Dr. Mario World riporta in auge un franchise particolarmente caro a una fetta di appassionati Nintendo, legato da sempre a un contesto di mobilità e a meccaniche ispirate ai classici puzzle game in stile match-3. Durante la lavorazione di questa recensione, tuttavia, ci siamo resi conto di quanto l'esperienza sia stata modificata in occasione del debutto sui dispositivi iOS e Android. Quello che ci viene proposto, nel tradizionale formato freemium, è infatti un titolo dalle prerogative differenti rispetto al passato, che adotta uno scorrimento delle capsule dal basso verso l'alto ma soprattutto consente di giocare in maniera estremamente dinamica, sfruttando appieno le potenzialità del touch screen per gestire con precisione e rapidità ogni elemento; addirittura rilasciando due pillole contemporaneamente per inanellarle al volo, se necessario.
La fase tutorial è un po' banale e ci accompagna nel corso dei primi venti livelli della campagna per illustrarci i meccanismi e le variabili con cui avremo a che fare, dopodiché fortunatamente le cose prendono il volo ed è in particolare la varietà delle sfide a tenere banco. Il nostro compito chiaramente è quello di eliminare tutti i virus mettendo a contatto tre o più elementi dello stesso colore e sfruttando a tal fine le nostre capsule, formate da due "caselle" che possono essere invertite e gestite singolarmente laddove solo metà del "mattoncino" esploda, anche qui con rapidi movimenti della mano. Come detto, la filosofia in stile Columns è stata superata in favore di un approccio molto libero e interessante, che permette di guidare liberamente la risalita delle medicine e di posizionarle in qualsiasi punto dello schermo, a prescindere dalla presenza di eventuali ostacoli.
Gameplay e variazioni sul tema
L'esperienza offerta da Dr. Mario World è dunque qualcosa di diverso dal solito, che tende molto più al panorama dei puzzle game per dispositivi mobile che non a quello delle console, che siano portatili o meno. La sensazione è che Nintendo abbia svolto in questo caso un ruolo di semplice supervisore rispetto a soluzioni che appaiono piuttosto familiari agli occhi di chi conosce questo tipo di produzioni per i terminali iOS e Android, vedi ad esempio la struttura impostata con il tradizionale percorso e le tre stelle ottenibili laddove ci si renda protagonisti di un'ottima performance.
Tale aspetto del gioco viene determinato dal numero di capsule che restano inutilizzate alla fine di ogni livello, e chiarisce quale effettivamente sia il focus del gameplay: pianificare le mosse con attenzione piuttosto che con rapidità (be', a meno che non ci si trovi in un livello sfida con tanto di timer!), sfruttando quando possibile anche eventuali potenziamenti. Questi ultimi consentono di eliminare le bolle inutili, distruggere un qualsiasi mattone, ecc., ma per ottenerli bisogna necessariamente ricorrere alla valuta pregiata del gioco, i diamanti: un elemento di cui parleremo a breve. Ci interessava piuttosto sottolineare come gli sviluppatori abbiano saputo mischiare le carte in tavola spesso e volentieri, proponendo situazioni sempre differenti e cambiando di tanto in tanto anche l'obiettivo principale del match. Capita infatti che in alcuni casi ci si trovi ad avere a che fare con gusci di tartaruga che possono eliminare intere file di virus, bombe che distruggono ciò che si trova nelle caselle adiacenti, tutta una serie di ostacoli extra (nemici ghiacciati o nascosti nei muri) e bombole che, una volta eliminate, vanno a riempire istantaneamente il nostro indicatore della mossa speciale. La manovra varia a seconda del dottore che abbiamo scelto di utilizzare fra Mario, Bowser e Peach: il primo può far scomparire la prima fila di elementi dal basso, il secondo le prime due file, la terza una colonna pescata a caso fra quelle presenti nello scenario. Ulteriori sfaccettature risiedono nella possibilità di assumere degli assistenti che producono variazioni nell'ottenimento dei premi: piccoli incentivi che vengono tuttavia celati anch'essi dietro l'immancabile paywall.
