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F-Zero GX

Allacciate le cinture e accendete i motori multiplayer vi porta in pista..è tempo di adrenalina è tempo di F-Zero

RECENSIONE di La Redazione   —   10/11/2003
F-Zero GX
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F-Zero GX
F-Zero GX

Second Opinion

Non ci sono mezzi termini, F-Zero è una vera e propria esperienza, molto più di un gioco. L'aspetto visivo è sicuramente di prim'ordine, e la sensazione di velocità che si prova impugnando il joypad va al di là di qualsiasi altro gioco di guida futuristico. Peccato che nelle sfide a quattro, per poter mantenere il frame-rate identico al single player, sono stati sacrificati molti aspetti grafici, forse troppi: in molte piste rimane quasi solo il binario del tracciato, portando via tunnel, barriere ed elementi dello sfondo. Un prezzo molto alto da pagare per vedere il gioco scorrere a 2000 kmh, e che toglie ai giocatori più esperti molti punti di riferimento per una guida corretta, ma che non intacca il divertimento complessivo, merito anche di un sistema di controllo preciso ed efficace. Ma l'apice viene raggiunto con le innumerevoli modalità di gioco e di personalizzazione, che soddisferanno anche i palati più esigenti: parecchio difficile in single player ai livelli più avanzati ed ottimamente bilanciato nel multiplayer, rappresenta una sfida per tutti, dal fanatico delle corse al "guidatore della domenica". Tenendo conto di tutti i bonus da sbloccare (piste, auto, parti di ricambio, ghost car, musiche remixate ecc.) sia gareggiando nelle Coppe che affrontando lo Story Mode, capite bene che è un titolo destinato a durare molto a lungo. [Filippo Ferrari]

The fastest race on earth

Prima di cominciare ogni analisi del gioco mi pare doveroso per una serie storica come questa (prima maestosa apparizione su super nintendo al nome di F-Zero e bis concesso sulla 64bit con F-Zero X) spiegare cos'è una formula zero. Sin dalla sua prima versione F-Zero era caratterizzato come un gioco di corse futuristico che basava la propria fortuna sul track design e sul ritmo di gioco supersonico che veniva imposto al giocatore, poco tempo per respirare ancora meno per pensare bisognava diventare un tutt'uno con la macchina, sentirla nelle proprie mani e saper anticipare le curve per battere i propri avversari. Proprio da questo primo capitolo sono nati alcuni capisaldi della serie che verranno riutilizzati per le versioni successive, le ambientazioni sono riproposte con la dovuta evoluzione tecnologica (big blue e di mute city su tutte) non tanto per carenza di idee dei programmatori ma per una sorta di processo identificativo del gioco..F- Zero diventa un gioco indissolubilmente legato alle sue icone, che siano piste musiche o personaggi. Nella fattispecie una formula zero non è altro che una sorta di gara automobilistica ambientata in un non precisato futuro dove trenta piloti guidano strani automezzi volanti lungo tracciati che sfidano ogni legge di gravità, disseminati di salti, giri della morte e torsioni il tutto al di sopra di fondali assolutamente hi-tech. Piccola precisazione all'insieme, la formula zero non è fatta di team sponsorizzati, non è fisicamente per tutti, possono parteciparvi persone di diversa estrazione sociale ma con riflessi di molto sopra la media e automezzi ricavati dalle proprie possibilità economiche che ne determinano forme squadrate e grezze, rigature e angoli in cui spesso viene a mancare la vernice.

F-Zero GX
F-Zero GX

Gentlemen, start your engine

Il menu principale ci introduce ad una quantità spropositata di opzioni dove ai classici grand prix, versus, time attack e practice si aggiungono customize, lo story mode e i profili dei piloti. Entrando più nel dettaglio del gioco la prima modalità che il menù ci permette di scegliere è il grand prix, quattro tipi di sfide differenti in base alla difficoltà (novice, standard, expert e master, la scelta di questi va a pesare direttamente sulla velocità, la competitività e l'I.A degli avversari) ci introducono alle quattro coppe (ciascuna delle quali composta da 5 circuiti) : rubino, zaffiro, smeraldo e diamante, disposte in ordine di difficoltà e di complessità dei tracciati. Immediatamente dopo aver scelto la lega, verremo catapultati nello schermo di selezione dei personaggi (inizialmente i 5 storici del primo f-zero, successivamente fino a 30) ognuno dotato di un mezzo originale che si differenzia dagli altri oltre che per il design, per le statistiche di boost, body e grip in una scala di valori che va da A ad E, una volta fatta la nostra scelta la navetta sarà ulteriormente modificabile per quanto riguarda i colori ed il rapporto accelerazione/velocità massima. Per ogni gara ci ritroveremo a concorrere con altri 29 avversari e al termine della lega a seconda della nostra posizione in classifica verremo ricompensati con un determinato numero di crediti, utili per l'aquisto nello shop di vetture, elementi costruttivi per fzero o di missioni. La meccanica di gioco è sempre la stessa, A permette di accelerare, B di frenare, la funzione dei grilletti è stata leggermente modificata rispetto ad F-zero X ed ora permette di eseguire in maniera molto più intuitiva le curve più complicate, a Z e X sono stati assegnate le funzioni di offesa, la pressione del primo trasforma la nostra vettura in una trottola impazzita mentre il secondo si limita alla ben più utile sportellata laterale, infine Y serve per lo sfruttamento del boost, disponibile dal secondo giro, il cui uso danneggia la barra d'energia del nostro bolide (recuperabile tramite le solite strisce multicolore che troveremo sparse per la pista).

