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Alchemy Emporium, la recensione di un gestionale pieno di pozioni e tipi loschi

La recensione di Alchemy Emporium, un gestionale pieno di pozioni e di tipi poco raccomandabili, sulla strada per diventare i più grandi alchimisti del mondo

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   26/05/2021
Alchemy Emporium
Alchemy Emporium
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Alla ricerca di un assistente per il suo negozio, un potente alchimista si reca in un orfanotrofio che accoglie creature di ogni tipo. Purtroppo per lui non ci sono cuccioli di imp ed è costretto a ripiegare su di una ragazzina, che conduce di malavoglia nella sua bottega. Dopo averla fatta crescere a suon di pozioni, molto più rapidamente di quanto la biologia consenta, e dopo averla istruita sulle basi del mestiere, le affida i suoi affari per compiere un importante esperimento nel suo laboratorio.

Passato qualche tempo, visto che dell'alchimista non si avevano più notizie, l'assistente decide di andare a cercarlo, ma trova solo i suoi vestiti a terra. Sospettata di averlo ucciso dalla popolazione locale, la nostra scappa e decide di fondare una nuova attività in un qualche remoto villaggio, mettendosi in proprio per sfruttare tutte le conoscenze ottenute lavorando con l'alchimista. Questa è la premessa che dà il via ad Alchemy Emporium, la cui recensione è stata distillata in ampolle finemente lavorate, con ingredienti acquistati da dei tipi poco raccomandabili.

Meccaniche di gioco

Il titolo di Curtel Games ed Xteam software solutions usa l'alchimia come pretesto per mettere in scena un sistema economico in cui ciò che conta per vincere è l'aumento della produzione e il miglioramento costante della stessa. Dopo aver selezionato il villaggio in cui si vuole avviare l'attività, che offre una sfida più o meno alta a seconda del numero di abitanti, dei visitatori, dei mercanti che lo raggiungono (servono per rifornirci di ingredienti) e di altri fattori come il clima o la posizione, bisogna scegliere un ordine alchemico (per avere dei bonus) e, quindi un partner (altri bonus). Distribuiti i quindici punti disponibili tra le varie abilità dell'alchimista (ad esempio la negoziazione, per pagare meno gli ingredienti, oppure l'assaggio, che serve per determinare le caratteristiche delle pozioni), su una vera e propria scheda personaggio, si entra finalmente nel negozio, dove è possibile iniziare a lavorare seriamente (magari dopo il tutorial).

L'interfaccia di Alchemy Emporium è abbastanza spartana, ma funzionale. La schermata principale del negozio è sostanzialmente un calendario su cui distribuire le attività da svolgere. All'inizio si può lavorare solo da mattina a sera, lungo tre turni, ma diventando più abili si riuscirà a lavorare anche di notte.

Naturalmente l'obiettivo è quello di aumentare la produzione. Quale altro sennò? Tra le attività da svolgere per far andare bene il negozio bisogna acquistare ingredienti, miscelare le pozioni, assaggiarle per determinarne la tossicità e le caratteristiche, impacchettarle per renderle più appetibili per la vendita, quindi gestire il negozio, vendere i prodotti, addestrare il personale per migliorarne le prestazioni e altro ancora. Durante ogni slot della giornata è possibile svolgere una sola attività, magari facendosi aiutare da un assistente. Questi ultimi vanno prima assunti e possono occuparsi solo di determinati compiti, per una limitata quantità di volte alla settimana. Quando si è soddisfatti della pianificazione, la si può salvare in uno dei preset, così da poterla richiamare anche nelle settimane successive senza dover rifare tutto da zero.

Ogni attività ha una sua schermata in cui compiere azioni specifiche. Ad esempio quella di acquisto degli ingredienti richiede di selezionare i mercanti da cui comprare la merce, quindi scegliere cosa portarsi in negozio; oppure nella schermata di assaggio bisognerà selezionare lo slot caratteristica da scoprire, quindi assaggiare (sperando che le pozioni non siano troppo tossiche).

Clienti a caccia di miracoli (si può anche scegliere se fare o no lo scontrino)
Clienti a caccia di miracoli (si può anche scegliere se fare o no lo scontrino)

La fase più interessante è quella di creazione delle pozioni, in cui si è liberi di sperimentare per creare intrugli sempre più efficaci e meno dannosi (le miscele vengono generate proceduralmente a inizio partita, quindi sono sempre tutte da scoprire). In generale ogni azione da compiere è estremamente intuitiva, oppure viene ben spiegata dal tutorial contestuale.

Comunque sia, con il tempo la proprietaria del negozio accumulerà sempre più conoscenze (leggendo alcuni tomi nella biblioteca) ed esperienza, riuscendo così a creare pozioni migliori e ad attirare clienti più facoltosi. Inoltre diventerà ancora più scaltra nel condurre gli affari, arrivando addirittura a sfruttare i servizi di alcuni brutti ceffi per intralciare i concorrenti (che faranno lo stesso con lei).

Considerazioni finali

Pozioni per tutti i gusti
Pozioni per tutti i gusti

La parte migliore di Alchemy Emporium è proprio questa: ogni attività ha un suo sviluppo legato alle caratteristiche dell'alchimista, con diversi livelli di profondità che si dispiegano mano a mano che si avanza nel gioco. Non manca nemmeno la varietà, visto che le quest e gli eventi vengono generati casualmente, rendendo ogni partita diversa dalla precedente, pur mantenendo inalterate le meccaniche base. Insomma, gli stimoli per giocare e rigiocare ci sono e se ci si lascia catturare dalla formula è probabile che si finisca per passare molte ore a fare e vendere pozioni, cercando nel mentre di non fallire. La simulazione economica di Alchemy Emporium ci è sembrata abbastanza equilibrata: non è ultra punitiva, ma richiede una certa accortezza nella gestione dei fondi, soprattutto nei momenti di ristrettezza.

A livello tecnico il titolo di Curtel Games e Xteam software solutions, che per inciso sono due software house italiane, è decisamente riuscito, nonostante non sia una grossa produzione. Lo stile grafico delle fasi animate è ben caratterizzato e, anche se non c'è niente che faccia gridare al miracolo, non si ha mai la sensazione di trovarsi di fronte a un titolo inadeguato. Peccato per alcuni elementi dell'interfaccia utente non proprio bellissimi, come alcuni pulsantoni che sono un po' un pugno in un occhio. Una nota a parte la meritano le molte citazioni presenti nel titolo, tra The Office e Isaac Asimov.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
6.2
Il tuo voto

Alchemy Emporium è stato una bella sorpresa: un gestionale fresco e originale, che riesce a nascondere i suoi limiti grazie a una intelligente serie di trovate stilistiche. Non è perfetto e sicuramente si poteva fare qualcosa di più in termini di contenuti puri, ma è uno di quei titoli che ci sentiamo di raccomandare, soprattutto per l'originalità dell'idea e l'esecuzione impeccabile.

PRO

  • Idea originale e intrigante
  • Molti aspetti cui badare per gestire bene il negozio
  • La generazione casuale di certi elementi aiuta a mantenere desto l'interesse

CONTRO

  • Alcuni elementi dell'interfaccia
  • Sulla lunga distanza spunta una certa ripetitività