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Ar Tonelico: Melody of Elemia - Recensione

Nippon Ichi torna a colpire PlayStation 2 con un nuovo RPG: musica, avventura e religione in un ammiccante concentrato di originalità.

RECENSIONE di Christian Colli   —   09/08/2007
Ar tonelico: Melody of Elemia
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Ar Tonelico: Melody of Elemia - Recensione
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Ar Tonelico: Melody of Elemia - Recensione

Nippon Ichi, quella che era un tempo una software house praticamente sconosciuta, adesso fa proseliti a ogni nuovo gioco lanciato sul mercato: la società giapponese, della quale la NiS America è una costola, ha fatto molta strada su PlayStation 2, partendo da uno dei titoli di maggior successo nel genere degli RPG strategici, il folle Disgaea: Hour of Darkness. Gli assi nella manica della softco, ancorata tutt'oggi a realizzazioni tecniche old-style tutte sprite e rozzi poligoni, sono sempre stati un character design straordinario, storie folli e bizzarre, ma sopratutto profondità del gameplay raramente eguagliate. I giochi della NiS sono sempre pieni zeppi di cose da fare, gustosamente longevi e ricchi di concept originali, magari ripresi e approfonditi ancora, come è successo con Makai Kingdom, mix delle carte vincenti già sfruttate in Phantom Brave e Disgaea. E ancora, La Pucelle e Atelier Iris, e poi Disgaea 2: mentre i più accaniti giocatori del genere sentono una certa stanchezza di titolo in titolo, difficilmente le nuove leve non diventano fan di prodotti così originali e ricchi di carattere. Ar Tonelico è un po' un giro di boa: sviluppato da Gust per conto dell'alleanza Banpresto & NiS, Ar Tonelico non è un RPG strategico, ma un RPG puro di tipo decisamente giapponese, che mantiene le caratteristiche salienti della produzione NiS. Personaggi bizzarri, un sistema di combattimento veramente originale, una realizzazione tecnica retrò e come novità un pizzico di erotismo: un capolavoro o un fiasco?

Un gioiello di package

La versione americana di Ar Tonelico gode di una delle migliori confezioni mai realizzate per un gioco "standard": una scatola in cartoncino elegante e brossurato include infatti non solo il gioco, nella tipica confezione amaray, ma anche uno splendido artbook a colori rilegato e cartonato, con ben 52 pagine di artwork, informazioni, immagini e curiosità. Decisamente una scelta atipica, probabilmente promozionale per un gioco così poco pubblicizzato in Occidente, ma che in Giappone ha persino goduto di una trasposizione animata per l'home-video.

E se le Reyvateil fossero stonate?

