Com'è fatto un mouse da 279,99€? Se questa apertura vi ricorda qualcosa è perché ci siamo posti una domanda simile di recente, in un'altra recensione, quella dedicata alla tastiera Azoth Extreme. Tuttavia fornire una risposta plausibile, nel caso dell'ASUS ROG Harpe Ace Extreme, è ancora più complicato: innanzitutto perché i mouse sono da sempre dispositivi accessibili dal punto di vista del prezzo, con poche elaborate eccezioni; in secondo luogo perché è davvero difficile donare a un prodotto del genere quell'aura "premium" che in qualche modo vada a legittimarne il costo.
A fronte di una collocazione simile, sarebbe facile immaginare di trovarsi di fronte a un mouse da gaming wireless strapieno di tecnologia, con una quantità spropositata di tasti, una precisione assoluta e un mix di ergonomia e stabilità derivanti anche da una presenza ben percepibile, capace di comunicare attraverso il proprio peso la qualità e la robustezza dei materiali utilizzati.
E invece no: ASUS ha puntato in questo caso sulla leggerezza e la resistenza della fibra di carbonio per consegnarci un dispositivo di appena 47 grammi, caratterizzato da un processo produttivo estremamente meticoloso e da una componentistica ovviamente di alto livello, ma molto essenziale (talvolta persino manchevole) sul piano delle linee e delle funzionalità. Vediamo il tutto nel dettaglio.
Le caratteristiche tecniche dell'ASUS ROG Harpe Ace Extreme
L'ASUS ROG Harpe Ace Extreme è equipaggiato con due micro switch ottici ROG da 100 milioni di click, finemente selezionati perché l'attivazione risulti assolutamente coerente fra i due tasti principali. Il sensore ottico ROG AimPoint Pro completa questo quadro di alta precisione grazie a un sensore che raggiunge i 42.000 dpi e può dunque contare su di una tracciatura ad altissima risoluzione, con un'accelerazione massima pari a 50g e una velocità massima di 750 ips.
A tali valori si aggiunge il polling rate da 8.000 Hz, ottenibile tramite l'impiego di un adattatore USB che funziona anche in modalità wireless SpeedNova e in combinazione con l'ormai collaudato Omni Receiver. I progettisti hanno prestato una certa attenzione allo scroller: sebbene la rotella sia dotata di un'unica modalità di scorrimento "a scatti", un po' troppo ruvida per i nostri gusti, ogni step viene comunicato in maniera efficace all'indice grazie al codificatore TTC Gold e il meccanismo è stato testato per un milione di cicli.
Sono soltanto sette i tasti disponibili all'interno di un design che, come detto, appare fin troppo convenzionale se rapportato alla vocazione premium del ROG Harpe Ace Extreme. Oltre ai due pulsanti principali, ai due laterali e all'appena citato scroller, sul fondo del mouse troviamo un tasto per la selezione dei dpi (a cui dunque non è possibile accedere al volo nel mezzo di una sessione di gioco: pessima scelta), un tasto per la sincronizzazione e un selettore per passare dalla modalità wireless 2,4 GHz al Bluetooth 5.1 o al cavo USB da due metri incluso nella confezione.
Il dispositivo include un sistema di illuminazione RGB molto essenziale, applicato al solo scroller, che fornisce informazioni sull'autonomia disponibile. A tal proposito, la batteria integrata garantisce quasi 100 ore di funzionamento in Bluetooth con le luci spente (70 in modalità RF), che diventano meno di 70 con le luci accese (53 in modalità RF). Utilizzare il Polling Rate Booster, tuttavia, incide in maniera sostanziale su questi valori, com'era lecito attendersi.
Scheda tecnica ASUS ROG Harpe Ace Extreme
- Design: simmetrico, ambidestro
- Switch: ROG Optical Micro Switch 100M
- Connettività: wireless 2,4 GHz, Bluetooth 5.1, cablata
- Sensore: AimPoint Pro
- Risoluzione: fino a 42.000 DPI
- Polling rate: fino a 8.000 Hz
- Programmabile: sì
- Illuminazione RGB: sì
- Accessori: borsa per mouse, cavo e adattatori
- Dimensioni: 127,5 x 63,7 x 39,6 millimetri
- Peso: 47 grammi
- Prezzo: 279,99€
Design
Come detto, l'ASUS ROG Harpe Ace Extreme non adotta soluzioni "estreme" per quanto concerne il design, caratterizzato anzi da linee piuttosto sobrie e prevedibili. Rispetto agli altri mouse ambidestri dell'azienda taiwanese, il dispositivo possiede un profilo con rientranze laterali, i due tasti principali sono perfettamente simmetrici e "poggiati" all'interno di un riquadro al cui centro si trova lo scroller, mentre sul lato sinistro troviamo i due classici pulsanti extra.
