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Disgaea 6: Defiance of Destiny, recensione

Siamo tornati a combattere le battaglie strategiche di Disgaea 6 per Nintendo Switch: ecco la recensione dell'ultima fatica targata Nippon Ichi

RECENSIONE di Christian Colli   —   25/06/2021
Disgaea 6: Defiance of Destiny
Disgaea 6: Defiance of Destiny
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Nel provato di Disgaea 6: Defiance of Destiny di qualche settimana fa, abbiamo espresso le nostre perplessità nei confronti della nuova proposta Nippon Ichi Software, che peraltro ha una storia strana: uscito in Giappone su Nintendo Switch e PlayStation 4 lo scorso gennaio, Disgaea 6: Defiance of Destiny arriva in occidente esclusivamente sulla console della grande N. Quello degli strategici a turni è un genere che si presta particolarmente bene alla portabilità, quindi eravamo anche ansiosi di mettere le mani sul nuovo capitolo di Disgaea, una serie che affonda le radici nell'era PlayStation 2 e che non vedeva una nuova uscita da ben sei anni.

In questa recensione di Disgaea 6: Defiance of Destiny vi spieghiamo come mai l'ultima fatica di Nippon Ichi Software non ha fatto centro al 100% e resta qualche gradino sotto le riproposte per Switch come Disgaea 5 Complete.

Storie di zombi e dèi

Se vi state avvicinando per la prima volta a Disgaea, allora è giusto che sappiate che la narrativa non ha mai svolto un ruolo molto importante in questo franchise. C'è sempre una storyline principale che giustifica le disavventure dei protagonisti, ma spesso l'intreccio diventa così delirante che si arriva alla fine senza aver capito bene che cos'è successo e perché. Solitamente la trama assume la forma di una collezione di vignette, archi narrativi incentrati sui vari personaggi che motivano le loro azioni ed eventualmente il loro ingresso nelle forze del giocatore, mentre quest'ultimo si avvicina, missione dopo missione, al rush finale. Disgaea 6, insomma, non è né Fire Emblem né Final Fantasy Tactics: i dialoghi sono perlopiù continue gag che giocano sulle idiosincrasie dei diversi personaggi, impiegando uno humor di stampo decisamente nipponico. Dunque ha rilevanza non tanto il messaggio o il significato della storia, quanto la scrittura vera e propria che deve, in una parola, divertire.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Ecco, la storia di Zed, uno zombi che insegue il Dio della Distruzione per tutto il Netherworld col preciso obiettivo di menarlo, non è esattamente la più brillante che abbiamo vissuto in quasi vent'anni di Disgaea. Fa spesso sorridere, e alcuni personaggi, come il pomposo Misedor o l'isterico Ivar, sono davvero esilaranti, ma la maggior parte dei dialoghi manca di quel guizzo di sarcasmo e genialità che caratterizzava i precedenti episodi. I doppi sensi si sprecano e per la maggior parte del tempo la scrittura insiste sugli stessi tormentoni, gag che finiscono per stancare dopo qualche ora e che sembrano stare lì per riempire spazio e allungare il brodo.

Il protagonista, in particolare, è abbastanza stereotipato caratterialmente per essere uno zombi che si rincarna all'infinito, ma tutto sommato chi conosce l'inglese qualche risata se la farà di sicuro: il gioco, infatti, non è stato localizzato nella nostra lingua. D'altra parte chi si avvicina per la prima volta alla serie potrà contare su una storia tutta nuova, slegata dalle precedenti, eccezion fatta per qualche simpatico cammeo o easter egg.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Disgaea 6 è stato infatti pensato proprio come un punto d'inizio ideale per nuovi giocatori sotto diversi aspetti, non ultimo quello della narrativa. Forse non è un caso che Nippon Ichi sia passato completamente al 3D, abbandonando una volta per tutte gli sprite bidimensionali che si muovevano sulle mappe isometriche per abbracciare un pubblico più moderno. La scelta, inizialmente accolta con scetticismo dalla comunità degli affezionati, si è rivelata più riuscita del previsto. Ci mancherà la pixel art d'antan, ma i nuovi modelli 3D, impreziositi da un ottimo cel shading e da buone animazioni, appaiono più coerenti nel contesto artistico generale, dando il meglio di loro nelle spettacolari cinematiche che riproducono incantesimi e attacchi speciali.

Tutto il resto lascia invece a desiderare.

Eccezion fatta per qualche mappa particolarmente ispirata, gli scenari sono poveri di dettagli, ma sono soprattutto le performance a deludere. Disgaea 6 consente di scegliere tra tre diverse impostazioni grafiche: Graphics, Balanced e Performance. Dopo averle testate per diverse ore, possiamo affermare che Balanced è l'unica che abbia veramente senso di esistere: pur sporcando un po' la grafica, riesce a mantenere una fluidità che Graphics si sogna, dato che scambia la stabilità per un mediocre antialiasing. Performance, invece, non ha minimamente senso: l'immagina perde così tanta risoluzione da diventare inguardabile. In ogni caso, sappiamo per certo che Switch può fare di meglio.

