Definire portatile un laptop con schermo da 17 pollici - senza considerare cornice e base, entrambe molto generose - e un peso che si assesta attorno ai quattro chili e mezzo, è un'operazione piuttosto ardita. Trasportabile rende molto meglio l'idea. A tal punto chi ha messo sul mercato l'Asus G74-SX è consapevole che si tratta di un prodotto al limite, un desktop replacement, che acquistandolo si viene dotati di un comodo zaino brandizzato. Utile a trasportare anche l'alimentatore e le periferiche come il mouse o gli occhiali per sfruttare al meglio le potenzialità 3D della macchina. Insomma un gigante, che Asus ha progettato seguendo i dettami che oramai da tempo ispirano la sua serie realizzata in collaborazione con il marchio Republic of Gamers e che abbiamo provato per alcuni giorni potendolo mettere alla prova sia nell'uso quotidiano, sia soprattutto nell'ottica di un utilizzo gaming. Ciò che innanzitutto interessa chi atterra su queste pagine. Il risultato? E' innegabile che si tratta di un oggetto non per tutti e non solo per ragioni meramente economiche, però è altrettanto evidente il fascino di una macchina costruita ottimamente e dalla dotazione altrettanto valida, che costa tanto ma non una follia.
Potenza in movimento?
Per muovere la corrente generazione di videogame a 1920x1080 senza scendere eccessivamente a compromessi nella selezione delle opzioni grafiche, serve un hardware non incredibilmente costoso ma di fascia comunque alta, soprattutto quando si parla di notebook. L'Asus G74-SX monta un Intel Core i7 2360QM a 2.0GHz e, nella versione testata, 12 GB di memoria oltre che una GTX 560M. Scheda video per il mercato notebook che Nvidia equipara più o meno come prestazioni a una GTX 550Ti.
In circolazione ci sono più configurazioni della stessa macchina, facendo oscillare un prezzo che, per la soluzione oggetto di questo articolo, si assesta attorno ai 1'700 euro. La dotazione continua con due dischi da 750 GB a 7200rpm, quattro USB di cui una 3.0, porta HDMI, masterizzatore Blu Ray, webcam a 2 Megapixel, pad multi touch, microfono e via dicendo. Insomma quanto è lecito aspettarsi da un prodotto di fascia alta. Che tra l'altro può contare su una scocca esternamente ricoperta solo di plastica, ma che non per questo appare meno solida o curata. Anzi i materiali ci sono sembrati ottimi e danno un'altrettanto valida sensazione di solidità. E lo stesso si può dire della tastiera a isola con i classici tasti a corsa breve retro illuminati: se non rappresentano quando di meglio ci sia sul mercato per primeggiare su qualche RTS ultra competitivo, sono un valido compromesso considerando che l'utente medio vorrà sia giocare che lavorarci quotidianamente. Le dimensioni complessive (42x33cm con uno spessore variabile che arriva a 6cm) impongono di collocarlo su una scrivania profonda se si desidera riservarsi altro spazio, mentre l'estetica nel suo complesso ci piace. E' simile ai precedenti modelli della serie G, con poche righe nette e un color grigio scuro opaco su tutte le superfici. Insomma non vincerà nessun concorso di design a Cupertino e dintorni, ma al giocatore hardcore difficilmente non piacerà. Per quanto ingombro e peso vadano poco d'accordo con l'utilizzo dell'Asus G74-SX all'aperto, lo schermo permetterebbe di giocare o guardarsi un film senza problemi anche sotto il sole d'agosto, tanto valida è la qualità dei colori. Si tratta di un pannello che ci ha impressionato per luminosità, reattività e resa al punto che possiamo dire che non ha nulla da invidiare a quello montato sul più costoso Alienware M17x, che stiamo provando in contemporanea. E tutto questo senza rinunciare al supporto della tecnologia stereoscopica 3D, con il sensore necessario a utilizzare l'Nvidia 3D Vision 2 qui integrato nella cornice.