F-Zero GX
F-Zero GX

You got Booster!

Quello che rappresenta la novità di questo capitolo di F-Zero sono l'opzione di customize e lo story mode, nel primo avremo la possibilità di costruire il nostro automezzo (previo acquisto dei giusti pezzi in negozio) e di customizzarlo in seguito applicando sulla scocca texture gia presenti nel gioco o che potremo confezionare noi tramite un editor di pattern molto simile a quello gia visto per Animal Crossing. Lo shop è suddivo in tre parti, la prima riguarda il negozio di f-zero dove potremo completare il nostro carnet di personaggi e vetture utilizzabili durante il gioco, la seconda è relativa all'acquisto di elementi per la costruzione del nostro mezzo volante facendo bene attenzione a calibrare le solite statistiche di peso, grip, boost e body; la terza ed ultima sezione dello shop riguarda l'acquisto delle missioni fruibili nello story mode. Proprio nello story mode, ci troveremo a vestire i panni di Capitan Falcon che si troverà ad eseguire un determinato numero di prove, suddivise in capitoli e introdotte da scene in FMV che avranno la funzione di tenere unito il filo della storia. Non aspettatevi di trovarvi davanti ad un mero e facile tutorial, F-Zero è un gioco difficile e come tale lo story mode ha il compito di prepararvi alle insidie che le classi più alte nasconderanno, ci sarà quindi la prova che ci obbliga a prendere ogni boost seminato per il tracciato per recuperare delle capsule o ci si ritroverà in mezzo al deserto in una corsa pazza contro samurai goroh, evitando le rocce che cadono alla nostra sinistra. Altro caposaldo di F-Zero è di certo il versus mode, che anche in questa versione non delude, l'unico difetto riscontrato è che mentre lo split a due giocatori non fa perdere un colpo al gioco sotto l'aspetto del frame rate e dell'appeal grafico, il versus a quattro giocatori sacrifica i dettagli più lontani dei tracciati e molte animazioni degli oggetti per mantenere intatta la velocità e la fludità del gioco; comunque non preoccupatevi, vista la velocità in alcuni frangenti del gioco l'unica cosa che non avrete tempo di notare sono proprio i fondali. Dal punto di vista grafico F-Zero è di fatto inattaccabile, ogni pista è studiata e curata allo spasmo, con oggetti che si muovono perfettamente visibili anche dal punto più lontano della pista, riflessi e colori la fanno da padrona nelle piste di Vegas Palace, torsioni tubi e trasparenze sono all'ordine del giorno nelle Green Plant e l'atmosfera cupa e ricca di fulmini ci accompagnerà sulle griglie di Lightning; nulla è lasciato al caso e sul design futuristico del gioco si innesta un motore che non perde mai un colpo nemmeno nelle situazioni più confusionarie (immaginatevi trenta vetture in anguste curve a gomito che sparano boost a ripetizione) dando grande spolvero alle capacità grafiche del Gamecube. Altro discorso purtroppo per la sezione relativa alle musiche che, reprise storico di mute city a parte, si attestano su livelli mediocri e monotoni.

COMMENTO

In definitiva non rimane che consigliare il titolo confezionato dagli Amusement Vision, un ottimo gioco che pone solide basi per lo sviluppo della saga in futuro, senza mai dimenticare quello che ha segnato la fortuna di F-zero. Una componente estetica prima d'ora mai vista, un motore grafico ineccepibile su di cui si innesta una giocabilità pressoché infinita soprattutto in multiplayer: giocare a F-Zero è come fare un giro al di sopra un ottovolante impazzito. Al cubo si rimproverava la mancanza di racing game, bhe IL racing game è tornato.

    Pro:
  • Una esperienza visiva incredibile
  • Tonnellate di extras da sbloccare
  • Virtualmente infinito in multigiocatore
    Contro:
  • Musiche non sempre all'altezza
  • Veramente tosto ai livelli più difficili
  • Molti tagli alla grafica giocando in quattro

Quando ormai due anni fa Nintendo aveva annunciato che avrebbe lasciato lo sviluppo di uno dei suoi brand di maggior richiamo a Sega molti fan e puristi della serie avevano storto il naso soprattutto considerata la situazione in cui versava la software house di Osaka, appena uscita da una crisi che aveva sentenziato la morte prematura della sua ultima console, il Dreamcast I due anni sono passati, le bizzarre strategie di mercato di Nintendo (fino ad ora, aggiungerei sempre vincenti) sono ormai diventate una abitudine ed è tempo del debutto in tutte le sale giochi del mondo di F-Zero AX, nuova creatura di Amusement Vision che attraverso un cabinato avveniristico che monta la scheda arcade Triforce (realizzata in collaborazione con Nintendo e Namco) ci riporta a vivere le sfrenate emozioni della formula zero. A capire che probabilmente siamo davanti all'ennesimo gioiello targato Sega e sottoscritto Nintendo la gente ci impiega davvero poco e si attende con impazienza la versione casalinga che giunge da lì a breve, rinominata GX in favore della console che la ospita.