Era il 2010, il periodo in cui c'era una Nintendo Wii in ogni salotto e una gran parte dei team di sviluppo era pronta a rischiare nella sperimentazione dei sensori di movimento. Warren Spector e Walt Disney decisero che era il momento perfetto per tentare di reinserire Topolino nel mercato videoludico, proponendolo in una versione più eroica ("Epic Mickey", appunto) e in un'avventura sì cartoonesca, ma dalle tonalità abbastanza oscure. Andò bene, tanto che qualche anno dopo vide la luce anche un sequel.
A quasi quindici anni di distanza, a THQ Nordic e al team dei Purple Lamp è stato assegnato il compito di riportare sulle console di attuale generazione e su PC Disney Epic Mickey: Rebrushed, remake dell'avventura originale, nella consapevolezza che il fattore divertimento non invecchia di un giorno, ma il comparto grafico-tecnico invece sì. Si avrà modo di confermarlo ampiamente nella recensione che segue, dal momento che il titolo in sé è rimasto identico, nei suoi pregi e nei suoi difetti, all'edizione del 2010, mentre ad essere cambiati sono gli aspetti estetici e prestazionali (con minimi interventi per ammorbidire, laddove possibile, il gameplay). Che vi piaccia o meno dipingere, è quindi il momento di impugnare ancora una volta il pennello magico.
Cartoni animati dimenticati: avventura a Rifiutolandia
L'immagine condivisa di Topolino (o se preferite di Mickey Mouse, all'americana) è quella dell'investigatore lucido ed equilibrato, altruista e competente. Nel 2010, però, Warren Spector propose qualcosa di differente: la mascotte veniva riportata alle sue origini (anche nel vestiario), cancellando idealmente tutto quello che ere avvenuto in anni di onorato servizio, dipingendola (è proprio il caso di dirlo) come imprudente e pasticciona.
Difatti tutto il pretesto narrativo di Disney Epic Mickey: Rebrushed è dovuto proprio all'intromissione di Topolino nell'operato del mago Yen Sid (quello di Fantasia). Dopo essersi intrufolato nel suo studio attraverso uno specchio magico, Topolino mette le sue manacce guantate sul plastico dello stregone, rovesciandovi sopra solvente e pittura magica, alterando così il mondo parallelo, fantastico, rappresentato dal modellino.
A causa di questo pasticcio iniziale, per il quale Topolino non è mai stato punito perché se l'è subito data a gambe, il mondo di Rifiutolandia - dove vivono i personaggi dei primi cortometraggi e lungometraggi Disney, presto dimenticati dal pubblico - è stato invaso da Macchia Nera e dai suoi sgherri (su tutti, il noto Scienziato Pazzo). Starà proprio a Topolino rimediare ai suoi errori, viaggiando per Rifiutolandia, aiutando i suoi abitanti ed eliminando, a colpi di pennello, i terribili Macchiaioli, cioè gli sgherri di Macchia Nera.
Lungo la strada sarà possibile incontrare alcuni dei più famosi personaggi Disney, come Pietro Gambadilegno, Orazio, Clarabella e altri, ma tutti in versioni "datate" e quindi ufficialmente sparite, negli anni contemporanei, dal canone Disney. Si tratta di una cosa curiosa: tali personaggi da noi sono ancora in voga grazie alle storie del settimanale Topolino, mentre negli Stati Uniti e nel resto del mondo dopo i vecchi cartoni animati la loro visibilità è stata pressoché nulla. Il più importante tra questi personaggi perduti, a metà tra antagonista e supporto di Topolino, sarà infatti Oswald il coniglio fortunato, primo personaggio in assoluto ad essere creato (e poi accantonato) da Walt a favore di Mickey Mouse; da cui anche l'ambiguità dei suoi atteggiamenti nei confronti del protagonista.