Meno esaltanti le casse che, come al solito sui portatili tranne qualche raro caso, impongono di munirsi di cuffie per godere al meglio dell'audio. Rispetto alle versioni precedenti è stato rivisto il sistema di dissipazione del calore: le ventole si fanno lievemente sentire quando partono ma non risultano troppo fastidiose, mentre in quanto a vibrazioni e soprattutto calore ci possiamo ritenere soddisfatti. La durata della batteria è prevedibilmente bassa, circa due ore lavorando online collegati via wi-fi e ascoltando file audio. Sensibilmente meno se ci si mette a giocare. Nel complesso, prima di entrare nel dettaglio di come ha risposto ai giochi con cui lo abbiamo messo alla prova, occorre fare una riflessione: chi è appassionato di videogame difficilmente ama scendere a compromessi e una soluzione portatile del genere ne impone diversi, inutile negarlo, basti pensare al poco margine di espansione e quindi l'invecchiamento rapido delle componenti. Qui, però, vengono limate efficacemente diverse altre problematiche. Non potendo lavorare troppo sulle prospettive di un hardware chiuso come un notebook, ci si è concentrati sul rendere quanto migliore possibile l'esperienza ottenibile con quello che c'è. E i risultati sono notevoli.
Dentro Skyrim
Anziché analizzare i freddi numeri, abbiamo pensato di mettere alla prova il portatile in maniera più fluida, un po' come farebbe un normale utente. Per questo prima del paragrafo di raccolta su quanto riscontrato provando un po' di titoli di recente uscita, ci prendiamo qualche riga per approfondire il comportamento dell'Asus G74-SX con uno dei campioni di questo inverno, The Elder Scrolls V: Skyrim.
Il gioco utilizza il Creation Engine al posto del vecchio GameBryo: un motore nuovo che, partendo comunque dalle evidenti fondamenta del passato, ha migliorato animazioni, modelli, ombre, effetti atmosferici e via dicendo. La fisica resta demandata ad Havok e si comporta differentemente bene a seconda delle situazioni mentre la vegetazione, abbandonato il vecchio middleware a favore di una soluzione sviluppata internamente, ha permesso di avere un panorama molto ma molto più credibile.
Purtroppo ci si ferma alle DirectX 9, non essendoci alcun supporto alle ultime due versioni delle librerie grafiche Microsoft. Non è un campione della sua generazione il Creation Engine, almeno non dal punto di vista tecnico, però il gioco mette in scena una così varia quantità di situazioni diverse, di momenti che diversamente si comportano in termini di immagini per secondo, da renderlo comunque un buon punto di partenza. Lasciamo la risoluzione a 1920x1080 e decidiamo di affidarci all'impostazione generale Alto. Questo comporta che all'immagine venga applicato anti aliansing e filtro anisotropico 8x, che siano attivati i riflessi su acqua tranne che per il cielo e che le opzioni relative all'orizzonte visivo siano generalmente settate verso l'alto.
Partiamo così dalla pianura dove si trova Whiterun con l'obiettivo di vedere come Skyrim si comporta attraversando paesaggi e incontri fino all'accademia di Winterhold. Appena fuori dalla città nel centro della mappa, la vista sull'enorme montagna Gola del Mondo è una delle migliori del gioco e rappresenta uno dei punti esterni più esosi in assoluto, con discese fino a 25 frame al secondo. Pochi considerando che girovagando per la mappa riusciamo a mantenerci sempre attorno ai 35-40fps. Un range, quest'ultimo, sufficiente per giocare in maniera ottimale. Anche se qualcuno potrebbe preferire scendere a compromessi tagliando magari sull'anti aliasing o le ombre, per raggiungere una resa più fluida. Ci dirigiamo verso nord a cavallo vedendo cambiare il paesaggio a favore di ambienti innevati e ricchi di alberi, finché nel mezzo di una fitta foresta non incrociamo forte Fellhammer.
E qui i veri, grossi problemi: il gioco è entrato infatti in crisi - anche sotto i 15 fps - in un paio di occasioni, questa e poi poco dopo all'interno del faro di Forstflow, dove si deve indagare su un misterioso omicidio, dimostrando come certi livelli chiusi nemmeno particolarmente ricchi di dettagli, siano stati male ottimizzati. Svuotato il Forte e messo un momento da parte il faro, che presenta un lungo dungeon sotterraneo, non proseguiamo in diagonale per Winterhold ma puntiamo a nord fino alle rovine di Yngvild. Nessuno scompenso in questo caso e, muovendoci tra le splendide coste frastagliate dai ghiacci, godiamo dei panorami naturalistici e architettonici della regione, con l'accademia appollaiata sulle rocce a est.
