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Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp, la recensione di due classici per GBA tornati a splendere

Due classici per Game Boy Advance tornano a splendere su Nintendo Switch e nella recensione di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp vi diremo perché vanno giocati.

RECENSIONE di Luca Forte   —   19/04/2023
Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp, la recensione di due classici per GBA tornati a splendere
Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp
Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp
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La memoria fa brutti scherzi. Se avessimo dovuto ricordare i due Advance Wars originali, usciti rispettivamente nel 2001 e nel 2003 su Game Boy Advance, ce li saremmo immaginati esattamente come appaiono in Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp. In realtà i due classici sviluppati da Intelligent Systems sono molto più pixellati di quanto sarà possibile godere su Nintendo Switch a partire dal 21 aprile 2023. Si tratta sicuramente di un ottimo biglietto da visita per il lavoro di ammodernamento di WayForward Technologies, dei veterani nordamericani celebri per Shantae e Mighty Switch Force!, ma fa capire quanto sia stato iconico e d'impatto il design di Max, Andy, Samy e tutti i loro colleghi UC.

Nonostante non sia una delle serie più celebri e vendute di Nintendo, infatti, gli Advance Wars possono ancora contare su una schiera di appassionati che ricordano con affetto i simpatici protagonisti, il colorato design delle unità, ma soprattutto il gameplay strategico molto pulito ed essenziale, ma non per questo banale. Nella recensione di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp scopriremo se WayForward Technologies sarà riuscita a mantenere immutata la magia della serie, nella speranza di veder arrivare anche gli altri due capitoli rimanenti, o addirittura nuovi episodi.

La storia di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp

I dialoghi di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp sono tutto fuorchè memorabili...
I dialoghi di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp sono tutto fuorchè memorabili...

Conoscere la storia di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp non è fondamentale per comprendere il gioco, dato che si tratta di una sorta di scusa trovata dagli sviluppatori per spingere i giocatori ad affrontare le tante missioni che compongono la campagna in singolo giocatore di Advance Wars e successivamente quella di Advance Wars 2: Black Hole Rising.

Il primo gioco si apre con i giovani Ufficiali Comandanti di Orange Star, Max, Andy e Samy, che si trovano a dover fronteggiare l'improvvisa quanto inspiegabile invasione da parte di Blue Moon, uno stato confinante con il quale c'era stato un conflitto in passato.

Battaglia dopo battaglia la guerra si allargherà e coinvolgerà sempre più nazioni ed eserciti, ognuno coi suoi punti di forza e debolezze. Al termine di questo viaggio attraverso il Wars World si svelerà il complotto che si cela dietro questa invasione e si riporterà la pace tra i diversi paesi.

La pace, però, dura solo due anni, il tempo per Intelligent Systems di sviluppare Advance Wars 2: Black Hole Rising, il seguito diretto del primo capitolo che riprende la storia, i protagonisti e l'universo di gioco esattamente da dove li avevamo lasciati.

Il gameplay di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp

Il gameplay di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è la perfetta riproposizione dei giochi originali
Il gameplay di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è la perfetta riproposizione dei giochi originali

Nonostante sia praticamente identico a quello dei giochi originali, il gameplay di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è ancora estremamente fresco e divertente anche a distanza di più di 20 anni. Intelligent Systems, infatti, aveva deciso di spogliare la sua altra serie simbolo, Fire Emblem, di tutti gli orpelli ruolistici per concentrarsi sulla strategia pura e semplice.

Il risultato è sempre uno strategico a turni molto classico nel quale ogni giocatore può muovere una sola volta per turno tutte le sue unità su di una scacchiera di dimensioni variabili, ma piuttosto ridotte. Ogni unità ha i suoi punti di forza e le sue debolezze che vanno sfruttati per poter raggiungere l'obiettivo della missione che, la maggior parte dei casi, è quella di eliminare tutti i nemici o conquistare il loro quartier generale.

Le unità di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp sono le medesime per tutti gli eserciti, sono le abilità dei comandanti a dar loro piccoli bonus o malus
Le unità di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp sono le medesime per tutti gli eserciti, sono le abilità dei comandanti a dar loro piccoli bonus o malus

Quello che manca sono il triangolo delle armi, l'accumulo d'esperienza, l'unicità delle truppe e in generale i drammi che caratterizzano i Fire Emblem. Qui è tutto più colorato e leggero, nonostante, a ben vedere, ogni UC subisca e infligga in ogni missione delle perdite catastrofiche; inoltre, ogni unità determina o riceve un quantitativo di danni predefinito, senza percentuali di successo che introducono la casualità (il classico fattore C) nell'equazione.