Anche in multiplayer!
Dr. Mario World include sì una ricca campagna in single player, ma anche una simpatica modalità multiplayer competitiva per partite uno-contro-uno, a cui è possibile accedere dopo aver superato il ventesimo livello. Ci si può affidare al matchmaking per trovare un avversario oppure invitare un amico in vari modi differenti, incluso un link via WhatsApp; dopodiché ci si trova in un contesto simile a quello del classico Puyo Puyo, in cui cioè effettuando tante eliminazioni si spediscono virus nello schermo dell'altro giocatore, rendendogli le cose più complicate.
Struttura e microtransazioni
Dr. Mario World vi terrà compagnia per un bel po' di tempo, a giudicare dalla corposa struttura messa a punto dai tre team al lavoro sul gioco, nella fattispecie Nintendo, NHN e LINE. Allo stato attuale sono infatti oltre duecento i livelli a disposizione degli utenti, distribuiti all'interno di cinque mondi divisi ognuno in due aree.
Ulteriori contenuti verranno aggiunti con i prossimi aggiornamenti, come da tradizione, ma già così parliamo di un titolo parecchio duraturo e discretamente impegnativo laddove si raggiungano le fasi più avanzate, cosa che ancora non siamo stati in grado di fare per via dell'azzeramento dei progressi avvenuto in concomitanza con il lancio globale del gioco. In che modo questa corposità viene influenzata dalle inevitabili microtransazioni? Diciamo che abbiamo visto situazioni ben più problematiche, ma chi non ha dimestichezza con le produzioni freemium potrebbe certamente risentirsi di fronte a determinati vincoli. Cominciamo col chiarire che ognuno dei cinque cuori a nostra disposizione richiede ben trenta minuti per ripristinarsi gratuitamente, il che significa che di fronte a livelli particolarmente complessi potremmo trovarci privi di vite e costretti ad attendere un bel po' di tempo per effettuare un nuovo tentativo. Finché si vince invece va tutto bene: il cuore utilizzato per il tentativo viene restituito a obiettivo raggiunto, il che significa che i più bravi potranno passare letteralmente ore a giocare senza alcuna pausa forzata. I diamanti, la valuta pregiata che si acquista per forza di cose con denaro reale, servono per poter sbloccare rapidamente nuovi assistenti (che forniscono dei bonus sui ricavi, ma non così significativi), per ottenere dei continua in caso di game over e per ricorrere ai potenziamenti nel corso di un match che magari si è messo male. Dal punto di vista tecnico non c'è molto da dire: la grafica di Dr. Mario World è esattamente come ci aspettavamo che fosse, carina e colorata, così come le musiche e le vocine di accompagnamento, che entrano rapidamente in testa.
Conclusioni
Dr. Mario World parte un po' a rilento, ma poi ingrana e conquista. Si tratta di un puzzle game per molti versi più vicino alla tradizione delle produzioni mobile che non alla scuola Nintendo, ma che sa farsi apprezzare e introduce un bel po' di interessanti novità rispetto alla formula classica della serie. Cambiano di fatto le meccaniche, votate a una maggiore rapidità e precisione delle mosse, con un uso a tutto tondo del touch screen per la gestione immediata e diretta delle capsule; e cambia la visione strutturale, che si adegua ai numeri e alla consistenza a cui il mercato dei titoli freemium ci ha ormai abituati. Le microtransazioni pongono alcuni limiti abbastanza chiari, ma fortunatamente non ci si ritrova mai bloccati se non, eventualmente, per qualche pausa forzata in attesa che i cuori vengano ripristinati.
PRO
- Formula rinnovata e interessante
- Tantissimi livelli, e ne arriveranno altri
- C'è anche il multiplayer
CONTRO
- Inizia un po' a rilento
- Qualche vincolo legato al modello freemium