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Chili Con Carnage - Recensione

Azione, humour nero, follia allo stato puro: in poche parole Chili Con Carnage, il nuovo sparatutto 3-D di Eidos.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   07/05/2007
Chili Con Carnage
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Massacrare con ironia

Queste altri non sono che delle super-mosse in grado di sterminare in pochi secondi molti avversari nel modo più devastante e folle possibile, magari con una raffica di proiettili roteanti stile tornado. Eliminando i nemici si possono acquisire svariati bonus e abilità extra, utilissimi per avanzare nel gioco. Uno di questi bonus consente addirittura di tornare indietro nel tempo di pochi secondi facendo così ripartire l'azione dal punto in cui si era in quel preciso istante. Ottenendo determinati punteggi o trovando certi oggetti rari è possibile infine sbloccare nuovi scenari per le modalità alternative “Style” e “Survival”, o l’ “El Macho Mode”. Peccato che a fronte di così tanto materiale l’avventura vada avanti con una certa linearità nelle missioni e che il controllo del Pg e delle telecamere non siano sempre perfetti. Chili Con Carnage propone anche una interessante sezione multiplayer, addirittura una doppia modalità, “Donkey” e “Fiesta”, che prevedono o il gioco in coppia con un amico con una sola console (sfide a turno), oppure la “tradizionale” in Wi-Fi per un massimo di 4 partecipanti (uno per ogni console e con una copia del gioco a parte). Che CCC sia un gioco totalmente fuori di testa lo si capisce già vedendo le prime scene del gioco. Grafica colorata, ambientazioni assurde anche se non dettagliatissime, personaggi basati sugli stereotipi di certi malavitosi del centro america dei comics, e cioè megalomani, baffuti , rozzi, ma anche goffi e divertenti. Come le super-Mama geneticamente modificate che allevano galline bomba. Questi sono realizzati con non molti poligoni, ma tuttavia appaiono ugualmente ben caratterizzati e possono vantare delle animazioni di tutto rispetto. Splendidi invece gli effetti speciali quali esplosioni, luci, distorsioni ed effetti “slow-motion” alla Matrix, anche se tutto ciò viene pagato nei casi più “estremi” con uno scrolling non sempre fluido. Ma è il sonoro a fare la parte del leone in Chili Con Carnage: doppiaggio interamente in italiano, con dialoghi assolutamente fuori di testa e divertenti, musiche Hip Hop ma dalle forti “tinte” messicane realizzate, fra gli altri, dai Control Machete e i Delinquent Habit.

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Commento

Chili Con Carnage è uno di quegli sparatutto in terza persona senza molte pretese, se non quella di concedervi qualche ora di assoluto divertimento senza eccessive difficoltà. Il che per certi versi, vista la "funzione" di titoli del genere, non è male. Condito di una violenza volutamente ironica, irrealistica e pertanto divertente nella sua finzione, il titolo Eidos sembra fare il verso a certe pellicole di Tarantino, nel bene e nel male. Consigliato a chi cerca un gioco in grado di offrigli un livello di sfida non elevato ma al contempo completo.

    Pro:
  • Molto divertente.
  • Localizzazione testi/audio in italiano.
  • Gran varietà di armi e cose da fare.
    Contro:
  • Nonostante tutto, poco longevo.
  • Qualche imperfezione nella gestione di telecamere.

Prendete un vecchio titolo per Amiga, lo splendido Chaos Engine dei Bitmap Bros, aggiungeteci un pizzico di violenza in più, una spruzzatina di follia ed una storia che strizza l'occhio ai film di Quentin Tarantino e avrete pronto un cocktail esplosivo sulla PSP. Chili Con Carnage è l'ultimo lavoro di Eidos per la console portatile Sony, una sorta di "sequel-parallelo" (la trama è concettualmente quasi una specie di “cosa sarebbe successo se...”) del discreto Total Overdose, uscito un paio di anni addietro su PS2, Xbox e PC. Sviluppato dal team Deadline il gioco è un "action-arcade" in terza persona dal forte impatto umoristico e violento allo stesso tempo. La storia alla base del titolo è quanto di più volutamente trash possibile: in un Messico alternativo, di fantasia, il giovane semi-squilibrato Ramiro Cruz dichiara la sua personalissima guerra contro il boss malavitoso locale, tale Cesar Morales, reo di aver commissionato l'omicidio del padre del ragazzo il giorno del suo compleanno (per mezzo di una trebbiatrice...). Un "conflitto" senza esclusione di colpi che metterà a ferro e fuoco la cittadina immaginaria di Los Toros. Le modalità di gioco sono diverse anche se è quella singola il cuore pulsante di CCC. L’avventura principale è composta da circa 19 missioni ambientate in 7 località, che spaziano dalle caotiche città messicane alle intricate giungle locali. Il gameplay è ovviamente incentrato sulle sparatorie frenetiche e sull'utilizzo di armi (tante) e mezzi più o meno convenzionali per compiere le carneficine del caso (si possono usare, tra gli altri, trattori, macchine, carrelli elevatori, trinciapolli, etc). Come un novello Max Payne il nostro Ramiro può compiere tantissime mosse e azioni (perfino correre sui muri alla Prince of Persia o saltare al rallenty compiendo delle autentiche acrobazie in aria) per eliminare gli scaltri nemici presenti nelle varie aree, soprattutto deve sparare a raffica per potere così caricare al massimo l'apposita barra delle combo per poi far sfociare il tutto nelle deliranti "Loco Move".