Jackelyne è una ranger spaziale proveniente da un'altra dimensione. Mentre sta provando a tornare a casa, finisce per schiantarsi con la sua astronave nel mezzo della città di Neo Barcellona. Le autorità locali non la prendono bene e la incarcerano senza troppi complimenti. Purtroppo i guai non finiscono con la fuga, perché se vuole evitare che la città venga distrutta e di non poter tornare più a casa, Jackelyne dovrà trovare i nuclei d'attivazione della sua nave spaziale entro dei loop temporali di trenta secondi. Dovrà correre come una pazza, insomma, senza fermarsi mai a riflettere sulla sua vita e senza poter chiedere a nessuno di cucinargli delle tapas.
Dura la vita delle viaggiatrici dimensionali, come scoprirete nella recensione di Aeon Drive.
Meccaniche di gioco
Jackelyne non è completamente disarmata nella sua missione: oltre alla sua agilità, che le consente di sfruttare le pareti per compiere degli ampi salti e di scivolare lungo i passaggi più stretti, la nostra può contare su una potente spada, che uccide sul colpo ogni nemico, e su un particolare pugnale, che le consente di teletrasportarsi. Proprio quest'ultimo è l'elemento cardine dell'intero gameplay, che solo apparentemente è quello di un platform 2D tradizionale con una bella, ma non meravigliosa, grafica in pixel art, ma che in realtà è qualcosa di completamente diverso. Ma non corriamo troppo, anche se, visto il gioco, non sarebbe sbagliatissimo farlo.
L'obiettivo di ognuna delle mappe dei dieci scenari in cui è divisa Neo Barcellona è quello di arrivare alla fine nel minor tempo possibile. Di base Jackelyne ha trenta secondi per concludere ogni livello, aumentabili raccogliendo e utilizzando dei nuclei sparsi per gli scenari.
Comunque sia dimenticatevi di fermarvi e di mettervi a raccogliere nuclei per darvi uno sguardo intorno, perché il ritmo di gioco è ultra frenetico e non dà un attimo di tempo per respirare, a parte nelle pause tra un livello e l'altro. Nella sua corsa la protagonista dovrà superare barriere laser, lame rotanti, robot inferociti, torrette e innumerevoli altri pericoli che le faranno perdere tempo o, se colpita, le faranno ricominciare la missione (basta un colpo per eliminarla).
Presa confidenza con il sistema di controllo, Aeon Drive diventa tutto un correre all'impazzata e lanciare il coltello in ogni dove per accelerare il più possibile. Presto diventa chiaro che i trenta secondi sono anche troppi per quella che è la vera natura del gioco, che rimane un normale platform in pixel art solo sulla carta.
Gameplay
Aeon Drive è tutto nella velocità. Il gioco stesso ha senso solo se lo si concepisce in modo competitivo e lo si fruisce in quanto tale, altrimenti diventa un blando e corto platform game che non ha moltissimo da offrire in termini di varietà e quantità di contenuti. Il gameplay non è solo sfruttare l'agilità della protagonista per arrivare alla fine del livello corrente, ma riuscirci nel modo più rapido possibile per scalare le posizioni della classifica globale, e rigiocare poi lo stesso livello infinite volte studiando un percorso che consenta di toccare il traguardo in un tempo ancora più breve.
Davvero, solo se lo si concepisce in questo modo allora il titolo di 2Awesome Studio assume un certo valore e inizia a circolare nel sangue del giocatore, che finisce per esserne quasi ossessionato, tante sono le possibilità di perfezionamento offerte, tra scorciatoie, passaggi di precisione e il continuo miglioramento della padronanza del personaggio, che spinge a tentare l'impensabile quando si è arrivati a una conoscenza quasi perfetta di un livello. Il resto è completamente ininfluente: storia e scenario sono dei semplici pretesti che fanno da sfondo all'azione e che danno un contesto alla gara. Non per niente è facile dimenticarsi il lato narrativo, soprattutto quando si è irrimediabilmente coinvolti dall'azione.
Detto questo non dovrebbe stupirvi il fatto che tutte le modalità di gioco siano state pensate in chiave competitiva, a partire dalla campagna che è legata a delle classifiche globali e che può essere giocata da soli o in cooperativa (massimo quattro giocatori, con lo schermo che si allarga a dismisura quando necessario per tenere sempre tutti i personaggi nella schermata di gioco). Volendo è possibile giocare online, confrontandosi direttamente con altri giocatori. L'unica concessione all'esplorazione fine a se stessa è la presenza di collezionabili sparsi per le mappe, che può rendere interessante andare in luoghi non battuti in precedenza, a prescindere dal tempo finale (che diventa per una volta secondario). Non che si abbia molto spazio per trovare gli extra, ma questa possibilità regalerà sicuramente qualche ora di gioco in più ai completisti.
Conclusioni
Aeon Drive ci è piaciuto nella sua semplicità concettuale, ma non ci ha entusiasmato. È un titolo dagli obiettivi ben definiti e per dei giocatori alla ricerca di un gameplay competitivo, pur con un occhio rivolto al passato. Se lo si intende in questo modo è pronto a regalare ore e ore di divertimento puro. Se però siete alla ricerca di un'esperienza più compassata, magari sempre di un platform 2D ma più canonico o creativo, allora lasciatelo perdere perché qui c'è spazio solo per chi ama correre e vuole farlo sempre più velocemente, ripetendo anche decine di volte lo stesso livello.
PRO
- Le meccaniche competitive funzionano
- Scalare le classifiche può dare grosse soddisfazioni
- Giocare con altri esseri umani sullo stesso sistema è rinfrescante
CONTRO
- Se non vi piace l'idea di competere in velocità, lasciatelo perdere
- Molto limitato nei contenuti