Facciamoci una partita a carte!
Il nuovo tie-in della serie, sviluppato appositamente per Nintendo DS, si chiama Dragon Ball Z: Goku Densetsu ed è un gioco di ruolo con le carte. Una volta scelto uno dei personaggi disponibili (inizialmente Goku, Gohan e Piccolo, ai quali poi si aggiunge Vegeta), si ripercorre la trama del fumetto a partire dall'arrivo di Radish fino allo scontro con Cell. I livelli variano a seconda del personaggio, e raccontano la storia dal suo punto di vista, combattimenti inclusi; e non mancano le aggiunte, in modo da "allungare il brodo" così come succede nel lentissimo cartone animato. Ogni stage contiene un tabellone a caselle, e si ha un mazzo di cinque carte per ogni turno. Le carte hanno ognuna un valore di attacco (in alto a sinistra) e difesa (in basso a destra) che vanno da 1 a 7, con la Z a fare da "jolly" (vale 8), e si dividono in questo modo: Attacco (dà la possibilità di sferrare un colpo, diverso a seconda dell'immagine raffigurata), Energia (aumenta il valore di attacco delle carte rimaste nel mazzo), Allenamento (aumenta il valore di difesa delle carte rimaste nel mazzo), Personaggio (si può attaccare con un altro personaggio, raffigurato sulla carta), Oggetto (si può usare uno degli oggetti raccolti sul tabellone), Inverti (modifica l'esito di una giocata, invertendo il valore di attacco della nostra carta con quella dell'avversario), Nascondi (ci permette di fuggire dal combattimento) e Z (che può diventare la carta che vogliamo). Dobbiamo giocare le nostre carte per muoverci sul tabellone, nel qual caso il valore di attacco indica di quante caselle possiamo spostarci (in una direzione predefinita, che può essere modificata solo in presenza di bivi) e quello di difesa serve alla fine di ogni movimento, per vedere se saremo attaccati o meno da un nemico in agguato (lo scontro avviene se la nostra carta ha un valore di difesa inferiore a quella dell'avversario). Ogni combattimento vinto fa salire il livello del nostro personaggio, e a un livello più alto corrisponde non solo un maggior numero di punti ferita, ma anche la possibilità di usare una capsula hoipoi per aumentare la possibilità di pescare una carta anziché un'altra. All'inizio si può giocare solo una carta per volta, ma dopo alcuni livelli diventa accessibile un sistema di combo sia di attacco che di difesa: è possibile associare le carte con il medesimo valore di attacco (combo di attacco) o di difesa (combo di difesa) in modo che si raggiungano dei numeri molto alti, quindi attacchi di potenza eccezionale e difese solide come l'acciaio.
Goku serve il poker!
Ma come funzionano esattamente i combattimenti in DBZ: Goku Densetsu? Il nostro avversario ha il nostro stesso numero di carte per turno (cinque). Dobbiamo selezionare una carta (o più di una, se già funzionano le combo) e giocarla, quindi confrontarla con la carta giocata dal nemico: se abbiamo un valore di attacco maggiore, vinciamo la mano e dunque si attiverà la carta (a seconda che sia una carta d'attacco o di diverso tipo, vedi sopra). In caso di attacco, questo avrà una potenza pari al valore di attacco della carta, e l'avversario potrà difendersi a seconda del valore di difesa della sua carta. Viene da sé che se il nostro attacco ha valore 7 e la difesa del nemico ha valore 2, infliggeremo 5 danni pieni. Tutto ciò avrà risvolti più o meno marcati a seconda della differenza di livello dei due contendenti. Spiegare il funzionamento del gioco a parole non è semplice, ma bastano due partite per comprendere tutto perfettamente e notare anche i numerosi risvolti strategici di questo genere videoludico... ci si può gettare all'attacco o approfittare dei combattimenti "leggeri" per far "crescere" il proprio mazzo, ad esempio, oppure giocare le carte con basso valore di attacco solo per muoversi sulla tabella. La routine di movimento e combattimenti si ripete in ognuno dei numerosi stage disponibili, che come accennato riprendono la storia di Dragon Ball dall'arrivo di Radish fino allo scontro con Cell, in una lunga avventura che non mancherà di appassionare i fan della serie.
