Che Eden Tomorrow non sia un campione mondiale di originalità lo si intuisce anche soltanto leggendone la sinossi: un protagonista di cui si sa poco o nulla che si schianta con la sua navicella su un pianeta alieno popolato da bestioni enormi e che deve cercare di portare a casa la pellaccia con l'aiuto di un amichevole droide. In pratica la copia carbone di Robinson: The Journey, titolo Crytek che oltre due anni fa cercava di portare un'avventura sci-fi con tutti i crismi su PlayStation VR, con esiti purtroppo tutt'altro che esaltanti. Proprio a causa di questo precedente non indimenticabile, chiunque sarebbe stato disposto a perdonare a Eden Tomorrow questa carenza di inventiva, se solo si fosse rivelato in grado di offrire un'esperienza all'altezza della situazione: peccato che il gioco ad opera di Soul Pix riesca addirittura a fare peggio del prodotto a cui si è così evidentemente ispirato...
Nubi di Eden sul nostro Tomorrow odierno
E dire che Eden Tomorrow si presenta tutt'altro che male, forte di una sequenza introduttiva drammatica e coinvolgente: l'alter ego del giocatore viene bruscamente risvegliato dall'IA della sua capsula di salvataggio, appena in tempo per accorgersi di stare precipitando su un pianeta sconosciuto mentre lo scafo va letteralmente in pezzi. Miracolosamente sopravvissuto allo schianto e all'incontro con un primo, temibile predatore, l'anonimo eroe si rende conto di non ricordare nulla del suo passato ma trova aiuto in Newton, un robottino volante che lo accompagnerà nel suo tentativo di recuperare la memoria e tornare a casa. Proprio la realizzazione di questo comprimario rappresenta il primo, grosso errore degli sviluppatori: quella che dovrebbe essere la spalla comica dell'avventura (come il Wheatley di Portal 2 per intenderci) si risolve invece in una presenza ridondante e prolissa che nella maggior parte dei casi appesantisce lo svolgimento della trama anziché alleggerirla.
Considerando come l'offerta di Eden Tomorrow lo avvicini più ai walking simulator che alle avventure propriamente dette, il fatto che la storia non risulti appassionante è un bel problema, che purtroppo si rivela solo della punta dell'iceberg dei limiti del prodotto. Le cose non vanno infatti meglio sotto il profilo del gameplay, che procede in maniera del tutto lineare con l'utente che passa ai comandi del protagonista o di Newton in fasi prestabilite. Nei panni dell'umano, tutto ciò che bisogna fare è camminare lungo gli scenari (con il pedante droide a negare costantemente ogni parvenza di libertà di esplorazione), raccogliendo indizi e occasionalmente cimentandosi in semplicissimi puzzle o prove di abilità. Queste ultime risultano particolarmente deludenti, sia perché appaiono slegate dalla normale progressione sia soprattutto perché sfruttano in maniera a dir poco superficiale - quando non proprio concettualmente errata - le potenzialità offerte dalla realtà virtuale.
Non va meglio quando si tratta di controllare Newton, anzi si può dire che si tratta delle fasi più noiose dell'intera offerta: queste prevedono soltanto di navigare i paraggi alla ricerca di una serie di celle energetiche indispensabili per caricare l'arma a impulsi in dotazione del droide, per consentirgli così di rimuovere determinati ostacoli e permettere al protagonista di proseguire. Come se le prospettive appena descritte non fossero già sufficientemente desolanti, la pietra tombale su Eden Tomorrow viene data dal fatto che queste routine vengono ripetute ciclicamente per tutto il corso dell'avventura, rendendo estenuanti le circa cinque ore richieste per vedere i titoli di coda. In questo quadro assolutamente negativo, l'unica piccola gioia viene dalle competenze tecniche di Soul Pix, che hanno consentito la realizzazione di un titolo VR che risulta perlomeno funzionale e immersivo. Per quanto la grafica del gioco non lasci letteralmente a bocca aperta, il colpo d'occhio è comunque notevole grazie soprattutto alla buona modellazione delle creature che popolano il pianeta e al senso di scala offerto dalle ambientazioni, due elementi che di fatto rappresentano l'unico, effimero antidoto alla noia totale del gameplay. A livello meramente scenografico, dunque, Eden Tomorrow sfrutta bene le potenzialità di PlayStation VR, e si impegna anche per rendere l'esperienza il più possibile adattabile a chiunque, grazie a poche ma utili opzioni che consentono di regolare il comfort della visione scongiurando per larga parte il rischio di chinetosi. Buono anche il lavoro svolto sotto il profilo sonoro, con effetti convincenti e un accompagnamento musicale perfettamente in linea con il mood dell'avventura: peccato che spesso il tutto venga coperto dall'insostenibile blaterale di Newton...
Conclusioni
Evidentemente non è destino che PlayStation VR possa fregiarsi di un'avventura sci-fi degna di questo nome ambientata in un pianeta misterioso popolato da bestioni giganti: dopo il deludente Robinson: The Journey, anche Eden Tomorrow fallisce in questo compito, cadendo però con un tonfo ancor più pesante del titolo Crytek. Colpa di un gameplay del tutto inconsistente, di una ripetitività sconfortante e di una trama che non coinvolge, il tutto appesantito dalla presenza di un comprimario fastidioso come il droide Newton. A poco servono i buoni valori tecnici della produzione Soul Pix, che non è esagerato definire come una tech demo decisamente troppo lunga e costosa.
PRO
- Immersivo e convincente in VR
- Tecnicamente di buona fattura
CONTRO
- Gameplay ridotto ai minimi termini
- Trama che non riesce ad appassionare
- Troppo lungo e ripetitivo
- Newton è un personaggio insopportabile