L'estate di ASUS passa anche per l'evoluzione di quella che probabilmente è la serie di laptop per giocatori e creatori di contenuti più riconoscibile in assoluto. Il ROG Zephyrus Duo 16 monta infatti due pannelli: quello classico incorporato nel coperchio e un touchscreen secondario, posizionato sopra la tastiera, che si inclina automaticamente aprendo il laptop e va ad estendere la superficie dello schermo primario. Può quindi essere usato per aumentare la superficie di lavoro verticale, cosa utile per chi ha a che fare con tracce audio e video, ma è anche uno schermo secondario che può essere usato per menù, opzioni rapide, funzioni di videogiochi che lo supportano e anche come tavoletta grafica con una Stylus Pen.
Rispetto al modello degli scorsi anni troviamo diversi miglioramenti a partire dal meccanismo che permette l'apertura dello schermo secondario per arrivare alle caratteristiche del display principale, con formato 16:10, che passa da 15 a 16 pollici ed è disponibile in due varianti, entrambe decisamente interessanti. La prima può passare dalla risoluzione 3840 x 2400 a 120 Hz alla risoluzione 1920 x 1200 a 240 Hz, andando a soddisfare esigenze decisamente diverse, mentre la seconda, quella che abbiamo potuto provare in questa recensione dell'ASUS ROG Zepyrus Duo 16 GX650RX, si piazza a metà strada con 2560 x 1600 pixel e 165 Hz di refresh, ma utilizza un'illuminazione Mini LED promettendo fino a 1100 nit di luminanza di picco e un contrasto decisamente superiore. Il tutto al servizio di una configurazione di primo livello che conta un AMD Ryzen 6900HX, una NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Laptop, 32 GB di memoria DDR5 e un SSD PCIe 4.0 capace di raggiungere velocità di trasferimento molto elevate.
Caratteristiche hardware
Come anticipato, il modello dell'ASUS ROG Zephyrus Duo 16 che è arrivato in redazione, nome in codice ASUS ROG Zepyrus Duo 16 GX650RX, monta un hardware di alto livello tra AMD Ryzen 9 6900HX, 32 GB di memoria DDR5 a 4800 MHz, un veloce SSD Micron 3400 PCIe 4.0 da 1 TB e una NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Laptop, il top di gamma delle GPU mobile che fa leva anche sulle nuove ottimizzazioni Max-Q per bilanciare i consumi e garantire la massima reattività. Non si spinge al massimo, va detto, in quanto ad alimentazione, ma parliamo comunque di 140 Watt di base, quelli a cui può attingere in modalità bilanciata, che possono arrivare a 150 W in modalità Turbo grazie al Dynamic Boost e possono toccare un picco di 165 W in modalità manuale, che non sono i 175 W di altri laptop da gioco usciti in questi mesi, ma sono parecchi e dovrebbero essere sufficienti per spremere gran parte della capacità di calcolo della scheda.
Potenza e velocità, in sostanza, non mancano di certo anche se sappiamo bene che l'AMD Ryzen 9 6900HX non può ergersi sui top di gamma Intel da 14 e 16 core in quanto a potenza bruta. Ma garantisce una potenza eccellente a fronte di consumi più gestibili che in genere si ripercuotono positivamente sulla rumorosità, elemento critico nei laptop di fascia alta e vanto proprio dei modelli equipaggiati con CPU AMD mobile delle ultime due generazioni. Ci aspettiamo quindi un laptop pensato anche in funzione della silenziosità, laddove hanno la loro rilevanza le migliorie del sistema di raffreddamento che includono l'utilizzo di pasta termica in metallo liquido Thermal Grizzly Conductonaut Extreme e ventole più sottili, con tecnologia AAS Plus 2.0, che promettono complessivamente fino al 30% di flusso d'aria in più.
Tutto questo all'interno di un laptop che si distingue dalla massa dei modelli di fascia alta grazie a un pannello touchscreen secondario da 4K di risoluzione orizzontale che, posizionato sopra la tastiera, si inclina quando si apre il laptop, offrendo tra l'altro utili sbocchi per la circolazione dell'aria. Scivolando inoltre, il pannello secondario mette a nudo una lunga finestrella che corre lungo la tastiera e lascia intravedere parte dell'hardware interno, illuminato con un pizzico di RGB che va in tandem con l'illuminazione della tastiera. Inoltre lo schermo ausiliario si avvicina maggiormente, rispetto ai modelli precedenti, al bordo inferiore dello schermo principale e va quindi a creare, al netto delle cornici, una suggestione più efficace di essere di fronte a uno schermo unico. Al contempo è anche un ampio touchscreen 4K da 14 pollici che può essere usato in modo indipendente.