Realizzazione tecnica
I giochi in cui i combattimenti si svolgono in automatico, attraverso sequenze animate, appartengono ormai a un genere di grande successo, soprattutto in Giappone. Dai tempi del primo Super Robot Wars, comunque, le cose sono molto cambiate e ora assistere agli scontri difficilmente diventa noioso, per via delle numerose animazioni di cui sono dotati i personaggi e delle varie azioni disponibili. Il discorso vale anche per Goku Densetsu: pur avendo personaggi privi di animazioni, la grafica del gioco riesce a esprimere un dinamismo fuori dal comune e completa il quadro con un ottimo uso dei colori (che risaltano più che mai sullo schermo del Nintendo DS, soprattutto se in versione Lite). Lo spettacolo per gli occhi è davvero di alto livello, e sebbene le sequenze non possano essere saltate, difficilmente vengono a noia. Il comparto sonoro contribuisce in modo importante all'atmosfera di urgenza dei combattimenti, con musiche molto ritmate, orecchiabili e coinvolgenti, unitamente a qualche buona voce (in Giapponese, per fortuna, laddove il gioco è completamente localizzato in Italiano nei numerosi testi a schermo). Si gioca utilizzando la stilo e il touch screen, in modo davvero intuitivo e comodo, seppure sia possibile usare anche i normali pulsanti e la croce direzionale. Entrambi gli schermi vengono sfruttati nel migliore dei modi: in quello superiore appare il tabellone (che può essere spostato sotto se vogliamo esplorare i percorsi delle caselle), in quello inferiore le carte a nostra disposizione. Durante i combattimenti, nello schermo superiore vedremo l'avversario, mentre le sequenze di attacco si svilupperanno su entrambi i display. Oltre alla modalità di gioco in singolo, Goku Densetsu offre anche un multiplayer in locale, fino a quattro giocatori (tutti in possesso della cartuccia) o per soli due partecipanti (con una sola cartuccia – ma la cosa non è stata gestita in modo eccezionale). Purtroppo manca un multiplayer online via Nintendo Wi-Fi Connection, ed è davvero un peccato.
Commento
Dragon Ball Z: Goku Densetsu è senz'altro un videogame atipico, molto "giapponese", ma è incredibile come sia capace di coinvolgere e appassionare anche chi non conosce il manga di Akira Toriyama. Questo sia per la bontà della sua struttura, sia perché è completamente localizzato in Italiano, cosa che lo rende davvero un prodotto accessibile a tutti. Tecnicamente ottimo, con una grafica ben più che funzionale (seppure offra margini di miglioramento su diversi fronti), un sonoro all'altezza e un sistema di controllo pressoché perfetto, questo nuovo tie-in di Dragon Ball Z si pone come uno dei prodotti su licenza più riusciti per DS, soprattutto perché è stato disegnato appositamente per il portatile Nintendo.
- Pro:
- Dotato di uno spessore sorprendente
- Tantissimi stage da affrontare con diversi personaggi
- Tecnicamente ottimo
- Contro:
- Non è possibile muoversi liberamente sul tabellone
- Alcuni stage forse sono troppo lunghi
- Manca un multiplayer online
Dragon Ball Z: Goku Densetsu è disponibile su Nintendo DS.
È davvero incredibile come determinate idee possano non solo influenzare l'andamento della propria vita, ma anche destare il vivo interesse di milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Forse è questo che Akira Toriyama ha pensato fra sé e sé, quando si è reso conto della portata del successo di Dragon Ball, un manga pubblicato per la prima volta in Giappone nell'ormai lontano 1984. Nel momento in cui la storia è diventata meno incentrata sull'umorismo e più sui combattimenti, cosa che nel cartone animato si verifica in concomitanza con la nascita della serie Z, Dragon Ball è diventato automaticamente la proverbiale gallina dalle uova d'oro... una gallina enorme, visto che a più di vent'anni di distanza il fenomeno non accenna a fermarsi e ciclicamente dà vita, fra le altre cose, a videogame di grande successo.