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SEGA Mega Drive Classics, la recensione per Nintendo Switch

Arriva su Switch una delle migliori librerie di giochi per Mega Drive, ne varrà la pena? Scopritelo nella nostra recensione di SEGA Mega Drive Classics

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   28/11/2018
SEGA Mega Drive Classics
SEGA Mega Drive Classics
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Il retro gaming sembra vivere forte e vibrante nel 2018. Dopo l'incredibile successo delle edizioni Nintendo di Mini NES e Mini SNES, il ritorno spumeggiante di Crash e Spyro e l'approdo sugli scaffali di Playstation Classic, i videogiocatori sembrano aver riscoperto il piacere di assaporare i grandi classici, sia nelle loro versioni rimasterizzate sia in versioni aggiornate e riviste per restare al passo con i tempi. SEGA Mega Drive Classics cerca allora di porsi nel mezzo, proponendo una folta schiera di titoli apprezzabilissimi e inserendo al contempo filtri e modalità per rendere maggiormente fruibili alcune produzioni che faticano a risultare fresche ancora oggi. Decidere la qualità di una collezione di questo tipo solo dal quantitativo e dal genere dei giochi inclusi è sostanzialmente impossibile per un recensore, visto che sono i gusti dei singoli acquirenti a dover indirizzare il verdetto definitivo. Se insomma Altered Beast non vi aveva convinto ai tempi del lancio di certo non lo farà oggi, e se proprio Sonic non riuscite a sopportarlo perché lo vedete come l'eterno rivale di Mario risulterebbe comunque inutile tessere le lodi del lavoro svolto su questa specifica collezione. Cerchiamo allora di prendere le distanze dai gusti personali per i singoli videogiochi e dare un giudizio sull'opera in sé, sulla varietà offerta e sulle nuove feature.

Una collezione d'altri tempi

Anche su Nintendo Switch, come era stato già per le altre versioni, ad accogliervi sarà la vostra spartana cameretta anni '90, un HUB poco pratico per selezionare le modalità di gioco, scegliere la cartuccia da inserire nel Mega Drive virtuale, ascoltare le colonne sonore e dare uno sguardo ai tanti filtri disponibili per migliorare e smussare i contorni grezzi dei pixel. Ce n'è davvero per tutti i gusti, a partire dalla scontata possibilità di giocare con le perfette repliche dei vostri titoli preferiti o addolcirli con un ridimensionamento dei pixel bilineare, sfruttando l'algoritmo creato da Eric Johnston per Lucas Arts o ancora sfruttare HQ4X o il meraviglioso XBR che di suo smussa le spigolature e regola l'aliasing fornendo una versione più morbida dei vecchi eroi a quadrotti con cui siamo cresciuti.

Sega Mega Drive Classics 7

E giocare in questo modo, magari sfruttando il rapporto a 16:9 e le scan line, è sublime specialmente se pensiamo che in portabilità Nintendo Switch è semplicemente perfetto nel mantenere intatti i vostri ricordi. Potete correre a perdifiato con Sonic e Sonic II, oppure giocare con il divertentissimo Sonic Pinball. Scattare nello spazio con il secondo capitolo di Space Harrier o combattere con le armi bianche e le mani nude nelle trilogie di Golden Axe e Streets of Rage o ancora scervellarsi con Columns e Columns 3. Il pacchetto offerto è dunque ben variegato e in grado di soddisfare le esigenze della maggior parte dei giocatori. Ci sono insomma alcuni tra i più grandi classici dell'era 16 bit del Mega Drive ma non mancano anche alcune perle piuttosto rare da trovare in queste mega collezioni, come Alien Soldier, Light Crusader, Gunstar Heroes o la serie di Phantasy Star, rpg di sicuro valore che meritano di essere giocati dagli appassionati dal genere. A destare scalpore allora sono le gravi assenze (alcune dettate da mere questioni di licenze) ma una vera e proprio raccolta non può definirsi tale senza Out Run e i meravigliosi giochi Disney, con il Re Leone, Hercules e Aladdin che urlano a gran voce vendetta per non essere riusciti ad entrare nel pacchetto di questi 53 titoli.

Sega Mega Drive Classics 1


Stupisce anche la mancanza di Ecco the Dolphin o di Road Rash vista l'importanza che questi titoli hanno avuto in passato, specialmente se paragonati ad alcuni giochi inseriti al loro posto: per la collection definitiva, insomma, c'è ancora da aspettare. A differenza delle altre versioni per hardware casalinghi, giocare con Switch in modalità portatile avvicina la console al vecchio Game Gear e guardando il catalogo anche il paragone con i Game Tiger non sarebbe poi così strampalato. Ad aggiungere un po' di freschezza ci si mette una feature interessante grazie alla quale accelerare la velocità di gioco o effettuare un rewind di qualche secondo per evitare una stupida morte o vedersi costretti a rifare per l'ennesima volta il livello a causa di un salto difficile mancato. Soluzione che apprezziamo e che potrebbe agevolare i completisti che, anche qui, potranno inseguire alcuni achievement dedicati realizzati inspiegabilmente solo per alcuni titoli e non per l'intera collezione. Non mancano poi leaderboard e anche la possibilità di unirsi in partite multigiocatore, magari superflue vista la difficoltà con cui funziona il matchmaking e il pessimo net code.

Sega Mega Drive Classics 5

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (8)
7.9
Il tuo voto

Sega Mega Drive Classic Collection racchiude in sé centinaia di ore di gioco, suddivise in 53 titoli dalla qualità altalenante. Dai più grandi classici ad altri giochi piuttosto dimenticabili è impossibile non notare alcune gravi mancanze, per una raccolta che potrà soddisfare solo parzialmente l'appetito dei giocatori più affamati. Buono comunque il lavoro di ristrutturazione che parte da extra e obiettivi per determinati giochi fino ad arrivare a una gestione ben fatta dei filtri grafici e delle opzioni di visualizzazione. Se insomma siete in piena febbre da retro gaming questa collection su Switch non è da trascurare, anche se il nostro consiglio, prima di buttarvi nell'acquisto ad occhi chiusi, è quello di dare uno sguardo accurato alla lista completa di giochi presenti per essere sicuri di trovare poi ciò che i vostri ricordi desiderano maggiormente.

PRO

  • 53 titoli non sono affatto pochi
  • Buoni filtri e opzioni grafiche
  • Vantaggio della portabilità

CONTRO

  • Online realizzato con superficialità e sostanzialmente inutile
  • Mancano alcuni grandi classici