Funiculì Funiculà

Versione testata: iPhone

L'offerta ludica per sistemi iOS ci ha abituato sin dai suoi albori ad apprezzare concept esotici -quando non totalmente assurdi- che uniti ad un gameplay vincente riuscivano a decretare il successo dell'App cui erano legati. Una tradizione che gli sviluppatori di Electric Pixel Factory sperano di poter rinnovare con il qui presente Gorilla Gondola, che vede gli utenti impegnati a comandare niente meno che un primate in piedi sul tetto di una funivia. Vediamo se c'è della sostanza oltre alle buffe premesse.

Scimmia di montagna

Il ruolo apparentemente inutile di un gorilla su una funivia viene ben presto spiegato dall'efficiente tutorial che occupa il primo stage dei nove messi a disposizione dal titolo. Scopo del gioco è dunque raggiungere la fine dei livelli raccogliendo il maggior numero possibile di banane ed evitando ostacoli e nemici, il tutto potendo contare solo sulle oscillazioni che il peloso protagonista può applicare alla cabina. Con uno swipe verso l'alto si fa saltare il gorilla mentre strisciando in giù quando il primate è in volo si può imprimere una maggiore forza alla caduta provocando il moto oscillatorio della funivia: questi sono gli unici input necessari per giocare a Gorilla Gondola, uniti alle sollecitazioni del giroscopio che consentono di inclinare leggermente la cabina. Nelle intenzioni degli sviluppatori di Electric Pixel Factory, il loro prodotto dovrebbe rientrare nel contesto di quei giochi dalle premesse estremamente basilari ma che richiedono notevole pratica e pazienza per essere padroneggiati alla perfezione: il risultato finale in realtà non è quello auspicato, per un prodotto che risulta sì divertente alle prime battute ma che finisce per esaurire il suo appeal piuttosto in fretta. Inutile infatti negare che le originali meccaniche di Gorilla Gondola non siano inizialmente avvincenti: evitare stalattiti, stalagmiti, mine, raggi laser ed altre amenità sfruttando solamente l'oscillazione della funivia mentre si cerca di afferrare più banane possibile è una bella sfida, resa ancora più stuzzicante da un moltiplicatore di punteggio che cresce man mano che si superano ostacoli senza commettere errori.

Non guasta poi il fatto che il titolo sia gradevole sotto il profilo grafico -con una cosmesi bidimensionale molto colorata ed apprezzabile soprattutto per i bei fondali- e dotato di un accompagnamento musicale dance da quattro soldi che comunque finisce per fare simpatia. Bastano poche partite per rendersi però conto dei limiti del titolo Electric Pixel Factory, legati principalmente al sistema di controllo. Giocandolo su iPhone o iPad, si finisce per incorrere in due limitazioni diverse ma ugualmente fastidiose: nel primo caso, l'esecuzione degli swipe verso il basso su uno schermo ridotto portano spesso a trascinare inavvertitamente giù la tendina delle notifiche, mentre nella seconda ipotesi l'utilizzo del giroscopio è reso scomodo dalle dimensioni del dispositivo. A ciò si accompagnano alcune piccole ingenuità singolarmente insignificanti, ma che messe assieme finiscono per rovinare inevitabilmente l'esperienza: gli elementi del fondale che di tanto in tanto si confondo con gli ostacoli veri e propri, una rilevazioni delle collisioni a volte approssimativa e delle routine fisiche un po' troppo incostanti riguardo alle oscillazioni della funivia che rendono il gameplay quasi più una questione di fortuna che di vera abilità. Tutte cose che si possono perdonare ad un gioco che costa 1,59 Euro, ma che assumono una certa gravità se si considera che per prezzi anche inferiori è facile trovare su App Store alternative molto più valide.