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Una Vita psichedelica

Come la prima PSP, Lumines accompagna il lancio di una console portatile Sony, con risultati soddisfacenti!

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   23/02/2012
Lumines: Electronic Symphony
Lumines: Electronic Symphony
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La storia si ripete, nel lontano (oramai) 2005, la prima PSP fu accompagnata al lancio da Lumines, puzzle game sviluppato da Q Entertainment e dal famoso Tetsuya Mizuguchi che proponeva un'inedita e vincente commistione tra gameplay e musica. L'idea è semplice, si manovra e ruota all'interno di una griglia un blocco composto da quattro quadrati al massimo di due colori differenti, posizionandoli alla base bisogna formare dei blocchi composti da almeno quattro quadrati dello stesso colore. A differenza di Tetris, dove i blocchi vengono cancellati immediatamente, in Lumines questo accade quando un metronomo in movimento continuo orizzontale li attraversa, in maniera tale da poter creare combo più o meno estese.

Una Vita psichedelica

Questa meccanica già di per se interessante viene arricchita dalla perfetta integrazione con il comparto musicale: ogni livello si chiama skin perché è accompagnato da una veste grafica differente in termini di sfondo e blocchi, così come per la musica che fa da sottofondo. Musica ed effetti che sono collegati a quello che accade su schermo: quando si muove un blocco o si ruota si aggiunge un effetto specifico, quando si da luogo ad una combo il brano si arricchisce di nuovi riff e così via, per un risultato eccezionale in termini di coinvolgimento e da apprezzare assolutamente con le cuffie allo scopo di ottenere un'esperienza quasi psichedelica. I successivi capitoli di Lumines su PSP e sulle console da casa non hanno bissato il successo di quello originale, vuoi innanzitutto per una colonna sonora e skin decisamente meno ispirate (i vari Mondo Grosso e compagnia sostituiti da artisti anonimi o poco amalgamati tra loro), vuoi per contenuti meno interessanti e per le pochissime variazioni sul tema.

Trofei PlayStation 3

Stranamente Lumines: Electronic Symphony mette a disposizione 13 trofei senza platino, nonostante costi 35 euro (in digital download) e sia un gioco completo a tutti gli effetti. Ad ogni modo si ottengono sbloccando le varie skin/avatar, facendo alcune combo e completando tutte le skin della modalità Maestro, quelle più difficili da completare con successo.

Puzzle X Music

La storia si ripete però, dicevamo, Lumines: Electronic Symphony arriva al lancio di PlayStation Vita e conferma come questo titolo sia perfetto per un'esperienza portatile, aggiungendo qualche novità ben gradita e portando a corredo finalmente una soundtrack degna di questo nome e skin bellissime da vedere, grazie anche allo schermo OLED della console di Sony. La meccanica di gioco è la solita, ma con due importanti novità. Innanzitutto la presenza di un blocco caos che una volta posizionato sulla griglia cambia il colore di tutti quelli adiacenti. Una variabile questa che seppur talvolta fastidiosa in realtà diventa un toccasana quando lo schermo è stracolmo e c'è il rischio di concludere la partita prematuramente. La seconda novità è rappresentata dal fatto che adesso tutti gli avatar hanno a corredo un'abilità speciale, che può essere richiamata ogni tot di tempo e permette ad esempio di cambiare il colore di tutti i blocchi che stanno per arrivare oppure rallentare la velocità del metronomo e dei blocchi stessi. Queste due novità si inseriscono perfettamente nel gameplay e nella modalità principale, denominata "Viaggio", con la possibilità di affrontare i livelli in sequenza che diventano più complicati perché magari i blocchi scendono più velocemente oppure in maniera più asincrona rispetto al metronomo che li cancella. Le skin a disposizione sono ben quarantatre e, come suggerisce il titolo, i brani (qui la lista completa) provengono soprattutto dalla musica elettronica e annoverano artisti quali Chemical Brothers con "Hey Boy Hey Girl" e "Dissolve", gli Aphex Twin con "Windowlicker" e poi Benny Benassi, Goldfrapp, 808 State, Orbital, Pet Shop Boys e molti altri. Il risultato è davvero ottimo, alcuni fungono da ottima base musicale mentre si gioca mentre altri sono molto arrembanti e si fondono perfettamente con il gameplay, estraniando completamente il giocatore durante una la partita.

Una Vita psichedelica

Le stesse skin hanno degli stili grafici spesso deliziosi, con sfondi animati ma non invasivi e influenze artistiche molto differenti tra loro, per un lavoro di così buona fattura che non vedevamo dai tempi del primo Lumines. Tutti i fattori citati qui sopra contribuiscono a rendere Lumines: Electronic Symphony un gran bel titolo. In chiave longevità/rigiocabilità è presente inoltre un sistema di crescita legato ai propri risultati: ogni punteggio restituisce punti esperienza che fanno aumentare di livello e permettono di sbloccare le skin e nuovi avatar con relative abilità. Questo perché esiste anche la modalità Playlist, all'interno della quale è possibile scegliere quanti e quali skin giocare, e salvare quindi una lista da affrontare e condividere mediante Near con i propri amici. Purtroppo non è presente nessuna modalità online, ma solo la battaglia in locale contro altri possessori di PlayStation Vita e all'interno della quale si utilizzano inedite abilità degli avatar per avere la meglio dell'avversario. Ulteriori modalità in singolo sono quelle a tempo secondo diversi intervalli e quella denominata "Maestro", all'interno della quale i veterani di Lumines possono cimentarsi nel portare a termine cinque diverse zone sbloccabili e rappresentate da skin estremamente difficili da portare a termine per la rapidità dei blocchi e del metronomo che li cancella.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (16)
8.8
Il tuo voto

Lumines: Electronic Symphony torna ai fasti del titolo originale su PSP, con un gioco perfetto per un dispositivo portatile, assolutamente coinvolgente e con una colonna sonora e veste grafica di pregevolissima fattura. Forse il suo genere è un po' più di nicchia rispetto ad altri titoli presenti al lancio di PlayStation Vita, ma la nuova creatura di Q Entertainment (e Mizuguchi) si posiziona decisamente tra quelli da comprare senza troppe remore.

PRO

  • Colonna sonora e skin davvero ottime
  • La commistione gameplay/musica è perfetta
  • Le novità del gameplay e la struttura "rpg" sono interessanti e danno nuova linfa alla durata del gioco

CONTRO

  • Manca il multiplayer online e quindi non sarebbe dispiaciuta qualche modalità accessoria in più