Protagonista assoluta dell'estetica dell'Harpe Ace Extreme è dunque la fibra di carbonio che i progettisti hanno scelto per la scocca: un materiale leggerissimo ma al contempo molto resistente, non semplice da lavorare, che in questo caso è stato impreziosito da una accattivante trama fatta di intrecci di rettangoli che si sviluppano in diagonale, mentre su entrambi i lati del mouse è presente una piacevole zigrinatura per migliorare la presa.
Esperienza d'uso
Lo stile tutt'altro che eccessivo dell'ASUS ROG Harpe Ace Extreme lo rende un mouse estremamente versatile, che è possibile impiegare per attività quotidiane come navigazione web, lavoro da ufficio e finanche fotoritocco, nonché ovviamente per le sessioni di gioco. In tal senso, la configurazione con due soli tasti extra lo rende perfetto per gli sparatutto, ma la mancanza di un pulsante per la selezione dei dpi sulla parte superiore si pone come un limite importante per chi è abituato a modulare la propria precisione a seconda dell'arma utilizzata.
I tasti principali sono caratterizzati da un'attivazione immediata, praticamente priva di pre-travel, e ciò si traduce in un'eccellente reattività agli input, pur lasciando nel tragitto di ritorno il margine necessario per donare alla pressione una sensazione piacevole. Un discorso del tutto simile vale per i due pulsanti extra laterali, mentre lo scroller come detto dispone di un'unica modalità di scorrimento e possiede scatti molto netti: in ambito gaming questo livello di precisione aiuta, ma solo lì.
Parlando di sensazioni, è il caso di dedicare qualche riga anche all'esperienza di unboxing del ROG Harpe Ace Extreme, viste le peculiarità della confezione. Il box esterno si apre infatti come una sorta di fiore, rivelando uno scrigno che si divide in due parti per rivelare il contenuto, nella fattispecie il mouse e una piccola custodia in nylon che riproduce le forme del dispositivo e consente di trasportarlo insieme al cavo e agli adattatori.
Sempre nella confezione troviamo diversi set di cuscinetti che è possibile applicare sul fondo o sui lati del mouse al fine di modificarne il grip e la capacità di scorrimento sulle superfici, laddove quella nativa non dovesse soddisfarvi. In tutti i casi, i movimenti si rivelano straordinariamente stabili se consideriamo il peso ridotto dell'apparecchio, che anche nei cambi di direzione più improvvisi rimane ben ancorato a terra.
Il quadro delle personalizzazioni è anche stavolta piuttosto completo, grazie al software gratuito Armoury Crate o alla sua nuova versione "compatta", Armoury Crate Gear, installabile utilizzando il medesimo client: l'applicazione permette di modificare tutti i comandi, calibrare il comportamento dei sensori, impostare diversi profili e regolare l'illuminazione RGB.
Testato con gli immancabili Call of Duty: Warzone e Apex Legends, l'ASUS ROG Harpe Ace Extreme si conferma preciso, reattivo e stabile, esattamente come ci si aspetterebbe da un mouse con queste caratteristiche tecniche. Il tasto dedicato ai dpi sul fondo risulta scomodo nelle situazioni in cui servirebbe più prontezza, mentre il peso così contenuto rappresenta un extra apprezzabile, ma tutt'altro che esclusivo.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.0
ASUS ROG Harpe Ace Extreme è un mouse da gaming che interpreta la fascia premium in maniera controversa, adottando una componentistica ovviamente di alto livello, ma puntando soprattutto sulle peculiarità dei materiali utilizzati e su di un peso estremamente ridotto al fine di giustificare un prezzo che, in ogni caso, è davvero difficile da percepire come legittimo.
PRO
- Preciso e reattivo, componentistica top
- Estremamente leggero, ottima ergonomia
- Confezione molto particolare e custodia inclusa
CONTRO
- Troppo costoso
- Design e dotazione nella media
- Scomodo il tasto per i dpi sul fondo