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Chess Rush, la recensione

La recensione di Chess Rush: una validissima alternativa ai migliori autobattler su mobile, impreziosita da alcune feature pensate per velocizzare l'esperienza

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/07/2019
Chess Rush
Chess Rush
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Chess Rush non è che l'ennesima dimostrazione di come i trend influenzino in maniera sostanziale le strategie dei maggiori publisher, anche e soprattutto in ambito mobile, e Tencent non fa ovviamente eccezione. Come vi spiegheremo in questa recensione, il nuovo autobattler del colosso cinese si presenta a una prima occhiata come un semplice clone dei vari Dota Underlords e Auto Chess: il gameplay è lo stesso, così come le regole di ingaggio; l'arena è caratterizzata da una griglia otto per otto su cui le unità si muovono a seconda della tipologia, dispensando attacchi in maniera automatica; e i personaggi provengono da un immaginario fantasy consolidato, con le stesse caratteristiche che gli appassionati del genere conoscono ormai molto bene.

Chess Rush 7

C'è però un'importante differenza: di fianco alla modalità di gioco standard troviamo due varianti, ovverosia una cooperativa che enfatizza l'aspetto social dell'esperienza, consentendoci di condividere eventualmente le nostre battaglie con un amico; e soprattutto una modalità turbo, che riduce la durata dei match passando dagli usuali 35-40 minuti a circa 10. Parliamo naturalmente di una feature di grande rilevanza in ottica mobile, visto che spesso e volentieri non si dispone del tempo necessario per completare i lunghi tornei da otto giocatori e arrivare dunque al termine della sfida per poterne raccogliere i frutti. Come funziona esattamente? È semplice: il sistema diminuisce la salute di ogni partecipante e velocizza il guadagno di mana, l'energia spirituale necessaria per ottenere nuovi slot sul campo di battaglia e fortificare dunque il proprio team in vista di ogni singolo scontro.

Gameplay e meccanismi freemium

Chiariamo subito una cosa: Chess Rush è disponibile su App Store e Google Play nel tradizionale formato freemium e può dunque essere scaricato gratuitamente sui dispositivi iOS e Android, ma non include elementi in stile pay-to-win. I pur presenti (e talvolta un po' invadenti) richiami alla monetizzazione ruotano infatti attorno ad aspetti puramente estetici e non influenzano la nostra efficacia in battaglia, il che significa che non finirete mai per incorrere in una sconfitta che non sia effettivamente immeritata. Per il resto, il gameplay è praticamente identico a quello dei già citati Dota Underlords e Auto Chess: nell'ottica di un torneo da otto partecipanti, diviso in tanti round quanti ne sono necessari perché un solo giocatore rimanga in vita, avremo il compito di comporre una squadra sempre più forte pescando in un roster composto da ben cinquantadue personaggi, divisi fra dodici razze e nove classi.

Chess Rush 3

Ci sono i tradizionali tank forti e resistenti, le unità specializzate negli attacchi dalla distanza ma deboli negli scontri ravvicinati, i guerrieri bilanciati che si muovono agilmente e dispensano colpi con grande maestria, tutta una serie di cavalieri con tanto di cavalcatura, goblin ed elfi di vario genere, maghi e stregoni capaci di lanciare potenti incantesimi, e così via. La chiave strategica, regolata da un pizzico di fortuna, sta nella comparsa casuale di cinque personaggi per volta fra cui poter scegliere, con un refresh regolato dalla nostra disponibilità di pietre preziose. Posizionare sul tabellone tre unità uguali dà vita a un guerriero di secondo livello, e tre guerrieri di secondo livello possono formarne uno di terzo livello: in tal caso le caratteristiche di attacco e difesa aumentano in maniera esponenziale, fornendoci un chiaro vantaggio.

Chess Rush 4

Considerati gli automatismi una volta che lo scontro è iniziato, è chiaro come il fulcro del gameplay stia tutto lì, in un'attenta selezione dei combattenti, regolata anche da bonus e dalla possibilità di equipaggiare oggetti che vengono sbloccati progressivamente. Un impianto molto ben collaudato, che nel caso di Chess Rush viene supportato da un'ottima realizzazione tecnica, un buon numero di opzioni per scalare la grafica sui dispositivi meno performanti (ma che il gioco giri maluccio al massimo delle sue possibilità su iPhone X ci ha francamente sorpresi) e un design eccellente per ogni singola unità, che però finisce per essere ben poco valorizzato per via della visuale dall'alto e per la mancanza di sequenze alternative: un bullet time dedicato alle finisher, ad esempio, avrebbe contribuito a rendere giustizia al gran lavoro fatto dagli sviluppatori.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.95)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.0
Lettori (2)
5.1
Il tuo voto

Chess Rush è un ottimo autobattler mobile che da un lato rischia poco, riproducendo come una sorta di clone le meccaniche ampiamente collaudate dai vari Dota Underlords e Auto Chess; dall'altro riesce a distinguersi grazie all'introduzione di modalità alternative, come la cooperativa e soprattutto il turbo mode, in grado di diminuire sensibilmente la durata dei match per una fruizione più comoda e pratica in mobilità. Dotato di microtransazioni unicamente cosmetiche e di un matchmaking pressoché perfetto, il nuovo titolo di Tencent vanta un ampio roster con personaggi caratterizzati da un design convincente, un'interfaccia chiara e l'ormai consolidato fascino di questo genere di produzioni.

PRO

  • Modalità Turbo perfetta su mobile
  • Gameplay solido e ampiamente collaudato
  • Eccellente realizzazione tecnica...

CONTRO

  • ...ma pesa un po' troppo alla massima qualità
  • Fondamentalmente privo di originalità