Semplificazione in questo caso non fa rima con banalizzazione. È vero che tutte le unità sono identiche tra di loro, ma attraverso un intelligente design delle missioni e delle mappe gli sviluppatori sono stati in grado di mantenere sempre alta l'attenzione e varia l'esperienza, soprattutto in Advance Wars 2: Black Hole Rising. Il primo capitolo, infatti, sembra quasi un grosso prologo, pensato per introdurre gli UC, le unità e le meccaniche di gioco che poi cominceranno a splendere davvero in AW2.

Il primo Advance Wars sembra un grosso prologo: le battaglie più varie e belle saranno quelle di Black Hole Rising
Il primo Advance Wars sembra un grosso prologo: le battaglie più varie e belle saranno quelle di Black Hole Rising

In Black Hole Rising, a parte un nuovo tipo di carro armato e un paio di edifici inediti, sono la varietà delle missioni, oltre che l'avanzamento meno lineare della storia, a fare la differenza. Tra battaglie a tempo, condizioni climatiche avverse, nebbia di guerra, missioni nelle quali resistere un certo numero di turni con unità limitate e altre nelle quali penetrare fortezze avversarie ci sarà da divertirsi, anche grazie ad un maggior numero di comandanti da scegliere, ognuno dotato di un potere speciale, qui presente anche in versione potenziata.

La gestione delle risorse, la conquista degli avamposti e la strategia bellica, quindi, renderanno ogni battaglia piuttosto soddisfacente e verso la fine della storia anche complessa. Nel caso in cui siate alla ricerca di una sfida aggiuntiva, terminata la campagna potrete sia affrontare quelle missioni che i bivi vi avevano precluso, sia sbloccare un livello di difficoltà superiore.

Guerra di gruppo

Giocare contro un amico a Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è sempre divertente
Giocare contro un amico a Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è sempre divertente

La stessa fedeltà che è stata usata per ricreare le campagne di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp, Wayforward l'ha usata per riproporre le altre modalità di gioco. Le Battaglie sono scenari predefiniti da completare per ottenere il punteggio più alto, le Sfide contengono una serie di mappe nelle quali battagliare contro un massimo di 4 giocatori. Grazie alle capacità di Nintendo Switch sarà possibile collegare diverse console in rete locale o sfruttare internet per sfidare avversari provenienti da tutto il mondo. La modalità più interessante, a nostro avviso, è quella chiamata "hotseat", ovvero quella che richiede di passare la console al giocatore successivo dopo aver completato il proprio turno. Da fare possibilmente in modalità portatile e non con Switch attaccata alla TV, per non vanificare la segretezza garantita dalla nebbia di guerra, nel caso sia una delle tante opzioni attivate per personalizzare la sfida.

Alle tante mappe che sarà possibile sbloccare completando la campagna, disponibili sia in versione Advance Wars sia in quella Advance Wars 2: Black Hole Rising, se ne aggiunge un numero virtualmente illimitato disegnate dagli utenti. Attraverso la Sala Grafica sarà possibile disegnare delle mappe di un massimo di 30x20 quadri utilizzando tutti gli strumenti incontrati nei due capitoli. Le vostre creazioni, poi, potranno essere utilizzate per sfidare gli altri giocatori sia online che in locale, così da estendere potenzialmente all'infinito la longevità del gioco competitivo.

La qualità tecnica di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp

Il design di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è moderno, ma incredibilmente fedele al materiale originale
Il design di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è moderno, ma incredibilmente fedele al materiale originale

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp si pone a metà strada tra un remake e una remaster dei due capitoli per Game Boy Advance. Questo perché, nonostante il gioco sia stato ricostruito da zero utilizzando un motore grafico in 3D, è pressoché identico ai materiali originali. Come accennato in apertura, lo stile grafico è la naturale e convincente evoluzione dello stile bidimensionale tipico dell'era GBA, arricchito da tutta una serie di video in stile anime ben curati che impreziosiscono le prime ore di gioco. Questi, però, essendo tutti uguali, dopo poco potrebbero venire a noia portando i giocatori a scegliere di non visualizzarli più per velocizzare il flusso di gioco. Peccato non sia possibile saltare anche i lunghissimi filmati che segnalano l'attivazione dei poteri speciali degli UC che, soprattutto quando la situazione sul campo di battaglia si fa critica, rallentano molto il ritmo, oltre a poter creare frustrazione.

