La recensione di DiRT Rally 2.0: Game of the Year Edition, così come il gioco a cui si riferisce, giunge a un anno di distanza dall'uscita originale del secondo capitolo della serie, quando è probabile che ormai in molti abbiano già spolpato a dovere la simulazione di rally in questione. In questa maniera, il gioco si trova in una situazione simile a quella di molte altre edizioni GOTY uscite sul mercato: di fatto si tratta di un prodotto in grado di offrire l'esperienza completa e più raffinata possibile dell'originale, il cui acquisto assume molto senso per tutti coloro che non hanno ancora provato il gioco (forse non molti, a questo punto, almeno per quanto riguarda il pubblico più ovvio di appassionati) ma che vede tutti gli altri ormai proiettati verso l'attesa del passo successivo e ben più decisivo da parte del team di sviluppo, sperando a questo punto in un nuovo capitolo. Questo, tuttavia, non può sminuire il valore del gioco, perché di fatto DiRT Rally 2.0: Game of the Year Edition rappresenta semplicemente il miglior gioco di rally sulla piazza, che risolve anche i pochi inconvenienti emersi nell'originale e offre una vera e propria cornucopia di contenuti da giocare, tra auto da utilizzare e circuiti in cui correre.
Codemasters è uno di quei team che fanno trasparire la passione per i videogiochi nelle loro opere e la storia di DiRT Rally passa proprio attraverso la cristallina fissazione per il mondo delle corse che caratterizza lo studio britannico fin dalla sua fondazione, negli anni 80. È di fatto un distillato di amore per il motorsport, in particolare quello che riguarda le folli corse su strade sterrate a pochi centimetri da baratri, alberi, muretti e quant'altro. Partito come progetto in divenire attraverso una fase di early access su PC, il titolo si è poi consolidato con l'uscita su console e con l'arrivo del secondo capitolo, fino ad arrivare a questa GOTY Edition che è di fatto la summa di tutto il lavoro svolto fin qui da Codemasters su questa serie. Si definisce generalmente un sim-cade, soprattutto per la grande scalabilità del livello di difficoltà e degli elementi di simulazione, ma è un titolo pensato anche per i più esperti, tanto da non perdonare facilmente gli errori ai giocatori e richiedere quantomeno un minimo di passione per il mondo delle corse per non risultare frustrante, visto il prezzo da pagare per ogni minimo errore alla guida.
L'esperienza completa
Per tutto quello che riguarda la struttura del gioco, le sue meccaniche di base e le caratteristiche principali, vi rimandiamo alla recensione di DiRT Rally 2.0 da parte di Rosario Salatiello, perché il gioco è quello, ma questa nuova edizione potenzia notevolmente l'offerta iniziale con una quantità di contenuti impressionante, andando dunque a compensare quelle lacune che rappresentano i maggiori punti deboli trovati nell'originale. Dopo il lungo percorso di evoluzione del primo capitolo, infatti, i giocatori si sono sentiti inizialmente alquanto traditi dalla nuova riduzione di contenuti, in termini di tracciati e auto, vista al lancio di DiRT Rally 2.0, con Codemasters che aveva già previsto un intenso piano di DLC successivi all'uscita, scanditi in quattro stagioni. La soluzione, sebbene sia ormai consolidata e canonica nel mercato videoludico attuale, resta sempre un po' indigesta, per questo in molti avevano dimostrato un po' di delusione per il pacchetto iniziale di contenuti offerto. Ebbene, DiRT Rally 2.0: Game of the Year Edition da questo punto di vista soddisfa veramente chiunque, comprendendo tutte e quattro le stagioni in DLC uscite in seguito al lancio e aggiungendo anche la ricca espansione Colin McRae: Flat Out, che aggiunge un'altra bella quantità di corse ed eventi tutti a tema con il leggendario pilota scozzese.
Insomma, alle accuse di aver girato con il freno a mano tirato sul fronte dei contenuti, per quanto riguarda la prima release dell'anno scorso, Codemastres risponde in questo caso con un totale di 81 auto selezionabili (conquistabili in corsa o sbloccatili a seconda degli eventi) e 26 nuove ambientazioni, con 12 percorsi a tema solo all'interno del pacchetto dedicato a McRae. Troviamo dunque le quattro stagioni di contenuti aggiuntivi rilasciate finora e il DLC Colin McRae: Flat Out: coloro che possiedono già il titolo originale e almeno uno dei vari season pass usciti nel corso dell'anno possono accedere gratuitamente a questo pacchetto, che può essere altrimenti acquistato a parte, inoltre è stato esteso a tutti i contenuti il supporto per i visori a realtà virtuale su PC, in particolare per Oculus Rift. Per avere un'idea della quantità di contenuti presenti in questa edizione, tra le quattro stagioni e l'ulteriore espansione, potete dare un'occhiata all'infografica riportata qui sotto, che riassume rally, tracciati e auto all'interno del gioco.
