Siete stufi dei mastodontici giochi di ruolo di oggi che pretendono anche centinaia di ore per essere esplorati, per poi scoprire che il grosso dei contenuti sono missioni inutili che non sanno raccontare nulla? Bene, come sempre il mondo indie ha la risposta alle vostre preghiere: Dread Delusion. Sviluppato da Lovely Hellplace e pubblicato da DreadXP, Dread Delusion è un gioco di ruolo ispirato ai titoli degli anni 2000 per PlayStation ed è in arrivo il 14 maggio su PC tramite Steam, dopo un paio di anni di accesso anticipato.
Ora che la versione completa è finalmente all'orizzonte, abbiamo avuto la possibilità di provarla in anticipo e siamo pronti per dirvi cosa ne pensiamo in questa nostra recensione di Dread Delusion.
Dread Delusion; non guardare in basso
Dread Delusion ci porta in uno strano mondo a metà tra il fantasy e lo steampunk. La "terra" è andata distrutta centinaia di anni prima, a causa di un rituale magico che ha rischiato di cambiare l'intera realtà. L'unico luogo sicuro è una serie di isole volanti, continuamente in movimento. L'ambientazione è uno degli arcipelaghi, il più estremo del regno dell'Unione, il gruppo politico e militare che 40 anni prima ha preso il potere dopo aver vinto una guerra contro le divinità.
Da questa breve descrizione già capite come la storia delle Oneiric Isles di Dread Delusion è densa di dettagli e, come in ogni buon GDR, ci sarà tanto da scoprire, sia parlando con i personaggi che spulciando i libri che incontrerete lungo il viaggio. Ovviamente vi è anche la storia del nostro personaggio che parte come prigioniero (strano eh?) e deve viaggiare per l'arcipelago per trovare una serie di persone che sanno come fermare la cattiva di turno, pronta a usare un antico manufatto dal potere troppo grande per una sola persona.
Ovviamente poi si sommano le singole missioni secondarie, che raccontano la storia delle regioni, dove troveremo popoli maledetti, servitori di divinità divenute deformi, castelli infestati, antichi re che causano terremoti e non solo. È impossibile svelare tutto quello che troverete in Dread Delusion, ma possiamo confermare che si tratta sempre di racconti estremamente interessanti, che vanno a intrecciarsi alle volte tra loro e soprattutto portano a condizionare gli equilibri delle varie zone in modo permanente, permettendoci ovviamente di ottenere anche bonus pratici per il nostro personaggio.
La bellezza di Dread Delusion sta poi nel suo non voler dare una direzione troppo precisa: scordate gli indicatori sulla mappa che vi danno mille informazioni, le missioni vi spiegano dove dovete andare (ad esempio, "nelle campagne a nord-ovest della città") e poi vi lasciano liberi di esplorare, trovare percorsi e nel mezzo scoprire nemici, edifici abbandonati da espugnare, segreti magici e non solo. L'intera struttura di Dread Delusion è profondamente fondata sull'esplorazione, il desiderio di scoprire cosa si trova poco più in là, il tutto in mappe mai troppo grandi e con un numero di missioni mai esagerato e sempre ben integrato nella narrazione generale del mondo. Il fatto che siamo su isole volanti, inoltre, permette di nascondere con facilità in verticale nuovi luoghi e un semplice ascensore può essere la porta per uno dei più grandi segreti del gioco.
I ferri del mestiere di Dread Delusion
Dread Delusion è un GDR d'azione in prima persona nel quale possiamo far crescere il nostro personaggio in totale libertà, spendendo punti "Delusion" su quattro caratteristiche, ovvero la Forza, l'Astuzia, la Magia e il Carisma. Tutte hanno i propri scopi, come la capacità di abbattere porte chiuse, facilitare l'uso dei grimaldelli, scovare marchingegni magici che attivano passaggi segreti e convincere le persone a fare ciò che vogliamo.
Ogni missione e area è pensata per poter essere completata in più modi, così che ogni giocatore abbia quasi sempre modo di agire come preferisce, soprattutto evitando il più possibile i combattimenti se non gradisce le prove fisiche. Va anche detto che esplorando per bene e completando missioni è facile salire di livello spesso, poiché i punti "Delusion" si accumulano trovando dei teschi galleggianti. Dread Delusion, come già detto, punta tutto sull'esplorazione e premia quindi chi sa guardarsi attorno e scovare i segreti di ogni area: il bello è che ogni singolo punto del gioco ha qualcosa da raccogliere (anche solo qualche moneta o pozione extra), donando continua soddisfazione e spingendoci a controllare ogni centimetro della mappa.
L'altra faccia della medaglia è che se giocate come Dread Delusion chiede vi ritroverete ad essere veramente forti e pieni di risorse, il che rende soprattutto le fasi più avanzate un po' troppo semplici: sarebbe stato meglio se Dread Delusion fosse riuscito a limitare in parte le ricompense e avesse costretto il giocatore a focalizzare di più i livelli e a fare attenzione all'uso degli oggetti. In ogni caso, crediamo sia meglio essere un po' troppo forti che essere troppo deboli ed uscirne frustrati.
Un altro dettaglio che non ci ha convinto appieno è il sistema di combattimento e l'IA dei nemici. Sì, le battaglie spesso non sono obbligatorie, ma sono comunque una parte del gioco e sono sempre troppo banali. A parte il fatto che è facile potenziare la difesa al punto da subire danni ridicoli, i nemici sono visivamente vari, ma limitati a tre archetipi (e uno è raramente presente): il grosso di loro sa solo correrci incontro e colpirci, ma spesso un attacco caricato e un girotondo bastano per avere la meglio. L'unica meccanica raffinata è il parry, ma è complessa da usare e non ha senso perdere tempo con essa quando i combattimenti sono così rapidi. Se arrivasse un seguito di Dread Delusion (e lo speriamo) vorremmo vedere un nuovo sistema di combattimento.
Segnaliamo infine che Dread Delusion manca di una traduzione in italiano (o in qualsiasi altra lingua a parte l'inglese, se è per questo) e che alcuni testi potrebbero mettere in difficoltà chi non è particolarmente pratico. Per quanto riguarda la longevità, gli sviluppatori parlano di 10 ore per la trama principale, ma per come è strutturato è impossibile correre dritti tra le missioni principali ignorando tutto il resto (e non vorrete farlo), quindi aspettatevi almeno una ventina di ore. Finita la trama si sbloccano inoltre altri contenuti (niente spoiler): una trentina di ore per vedere bene o male tutto è probabilmente il conteggio più credibile.
Conclusioni
Dread Delusion è un GDR vecchio stile che punta tutto sull'esplorazione e sulla libertà, centrando in pieno l'obiettivo. Esplorare queste magiche e strane isole volanti è divertente e appassionante ed è un'esperienza che consigliamo, a meno che l'unica cosa che vogliate sia correre dritti e combattere tutto il tempo. Il sistema corpo a corpo e l'IA dei nemici è infatti banale, solo un extra nel mezzo del resto del gioco. Avremmo gradito anche un livello di difficoltà un po' più alto ma nel complesso, con la sua mappa mai troppo grande e missioni interessanti a livello narrativo, Dread Delusion è un'ottima avventura che non dovreste ignorare.
PRO
- Grande libertà d'approccio e di evoluzione del personaggio
- Bellissimo mondo da esplorare
- Mai troppo grande
CONTRO
- Livello di difficoltà un po' troppo basso
- Il sistema di combattimento è migliorabile