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Ritorno in salsa cartoon

Ravenous Games e Bulletproof Outlaws uniscono le forze per realizzare il seguito di uno dei platform più apprezzati su dispositivi iOS

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   15/03/2012
League of Evil 2
League of Evil 2
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Uscito nel febbraio dello scorso anno, il primo capitolo di League of Evil ha tutt'oggi un grande merito: nonostante fosse un gioco tutt'altro che esente da difetti, il platform game di Ravenous Games riuscì a dimostrare che anche un'interfaccia touchscreen è in grado di offrire un sistema di controlli abbastanza reattivo da non far sentire la mancanza di tasti fisici e stick analogici.

Ritorno in salsa cartoon

Questo non vuol dire che con un tradizionale pad non sarebbe stato migliore, sia chiaro, ma tra doppi salti, walljump e calci a mezz'aria, il giocatore si spostava da un livello all'altro con una reattività e coordinazione che pochi platform su dispositivi mobile possono vantare. In molti fan speravano quindi che il piccolo team canadese, partendo da una base tanto solida e apprezzata, potesse proporre un titolo assai più ricco in quanto a contenuti e ambizioni. Con una decisione che ha prevedibilmente scontentato parte dell'utenza, il gruppetto capitanato da Derek Doucett ha preso alla lettera il motto "squadra che vince non si cambia" ed è tornato su App Store con un seguito che sa tanto, forse troppo, di more of the same.

Cambio di look

Per League of Evil 2, Ravenous Games ha fatto squadra con il grafico Jeff Hangartner e la sua etichetta Bulletproof Outlaws. Non è la prima volta che le due realtà indie collaborano, sebbene lo scorso anno realizzarono Elusive Ninja, un progetto mobile sconosciuto e assai mediocre. Va subito detto che la novità principale di League of Evil 2 è rappresentata proprio dal restyling estetico a opera di Hangartner, che ha brutalmente rimpiazzato la caratteristica pixel art dell'originale con una vivace e colorata grafica cartoon. A questo punto va subito aperta una parentesi: è chiaro che con questa mossa Ravenous Games abbia voluto avvicinare sia i fan del primo capitolo, sia soprattutto un'utenza dal palato meno raffinato e che difficilmente riesce a digerire estetiche eccessivamente retrò, eppure, più che un'evoluzione, questa drastica deriva verso grafiche vettoriali senza alcun mordente rappresenta secondo noi un infelice passo indietro. Stesso discorso per la colonna sonora, la quale ha abbandonato i brani chiptune per essere coerente con la componente visiva. Per il resto, che piaccia o meno, League of Evil 2 è esattamente lo stesso e identico platform game apprezzato lo scorso anno, fatto di piccoli livelli pieni di trappole da evitare e nemici da prendere a pugni in faccia. Tra enormi martelli, aculei mortali, cannoni laser e soldati armati fino ai denti, lo scopo è ancora una volta quello di saltare da una piattaforma all'altra cercando di raggiungere l'altro capo dello scenario nel minor tempo possibile, magari raccogliendo la valigetta nascosta per ottenere la massima valutazione.

Ritorno in salsa cartoon

Pur non scivolando mai nella frustrazione, il giocatore si ritrova ben presto a ripetere più e più volte uno stesso livello, morendo e ricominciando con un ritmo assai più frequente rispetto a quanto visto nel primo League of Evil. Infatti, se da un lato il design dei livelli e delle trappole è ora più sadico che in passato, dall'altro l'introduzione di nuovi pericoli, come barriere laser e droni a ricerca termica, rendono le cose assai più complicate. La bontà dei controlli è rimasta fortunatamente intatta, sebbene l'impressione è che il nerboruto protagonista sia ora leggermente più veloce e meno incollato al suolo, elemento che in quanto ha reattività e controllo ha prevedibilmente i suoi pro e contro. L'unica critica da questo punto di vista l'avremmo fatta ad alcuni sfortunati cambiamenti nel doppio salto, ma nel corso della nostra prova e a seguito delle lamentele dei giocatori Ravenous Games si è affrettata a pubblicare un aggiornamento che riportasse tutto a com'era prima. Se si esclude il restyling grafico per scenari e scene d'intermezzo e una manciata di costumi alternativi per il proprio alter-ego, l'unica altra novità rilevante è rappresentata dalle battaglie coi boss che di tanto in tanto spezzano l'azione lungo le cinque diverse ambientazioni che compongono i 100 livelli attualmente disponibili: peccato che tali scontri siano talmente lenti, ripetitivi e poco coinvolgenti da rappresentare un inutile e fastidioso calo di ritmo.

Conclusioni

Versione testata: iPhone (1.20)
Prezzo: 0,79€
Multiplayer.it
7.0
Lettori (1)
1.0
Il tuo voto

Non esageriamo nel dire che League of Evil 2 è, ne più ne meno, un semplice lifting del gioco originale. Un design dei livelli più attento e un paio di nuovi nemici aggiungono sicuramente pepe all'azione, ma non sono sufficienti a offrire un'esperienza davvero fresca, laddove l'unico tentativo di arricchire il titolo si risolve in pessime battaglie con boss. La nuova veste grafica cartoon ha senza dubbio meno personalità rispetto alla buffa pixel art del primo League of Evil, ma qui si andranno a pizzicare corde assai soggettive: League of Evil 2 resta infatti un ottimo platform game, consigliato soprattutto a chi non ha mai provato il primo episodio e a chi vuole affrontare la formula dell'originale senza aspettarsi nulla di sostanzialmente nuovo dagli oltre 100 livelli che compongono il suo seguito.

PRO

  • Ottimi controlli
  • Alcuni nuovi pericoli
  • Drastico restyling grafico...

CONTRO

  • ...che però manca di personalità
  • Battaglie con boss noiose e ripetitive
  • Non aggiunge niente di interessante al primo capitolo