Ottimo il lavoro svolto anche sotto il profilo delle musiche e del doppiaggio in italiano. Le prime sono una collezione di marcette allegre e orecchiabili, mentre il secondo è composto da una serie di frasi ben recitate che sottolineano i passaggi chiave della pur leggera storia.

Sotto il profilo dei contenuti c'è poco da chiedere ad Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp: le due campagne sono lunghe, divertenti e complesse, la modalità Battaglia offre nuove sfide, mentre le modalità competitive potrebbero espandere potenzialmente all'infinito la longevità del gioco, sempre che si formi una comunità attiva in grado di produrre sempre nuove sfide.

A un passo dalla gloria

Il trio di simpatici signori della guerra di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp
Il trio di simpatici signori della guerra di Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp

A conti fatti questo Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è un'operazione commerciale riuscita che, con un pizzico di sforzo in più, sarebbe potuta essere perfetta. La prima domanda che ci è venuta in mente è: "dov'è Advance Wars: Dual Strike, il capitolo finale di questa trilogia?" È vero che si tratta di un gioco più complesso da adattare, essendo stato creato col doppio schermo del Nintendo DS in mente, ma si tratta del tassello finale dell'epopea di Orange Star. Senza considerare che introduce nuove meccaniche di gioco, mezzi, UC ed edifici che avrebbero fatto un gran comodo nella Sala Grafica.

A proposito di questa modalità, sarebbe stato interessante avere meno limiti tecnici rispetto a quelli previsti nei primi anni 2000. Nintendo Switch è in grado di gestire mappe più complesse di rettangoli 30x20 ed è un peccato che gli sviluppatori si siano limitati a riproporre fedelmente gli strumenti dei giochi per GBA.

Saltare questi filmati, dopo averli visti 20 volte, sarebbe stato molto apprezzato
Saltare questi filmati, dopo averli visti 20 volte, sarebbe stato molto apprezzato

Questa ricerca assoluta delle fedeltà ha coinvolto anche l'interfaccia di gioco. È vero che Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è estremamente leggibile e comprensibile così com'è, ma negli anni sono state introdotte da Intelligent Systems delle piccole migliorie alla UI in grado di rendere più fluida l'esperienza (basti pensare agli ultimi Fire Emblem). In Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp, per esempio, occorre premere due tasti differenti per sapere il raggio di movimento e quello di attacco delle unità nemiche e non è possibile selezionarne più di una alla volta. Un altro elemento che avrebbe fatto comodo è il sapere, nelle mappe con la nebbia di guerra attivata, se le nostre unità sono visibili o meno agli occhi degli avversari. E, come dicevamo, il non poter saltare le animazioni dei poteri degli UC è una cosa che dopo diverse ore potrebbe annoiare.

Durante la nostra prova siamo incappati in qualche sporadico bug e crash del gioco - che però ha lasciato poche tracce visto che Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp salva dopo ogni mossa - che con ogni probabilità sarà risolto attraverso le prime patch. Anche l'intelligenza artificiale potrebbe essere rifinita meglio, dato che saltuariamente non sfrutta tutti i fondi a disposizione o fa mosse poco lungimiranti. Per il resto si tratta di un'esperienza solida e divertente, che non ha sentito molto il peso degli anni.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (18)
7.4
Il tuo voto

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è innanzitutto un signor gioco in grado di impegnare e divertire per tantissime ore grazie alle due campagne e alla modalità multigiocatore. Il gameplay, essenziale e pulito, è ancora fresco a distanza di più di 20 anni e la nuova veste grafica, moderna, ma estremamente fedele allo stile originale, rende giustizia all'ottimo lavoro di caratterizzazione dei personaggi e dei mezzi fatta da Intelligent System. Peccato per la mancanza di Advance Wars: Dual Strike e di una ricerca della fedeltà così totale da aver un limitato le potenzialità della Sala Grafica e dell'esperienza di gioco, altrimenti ci saremmo trovati di fronte a un rilancio pressoché perfetto di una serie che merita di tornare in pianta stabile sui nostri schermi.

PRO

  • Due campagne lunghe e divertenti
  • Stile grafico azzeccato
  • Il gameplay non è invecchiato di un giorno

CONTRO

  • Dual Strike dov'è?
  • Qualche piccolo accorgimento avrebbe reso più moderna l'esperienza