Assassin's Creed Odyssey: Campi Elisi è il primo dei tre DLC appartenenti al nuovo arco narrativo Il Destino di Atlantide: si tratta di una storia indipendente rispetto alla precedente storyline, L'Eredità della Prima Lama, e a cui è possibile accedere anche qualora non si sia ancora portata a termine la campagna principale del titolo Ubisoft, grazie a un sistema che consente di creare da zero un personaggio di livello 50. Naturalmente vi suggeriamo di non farlo: l'espansione include alcune anticipazioni sull'epilogo dell'epopea di Kassandra e/o Alexios, dunque crediamo sia meglio affrontarla solo dopo aver completato la storia di base. Tutto ruota attorno alla comparsa di Aletheia, proiezione di una Isu la cui coscienza è stata trasferita nel Frutto dell'Eden di cui il nostro personaggio entra in possesso alla fine del gioco. La donna ha una nuova missione per noi, un incarico che implica l'interazione fra l'Ombra dell'Aquila e Layla Hassan: entrambe devono recarsi, pur in periodi storici diversi, presso tre sotterranei in cui si celano altrettanti simboli. La combinazione di questi segni può aprire il passaggio verso una zona segreta e dar vita a una nuova avventura che ha inizio nei Campi Elisi.
Ambientazione e personaggi
Assassin's Creed Odyssey: Campi Elisi conferma quelli che sono i pregi e le mancanze del titolo Ubisoft, e lo fa per via di una serie di soluzioni narrative e di design un po' traballanti. Siamo convinti del fatto che l'eccezionale lore creato nel corso degli anni dalla casa francese si meriti un racconto più attento ai dettagli, alle pause, insomma ai tempi cinematografici, sulla falsariga di alcune esclusive Sony: la mancanza di una direzione di qualità finisce per sminuire momenti di grande pathos, ed è sinceramente un peccato. Ci sono sequenze della campagna di base, in primis la scomparsa di alcuni personaggi, che avrebbero meritato un trattamento migliore; e lo stesso è accaduto nel primo arco narrativo, L'Eredità della Prima Lama. La storia si ripete nel nuovo DLC, con un inizio un po' zoppicante e frettoloso che però si fa perdonare in quanto funge da semplice espediente per garantirci l'accesso all'Elisio.
Il nuovo scenario propone una mappa inedita, di discrete dimensioni ma soprattutto incantevole dal punto di vista estetico: si tratta di un luogo ultraterreno che però condivide numerosi tratti con i paesaggi greci, circondato da enormi cascate e architetture improbabili, arricchito da enormi distese fiorite e da montagne su cui spesso si trovano delle roccaforti piene di potenziali nemici. Un regno dominato da Persefone, moglie di Ade, che non ci riserva la migliore accoglienza possibile (cerca subito di farci uccidere dalle sue guardie) e chiarisce quali siano gli equilibri di potere in quella terra così suggestiva e affascinante. L'incontro con Ermes e con altri comprimari ci illumina su ciò che dobbiamo fare per poter superare questa nuova prova e recarci nell'oltretomba, in un mix di missioni non molto varie ma ricche di bivi e spunti interessanti, che possono tenerci compagnia per una decina d'ore nel caso si decida di spulciare tutto.
Gameplay e struttura
Cambia l'ambientazione, divisa anche in questo caso in regioni da rivelare e punti di sincronizzazione, ma non cambiano i presupposti in Assassin's Creed Odyssey: Campi Elisi. Nel tentativo di indebolire il dominio di Persefone, infatti, fra i nostri obiettivi principali ci sarà quello di distruggere determinate statue e assaltare fortezze per bruciare scorte, far esplodere speciali altari, rubare tesori e naturalmente eliminare i comandanti dell'esercito della regina. I combattenti dell'oltretomba non sono tuttavia normali soldati, e oltre a possedere forza e resistenza superiori alla media possono anche richiamare fulmini, esplosioni e onde d'urto che vanno evitate per non subire danni ingenti. A essi si aggiungono delle statue che prendono vita qualora ci si batta di fronte a esse, e che sono in grado di offrire combattimenti davvero intensi e complessi, da risolvere eventualmente ricorrendo alle manovre più devastanti nel nostro repertorio. La sfida insomma non manca, da qui l'obbligo di affrontare questa nuova avventura con un personaggio di livello 50 o superiore; ma sul fronte dell'esplorazione emerge più di una perplessità.
Essendo costellato da picchi altissimi, l'Elisio presenta una geografia molto particolare e diventa complicato muoversi rapidamente da una zona all'altra: nel caso ci si trovi su una di queste montagne, bisogna prima tornare a terra, poi coprire un certo tragitto a piedi o a cavallo, e infine prodursi in una lunga arrampicata. Speravamo dunque che le Ali di Ermes introdotte all'inizio del DLC fossero un paio di stivali magici che consentissero a Kassandra e/o Alexios di "planare" nell'aria per accorciare le distanze fra un picco e l'altro, ma si tratta invece di semplici punti di teletrasporto non molto diffusi nell'area. La necessità di discendere rapidamente dalle montagne mette peraltro a nudo una soluzione semplicistica adottata dagli sviluppatori quando il personaggio raggiunge un certo livello, ovverosia la sua invulnerabilità alle cadute, che però non viene giustificata in maniera credibile (si sarebbe ad esempio potuto coinvolgere in qualche modo la lancia di Leonida per "smorzare" l'impatto col terreno) e dà vita a situazioni francamente assurde, in cui precipitiamo per centinaia di metri senza risentirne in alcun modo.
In conclusione
Campi Elisi non è che la prima parte del nuovo arco narrativo di Assassin's Creed Odyssey, dunque è possibile che le vicende narrate acquistino spessore e ulteriori sfaccettature già a partire dal secondo DLC. Le novità del pacchetto sono tuttavia sufficienti a giustificare l'acquisto de Il Destino di Atlantide, che costa 24,99 euro, o a maggior ragione dell'intero Season Pass, che per 39,99 euro include entrambe le espansioni e le remaster di Assassin's Creed III e Assassin's Creed Liberation: un rapporto prezzo / contenuti che troviamo straordinario. La mappa dell'Elisio è molto affascinante, sebbene difficile da esplorare per via del frequente sviluppo verticale e della mancanza di "scorciatoie" fra un picco e l'altro, e i nuovi nemici offrono una sfida consistente, che di fatto obbliga ad affrontare l'avventura con un personaggio di livello 50 o superiore. La nuova esperienza guadagnata consente peraltro di migliorare determinate abilità oltre il tradizionale terzo livello, mentre sul fronte degli elementi RPG sono presenti diverse scelte che possono condizionare gli eventi e il destino di alcuni comprimari. Considerati anche i risvolti nel "presente" di Layla Hassan, chi ha apprezzato la storia di Odyssey non dovrebbe perdersi questo nuovo episodio.
Conclusioni
PRO
- Una nuova, affascinante mappa
- Sfida consistente, nemici inediti
- Diversi personaggi di spessore...
CONTRO
- ...ma la trama poteva essere migliore
- Level design a tratti problematico