Demeo è prima di tutto un'operazione nostalgia ben riuscita. La sua ricetta è semplice: prendere le classi di Dungeons and Dragons, creare delle segrete con una griglia in cui farle combattere contro dei mostri e ambientare tutto nello scantinato di una casa americana alla fine degli anni '80. Questo titolo ci ha davvero colpito con la sua atmosfera perché indossato il visore e prese in mano le miniature, tutti i problemi del mondo esterno sono iniziati a sparire, quasi come quando si gioca di ruolo. L'unico problema è stato che ogni sessione non ha superato i 20 o 30 minuti perché trascorso quel tempo la nausea si è fatta quasi intollerabile.
Questo titolo di Resolution Games è un cosiddetto cross-buy quindi, comprandolo, avrete accesso sia alla versione in 2D sia a quella in VR. Noi abbiamo focalizzato la nostra prova su quest'ultima perché concretizza quella versione futuristica e in realtà aumentata dei giochi da tavolo che ci è stata promessa dalla fantascienza. Usare i controller per spostare le pedine, prendere le carte dalla nostra mano e allargare e stringere la mappa è una delle esperienze sul mercato più vicine a quella realtà virtuale immaginata da Ready Player One. Per giocare vi basterà prendere una sedia e metterla al centro di una stanza, e indossando il visore vi ritroverete nello stesso scantinato dove si riuniscono i protagonisti di Stranger Things per conquistare un dungeon in compagnia di un bardo, un assassino e uno stregone.
In questa recensione di Demeo vi racconteremo di come questa esperienza abbia sfruttato molto bene la realtà virtuale per ricreare in digitale l'emozione e il divertimento del ritrovarsi tra a amici la sera per provare un gioco da tavolo o per continuare l'avventura del proprio party. Non c'è moltissimo di originale in questa esperienza, la storia è banale e le meccaniche sono tutte già viste, ma la messa a terra in realtà virtuale ha fatto fare un grande passo avanti a questa periferica che si sta avvicinando sempre di più al mantenere le sue promesse.
Questione di classe
Il prodotto a cui gli sviluppatori si sono ispirati di più per realizzare Demeo è, senza dubbio, Dungeons and Dragons. Non solo per il sistema di combattimento e la struttura delle segrete fatta a griglia ma anche per le classi disponibili: cacciatore, stregone, assassino, guardiano, bardo, mago e barbaro. Essendo un tributo alle radici della cultura nerd non poteva mancare anche un pizzico di Magic The Gathering per cui il sistema di combattimento è un riuscito mix di questi due classici. La barriera di ingresso è inesistente perché il sistema è incredibilmente intuitivo anche per chi non ha mai masticato D&D o MTG, ma una volta superati i primi livelli è evidente che senza coordinazione e strategia non si va da nessuna parte.
Una volta entrati in un dungeon, infatti, il vostro protagonista avrà a disposizione due azioni per turno che possono essere: spostarsi, sferrare un attacco base (posizionando il personaggio sulla casella di un nemico), eseguire un attacco speciale usando una carta dalla mano del giocatore, rianimare un compagno caduto o aprire un forziere. Ogni azione è ripetibile per cui si può attaccare due volte ma non si può riutilizzare la stessa carta. Per avere nuovi attacchi speciali vi basterà aprire uno scrigno e ogni membro del party riceverà almeno una carta nuova. Curarsi e recuperare i punti ferita è un'azione disponibile solo tramite una carta speciale di cui ogni eroe ha a disposizione una copia per dungeon.
Magia in Vr
Giocato normalmente su una TV, Demeo è un'esperienza divertente e piena di citazioni che però non stupisce per originalità e varietà. Indossato il visore per la realtà virtuale, la stessa esperienza si mette sotto una luce completamente diversa. Guardandovi intorno siete in uno scantinato pieno di citazioni alla cultura nerd degli anni '80 come Hero Quest, i manuali per i giochi di ruolo, un telescopio e un sacco di memorabilia. Su un tavolo di fronte a voi la mappa prende vita, potete afferrare le miniature dei vostri eroi e quando c'è un dado da tirare per decidere se il vostro attacco va a buon fine dovete prenderlo con il controller e lanciarlo. Dette così queste funzioni sembrano solo quelle che gli inglesi chiamano gimmick, un contentino o una piccolezza, ma con indosso l'attrezzatura per la realtà virtuale sembra davvero di stare giocando di ruolo con gli amici.
Che siate alla ricerca di un ricordo o vogliate vivere in prima persona una fantasia retrò, Demeo è un ottimo strumento per intraprendere un viaggio nel passato della cultura nerd. Il problema maggiore che abbiamo riscontrato, purtroppo, temiamo sia difficilmente risolvibile. Al contrario della maggior parte dei titoli in realtà virtuale dove lo sguardo è rivolto di fronte a voi, visto che Demeo simula un gioco da tavolo, vi ritroverete a guardare verso il basso per la maggior parte del tempo di gioco.
Questo ci ha causato una discreta nausea dopo poco più di 20 minuti nei dungeon e solo togliendo il visore e camminando un po' siamo riusciti a riprenderci abbastanza da giocare, sempre per non più di mezz'ora alla volta. Questo problema rompe, ovviamente, l'immersione in una fantasia altresì quasi perfetta tra miniature, tiri di dado e combattimenti davvero divertenti.
Conclusioni
Anche senza un visore, Demeo vi porterà in un viaggio indietro nel tempo alle radici della cultura nerd come la conosciamo oggi. I combattimenti tra miniature, le carte con gli artwork fantasy e l'accuratissimo scantinato sono mescolati molto bene per immergere chi gioca in un'atmosfera che, complice la cultura pop odierna, è diventata davvero iconica. Indossando l'attrezzatura per la realtà virtuale, quello che è un buon design di meccaniche e ambientazione diventa vera e propria magia in grado di trasportarvi con tutto il corpo proprio in quello scantinato. Se nel vostro gruppo di amici tutti hanno un visore vi aspetta un'esperienza ai confini del metaverso con Demeo, senza nulla togliere a una bella partita sul divano vecchio stile. Oltre a giocare alle cinque avventure principali è possibile dipingere miniature e ascoltare musicassette con un boom box in realtà virtuale se proprio volete affondare i denti nella nostalgia. La nausea che il gioco dà nella sua modalità principale, però, è un prezzo abbastanza caro per tutto questo perché le pause aiutano ma è raro riuscire a giocare più di un'ora e mezza.
PRO
- Gameplay facile da imparare e difficile da padroneggiare
- Immersione nella realtà virtuale totale
- Input precisi e mai frustranti
CONTRO
- Nausea anche forte dopo mezz'ora di gioco
- Brevità delle cinque avventure disponibili