Probabilmente la domanda posta alla fine del precedente paragrafo avrò spiazzato i lettori di questo articolo. Magari qualcuno avrà ricordato con affetto un grandioso JRPG per PSOne, ovvero Thousand Arms. Ed ecco quindi l'idea bizzarra che unisce il nostro protagonista, Lyner, alle sue compagne d'avventura Reyvateil: il biondo Cavaliere infatti ha un charme irresistibile e presto ogni donna nel party si sentirà attratta da lui che, in compenso, è veramente un inetto sentimentalmente parlando. Eppure ogni volta che usufruiremo di una locanda e dell'opzione per riposare dopo una nuova fase narrativa, le Reyvateil cercheranno di chiacchierare con Lyner, e lì se ne leggeranno delle belle: stranamente Ar Tonelico è pieno zeppo di battute a doppio senso dai riferimenti mal celati alla sfera sessuale, e i vari dialoghi strapperanno non pochi sorrisi ai giocatori. E a Lyner oltretutto toccherà penetrare (ehm...) la Cosmosfera delle Reyvateil, per scoprire i più oscuri segreti della loro psiche: solo in questo modo le Reyvateil potranno forgiare nuove canzoni da utilizzare in battaglia. Il Diving System permette una discreta libertà di esplorazione delle menti delle Reyvateil, e usufruendo dei Dive Points guadagnati in battaglia si potrà saettare in questa sorta di mini-game per ottenere nuove canzoni sfrecciando tra gli eventi principali, o anche approfondire il rapporto tra il protagonista e la Reyvateil di turno esplorando le zone meno importanti della loro mente. Al giocatore spetta la decisione, tra un dialogo e l'altro.
Le canzoni sono un elemento fondamentale dell'atipico battle-system, che vede schierati tre membri del party e una Reyvateil per volta nel campo di battaglia: la Reyvateil resterà nelle retrovie a cantare per il gruppo, consumando i suoi Magic Points ad ogni turno in cui il suo canto si prolungherà. E' infatti il giocatore che decide quando il canto deve fermarsi, considerando con attenzione la riserva di MP della Reyvateil, che una volta esaurita interromperà la magia e i suoi effetti, magari vanificando il caricamento di una devastante canzone di attacco. Il canto prolungato inoltre influenza le performance del party che, schierato di fronte alla Reyvateil, ingaggia gli avversari tra attacchi basilari e colpi speciali: la loro potenza dipende anche dalla Harmo-Gauge nella porzione inferiore dello schermo, che si caricherà ad ogni colpo inflitto e ad ogni turno in cui una canzone viene cantata. L'importante è che la Reyvateil venga difesa a ogni costo, visto le sue scarsissime capacità difensive. Di conseguenza, può anche capitare che un nemico decida di prenderla di mira, ed ecco allora che sarebbe saggio fare in modo che tutto il party protegga la Reyvateil, innescando di conseguenza spettacolari contromosse basate proprio sulla Harmo-Gauge, la quale influenza anche gli oggetti ottenuti alla fine dello scontro.
Per quanto possa sembrare caotico, il battle-system di Ar Tonelico è decisamente facile da apprendere e in poco tempo il giocatore si troverà a padroneggiarlo combinando canzoni e attacchi speciali in assalti devastanti, complice anche la facilità con la quale è possibile sbarazzarsi dei nemici: Ar Tonelico è infatti un gioco decisamente semplice da questo punto di vista, e per quanto possa essere piacevole procedere nell'avventura senza frustrazioni di alcun tipo, i giocatori più smaliziati troveranno ben poca sfida nei combattimenti proposti da Gust, che peraltro ha posto anche un limite alla frequenza dei combattimenti casuali grazie a una particolare barra che indicherà, durante l'esplorazione delle location, il grado di pericolosità, temporeggiando in sostanza gli scontri. Quando questa barra si esaurirà, non sarà più possibile combattere in quell'area finchè non si sarà abbandonata e rivisitata: un sistema ingegnoso che limita non solo l'esaurimento nervoso che causano alcuni giochi, ma anche il grinding sfrenato di punti esperienza, che per una certa tipologia di videogiocatori può anche essere un notevole difetto.

Ar Tonelico: Melody of Elemia - Recensione
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2D alla riscossa?

Come da tradizione, NiS ci propone un nuovo titolo che miscela ben poco 3D con molti più elementi bidimensionali, dagli sprite ai background isometrici. Quest'ultimi sono ben lontani dai fasti grafici e artistici ammirati in titoli come Stella Deus, purtroppo, e si rivelano talvolta blandi e poco definiti, pur non mancando di un notevole dettaglio, mentre in altri casi sono decisamente buoni e particolareggiati, anche se la scelta dei cromatismi si rivela talvolta discutibile. Tutt'altro discorso per i fantastici sprite in alta risoluzione, sapientemente animati sopratutto in combattimento, che si miscelano agli effetti pirotecnici spesso causati dagli attacchi, normali e speciali, di protagonisti e nemici. Le canzoni delle Reyvateil, in particolare, spesso riempiono le schermate di colori, effetti luminosi e sprite galleggianti che fanno a mo' di avatar per i loro canti, cambiando graficamente in base al livello raggiunto dalla magia. Alcune magie inoltre danno vita a brevi sequenze animate in cui si esprime in modo decisamente spettacolare la loro potenza sui poveri malcapitati di turno. In generale la qualità visiva di Ar Tonelico soffre di alcuni alti e bassi, ma si mantiene su livelli decisamente più che buoni, che i giocatori amanti del retrò adoreranno, mentre quelli più moderni potranno storcere il naso ma non restare indifferenti ai combattimenti più spettacolari.
Sulla colonna sonora invece non si discute, le musiche di Ar Tonelico sono di alto livello, anche se ormai è difficile giudicare le soundtrack di un RPG dopo aver ascoltato la magia musicale di XenoSaga, Tales of Legendia o Final Fantasy XII: il nuovo prodotto NiS offre comunque un notevole campionario di brani musicali che ben si adattano alle varie sequenze ludiche e narrative. Ma il vero punto di forza è senz'altro l'ottimo doppiaggio, che accompagna gran parte dei dialoghi, e che può essere ascoltato anche nell'originale versione giapponese: semplicemente superbo.

