La nuova campagna
L’Ira di Kane si compone di due diversi macromoduli: il primo è rappresentato dalla classica sequenza di missioni (detta anche campagna), che segue l’evolversi di una trama raccontata per mezzo di filmati d’intermezzo, mentre l’altro è una modalità con missioni sequenziali slegate da una componente narrativa. A differenza di quanto accade normalmente negli episodi principali della serie, questa espansione non vuole raccontare una storia vera e propria, quanto piuttosto colmare i vuoti lasciati dal suo predecessore: ecco spiegato l’utilizzo degli Atti, per un totale di tre, ognuno dei quali si preoccupa di seguire gli eventi in tre diverse decadi.
In base a questa particolare struttura, invece di una progressione sequenziale inscritta in un periodo di tempo ben delimitato, nelle 13 missioni che costituiscono la campagna, ci ritroviamo a seguire fasi diverse nella storia della serie, con sostanziosi gap temporali tra l’una e l’altra, ovviamente tutte dedicate ai retroscena della storia dei NOD. Il primo scenario ci riporta agli eventi subito dopo la disfatta di Kane, al termine della Seconda Guerra del Tiberium (dove dobbiamo prendendoci carico della rinascita militare del carismatico capo dei NOD), nel secondo atto saltiamo agli eventi immediatamente precedenti l’attacco alla Philadelfia (raccontata in C&C3) e nell’ultima decade (il terzo atto) ci troveremo di fronte ad un piacevole colpo di scena, che al momento non sveliamo. La componente narrativa è, come al solito, molto ben curata, con ottimi filmati d’intermezzo dalla recitazione (nonostante il clima generale da B-movie di fantascienza) convincente. Il problema è che, oltre alla dispersività insita nella scelta di coprire un arco di tempo così ampio, gli utenti console che non hanno un passato di appassionati della serie su PC si ritroveranno completamente spaesati, non riuscendo a ricollegare tra loro eventi e personaggi, che si riferiscono anche agli altri episodi oltre al terzo (unico uscito su Xbox 360).
Qualcosa di nuovo
Come nella tradizione, le meccaniche di gioco sono rimaste completamente invariate, prevedendo sempre lo stesso ciclo: ammassa Tiberium, costruisci edifici e poi unità. Il gameplay, pur essendo un’esatta fotocopia del gioco base, viene leggermente arricchito da alcune migliorie: in primo luogo, l’Intelligenza Artificiale ha subito un notevole ritocco e si presenta molto più aggressiva, con pattern di ricerca della vostra base molto più meticolosi e la capacità di creare combinazioni di armate piuttosto letali. Questo compito è reso più facile anche dall’introduzione di nuove unità altamente specializzate, particolarmente valide contro una determinata tipologia di nemici: ciascuna delle tre fazioni principali può schierare, all’interno di due diverse sotto-fazioni, circa 10 nuove unità che, pur riprendendo le caratteristiche e alcune anche il design di quelle del gioco base, si differenziano per potenza e capacità distruttiva. In questa espansione, tuttavia, è possibile utilizzare soltanto quelle dei NOD all’interno della campagna principale, mentre nelle partite Skirmish e in multiplayer si possono usare tutte e tre le fazioni, con le loro unità.
Al di là delle nuove unità, la vera evoluzione presente in questo titolo è quella dell’interfaccia, che si avvicina sempre più ad un sistema di controllo adatto ai joypad delle console. Premendo il grilletto destro in qualsiasi momento, e a seconda dell’unità selezionata, si apre un’interfaccia a raggiera, con tutte le opzioni possibili visibili contemporaneamente. In questo modo, si riducono notevolmente i tempi di accesso a selezioni e sotto-menù, rendendo tutto molto più dinamico e intuitivo: indubbiamente la struttura più convincente vista finora per comandare un RTS su console, sebbene permanga sempre una certa distanza dalla perfezione del mouse (in particolare, quando si devono selezionare le truppe).
