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Crymachina, la recensione di un action RPG shojo con elementi sci-fi

FuRyu torna in campo con il suo nuovo prodotto, Crymachina, stavolta proponendo una struttura più corposa del solito. Vediamo com'è andata nella recensione.

RECENSIONE di Marco Perri   —   20/10/2023
Crymachina, la recensione di un action RPG shojo con elementi sci-fi
CRYMACHINA
CRYMACHINA
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L'unione di intenti tra FuRyu e Aquria è piuttosto particolare: entrambe giapponesi, una a Shibuya e l'altra a Yokohama, fanno parte di un tessuto ruolistico nipponico molto di nicchia, quel tipo di esperienze che negli anni '90 nemmeno ci pensava a varcare i confini dell'arcipelago. Magari avrete sentito Monark? O Crystar? Crymachina si inserisce in corsa, provando a dire la propria in un ecosistema di titoli ragazze-centrici mischiati a elementi sci-fi, tematiche fanta-religiose e un bel po' di psico-dramma sempre in agguato.

Siamo nel territorio di prodotti per un pubblico molto vicino a uno stile estetico di nuova generazione, un po' fluo, un po' oscuro, un po' cliché, un po' shojo, un po' anime: la novella di Crymachina trasporta tutto quel girl-power tipicamente nipponico su videogioco, promettendo di offrire una buona dose di action puro in un contesto futuristico piuttosto ispirato.

Vediamo come se l'è cavata Aquria nella nostra recensione di Crymachina. Lo abbiamo provato su Nintendo Switch, nonostante il gioco sia disponibile anche su PC e PlayStation.

Quattro ragazze robot per te

Il character design di Crymachina, seppur non particolarmente innovativo, farà felici i fan delle eroine nipponiche un po' conturbanti
Il character design di Crymachina, seppur non particolarmente innovativo, farà felici i fan delle eroine nipponiche un po' conturbanti

Crymachina è un prodotto che parte con un pugno in faccia non banale: malattie mortali, guerre, persone all'ospedale in bilico tra la vita e la morte. E poi tutto finisce e ci si risveglia nel futuro, duemila anni dopo, su una nave spaziale costruita per diventare una sorta di terreno di sopravvivenza per il genere umano. Qui, un gruppo di macchine con apparente coscienza umana si ritrova a dover fronteggiare un lungo e pericoloso percorso di ritorno alla piena umanità, ai veri sentimenti e alla comunicazione tra entità. Siamo a metà tra il metafisico e il religioso, con sovrastrutture che evocano figure bibliche e angeliche sotto forma di robot, balene volanti e ragazze con seni generosi: sin dai primi istanti, Crymachina nasconde sotto una coltre quasi fumettosa, vista e rivista, un terreno dal buon impatto emotivo, misterioso, affascinante, oscuro ma pulsante. Naoki Hisaya si è fatto, nel suo piccolo, un certo nome come scrittore nel campo dei giochi con protagoniste giovani ragazze, seppur meccaniche, e Crymachina non è da meno del suo estro.

La lotta di queste ragazze macchine per tornare "umane", capace di mettere la parola fine alla guerra civile sorta tra i Deus Ex Machina della nave Eden, diventa un viaggio alla scoperta della loro essenza, del loro travaglio e della sofferenza di chi prima di loro ha sofferto enormemente prima di perdere la vita. Il messaggio intriso tra le righe dei tanti dialoghi è chiaro e affonda le unghie in una visione piuttosto fosca dell'avvenire umano, forse maturata dopo i più recenti avvenimenti socio-politici mondiali: all'interno di questo oblio gassoso troviamo però la speranza, la classica luce in fondo che brillerà solo per chi combatterà per raggiungerla. Combattere sì, ma come?

Dritti verso l'Eden di Crymachina

Le ambientazioni e l'atmosfera di Crymachina sono il suo punto di forza
Le ambientazioni e l'atmosfera di Crymachina sono il suo punto di forza

A differenza di una struttura labirintica, Crymachina si aggancia a un meccanismo esplorativo abbastanza diretto, senza troppi fronzoli: non ci sono esplorazioni forzate e soporifere, non bisogna tornare indietro nella stessa mappa. I livelli in cui ci ritroveremo catapultati dentro l'Eden sono essenziali, circoscritti e finalizzati a farci raggiungere il boss di turno, navigando ed esplorando il meno possibile. Visto che strutturare mappe interessanti costa e non è da tutti, la scelta in questo caso è stata di creare livelli semplici, piuttosto che mappe complesse, ma magari realizzate male o con pochi mezzi. Oscure, spaziali, sufficientemente affascinanti nella loro espressione, le ambientazioni di Crymachina portano dal primo istante in un ambiente solitario, una fantascienza spenta e dalle tonalità scure, colori freddi e un senso di enorme malinconia: il team ha scelto uno stile capace di definire e trasmettere tutta l'essenza glaciale della Eden, una nave alla deriva e dominata da intelligenze artificiali.

Il fulcro del gameplay, a parte i dialoghi con le vostre compagne di viaggio e un po' di gestione arsenale, risiede proprio nel combattimento. Conoscendo il background del team, siamo lieti di poter dire che c'è stata una crescita in tal senso, con una proposta ludica non ancora matura ma sicuramente più ricca di identità. Oltre al set di attacco e schivata, stavolta gli assalti si possono ribaltare, oppure si può colpire a distanza con una sorta di mirino. C'è sicuramente più varietà e più capacità di trasmettere un sistema di combattimento moderno, anche se alla fine lo schema di attacchi è molto limitato e il gioco, a parte i boss, non brilla di un design particolarmente variegato.

Il sistema di combattimento di Crymachina ci prova, ma non è ancora all'altezza di altre produzioni similari
Il sistema di combattimento di Crymachina ci prova, ma non è ancora all'altezza di altre produzioni similari

Per chi è in cerca di un sistema di avanzamento, Crymachina offre una progressione basata sul miglioramento del proprio equipaggiamento e sull'utilizzo di armi a supporto, capaci di aiutare il giocatore a performare meglio in battaglia e di aumentare il senso tattico del sistema nel suo insieme. Purtroppo, nonostante una maggior lista di elementi, il combattimento di Crymachina ha quei precisi valori produttivi - bassi - pertanto non escludiamo che possa stancare alcuni nel medio termine. Va detto, però, che su Switch il gioco gira in maniera degna, a patto di tollerare evidenti cali di risoluzione che purtroppo rendono l'immagine a volte impastata.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Nintendo eShop
Prezzo 59.90 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (12)
7.3
Il tuo voto

Crymachina migliora la formula tipica a portfolio del produttore, offrendo un'avventura action dai tratti noti, senza stravolgere nulla di assodato. Sicuramente il punto di forza è l'ambientazione, la storia e l'atmosfera generale che si respira, grazie a una scrittura interessante, una narrazione che, quando non si perde nei milioni di dialoghi tra ragazze, sa anche dire la propria. Il sistema di combattimento fa sicuramente un passo in avanti verso la modernità, ma c'è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto sul fronte della resa e del divertimento nel medio termine. Crymachina parla ai fan di questa precisa nicchia di prodotti e probabilmente solo a loro.

PRO

  • Ambientazione e storia interessanti
  • Naoki Hisaya da un contributo importante alla narrazione
  • Il sistema di combattimento si lascia giocare

CONTRO

  • Valori produttivi molto contenuti
  • Mole di dialoghi inspiegabilmente lunga
  • Non fa molto per uscire dall'anonimato di questo tipo di produzioni