Ar Tonelico: Melody of Elemia - Recensione
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Commento

Con un sequel in dirittura d'arrivo, Ar Tonelico non è certo un gioco che non meriti attenzione. E' certamente uno degli RPG più originali nella ludoteca PlayStation 2, e probabilmente non avrebbe avuto lo stesso impatto con una realizzazione tecnica più consona alle capacità della console: la grafica bidimensionale è di ottima fattura, nonostante le location talvolta mediocri, e i personaggi, ottimamente caratterizzati, vivono un'avventura che non risparmia numerosi colpi di scena, nonostante il tono bizzarro e piccante di alcuni dialoghi. Il battle-system, divertente e complesso, è minato soltanto dalla scarsa resistenza opposta dai nemici: il vero difetto di Ar Tonelico è infatti l'eccessiva semplicità, probabilmente, unita a un dungeon-design talvolta banale, nonostante l'inserimento di enigmi e sezioni vagamente platformiche. E' un prodotto che i fan della softco di Disgaea ameranno, e che tutti gli altri amanti del genere non dovrebbero sottovalutare: se le carte saranno ben giocate, potrebbe essere il primo episodio di una saga davvero promettentissima.

Pro:

  • Sprite in alta risoluzione splendidi
  • Storia interessante, ottimo doppiaggio dei dialoghi
  • Gameplay ingegnoso e originale

Contro:
  • Alcune location graficamente sono appena discrete
  • Eccessivamente lineare
  • Molto facile

Una trama degna di una soap

La trama di Ar Tonelico non è semplicissima da riassumere, in quanto è necessario conoscere e comprendere il passato del mondo di Sol Ciel, ora ridotto a un sistema di isole fluttuanti collegate alla mistica torre di Ar Tonelico, tra un mare di nuvole velenose e una cupola di energia termica: due catastrofi mitologiche hanno portato a questa situazione, che ha spaccato anche la civiltà, divisa tra le zone inferiori, tecnicamente meno avanzate ma più religiose, e quelle superiori, in possesso di una tecnologia antica e potentissima quanto incomprensibile. Tutto ruota attorno alla torre di Ar Tonelico e alle canzoni delle Reyvateil, una razza di esseri femminili solo in parte biologiche che sono in grado di comunicare a livello informatico con la tecnologia della torre. Perchè e come sono misteri che saranno rivelati nel corso dell'avventura, che ha inizio quando la torre subisce un potentissimo assalto da parte di micidiali entità tecno-organiche credute sconfitte da secoli: i virus. L'unico modo per contrastarli sembra essere un Hymn Crystal di tipo Purger, celato da qualche parte nella sezione inferiore della torre, e sarà ritrovarlo la missione di un giovane Cavaliere di Elemia, Lyner Barsett, figlio di un politico ma decisamente inadatto alla carriera del padre. Come è tradizione in questo genere di avventure, la missione di Lyner si rivelerà molto più complicata del previsto quando incrocerà le strade di due Reyvateil, Misha e Aurica, e di due potentissime società, la Chiesa di Elemia e il Conglomerato di Tenba: tutti sembrano conoscere il destino di Lyner a parte lui, e solo il suo animo puro e la sua bontà di spirito gli permetteranno di affrontare ogni minaccia al mondo di Sol Ciel... ma basteranno a conquistare il cuore delle donne che lo circondano?