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Beijing 2008

Le Olimpiadi di Beijing, tanto pubblicizzate e chiacchierate (spesso per motivi che con lo sport non hanno nulla a che fare), sono ai nastri di partenza. Mai come in questo caso il mercato dei videogame ha visto l'uscita di una serie di titoli su licenza "alternativi", con protagonisti personaggi famosi ma molto distanti dalla realtà dei Giochi Olimpici. Adesso è arrivato il momento di "fare sul serio"...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   05/08/2008
Beijing 2008
Beijing 2008
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Se è vero che le Olimpiadi e il mondo dei videogame sono legati da anni di prodotti realizzati su licenza, è anche vero che bisogna tornare con la mente all'epoca dei sistemi a 8 bit per trovare qualche titolo degno di essere ricordato. La particolare connotazione dei Giochi, infatti, mal si sposa con l'attuale modo di intendere i videogame: si tratta di un evento "chiuso", formato da un certo numero di discipline che fanno tutte storia a sé. Il giocatore, dunque, si trova di fronte a diverse possibilità, non tutte divertenti allo stesso modo, senza un vero e proprio filo conduttore. Allo stesso tempo, bisogna riconoscere a questi giochi il merito di avere, di fatto, creato il genere dei "party game", che da qualche tempo spopolano anche sui cellulari nonostante il progressivo abbandono del multiplayer via bluetooth. Beijing 2008, nato da una collaborazione fra SEGA e Glu, appartiene appunto a questo filone e ci permette di affrontare tre diverse discipline in un contesto "olimpico".

Oltre alla classica "partita veloce", il gioco possiede un'unica modalità di peso, che appunto ci apre la strada verso tre differenti applicazioni: la corsa veloce sui 100 metri, il lancio del martello e i 200 metri in stile libero. La versione che abbiamo testato, in Italiano, stranamente non include una disciplina che invece si vede in alcune immagini, il tennis da tavolo. Ad ogni modo, cimentarsi con ognuno di questi tre sport si traduce nell'affrontare una serie di prove dalla difficoltà crescente, divise per fasi. Nella corsa, ci troveremo allineati con gli altri concorrenti fino allo sparo, dopodiché dovremo premere il tasto 5 quando compare un indicatore che scorre nella parte bassa dello schermo: più saremo precisi e maggiore sarà la spinta sprigionata dal nostro atleta, fino al taglio del traguardo. I 200 metri in stile libero possiedono una meccanica molto simile, solo che oltre al tasto 5 bisogna premere anche il joystick del cellulare nella direzione evidenziata di volta in volta: mentre l'atleta nuota, nella parte bassa dello schermo scorrono gli indicatori che dobbiamo "bloccare" al momento giusto e con il tasto appropriato. Il lancio del martello, infine, è diviso in due fasi distinte: nella prima dovremo, ancora una volta, premere il tasto 5 quando indicato, con la maggiore precisione possibile; alla quarta pressione, dovremo tenere il pulsante premuto per spostare l'indicatore dell'angolazione del lancio, lasciandolo quando coincide con la traiettoria ideale. È possibile cimentarsi con tutte le discipline senza vincoli, partecipando a una serie di gare che si susseguono e che vedono aumentare il livello di difficoltà man mano, senza però che la sfida si faccia mai troppo impegnativa.

Passando alla realizzazione tecnica, purtroppo non c'è molto di cui essere allegri: a parte il solito sonoro essenziale, presente solo sottoforma di musiche anonime (ma il cui volume, quantomeno, può essere regolato in modo indipendente), la grafica fa buon uso dei colori ma per il resto lascia a desiderare. In primo luogo perché gli atleti sono tutti identici fra loro, ovvero abbiamo sullo schermo una serie di sprite-fotocopia che si muovono allo stesso modo; in secondo luogo perché il disegno dei personaggi è piuttosto anonimo e privo di dettaglio, e non basta uno sfondo colorato per rimediare a tale mancanza.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Beijing 2008, purtroppo, si presenta come il classico "videogame ufficiale delle Olimpiadi": privo di spessore, privo di sostanza, tecnicamente appena sufficiente. Adottare il medesimo sistema di controllo per tutte le discipline, con poche variazioni, porta a stufarsi molto in fretta degli appena tre sport che gli sviluppatori hanno messo a disposizione. Come al solito manca qualcosa di simile a una modalità "carriera", ma non sorprende. Quello che sorprende è che SEGA e Glu abbiano confezionato un prodotto così leggero e vuoto, dall'aspettativa di vita scarsa e privo anche del fascino di una bella grafica. Insomma, non ci siamo.

PRO

CONTRO

PRO

  • Sistema di controllo preciso
  • È pur sempre il gioco mobile ufficiale delle Olimpiadi
  • Abbastanza divertente...

CONTRO

  • ...ma solo per i primi minuti
  • Pochissime discipline a disposizione
  • Tecnicamente tutt'altro che eccezionale