Tutto questo rende DiRT Rally 2.0: Game of the Year Edition praticamente inattaccabile, considerando la qualità già espressa dall'originale in termini di modello di guida e impianto tecnico e la quantità di contenuti che ora lo supportano in questa nuova versione. L'unico fronte che resta scoperto a questo punto è quello della novità: si tratta pur sempre dello stesso gioco uscito un anno fa, che in termini puramente tecnici non presentava già enormi passi avanti rispetto a quanto visto nel primo capitolo, proiettandoci a questo punto nell'attesa di un DiRT Rally 3.0 che aspettiamo a braccia aperte, oltretutto alla soglia della next gen con PS5 e Xbox Series X.
Colin McRae: Flat Out
Veniamo dunque ad analizzare il pacchetto Colin McRae: Flat Out, che rappresenta l'introduzione veramente nuova di questa cornucopia di contenuti rallystici, nonché unica aggiunta reale per coloro che possiedono già l'originale con season pass. Intanto, il legame di Codemasters con il pilota scozzese è storico e non può che commuovere ulteriormente: al di là dei più recenti riferimenti, è impossibile non pensare subito allo storico Colin McRae Rally del 1998 sempre da parte di Codemasters, uno dei titoli che hanno cementato il mito della prima PlayStation in ambito racing game. La nuova espansione ci consente di rivivere varie fasi della carriera del leggendario McRae, partendo dagli anni 80 per arrivare alla consacrazione degli anni 90, attraverso il titolo mondiale giunto nel 1995 che gli ha fatto conquistare il record come pilota più giovane in assoluto a diventare Campione WRC.
Tutto questo si snoda attraverso 40 "scenari" che si riferiscono ad alcune tappe caratteristiche della carriera, dalle corse locali a bordo di Mini fino alle storiche gare disputate su Subaru Impreza, peraltro introdotta come nuova auto nelle versioni S4 Rally e Legacy SR. Presente anche l'ambientazione inedita di Perth and Kinross in Scozia, a rappresentare gli esordi del pilota e la sua vera e propria "casa" in cui è cresciuto in termini di guida, tra le strade sterrate e le foreste del nord della Gran Bretagna. Come varietà di contenuti, in termini di ambientazioni e auto, non è forse comparabile ai pacchetti offerti dalle Stagioni precedenti, ma questo DLC è in grado di donare una sorta di "storia" aggiuntiva, presentando una nuova carriera a tema Colin McRae. Quest'ultima è poi interessante perché suddivisa in situazioni diverse: gli "scenari" infatti non sono semplici tappe di un rally, ma presentano condizioni di partenza e di vittoria differenti, spaziando su momenti storici ed episodi vari che riescono a proporre qualcosa di veramente nuovo rispetto a quanto visto finora in DiRT Rally 2.0.
Conclusioni
Dal punto di vista del voto, non possiamo che confermare la già ottima valutazione data alla versione originale di DiRT Rally 2.0. La grande quantità di contenuti presenti in questa versione GOTY corregge la maggiore lacuna rilevata un anno fa e lo fa con gli interessi, considerando che ora ci troviamo di fronte a una notevole cornucopia di corse, ambientazioni e auto, con tanto di modalità "scenario" nel DLC dedicato a Colin McRae. Si tratta semplicemente del miglior gioco di rally attualmente in circolazione, a cui si può imputare solo, come difetti, un bilanciamento non proprio permissivo e un impianto tecnico che comincia a mostrare un po' i segni dell'età, proiettandoci nell'attesa di un probabile DiRT Rally 3.0, che con la next gen incombente potrebbe promettere veramente grandi cose.
PRO
- Il miglior gioco di rally sulla piazza, attualmente
- Enorme quantità di contenuti
- Interessante il DLC dedicato a Colin McRae con l'introduzione degli "scenari"
CONTRO
- L'Ego Engine cominciava a risultare un po' datato già l'anno scorso e ora lo è ancora di più
- Il livello di difficoltà è davvero poco permissivo anche a Normale e può risultare frustrante