La recensione di DEEMO 2 ci conduce in un regno misterioso e affascinante, che utilizza la musica per alimentare la propria energia e in cui vivono strambe e buffe creature che sembrano uscite da un cartone animato di Hayao Miyazaki.
Un giorno arriva però la terribile minaccia di un mostro ricoperto di fiori, che fa cadere una pioggia incessante e mortale: chiunque rimanga esposto all'acqua per più di qualche minuto è condannato a "fiorire", trasformandosi in un mucchio di petali bianchi.
Storia
Raccontata attraverso sequenze di sorprendente bellezza, dirette in maniera magistrale, la storia di DEEMO 2 segue le vicende di Echo, una ragazzina che sembrava destinata a "fiorire" sotto la pioggia battente ma che viene salvata dalla misteriosa figura del Compositore e condotta al riparo nella stazione che funge da fulcro per il regno.
Qui dovrà interagire con numerosi personaggi e chiedere l'aiuto di Deemo, un guardiano silenzioso che sembra conoscere un modo per salvare il mondo. Inutile dire che tutto passa per le note di un pianoforte, riprendendo il tema musicale che caratterizzava fortemente il primo capitolo della serie e che viene ribadito anche nel sequel, sebbene all'interno di una cornice decisamente più sofisticata.
Grafica e sonoro
Sì, perché l'aspetto centrale di DEEMO 2 è senza dubbio rappresentato dalla straordinaria presentazione ed è difficile descriverne la bellezza senza vederlo in azione. Forte di un'eccellente grafica in cel shading, il titolo di Rayark fa praticamente il verso a Ni no Kuni, alternando sequenze d'intermezzo e fasi esplorative caratterizzate da un'incredibile atmosfera.
I personaggi e gli scenari sono splendidi, le animazioni non tradiscono incertezze e sottolineano anch'esse la cura di una direzione che non sembra lasciare nulla al caso, portando avanti la propria narrazione in maniera delicata, forte di dialoghi brillantemente interpretati in giapponese e sottotitolati in inglese. Il tutto viene poi accompagnato da un comparto sonoro di gran pregio, come da aspettative per un prodotto del genere.
Gameplay
Purtroppo, però, lato gameplay la situazione è decisamente meno entusiasmante, tanto che ci si chiede il perché di determinate decisioni. Con questa qualità tecnica e artistica, con questa abbondanza di asset, DEEMO 2 sarebbe potuto essere qualsiasi cosa e invece ha deciso di limitarsi a fare il rhythm game. E non un rhythm game qualsiasi, ma uno basato su pezzi strumentali suonati al pianoforte.
Ci sono fasi esplorative in cui, nei panni di Echo, ci viene chiesto di girare all'interno degli scenari e interagire con determinati personaggi, ma poi si torna sempre nella stazione, a giocare e rigiocare gli stage che ci consentiranno finalmente di portare avanti la progressione e scoprire finalmente come prosegue la misteriosa storia di questa ragazzina e del mondo in cui si è ritrovata.
Dicevamo delle meccaniche rhythm, che attraverso l'immancabile selezione del livello di difficoltà propongono battute più fitte o più rade. Il concetto è ovviamente semplice: in base al brano suonato in sottofondo, dovremo toccare lo schermo in corrispondenza di una linea quando arrivano le note, cercando di essere il più possibile precisi per ottenere un punteggio maggiore.
Il fatto però che le musiche siano unicamente strumentali e tutt'altro che ritmate, in maniera legittimamente coerente con le atmosfere del gioco, costituisce un limite non da poco e così la noia prende rapidamente il sopravvento, amplificata dal pesante grinding che viene richiesto per poter accedere ai nuovi capitoli senza mettere mano al portafogli.
Conclusioni
DEEMO 2 è un gioco splendido da vedere e da sentire, caratterizzato da atmosfere peculiari, una narrazione delicata, una direzione inappuntabile e personaggi e ambientazioni davvero interessanti. Un titolo dotato di un enorme potenziale, insomma, che tuttavia viene sprecato al servizio di meccaniche di gameplay estremamente limitate e semplicistiche, peraltro votate al grinding e alla ripetitività qualora si voglia giocare senza investire denaro nei vari pacchetti disponibili. Ad ogni modo, la qualità anche e soprattutto artistica della produzione merita senz'altro una prova.
PRO
- Straordinaria realizzazione tecnica
- Artisticamente ispiratissimo
- Colonna sonora di grande qualità
CONTRO
- Gameplay davvero limitato
- I brani si prestano poco alle meccaniche rhythm
- Il grinding lo rende ripetitivo