Qui il Creation Engine e la bravura di Bethesda danno il massimo, compensando un tecnica non da urlo con un coinvolgimento davvero notevole e le solite 35-40 immagini al secondo. Approfittiamo del supporto all'Nvidia 3D Vision 2 dell'Asus G74-SX per passare alla terza dimensione stereoscopica che influisce circa del 30% sulle prestazioni: siamo per questo tornati un po' indietro rispetto alle impostazioni offerta da Alto, scegliendo una via di mezzo che avvicini alcuni valori a quelli che ci troveremmo selezionando Medio, così da alleggerire un po' la mole di calcoli.
Ci dirigiamo infine a Winterhold e alla scuola dei maghi, dove entrando notiamo che, a dispetto degli interni secondari come quelli citati in precedenza, qui non si verificano rallentamenti. E lo stesso possiamo dire del dungeon di Saarthal che da lì a poco ci chiederanno di percorrere. Come si comporta in definitiva l'Asus G74-SX con Skyrim? Nel complesso bene, ci sono diverse imperfezioni ancora che sembrano più che altro dovute alla cattiva ottimizzazioni in determinati punti, ma si gioca senza problemi pur senza lesinare sulle opzioni grafiche. Chi volesse scendere un po' a compromessi rispetto a quanto fatto da noi, dovrebbero raggiungere in molte aree gli agognati 60 frame.
Gli altri
Liquidato Skyrim, ci siamo dilettati testando qualche altra uscita recente. Giocando su Grand Bazaar e Caspian Border, Battlefield 3 si è mantenuto tra i 35 e i 40 frame al secondo con tutte le impostazioni su Alto tranne l'anti aliasing a Medio e il filtro anisotropico a 16x:
inutile dire che lo spettacolo offerto dal Frostbite 2 sia fantastico su PC e tra tassellatura del terreno, luci e ombre dinamiche, interazione ambientale e un'enormità di poligoni su schermo, non è difficile dirsi sicuri di essere davanti al migliori risultato tecnologico della generazione.
Restando dalle parti dei migliori engine degli ultimi anni, The Witcher 2 è un osso dure che abbiamo inizialmente messo alla prova scegliendo l'impostazione Ultra - ma tenendo disabilitato l'uber sampling - ottenendo però circa 20 fps, per poi scendere di un gradino e veder migliorare le cose fino ad assestarci a circa 30. Come per Skyrim, il supporto al 3D Vision 2 merita di essere provato visto che l'effetto è eccezionale ma, impegnando non poco la scheda video, abbiamo dovuto trovare un compromesso per non perdere troppo in quanto a performance. Risultati pressoché uguali dall'altro recente motivo d'orgoglio dell'est europa, Metro 2033, che attivando le DirectX 11 e tutto su Molto Alto,
si comporta più o meno come il gioco di ruolo firmato CD Project Red a Ultra. A 1920x1080 a 60 fps ci girano, invece, sia Rage che Modern Warfare 3. Entrambi vengono solo messi un po' in difficoltà quando si alza l'anti aliansing che effettivamente ne peggiora un po' le prestazioni. Infine con in nuovo Anno 2070, che non sembrerebbe chissà quale peso massimo, abbiamo riscontrato a sorpresa alcuni problemi al punto che ci siamo fermati a 20 fps di media, nemmeno troppo stabili, impostando la qualità grafica al massimo.
In conclusione
Siamo rimasti davvero ben impressionati dall'Asus G74-SX.
Si tratta di un portatile pensato soprattutto per giocare, che non presta attenzione a particolari soluzioni per il risparmio energetico quando non si è connessi all'alimentazione oppure a una dotazione di serie professionale, mancando ad esempio di firewire. Presenta un'offerta solida ma non straripante di opzioni. E nonostante tutto riesce a curare gli aspetti che contano. Il pannello LED a 120Hz è fantastico e supporta nativamente l'Nvidia 3D Vision 2, mentre la GTX 560M 3GB riesce a gestire a dovere la risoluzione di 1920x1080 senza dover scendere a chissà quali compromessi con la totalità dei giochi in commercio. L'assemblaggio, il design e i materiali sono commisurati all'alto prezzo di questo bestione che pesa moltissimo e non si può certo elogiare per le sue doti di trasportabilità (se viaggiate in aereo in economica, o ci mettete lui o le vostre gambe sotto il sedile davanti) ma in fondo chi volesse prenderne in considerazione l'acquisto, sarà già consapevole di questa sua natura al limite.