagliate. Di sicuro BEP Experience, per questo motivo, risulta essere un gioco di ballo veramente accessibile a tutti, sia da un punto di vista di target di età che di dotazione di "spazio" per giocare (sappiamo tutti quanto sia esigente la telecamera Kinect). In Black Eyed Peas Experience si può giocare fino a quattro persone contemporaneamente: due che ballano ed altre due che intonano le canzoni. Nell'edizione deluxe è compreso anche un microfono wireless (oltre ad una T-Shirt), per chi non ne disponesse o non volesse usare il microfono standard di Xbox 360. La seconda modalità di gioco riguarda invece una sorta di "campagna" single player che ci vede vestire i panni di un ipotetico quinto elemento del gruppo. Dopo aver selezionato un avatar che corrisponda più o meno a quello che ci piacerebbe impersonificare, si ha accesso ad un'area chiamata "My Dancer" dentro la quale troviamo le opzioni per personalizzare vestiti ed accessori tramite un editor, abbastanza semplice e limitato nei contenuti, e una zona dove possiamo "comporre" una data coreografia potendo scegliere tra tutte le mosse che il gioco ha in memoria. In pratica si tratta di scegliere le varie coreografie ed inserirle in una timeline con l'ordine che preferiamo: purtroppo non è possibile creare mosse inedite, ed è un peccato perchè l'idea era buona e sicuramente le potenzialità di Kinect l'avrebbero permesso.
Obiettivi Xbox 360
Come ogni canonico gioco di Xbox 360, BEP Experience non fa eccezione e pone sul piatto i canonici 1000 punti da sbloccare, attraverso bel 50 obiettivi. La metà dei punti si ottengono in modo automatico ed abbastanza facilmente, semplicemente avanzando nella carriera e completando tutti i vari balli dei componenti del gruppo. Per ottenere anche l'altra metà è necessario dare uno sguardo alla lista achievements e mettersi di petto compiendo azioni particolari: guardare i credits, giocare in 4, customizzare l'avatar, creare coreografie e cosi' via. Niente di complesso, in ogni caso.
Fergie in 3D vale l'acquisto
La modalità storia prosegue di canzone in canzone facendoci vivere la vita di "gruppo" come fossimo veramente un componente della band. La visuale in terza persona del nostro avatar facilita il compito di immedesimarsi e soprattutto quello di "copiare" i movimenti della coreografia, anche se in realtà il nostro alter-ego digitale -non- compie esattamente le nostre mosse (se sbagliamo, ad esempio). Una delle novità di BEP Experience è l'introduzione del concetto di "followers", i fan seguaci, in pratica: più balliamo bene e più fan ci seguiranno, permettendoci quindi di sbloccare obiettivi, item, accessori, abbigliamento e nuove sfide. C'è anche un allenatore che ci introduce alle nuove canzoni e ci fa imparare ogni nuova mossa, prima di esibirci nella sfida vera e propria. Una sorta di modalità "scomponi" già vista in Dance Central, in pratica. Per tutti coloro che sono già avvezzi al ballo con Michael Jackson's Experience e Just Dance 3, una notizia: Black Eyed Peas Experience è un deciso passo avanti per quanto riguarda stile, caratterizzazione e grafica.
Lo stile è realistico come lo era il primo Dance Central (prima del cambio con il secondo capitolo...), riproducendo in modo abbastanza fedele i componenti del gruppo grazie al motore grafico Unreal Engine (sicuramente non al suo ultimo step, ma una versione precedente). La modellazione non fa comunque gridare al miracolo, così come la pulizia video non è perfetta visto le numerose scalette ben visibili. In ogni caso, ad uno sguardo fuggente, il colpo d'occhio fa il suo effetto. Senza strafare nè stupire. Quello che importa veramente sono le animazioni, vero cardine di un gioco di ballo come Black Eyed Peas Experience: i movimenti degli avatar sono ben collegati, fluidi e piacevoli da guardare e riprodurre, e questo è quello che veramente conta. Ubisoft ha ovviamente già annunciato che arriveranno ben presto nuovi contenuti e DLC creati appositamente, e sicuramente i prossimi singoli dei BEP saranno immediatamente presenti sul marketplace di Xbox 360. Il vero limite di questo titolo, come ogni gioco basato su una persona o un gruppo, è l'apprezzamento personale che ognuno di noi gli può dare in base all'amore o meno per il gruppo protagonista, tenendo anche conto del fatto che tra i giochi di ballo ce ne sono altri che volendo offrono un gameplay più profondo per quanto riguarda il rilevamento dei movimenti dei ballerini.
Conclusioni
Come già detto in sede di recensione, Black Eyed Peas Experience è un gioco discreto i cui limiti e punti di forza coincidono: la presenza dei Black Eyed Peas stessi. La voglia di giocarci e la capacità di divertircisi sono strettamente connesse al grado di apprezzamento che ognuno di voi ripone in questa band. Per quanto riguarda il gioco in sè, funziona tutto molto bene e la modalità single player vi terrà attaccati alla TV per molte ore. Qualche dubbio sull'effettivo rilevamento del Kinect e sulla facilità nel compiere mosse senza sbagliare abbassano il voto globale.
PRO
- I Black Eyed Peas e tutte le loro Hit
- Ottima interfaccia e design generale
- Multiplayer misto tra ballo e canto
CONTRO
- I Black Eyed Peas e tutte le loro Hit
- Qualche dubbio sull'eccessiva capacità di rilevamento
- Possibilità limitate di personalizzare avatar e balli