Può essere sfruttato anche come tavoletta grafica, grazie al supporto per la Stylus Pen, e come touchpad ben più ampio di quello integrato e corredato da tastierino numerico. Il tutto è poi gestito dalla tecnologia ASUS ScreenPad Plus che mette a disposizione un menù rapido per accedere al volo alle funzioni di Windows, MyAsus e Armoury Crate e persino di attivare il mirroring del proprio smartphone senza interrompere quanto si fa sullo schermo principale.
Il pannello da 16 pollici con rapporto 16:10, come anticipato, si accontenta della risoluzione 2560 x 1600, ma gode di una certificazione superiore alla variante con modalità 4K. Si parla di uno schermo ROG Nebula HDR Display con illuminazione Mini LED che si traduce in local dimming da 512 zone, 1100 nit di luminanza di picco, contrasto dinamico con rapporto 100.000:1 e certificazione HDR 1000. Il tutto condito dai classici 3 millisecondi di risposta, da 165 Hz di refresh e dalla tecnologia AMLED che riduce il problema dei bagliori, tipico degli IPS e ancor di più di quelli con local dimming.
La connettività è in larga parte disposta sul retro del laptop. Purtroppo, probabilmente a causa di un tacco posteriore più sottile rispetto ad altri laptop di fascia alta, l'alimentazione è sulla sinistra, ma ethernet, HDMI 2.1 e una delle due porte USB-A 3.2 Gen 2 sono situate lungo il bordo posteriore e questo significa che i relativi cavi non sono d'ingombro.
Sui lati, invece, troviamo la seconda porta USB-A 3.2 Gen 2 e ben due porte USB-C 3.2 con funzionalità DisplayPort una delle quali supporta anche G-Sync e funzione di ricarica. Non mancano inoltre lettore Micro SD, l'immancabile Combo Audio Jack da 3.5 millimetri e un impianto sonoro da ben 6 altoparlanti, tra cui un paio di woofer, e array di microfoni, ovviamente con cancellazione del rumore, mentre la webcam è probabilmente l'unico elemento a fare un passo indietro rispetto al modello precedente. Si passa infatti da una telecamera 1080p al classico modello di bassa qualità 720p che risulta utile per l'autenticazione rapida con Windows Hello, ma soffre una qualità decisamente bassa. Essenziale, invece, la barra in lattice poggia polsi inclusa nella confezione, un extra necessario considerando che schermo secondario, tastiera e touchpad occupano tutto lo spazio disponibile all'interno del laptop.
Scheda tecnica ASUS ROG Zephyrus Duo 16 GX650RX 2022
- CPU: AMD Ryzen 9 6900HX
- GPU: NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti (165 W)
- Schermo principale:
- IPS da 16" con formato 16:10
- Risoluzione QHD (2560 x 1600)
- Refresh a 165 Hz Adaptive-Sync (FreeSync Premium Pro / G-Sync)
- Luminanza di picco: 1100 nit
- Copertura gamma DCI-P3 100% con certificazione Pantone
- Tempo di risposta: 3 ms
- MUX Switch + Optimus
- Schermo secondario:
- IPS da 14" ScreenPad Plus
- Touchscreen con supporto Stylus Pen
- Risoluzione 4K (3840 x 1100)
- Memoria RAM: fino a 32 GB DDR5 4800 MHz
- Storage: SSD Micron 3400 PCIe Gen 4 da 1 TB
- Connettività wireless: Wi-Fi 6E Dual Band, Bluetooth 5.2
- Porte:
- 1x HDMI 2.1
- Alimentazione
- Ethernet RJ45
- 2x USB-C con funzione DisplayPort 1.4 (1x con G-Sync e Power Delivery)
- 2x USB-A 3.2
- 1x 3.5mm Combo Audio Jack
- 1x lettore Micro SD
- Batteria: 90 Wh
- Webcam: IR 720p con supporto Windows Hello
- Audio:
- 6 altoparlanti con woofer dual-force
- Smart Amp
- Dolby Atmos
- Array di microfoni con cancellazione del rumore
- Dimensioni:355 x 266 x 20.5 mm
- Peso:2.6 k
- Prezzo: 4.299 €
Design
L'aumento della diagonale dello schermo ha portato all'inevitabile incremento delle dimensioni del laptop, almeno per quanto riguarda lunghezza e profondità. Ma questo ha permesso ad ASUS di ridurre lo spessore rispetto al modello del 2021, seppure di una frazione. Parliamo infatti di appena 0.4 millimetri in meno per un laptop che pur non potendo essere considerato sottile o leggero, con 20.5 millimetri di spessore e 2.6 kilogrammi, non è nemmeno particolarmente ingombrante o pesante. D'altronde si tratta di un laptop con hardware da top di gamma, sistema audio a sei altoparlanti e schermo secondario che ne rappresenta la principale peculiarità.