Per vecchi e nuovi giocatori

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Spiegare le dinamiche di un titolo come Disgaea è un'impresa titanica, se non altro perché sono numerosissime e molte di esse sono indipendenti dalle altre. Questo, in un certo senso, è sempre stato il punto di forza della serie Nippon Ichi, che può essere giocata e goduta senza approfondire troppo il gameplay; chi invece adora fare di conto, memorizzare statistiche e costruire eserciti impossibili, può letteralmente trascorrere centinaia di ore su un titolo che ne vuole circa una trentina per completare solo la campagna principale.

Ci soffermeremo dunque sulle meccaniche più importanti e sulle novità che distinguono Disgaea 6: Defiance of Destiny dai suoi predecessori. Innanzitutto è bene sottolineare che le temutissime semplificazioni che avevamo notato nella demo non ci hanno pesato più di tanto e, anzi, in qualche caso abbiamo finito per trovarle ben studiate. Tornando al discorso di prima, erano soprattutto i giocatori che investivano tantissimo tempo nella personalizzazione delle proprie unità a divertirsi coi "numeroni" di Disgaea, serie nota per la sua esagerazione.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Se un tempo per infliggere milioni o miliardi di danni era necessario lavorare su personaggi, equipaggiamento e abilità, Disgaea 6 prende una scorciatoia e accelera enormemente questo processo, facendo raggiungere questi livelli nel giro di poche ore e senza troppi sforzi. Da una parte, questa soluzione mortifica l'impegno nei vecchi giochi; dall'altra, è chiaro che Nippon Ichi ha voluto insistere su questo peculiare aspetto del franchise - con tanto di battage pubblicitario - proprio perché lo distingue da qualunque altro strategico a turni sul mercato.

Calandoci nei panni di un giocatore che non ha mai avuto a che fare con Disgaea, dobbiamo ammettere che il diabolico piano della software house nipponica ha un suo perché. Ciò non significa che investire sul gioco dia meno soddisfazioni. Nippon Ichi ha semplicemente alzato l'asticella, aumentando il livello massimo raggiungibile (ora 99.999.999 e, sì, avete letto bene) e incrementando proporzionalmente i valori che possono raggiungere le statistiche. Si inizia con personaggi che hanno valori a cinque cifre e che possono raggiungere i miliardi solo aumentando di livello, processo tra l'altro molto più veloce rispetto a prima.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Una delle divergenze col passato più interessanti sta proprio nel modo in cui si guadagnano i punti esperienza. Un tempo ogni unità li riceveva dopo aver compiuto un'azione, e questo comportava un sensibile squilibrio tra i personaggi che muovevamo più spesso, come i protagonisti, e tutti gli altri. Ora, invece, i punti esperienza vengono assegnati a fine missione a tutte le unità che hanno partecipato alla battaglia, e solo quelle che si sono distinte maggiormente, magari compiendo azioni specifiche - per esempio, infliggendo i colpi di grazia o curando gli alleati - guadagnano un po' di esperienza bonus.

Oltre ai punti esperienza ogni unità guadagna anche una valuta chiamata Mana, necessaria a potenziare incantesimi e tecniche speciali in modo che infliggano più danni o abbiano una portata maggiore, imparare nuove Evility (abilità passive apparse già nei precedenti Disgaea) o trasformarle in pergamene per insegnarle ad altri personaggi, e così via.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Il Mana serve anche a chiamare la Dark Assembly a raccolta: è una specie di minigioco in cui si scommette sul consenso dei senatori del Netherworld in merito alle nostre richieste, consenso che eventualmente possiamo anche comprare con le buone o con le cattive. Questa funzione storica della serie torna con una miriade di opzioni vecchie e nuove, tra le quali spicca il sistema della Super Rincarnazione che permette di far ripartire un personaggio da livello 1 conservando le abilità apprese e una percentuale sui valori raggiunti nelle varie statistiche: in questo modo, quando aumenterà di livello, i suoi parametri raggiungeranno valori sempre più alti. È così che i giocatori possono "rompere" il gameplay di Disgaea 6. Super Rincarnando i personaggi più e più volte, accumulando il Mana e sfruttando le funzioni della Dark Assembly, si possono raggiungere numeri semplicemente senza senso. In quest'ottica, aiuta anche il sempreverde Cheat Shop, che permette di modificare a compensazione alcuni parametri durante le partite, per esempio aumentando i punti esperienza ma diminuendo il Mana, il denaro in entrata, eccetera.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Il Juice Bar è invece un'aggiunta geniale che speriamo di rivedere in futuro, magari meglio rifinita. Questo servizio permette di distribuire a piacimento i punti esperienza e il Mana guadagnati in eccesso, per esempio da quei personaggi che hanno raggiunto il limite consentito e che altrimenti sprecherebbero queste risorse. Il Juice Bar serve quindi a microgestire i personaggi in modo ancora più preciso, ma purtroppo richiede una quantità esorbitante di HL (i soldi del Netherworld, insomma) per essere sfruttato spesso e finisce ben presto in secondo piano.