Le sfide di Kane
Le sottofazioni sono dunque le protagoniste di questa espansione: contro di esse ci troviamo a combattere difendendo Kane e cercando di ristabilire la sua posizione, da esse ricaviamo le nuove e utili unità da combattimento che possono essere impiegate direttamente, una volta assimilate dall’avversario. Possiamo prendere direttamente il controllo di queste sottofazioni all’interno della nuova modalità introdotta da l’Ira di Kane: la Kane’s Challenge. In questo caso, ci troviamo ad affrontare una sere di battaglie skirmish per ogni sottofazione presente, per un totale di circa 90 mappe da completare. Questa opzione è un discutibile sostituto della Global Conquest, presente originariamente nella versione PC: quest’ultima rappresenta una buona innovazione nell’universo di Command and Conquer, introducendo una sorta di mini-game sullo stile di Risiko, che porta la conquista strategica su una scala più vasta, attraverso un sistema di gioco semplice ma divertente. La Kane’s Challenge è invece semplicemente una raccolta di missioni skirmish avulse dalla trama, e delle quali francamente si fatica a trovare una giustificazione, soprattutto se introdotte al posto di una modalità convincente come la Global Conquest. La modalità versus consente invece di sfidare online un avversario nelle tipiche strutture previste dalla serie (Skirmish Capture the Flag, King of the Hill, Capture and Hold, e Siege) e rappresenta, come sempre, una garanzia di giocabilità ulteriore.
Dal punto di vista estetico l’Ira di Kane non si discosta dagli ottimi standard già raggiunti da Command and Conquer 3, con scenari e unità ben dettagliate fin nei minimi particolari (con qualche problema di tearing, a dire il vero), ottime scene d’intermezzo (prendendole con una certa ironia) e accompagnamento sonoro all’altezza.
Commento
L’Ira di Kane è un’espansione di Command and Conquer 3, dunque non può essere giudicato come un gioco a sé stante. Va da sé che si tratta di un prodotto indicato a coloro che hanno già giocato (e possibilmente apprezzato) il capitolo della serie principale a cui si riferisce. Resta il grosso problema della trama: facendo riferimento ad eventi che riguardano tutta la serie in generale, è difficile che possa essere pienamente apprezzata dagli utenti Xbox 360, che di fatto hanno effettuato il primo passo nel mondo di C&C con il terzo capitolo. La sostituzione della buona modalità Global Conquest con l’iniqua Kane’s Challenge crea problemi, ma dall’altro lato è apprezzabilissimo il lavoro svolto dal team di sviluppo nel costruire un’interfaccia che al momento rappresenta il modello più avanzato, per un RTS, su console. Se avete finito il terzo capitolo e siete in cerca di una nuova “dose” l’acquisto è obbligato, altrimenti consigliamo di orientarsi ancora su Command and Conquer 3, aspettando nel frattempo un nuovo capitolo che sfrutti l’ottima interfaccia di questa espansione.
Pro
- Ottima interfaccia adattata al controller
- Una nuova iniezione di Command & Conquer!
- Tecnicamente molto valido
- Trama discontinua e oscura per i non cultori
- Manca la modalità Global Conquest
- Il gap rispetto al mouse non è ancora stato colmato
Xbox 360 - Obiettivi
L'Ira di Kane contiene 44 obiettivi sbloccabili per il solito totale di 1000 gamerpoint. La maggior parte degli achievements è raggiungibile giocando online, e ottenendo vittorie o risultati particolari in tale modalità, utilizzando tutte le diverse fazioni disponibili. Gli obiettivi più ricchi di punti tuttavia, sebbene presenti in misura minore, sono quelli legati alla campagna, da affrontare, per ottenere il massimo punteggio, nelle diverse difficoltà. Una sfida adatta all'appassionato di Command & Conquer.
Command & Conquer 3: L'Ira di Kane è disponibile per PC e Xbox 360.
La versione testata è quella per Xbox 360.