Un nuovo Pokémon-like! Il nuovo erede di Pokémon! Pokémon con le cassette musicali! Cosa hanno in comune tutte queste affermazioni di Cassette Beasts? Ebbene la risposta è semplice, sono tutte inesatte. Il gioco sviluppato da Bytten Studio, arrivato a fine maggio su Nintendo Switch e Xbox e già disponibile su PC Steam e Game Pass PC, è infatti un videogioco di genere monster taming, ma non è un clone di Pokémon, anzi si discosta dalla serie di Nintendo in maniera alquanto marcata.
Ricco di trovate interessanti e profondo come non ci saremmo mai aspettati, vi raccontiamo tutti i dettagli sul gioco nella recensione di Cassette Beasts.
Origine di un genere
Il genere monster taming, ovvero quella variante dei giochi di ruolo in cui si catturano creature al fine di collezionarle e utilizzarle in battaglia, nasce alla fine degli anni '80 con la serie Megami Tensei. Una serie molto oscura, i cui temi maturi e spesso sopra le righe resero complessa l'espansione del genere al di fuori dei confini orientali. Ci vorranno anni, infatti, prima che la serie venga sdoganata in occidente, principalmente grazie allo spin-off persona. Il genere di appartenenza trova invece un terreno fertile su Game Boy grazie ai Pokémon: le dolci e simpatiche creature inventate da Satoshi Tajiri erano più "vendibili", potevano affascinare anche i più piccoli e soprattutto non erano associabili a tematiche sataniche, come invece la serie Megami Tensei. Il successo di Pokémon è noto e gli anni '90 sono quindi la culla di un sottogenere, quello dei Pokémon-like, che garantirà notorietà alla collezione di creature virtuali.
Negli anni successivi Jade Cocoon, Legend of Legaia, ma anche Yo-Kai Watch, Digimon e per finire i più recenti Monster Hunter Stories e Temtem. Tutti esempi di un genere vario, stratificato e davvero ricco di possibilità. Ognuno dei suoi esponenti ha saputo prendere spunto da alcuni elementi cardine dell'esperienza ruolistica proposta dal genere monster taming per farne un marchio distintivo. Negli ultimi anni poi, la scena indipendente è stata una alcova importante per la crescita e la sperimentazione di nuove forme di intrattenimento ludico legate a questa tipologia di collezionismo virtuale. Coromon, ma soprattutto il focus di questa recensione ovvero Cassette Beasts.
Non chiamatelo Pokémon-like
Come dicevamo all'inizio dell'articolo, il prodotto proposto da Bytten Studio non è un Pokémon-like. Nella serie di Game Freak la premessa iniziale è quella di un mondo in cui umani e creature convivono e nel quale l'allenatore è una figura principe degli ingranaggi sociali di questo universo di fantasia. Qui, in Cassette Beasts, la premessa narrativa è differente. Il gioco ci vede muovere i passi sull'isola di Nuova Wirral, un posto strano e inquietante che non fonda le sue basi su una riproposizione della Terra. Nuova Wirral è un luogo che scopriremo essere inospitale e ricco di pericoli in cui le dinamiche sociali che conosciamo sono riscritte e inusuali e nel quale le creature non umane sono un ostacolo alla sopravvivenza, un pericolo che bisogna fronteggiare se si vuole salvare la pelle.
Cassette Beasts ha molto da offrire dal punto di vista della trama e del racconto. Le tematiche affrontate sono decisamente mature, inaspettate e poco comuni in un gioco simile, soprattutto quelli con uno stile grafico molto colorato. La stessa idea di trasformarsi nelle bestie e non catturarle, ha tutta una serie di spiegazioni che poco hanno a che vedere con la "pucciosità".
Dal punto di vista ludico, il gioco sfrutta un sistema classico a turni in cui attacchi, utilizzo di oggetti, fuga e cambio di trasformazione. A questo si aggiunge il sistema di registrazione (l'equivalente della cattura per capirci). Come si può intuire da logo e nome, in Cassette Beasts, per un motivo che vi verrà svelato durante l'avventure, le creature di Nuova Wirral possono essere registrate tramite un "mangiacassette". Le frequenze che caratterizzano ogni creature potranno essere immagazzinate in nastri vergini che successivamente vi permetteranno di trasformarvi nella suddetta creatura. Per fare ciò però, vi esporrete (con la vostra personale barra della vita, che è separata da quella del mostro) alla possibilità di ricevere dei danni. La registrazione sarà complessa e la sua riuscita verrà influenzata da diversi fattori come danni subiti, inferti, status alterati e numero di nemici presenti sul campo di battaglia.