L'avventura principale di Disney Epic Mickey: Rebrushed consiste nell'alternanza tra livelli di più ampio respiro, completamente in 3D (che sono i maggiori) ad altri a scorrimento orizzontale e verticale in 2.5D (i minori). Nei primi il gameplay è ufficialmente quello di un action adventure (con minime componenti ruolistiche). Per proseguire nella storia, combattere i nemici e risolvere minimi puzzle ambientali, il protagonista utilizza il pennello magico e dello speciale solvente: il primo "dona realtà" ad elementi dello scenario altrimenti invisibili; il secondo, oltre a eliminare i nemici, "cancella dal mondo di gioco" piattaforme, muri e altri oggetti di interesse. È possibile così interagire in modo creativo con gli stessi livelli; considerate, comunque, che Disney Epic Mickey: Rebrushed era e resta estremamente lineare e guidato.
I livelli 2,5D vantano, invece, un'anima esclusivamente platform. Benché brevissimi, sono i più originali e particolari, anche perché ciascuno di essi viene proposto come riadattamento videoludico di specifiche pellicole Disney: Topolino e il fagiolo magico, l'arcinoto Steambot Willie, La torre dell'orologio, e via dicendo.
Un buon remake
Aggiornare alle console di attuale generazione un titolo come Epic Mickey non era sulla carta impresa semplicissima, considerando che il punto di forza principale su Nintendo Wii era proprio l'utilizzo dei sensori di movimento, adibiti a controllare in maniera diretta i pennelli del protagonista.
Su PlayStation 5 questo problema è stato risolto grazie alla combinazione di giroscopio e mira assistita: muovere la telecamera per "puntare" i pennelli contro i punti di interesse è ora, se possibile, ancora più semplice della controparte originale, anche perché non sono più presenti i comandi gestuali "eccessivi" legati al Wiimote.
Anche per quanto riguarda la telecamera, in generale, sono intervenuti miglioramenti significativi, utili a renderla più responsiva tanto negli ambienti chiusi che in quelli aperti. In un paio di occasione, comunque, abbiamo notato fastidiosi glitch visivi - soprattutto in caricamento di aree specifiche - in cui il mirino è diventato improvvisamente gigantesco.
Le novità apportate a Disney Epic Mickey: Rebrushed, ovviamente, non hanno riguardato tanto i contenuti quanto l'esperienza generale, il comparto tecnico-grafico e alcuni accorgimenti lato gameplay. Questi ultimi sono in realtà davvero minimi e consistono principalmente nell'introduzione dello scatto/corsa per Topolino, utile a non impiegare un'eternità per raggiungere uno specifico punto dei livelli. Oltre a ricreare da zero tutti gli ambienti e i personaggi in 3D, gli sviluppatori sono anche riusciti a non creare disomogeneità tra i filmati di intermezzo in 2D (che non sono doppiati e recano un effetto più sfocato) e il gameplay vero e proprio (in alta definizione). Su PlayStation 5 abbiamo inoltre fruito dell'avventura a 60 fps quasi sempre granitici, confermando così un buon lavoro di ottimizzazione sulla console Sony.
Conclusioni
Disney Epic Mickey: Rebrushed è esattamente ciò che aveva promesso di essere: un remake dell'avventura originale del 2010, in grado di riproporne, nel contesto contemporaneo, la fruibilità e il "fattore sorpresa" che avevano contraddistinto il predecessore, aggiornando quest'ultimo, ovviamente, dal punto di vista sia grafico che tecnico. Ed effettivamente il titolo è ora apprezzabilissimo su console di attuale generazione (lo abbiamo recensito su Playstation 5), presenta minimi tempi di caricamento e un framerate fisso a 60 fps. Resta complessivamente un po' spigoloso, com'è ovvio risalendo a quattordici anni fa, e si sarebbe potuto forse migliorarne ancora un po' la fruibilità introducendo l'accesso diretto ai singoli livelli (anche per il completamento delle missioni secondarie). Dopotutto, comunque, va bene anche così.
PRO
- Complessivamente, un ottimo remake
- Divertente esattamente come 14 anni fa
- Apprezzabili (anche se minimi) accorgimenti al gameplay
CONTRO
- Meccaniche originali nel 2010, meno nel 2024...
- Ancora nessuna possibilità di rigiocare i singoli livelli
- Molto guidato e semplice