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Cabela's: The Hunt - Championship Edition, la recensione

Abbiamo imbracciato la nostra Switch per la recensione di Cabela's: The Hunt - Championship Edition, il nuovo capitolo della serie tutto dedicato alla console Nintendo

RECENSIONE di Mattia Armani   —   19/12/2018
Cabela's: The Hunt - Championship Edition
Cabela's: The Hunt - Championship Edition
Immagini

Il protagonista di questa recensione, Cabela's: The Hunt - Championship Edition, è un videogioco e come tale, escludendo quelli che si prefissano di addestrare soldati, ha tra i suoi punti di forza la capacità di sottrarre l'azione alla realtà, permettendoci così di ammazzare animali di ogni forma e colore senza per questo essere assassini oppure, in questo caso, cacciatori. Il titolo Saber Interactive ci mette infatti alle calcagna di cervi, alci, cinghiali, alligatori e orsi nel bel mezzo della selvaggia natura nordamericana, in cerca di grosse prede da appendere al nostro muro virtuale.

Cabelas The Hunt Championship Edition 07

Gameplay e arsenale

Il marchio Cabela's ci ha abituato a esperienze di caccia quasi mai pienamente riuscite benché sempre capaci di mescolare con una discreta efficacia divertimento e caccia simulativa. Ma quest'ultima viene sacrificata in buona parte con questo capitolo per Switch che prende la strada della semplificazione, eliminando sangue, possibilità di reclamare gli animali abbattuti e una parte saliente delle sequenze che ci mostrano un colpo andato a segno a rallentatore. Sono infatti scomparsi i dettagli radiografici dedicati agli organi colpiti che lasciano il posto al semplice abbattimento in seguito al quale il corpo dell'animale sparisce rapidamente. Ed è un vero peccato non tanto per i particolari macabri, di cui possiamo fare tranquillamente a meno, quanto per quei tagli che finiscono per troncare le gambe al gameplay, restituendoci un'azione estremamente semplificata. Tra l'altro il sospetto che la censura c'entri poco si fa sempre più corposo di fronte all'eliminazione dell'influenza del respiro del cacciatore sulla mira e della totale rinuncia alle dinamiche balistiche, entrambi elementi che avrebbero se non altro garantito una certa soddisfazione dopo aver centrato un colpo. Ed è proprio questa la maggiore pecca di un titolo che ci chiede semplicemente di girovagare inseguendo delle tracce evidenziate da indicatori luminosi e prestando attenzione a non fare rumore e alla direzione del vento, visto che una distrazione del genere potrebbe rivelare la nostra presenza alle narici degli animali. In tutto questo a disposizione vi sono richiami per attirare animali, con tanto di quick time event annesso, e trappole odorifere, ma è facile dimenticarsene vista l'inutilità. E lo stesso vale per il resto dell'arsenale, dove troviamo anche una 44 Magnum in perfetto stile americano, ad esclusione dell'arco che, silenzioso, ci permette di eliminare una preda senza fare rumore ed è particolarmente utile quando due animali ambiti si trovano a distanza ravvicinata. Ed è forse questo l'elemento di punta di un gameplay che offre poco altro, escludendo una quad-bike utile giusto per velocizzare gli spostamenti e affrontare gare di corsa tra cacciatori su di giri. Per il resto dobbiamo giusto stare attenti a non abbattere animali per cui non abbiamo il permesso, pena la perdita di reputazione nella modalità principale. La Caccia Stagionale, infatti, ci chiede di esplorare un selvaggio pezzetto di Stati Uniti in cerca di prede che ci consentano di accumulare abbastanza reputazione da sbloccare il livello successivo, un'area tutta nuova in cui possiamo trovare una nuova preda leggendaria, un cervo da trofeo e una specifica razza di cervide il cui primo abbattimento viene pesato e finisce a fare punteggio nel tabellone.