Durante l'avventura farete la conoscenza di diversi compagni che potrete portare con voi. Giocando da soli potrete decidere le mosse del protagonista e del suo companion, in co-op locale invece, i giocatori si divideranno l'utilizzo dei personaggi umani. Proprio grazie a questa scelta, Bytten Studio ha deciso di inserire un sistema di fusione che permetterà di unire le creature dei giocatori andando a crearne così di nuove.
Parlando di numeri, Cassette Beasts offre 120 creature con un numero di fusioni possibili superiore a 14.000 variabili. Fondervi con i companion, adempiere missioni ad essi legati e proseguire nella storia con loro, influirà su un sistema di amicizia simile a quello utilizzato nella serie Persona. Proprio questo è l'ennesimo elemento ben riuscito di Cassette Beasts: trama principale e filoni narrativi secondari si intrecciano in maniera coerente con boss e mini boss ben caratterizzati, e con un incedere del racconto in grado di diluire le nuove informazioni in maniera soddisfacente. Anche l'esplorazione dell'isola, scandita dall'ottenimento di nuove abilità di navigazione della mappa, è piacevole. Saggia la possibilità di vedere i mostri sulla mappa, così da poter cercare le varianti più rare senza dover impazzire.
Tante luci e pochissime ombre
A stupirci è stato il sistema di danni elementali e resistenze. Così come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, le creature hanno una tipologia di appartenenza, dalle più celebri fuoco e aria a quelle più strane come plastica e vetro. Il sistema di elementi in Casssette Beast sfrutta non solo la classica tabella di resistenze e debolezze (acqua batte fuoco, ecc.), ma anche un sistema di chimica che permette di interagire in maniera più avanzata con gli elementi. Se ad esempio colpirete una creatura di tipo fuoco con elemento aria, creerete per tre turni un malus sull'avversario ai danni sia da contatto fisico che da distanza. Questo perché l'aria può indebolire il fuoco. Viceversa, colpire con elemento fuoco un tipo di aria causerà un tornado di fuoco davanti al nemico che assorbirà i danni per tre turni.
Si tratta, quindi, di un sistema molto profondo e che non ci aspettavamo di trovare e che aumenta a dismisura le possibilità di divertimento e di strategia. Cassette Beasts ci ha sorpreso anche grazie alla possibilità di attivare modalità alternative di gioco come speedrun o nuzelock (con morte permanente) fin dal lancio, due elementi che possono garantire una buona rigiocabilità. Peccato invece, che non sia prevista una coo-op online, che data la natura del titolo e le impostazioni presenti avrebbe sicuramente ampliato una offerta ludica comunque soddisfacente.
I piccoli problemi che abbiamo riscontrato durante la recensione di Cassette Beasts riguardano principalmente quella che viene chiamata "qualità della vita": in altre parole niente di soverchiante o troppo impedente, ma piccoli problemi che possono annoiare ogni tanto. Le cose principali sono il feeling del movimento, un po' legnoso in alcune sezioni (soprattutto nello scatto), e anche la gestione delle creature assegnate ai companion che vanno rimosse prima di sostituire il compagno di viaggio. Anche i puzzle ambientali presenti, sebbene non numerosi, non sempre ci hanno convinto a pieno per intuitività o realizzazione.
Conclusioni
Cassette Beasts è un gioco eccellente sotto diversi punti di vista, con qualche leggero inciampo sulla qualità della vita, ma niente di così problematico. Si tratta di un'esperienza davvero profonda che brilla per il design delle boss battle e il citazionismo narrativo al ciclo Arturiano. Un titolo che premia la strategia, grazie a un sistema di interazioni tra elementi davvero ben implementato e che sfrutta a pieno anche le fusioni tra creature e le sinergie con i compagni di viaggio. E ci sentiamo di dire che Cassette Beasts non ha bisogno di scomode etichette da Pokémon-like perché la sua personalità lo rende in grado di camminare con le sue gambe.
PRO
- Sistema di elementi davvero profondo
- Narrativamente soddisfacente
- Numero folle di creature tra normali, varianti e fusioni
CONTRO
- Qualche problema negli elementi di "qualità della vita"