Lo stile dell'ASUS ROG Zephyrus 16 Duo è quello familiare della serie Zephyrus, a metà tra gaming e sfera professionale, con linee più aggressive come quelle delle grate di esaustione posteriori e uno stile generale comunque sobrio ed elegante. Ed è in questo che si inserisce la superficie del coperchio in alluminio tagliata in due da una diagonale che separa un'area liscia da una con effetto bucherellato. Il tutto senza effetti di illuminazione visti su altri ASUS ROG di fascia alta. Ma la linea di demarcazione è incisa e cangiante, come il logo e la scritta Republic of Gamers. Inoltre sul retro si fa notare un piccolo tacco, meno esteso di quello visto in altri laptop da gioco di fascia alta, ma comunque sufficiente ad estendere la superficie del portatile, con tutti i vantaggi del caso per la ventilazione interna, e ad ospitare, come anticipato, una parte della connettività.
Risulta evidente, in sostanza, il lavoro fatto per bilanciare design, comodità e necessità di raffreddamento, anche se le cose più interessanti del laptop ASUS sono ovviamente sotto il coperchio, dove troviamo di nuovo l'alluminio, a differenza della pancia che invece è in plastica, anche se in quantità ridotta. Quasi tutto lo spazio è infatti occupato dallo schermo secondario, dai tasti che arrivano fino al bordo inferiore e dal touchpad, dotato di tecnologia ASUS NumberPad per fare anche da tastierino numerico, che è incastrato nella parte destra della tastiera. Lo spazio libero, di conseguenza, è quasi inesistente.
Ed eccoci alla principale peculiarità dell'ASUS ROG Zephyrus Duo 16, lo schermo secondario che si inclina automaticamente quando viene aperto il coperchio del laptop. L'angolo massimo è di 15 gradi, ma è sufficiente per rendere il pannello più facile da usare e per avvicinare la cornice superiore di quest'ultimo, ovviamente ultrasottile, allo schermo principale. Nell'aprirsi fa spazio a due grate in più essenziali per incrementare il deflusso d'aria dall'interno del laptop. Inoltre, nel sollevarsi, lo schermo secondario scopre una lunga e sottile finestrella che corre lungo tutto il bordo superiore della tastiera, i cui tasti sono illuminati singolarmente e hanno una corsa di 1.7 millimetri, e che permette di dare uno sguardo a quello che si trova all'interno del laptop. Tra l'altro il meccanismo appare robusto e nell'insieme parliamo di un laptop ben costruito, dalle finiture precise e che al netto delle cornici laterali dello schermo, sottili ma non ultrasottili, è la testimonianza di un gran lavoro di ingegneria.
Prestazioni
In potenza bruta, lo abbiamo detto, il processore AMD Ryzen 9 6900HX ha il limite degli 8 core e 16 thread superato invece dalla concorrenza, ma parliamo comunque di prestazioni elevate per un portatile che punta sulla GPU. I punteggi 3D Mark complessivi, non a caso, sono molto alti e, prevedibilmente, lo sono anche le prestazioni in gioco grazie a una NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Laptop che tira fuori gran parte della sua potenza anche in modalità Bilanciata, laddove si accontenta dell'alimentazione base di 140 W. Risulta infatti leggermente frenata rispetto ai modelli con alimentazione base da 150 W, ma la scelta è probabilmente dipesa dal limitare l'aumento di temperature a fronte di guadagni ridotti. In ogni caso ci siamo fidati di ASUS prendendo per l'appunto come riferimento la modalità Bilanciata che punta sull'equilibrio tra temperature, rumorosità e potenza, a quanto pare con successo visto che, cosa utile da sapere pensando all'acquisto del modello con schermo 4K, risulta sufficiente per giocare a 3840 x 2400 a circa 30 FPS, almeno con titoli come Gears 5 e Dirt 5. Con diversi giochi, infatti, non siamo infatti riusciti a provare questa risoluzione, vista l'impossibilità di ricorrere al DSR per impostare in Windows una risoluzione personalizzata con formato 16:10.