Cabelas The Hunt Championship Edition 02

Grafica, sonoro e fucili di plastica

Le dieci zone selvagge in cui è suddiviso Cabela's: The Hunt - Championship Edition sono popolate anche da animali meno inclini a farsi ammazzare come orsi, alci, coyote, puma e persino alligatori, piuttosto comuni nelle paludi della Georgia. E se ce li ritroviamo tra i piedi può partire un minigioco che ci chiede di centrare una serie di colpi di pistola mentre il mirino schizza da tutte le parti e l'animale inferocito ci carica o tenta di sbranarci, spesso riuscendoci. Ma la morte non ha alcun effetto sull'esperienza e la realizzazione del minigioco è tutt'altro che eccezionale, cosa che possiamo dire anche delle sfide che possiamo attivare parlando con alcuni personaggi sparsi per le aree di gioco. Tra l'altro queste attività trascurabili elargiscono troppa poca reputazione per essere appetibili e sono raggiungibili direttamente dal menù principale, con una modalità dedicata che tra l'altro è l'unica a godere del supporto multigiocatore. Ed è una mancanza che si fa sentire di fronte ad altre lacune del gioco. Sarebbe stato infatti più piacevole confrontarsi con utenti umani, invece di accontentarsi del sentire sulla distanza i colpi simulati dall'IA seguiti dalla comparsa nel tabellone digitale del punteggio accumulato dagli avversari. I quali - come se non bastasse - colpiscono raramente prede di valore e questo, combinato con l'assenza di un timer, ci lascia tutto il tempo di vagare per la mappa in cerca di una preda di grossa taglia, azzerando la sfida. Resta quindi l'esplorazione, ancor più libera nella modalità omonima che chiude un'offerta a dir poco scarna, compromessa però da muri invisibili sparsi un po' ovunque e dalla mancanza del salto che ci costringe da aggirare ogni roccia. Ed è un peccato: alcuni animali sono animati piuttosto bene, i cervi godono di abbastanza cura da suscitare la giusta compassione e la scelta dei colori è azzeccata, tanto da consentire a un motore evidentemente limitato di regalarci alcuni scorci suggestivi. Per questo potremmo anche accontentarci, se il colpo d'occhio fosse sempre quello dei laghi del Wyoming impreziositi da tonnellate di riflessi in tempo reale. Ma così non è: dietro a ogni paesaggio suggestivo ci sono tonnellate di texture di bassa risoluzione, zone della mappa completamente spoglie, pop-up estremo e persino rallentamenti, figli di un comparto tecnico che, incapace di arrivare al 720p in modalità portatile, non è certo all'altezza della Switch. E se a questo aggiungiamo un reparto audio buono solo per i validi campionamenti ambientali, non possiamo che alzare le mani di fronte a un titolo che si fa notare solo per la scelta dei colori e per l'utilizzo dei Joy-Con per mirare alla Duck Hunt, elemento che aggiunge qualcosa all'esperienza grazie alla precisione di controlli e hitbox, ma prende un senso compiuto solo con il controller aggiuntivo: un fucile incluso nel bundle fisico che alza ulteriormente un prezzo già elevato per un titolo che rispetto ai precedenti perde sostanza, smalto e longevità.

Cabelas The Hunt Championship Edition 01

Conclusioni

Prezzo 49,99 €
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Il tuo voto

Cabela's: The Hunt - Championship Edition offre un'esperienza di caccia estremamente semplificata, tanto da ricordare più una trasposizione mobile fatte con pigrizia più che un titolo dedicato a una console che ha rivoluzionato il concetto di portatile. Qualche pregio, qua e là, si intravede, ma tra sfida bassa, gameplay castrato, grafica altalenante e scarsi contenuti è davvero difficile giustificare un prezzo che è davvero elevato, soprattutto per la versione digitale che manca inevitabilmente del controller dedicato pur costando appena dieci euro in meno di quella fisica.

PRO

  • Un nuovo Cabela's dopo una lunga pausa
  • Dieci diverse ambientazioni
  • Cervi curati e sonoro ambientale gradevole...

CONTRO

  • ...ma il comparto tecnico fa acqua da tutte le parti
  • Gameplay ridotto all'osso
  • Prezzo non commisurato ai contenuti