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CrossCode, la recensione

Un po' RPG, un po' MMO e un po' action 2D in pixel art: ora anche su console

RECENSIONE di Simone Pettine   —   04/07/2020
CrossCode
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Tutto è andato per il meglio, finalmente potete leggere la recensione di CrossCode per PlayStation 4. Il ritardo non dipende da noi: inizialmente la produzione targata Radical Fish Games avrebbe dovuto debuttare su Nintendo Switch, PlayStation 4 e altre console nel 2019, poi ci sono stati degli intoppi. E così, a distanza di un anno e mezzo dal suo primo debutto su PC, è pronta a chiedere (diamine, dovrebbe pretenderla!) la sua giusta dose di attenzione. CrossCode è uno di quei giochi sconosciuti, che passano via nell'ombra notati appena da una manciata di estimatori, e che invece andrebbero posti in una teca, in bella mostra, lucidati ogni giorno. Vi spieghiamo perché.

La trama: in un MMO

È chiara l'influenza di Sword Art Online su CrossCode. Il mondo di gioco non è altro che un gigantesco MMO, un universo virtuale dove qualsiasi persona può entrare per divertirsi all'interno dei dungeon, in compagnia degli altri presenti. Ma la trama cattura da subito l'attenzione nonostante le premesse non propriamente originali, scoprendo così le carte in tavola: qualcosa di profondamente sbagliato sta accadendo nei CrossWorlds. Delle strane figure sono addirittura arrivate a minacciare apertamente gli esseri umani.

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Protagonista della produzione è Lea, un avatar che non ricorda assolutamente nulla del suo umano originario e del perché sia entrato nell'MMO in questione: ma da subito i vari comprimari ci tengono parecchio a sottolineare che si tratti di una nuova arrivata molto speciale. E così un curioso equipaggio di un'altrettanta curiosa nave cargo la addestra, la istruisce su come combattere, le fornisce tutte le informazioni necessarie.

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Il percorso di Lea la porterà a riacquistare i ricordi perduti, a riparare il sintetizzatore vocale (non può parlare più a causa di un malfunzionamento, e ciò favorisce l'immedesimazione col giocatore vero e proprio) infine a svelare il mistero che ci cela dietro il mondo di gioco virtuale. Il tutto in un'avventura principale che correndo si attesta sulle 12 ore, ma che vi consigliamo invece di godere a poco a poco, anche dedicandovi alla miriade di missioni secondarie, utili sia per svelare i retroscena del mondo di gioco che per aumentare il livello di Lea. In questo modo sarà facile almeno triplicare le ore di gioco iniziali.

Il gameplay: un RPG

Se dal punto di vista dell'ambientazione di gioco CrossCode è un MMO, la sua struttura è invece quella dell'RPG vecchio stampo. Un RPG rigorosamente 2D, con una grafica a 16 bit che ricorda le produzioni SNES; e al tempo stesso con gameplay, accessibilità e stili che arrivano (per fortuna) dai tempi moderni.

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L'anima della produzione è fondamentalmente quella dell'action: Lea si aggira per il mondo di gioco, dungeon o meno che siano, picchiando i nemici presenti con un set di mosse solo vagamente ispirato agli RPG classici. Niente combattimenti a turni, niente statistiche da tenere a mente: un tasto per l'attacco ravvicinato, qualche combinazione per quello a distanza, uno per mettersi in guardia; tutto rigorosamente in tempo reale. Diverso non vuol dire poco profondo, anzi: padroneggiare adeguatamente l'intero moveset di Lea (che si amplia, potenzia, raffina di capitolo in capitolo) richiederà tempo. A ciò si aggiunga il fatto che gli sviluppatori hanno cercato di offrire il più spesso possibile nuovi stimoli, nuove possibilità in corso d'opera: e dunque la sensazione è quella di una scoperta continua. Progressiva, procedurale, ma continua.

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Da console il sistema di puntamento e attacco a distanza della protagonista è chiaramente meno intuitivo rispetto alla versione PC, ma non per questo meno efficiente: una semplice questione di abitudine. Proseguendo nell'avventura principale, ovviamente, Lea incontrerà nuovi amici ed entrerà all'interno di un party: bisogna notare però che la maggior parte dei dettagli è già prestabilita dagli sviluppatori. Non si può, ad esempio, scegliere una classe di gioco precisa, privilegiare determinati percorsi rispetto ad altri: l'anima RPG è evidente, ma molto meno pervasiva di quanto potreste pensare. Più che una struttura portante e vincolante del gameplay potremmo invece definirla, al pari dell'ambientazione MMO, un contesto di CrossCode. Ma il mix finale è valido e originale.

Trofei PlayStation 4

CrossCode porta con sé su PlayStation 4 uno scintillante Trofeo di Platino. L'ottenimento di tutti i trofei non dovrebbe in realtà portarvi via più di una "run" di gioco: sono quasi esclusivamente legati al completamento dei capitoli principali della narrazione, e alla battaglia con i boss.

Progressione e stile

Abbiamo già detto che in CrossCode si combatte parecchio: un'azione fluida in 2D che non mostra mai tentennamenti, e che porta il giocatore anche a vedersela con più di una ventina di boss mastodontici (alcuni meno ispirati di altri). L'altra anima della progressione è quella legata ai dungeon. Tanti dungeon. Troppi dungeon. Dungeon invasi di puzzle ambientali, puzzle, puzzle in ogni dove.

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Alcuni dungeon addirittura vi porteranno via un'intera ora di puzzle: va bene variare l'avventura, va bene tutto, ma la tentazione di lasciar perdere tutto sul più bello di tanto in tanto arriva. Per fortuna non è mai davvero definitiva: stiamo parlando, difatti, di una produzione che ha investito praticamente tutti i suoi cavalli di battaglia nella cura e nella profondità di ogni più piccolo aspetto di gioco.

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Quello dello stile, ad esempio. Ogni ambiente di CrossCode meriterebbe di rimanere lì a gironzolare per qualche ora, godendosi le piccole rifiniture, il talento smisurato di Radical Fish Games nel limare e limare e limare la propria pixel art. CrossCode è anche questo, un'opera di artigiani. Che viene proposta, tra l'altro, ad un prezzo accessibile e onesto. Anche considerando le tante ore di gioco offerte, è difficile trovare dei veri difetti alla produzione, tali che possano penalizzarla. E infatti non glieli troviamo.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.2
Lettori (8)
8.7
Il tuo voto

Che negli ultimi due anni CrossCode abbia fatto praticamente faville su PC, non ci stupisce neppure un po'. L'RPG 2D di Radical Fish Games, pieno di azione e dallo stile in pixel art sublime, approda ora anche su console: la versione PlayStation 4 non presenta praticamente alcun difetto, e la mappatura dei comandi è stata svolta in modo intelligente e funzionale. L'avventura in sé offre moltissime ore di gioco, un mondo vivo e credibile, enigmi e puzzle mai banali, e tanti combattimenti (anche contro giganteschi boss). Non tutto è perfetto, certo, soprattutto per quanto riguarda l'anima dell'RPG, molto più contaminata e sfocata di quanto si potrebbe credere; del resto nel complesso tutto funziona, quasi ogni aspetto convince. Convincetevi anche voi, allora: provatelo. Viene anche proposto ad un prezzo giusto!

PRO

  • Mondo di gioco affascinante, trama interessante
  • Ottimo action 2D
  • Buon equilibrio tra azione ed enigmi

CONTRO

  • Come RPG non eccezionalmente profondo
  • Alcuni boss meno ispirati di altri
  • Anche alcuni comprimari sono meno interessanti di altri