Ci siamo quindi accontentati, come sempre utilizzando il preset grafico più alto per tutti i giochi, di una batteria di test alla risoluzione nativa dello schermo, ovvero 2560 x 1600 pixel che abbiamo usato anche per un confronto tra Modalità Bilanciata e Modalità Turbo, per poi lanciarci nelle nostre classiche batterie in 1080p, 1440p e 2160p, usando uno schermo esterno 4K con rapporto 16:9. D'altronde è questo il formato dei pannelli da salotto e scrivania che si sposano bene con un desktop replacement. Il tutto con la possibilità di sfruttare contemporaneamente anche lo schermo touch, godendo di una configurazione a tre schermi, già implementata in modo nativo in Windows. Parlando di prestazioni in gioco nude e crude il laptop ASUS viaggia tra i 70 e i 120 FPS in 1080p, a seconda della pesantezza del motore grafico, e supera abbondantemente la media dei 60 FPS in 1440p, consentendo di giocare tra i 45 e i 60 FPS anche in 4K. Questo escludendo Cyberpunk 2077 che a quanto pare sente il freno della CPU girando a 54 FPS sia in 1080p che in 1440p. Oltre a risultare molto difficile da gestire in 4K, laddove risulta comunque giocabile con 31 FPS di media, ma soffre di qualche calo di frame che costringe a lavorare sulle impostazioni grafiche. L'altra possibilità per aumentare le prestazioni riguarda la modalità Turbo che in alcuni titoli, come risulta evidente dal grafico relativo, garantisce fino al 10% di prestazioni in più, ma non in tutti i giochi. La potenza della CPU arriva fino al 20% in più, ma portando l'alimentazione a 150 W complessivi, come vedremo, si raggiungono temperature più elevate e una rumorosità notevole, motivo per cui non ci siamo tra l'altro azzardati a spingere la GPU in modalità manuale fino a 165 W. Ma con un'attenta taratura del sistema e temperature ambientali meno estreme c'è senza dubbio spazio di manovra per spremere ulteriormente il sistema. In definitiva il laptop ASUS riesce a combinare design azzeccato, touchscreen secondario e prestazioni altissime, soprattutto per quanto riguarda la grafica.
Schermi
Lo schermo principale dell'ASUS ROG Zephyrus Duo 16 arrivato in redazione, lo abbiamo detto, è quello da 2560 x 1600 pixel e 165 Hz, inevitabilmente inferiore per definizione alla variante con risoluzione 3840 x 2400 pixel a 120 Hz che, tra l'altro, può contare anche su una modalità 1920 x 1200 a 240 Hz. Può quindi adattarsi a esigenze decisamente diverse ma non può competere con il modello che abbiamo provato in termini di impatto dell'immagine.
Oltre a una copertura dello spazio di colore DCI-P3 vicina a quella dichiarata, il pannello 1600p mette in campo un'illuminazione Mini LED da 512 zone di local dimming e questo si traduce in una luminanza tipica di quasi 600 nit, estremamente elevata parlando di laptop. Inoltre migliora in modo netto il contrasto, punto debole principale dei pannelli IPS, anche se deve comunque fare i conti con il problema dei bagliori quando oggetti molto luminosi, come il cursore o i testi, sono mostrati su sfondo nero. In questo caso, però, il fenomeno è fortemente mitigato dalla tecnologia AMLED che contribuisce a una resa quasi sempre ottima.
Inoltre la combinazione tra 1100 nit di luminanza di picco e local dimming è una manna quando viene attivato l'HDR che è all'altezza della certificazione HDR 1000 aumentando l'incisività dell'immagine senza comportare sacrifici per quanto riguarda i dettagli. In ambito desktop abbiamo visto di meglio, sia chiaro, ma per un laptop siamo su livelli altissimi. Ed è ottima anche la risposta dei pixel. Si nota appena una leggerissima scia nei test dedicati, che tra l'altro non scompare attivando l'overdrive, ma questo non comporta perdite di definizione o dettaglio in giochi e film.
Il tutto è accompagnato da un secondo schermo che si accontenta di 60 Hz, si ferma a circa 300 nit di luminanza ed è senza dubbio meno vivido di quello principale, ma è un utilissimo touchscreen dotato di una definizione altissima. Parliamo infatti di 14 pollici per 4K di risoluzione orizzontale, cosa che garantisce una leggibilità elevatissima anche con testi e immagini di piccole dimensioni. Perfetto quindi per ospitare menù di applicazioni oltre a quelli già integrati nel software ScreenPlus che permette di accedere alle impostazioni del sistema, dell'illuminazione, delle finestre, attivare il tastierino numerico integrato nel touchpad e impostare scorciatoie di ogni genere. Certo, non sarebbe male avere più applicazioni e giochi con supporto dedicato, ma per i creator è davvero una feature di grande valore.