Un'ultima novità che abbiamo usato poco, ma comunque apprezzato, è la Demonic Intelligence. Questa funzione ricorda il sistema Gambit di Final Fantasy XII, sebbene sia anche più complessa: in pratica possiamo impostare per ogni personaggio uno o più "fili di pensieri", direttive legate da circostanze e logiche che automatizzano i comportamenti in battaglia. Per esempio possiamo fare in modo che un personaggio si curi usando un consumabile ogni volta che la sua salute scende sotto una determinata percentuale.

Impostando molteplici fili dei pensieri, possiamo automatizzare completamente le battaglie, scrivendo in prima persona l'intelligenza artificiale dei nostri personaggi. È un'operazione complicata che richiede tempo e pazienza, ma che potrebbe diventare una preziosa risorsa per i giocatori che amano grindare ore e ore.

Combattimenti strategici

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Vale la pena spendere due parole sul sistema di combattimento per tutti quei lettori che non hanno mai messo le mani su un Disgaea. Come abbiamo detto, spiegarlo per filo e per segno sarebbe difficile, perciò vi consigliamo di scaricare la demo per Nintendo Switch disponibile sull'eShop: vi farà da tutorial e potrete importare i salvataggi nel gioco finale, qualora decideste di acquistarlo.

Disgaea 6 è fondamentalmente uno strategico a turni. Una volta scelta una missione, bisognerà sconfiggere ogni nemico per vincere la battaglia, che si comincia schierando un certo numero di unità nel nostro esercito. Lo scontro si svolge alternando il turno del giocatore e quello dei nemici. Durante il suo turno, il giocatore può spostare i suoi personaggi, farli attaccare o compiere altre azioni, senza seguire un ordine preciso come succede in molti altri strategici. Per esempio potete compiere un'azione con un personaggio, muoverne un altro e poi spostare il primo al suo posto e così via. I personaggi, inoltre, non seguiranno gli ordini impartiti finché non avrete dato il vostro OK col comando Execute o non avrete messo fine al vostro turno: nel secondo caso, ogni ordine in sospeso sarà eseguito prima che tocchi ai nemici.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Oltre a essere straordinariamente versatile e libero, il sistema di combattimento di Disgaea 6 contempla una quantità ridicola di meccaniche e funzionalità che il giocatore può incrociare in vari modi. Disponendo le sue unità intorno ai nemici in un certo ordine o formazione, si innescano attacchi multipli e combinati. I personaggi si possono sollevare a vicenda per lanciarsi da un punto all'altro della mappa e guadagnare terreno, oppure formare assurde torri umane per raggiungere posizioni sopraelevate altrimenti inaccessibili. Torna anche la storica dinamica del Geo Panel: praticamente una parte della mappa potrebbe essere influenzata da manufatti chiamati Geo Symbol che conferiscono alle unità sopra di essa vantaggi o svantaggi. Il giocatore può manipolare il Geo Panel, magari distruggendo o spostando i Geo Symbol, per appropriarsi di quei vantaggi o indebolire i nemici nei modi più fantasiosi e creativi.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Seppur leggermente semplificato - per esempio, i personaggi non possono più impugnare armi secondarie e i mostri che possiamo reclutare non possiedono più capacità uniche come in passato - il sistema di combattimento di Disgaea 6 non ha nulla da invidiare ai precedenti episodi. Mancano alcune meccaniche dei vecchi Disgaea, come la possibilità di brandire i mostri come armi o la modalità Revenge ma, pur con tutta l'esagerazione e l'assurdità che lo contraddistinguono, persino in un Disgaea il troppo avrebbe rischiato di stroppiare. D'altronde, i contenuti non mancano. Tra le missioni principali, le missioni DLC e le mappe procedurali dell'Item World - meno fantasiose o elaborate rispetto al passato, purtroppo, ma sempre divertenti da affrontare per potenziare l'equipaggiamento - Disgaea 6 è un titolo ricchissimo che non può deludere gli appassionati degli strategici a turni e delle assurdità tutte giapponesi.

Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.
Disgaea 6: Defiance of Destiny, un'immagine del gioco in versione Nintendo Switch.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (4)
5.5
Il tuo voto

Disgaea 6: Defiance of Destiny è un ottimo strategico a turni e alcune novità introdotte da Nippon Ichi meritano sicuramente di tornare anche in futuro. I nuovi giocatori non si renderanno conto delle manchevolezze di una formula fin troppo collaudata che comincia a sentire il bisogno di una maggior innovazione, mentre i veterani del franchise potrebbero trovare eccessivamente semplificati alcuni aspetti della serie. Al netto di un comparto tecnico poco soddisfacente, Disgaea 6 ha anche il problema di una narrativa meno divertente del solito; tuttavia, la ricchezza di contenuti e la profondità del gameplay riusciranno facilmente a convincere chiunque ami il genere.

PRO

  • Il sistema di combattimento strategico è eccellente anche stavolta
  • Alcune novità davvero interessanti che speriamo di rivedere in futuro
  • Una pletora di opzioni per microgestire e perfezionare la squadra

CONTRO

  • Trama e personaggi meno ispirati del solito
  • Alcuni cambiamenti potrebbero deludere i veterani della serie
  • Graficamente Switch può fare molto meglio