Audio
L'incremento delle dimensioni di questo nuovo modello a 16 pollici ha un altro vantaggio ed è quello di poter ospitare un impianto da 6 altoparlanti contro quello da 4 altoparlanti dei modelli precedenti. Al sistema si aggiungono un paio di woofer dual-force che si traducono in bassi migliori, non particolarmente potenti ma puliti e di ottimo livello per quanto riguarda il segmento dei laptop.
Ed è ottimo anche il volume che al 50% è sufficiente a superare la rumorosità tipica della modalità Bilanciata. Risulta quindi possibile utilizzare il sistema audio anche per giocare, evitando di inforcare cuffie da gioco che d'estate possono essere molto fastidiose.
Temperature, rumorosità e consumi
Il vantaggio nello scegliere un processore AMD Ryzen 9 6900HX emerge chiaramente passando alla questione temperature e rumorosità, con l'ASUS ROG Zephyrus Duo 16 che risulta quasi completamente silenzioso nelle operazioni desktop, video inclusi, anche in modalità Bilanciata. Di tanto in tanto le ventole accelerano, ma in genere parliamo di appena 32 decibel a fronte di temperature gestibili, per quanto non certo basse visti i 70 gradi di picco della CPU e i 58 gradi della GPU integrata. Inoltre non manca la modalità Silenziosa che riduce le prestazioni di un 20% ma consente di giocare con 35 decibel.
Diversa la questione dei giochi in modalità Bilanciata che portando la CPU fino a 91 gradi e la GPU fino a 86 gradi costringono la ventilazione ad accelerare. Ma la rumorosità resta bassa e per quanto le temperature della GPU siano alte per una scheda video mobile, il quadro complessivo è ottimo con picchi di 42 decibel che vengono superati facilmente anche dal sistema audio incorporato con il volume portato al 50%. Non basta invece il 100% per la modalità Turbo.
Selezionando il preset più spinto infatti, la GPU si fa più calda di appena un grado, ma la CPU tocca 97 gradi, trovandosi a frenare spesso a causa del thermal throttling, mentre la ventilazione si spinge fino a circa 50 decibel, diventando piuttosto rumorosa. Viene meno quindi il vantaggio della scelta di una CPU più equilibrata, anche se spingere il sistema può garantire incrementi prestazionali fino al 10% in gioco e qualcosa in più nelle applicazioni.
Inoltre c'è sempre da tenere in considerazione il surriscaldamento della tastiera, almeno nella parte alta laddove raggiunge anche i 45 gradi. Ma si tratta di temperature in linea con la tipologia di laptop per un dispositivo frutto di un design attento, sia in fase di progettazione che di taratura, almeno pensando a un desktop replacement.
L'utilizzo dello schermo secondario, il flusso d'aria imponente e i consumi elevati, infatti, non facilitano l'uso in mobilità. Con la sola GPU integrata, lo schermo principale a metà della luminanza e lo schermo touchscreen spento, la batteria da 90 Wh resiste fino a 6 ore di autonomia tra video, navigazione web e produttività, ma accendendo lo schermo secondario la durata scende al di sotto delle 4 ore e passando al gaming la batteria si esaurisce in meno di un'ora, come da copione per quasi ogni portatile di questo tipo.
Conclusioni
Multiplayer.it
9.0
L'ASUS ROG Zephyrus Duo 16 è un notevole sforzo di ingegneria che combina l'unicità dello schermo touch secondario ad altissima risoluzione con un'ottima ventilazione, una buona qualità costruttiva, un sistema audio valido, uno schermo principale eccellente e una potenza elevata, questo almeno per quanto riguarda il modello arrivato in redazione. Non tutto però è perfetto, a partire dalla webcam per arrivare al supporto da parte delle applicazioni e dei giochi per il touchscreen, ma parliamo comunque di un valore elevatissimo impacchettato in poco più di due centimetri di spessore. Non a caso il prezzo consigliato è superiore ai 4000€ per una configurazione che scivola nel lusso estremo. Ma è anche vero che abbiamo già visto portatili arrivare a cifre simili senza doppio schermo e senza la stessa qualità complessiva.
PRO
- Unico, elegante e ben costruito
- Schermo Mini LED eccellente
- Lo schermo touch secondario è comodo e indubbiamente sfizioso
- Ottimo rapporto tra rumorosità e potenza in modalità Bilanciata
CONTRO
- Prezzo decisamente elevato
- Spingendo la GPU diventa molto rumoroso
- La portabilità non è il suo punto forte
- Webcam di qualità piuttosto bassa