Gentlemen, start your engine!
La riproposizione in versione 2005 della Formula Uno secondo Sony, si snoda attraverso tre canoniche modalità rispettivamente chiamate: evento singolo, campionato e multigiocatore. Come in ogni racing che si rispetti il giocatore che prenderà parte all’evento singolo avrà a completa disposizione di scelta uno qualsiasi tra i piloti, le macchine e le piste del mondiale di formula uno; questa modalità non ha un vero e proprio scopo ma permette di prendere confidenza con le piste, con il sistema di comandi e magari creare del feeling con un pilota particolare. La modalità campionato è la diretta evoluzione dell’evento singolo: le gare non sono più amatoriali ma mettono in palio punti preziosi per la conquista del mondiale; il giocatore verrà catapultato all’interno del grande circo della formula uno e seguendo in tutta fedeltà quello che realmente succede, dovrà prendere parte a una serie di gare automobilistiche nel tentativo di spuntarla vittoriosamente sui propri avversari. Prima di ogni gara di campionato sarà possibile fare dei giri di prova sulla nuova pista per imparare a conoscerla oppure andare nei box virtuali per un ultima messa a punto prima dell’importante giro di qualifica. La prima nota negativa del gioco purtroppo viene proprio dal capitolo riguardante la messa a punto: le uniche modifiche apportabili alla macchina riguardano lo stile di guida del pilota (aggressivo, bilanciato o difensivo), scadendo forse fin troppo nell’impostazione arcade che il gioco non si premura di nascondere. Il raggiungimento di determinati obiettivi quali la vittoria del campionato mondiale porterà all’ottenimento di bonus quali vetture prese direttamente dal passato e piste inedite su di cui confrontarsi. La modalità wireless multiplayer permetterà di misurarsi su tre modalità particolari: nella prova cronometrata l’obiettivo sarà battere il tempo migliore, nel testa a testa due o più giocatori umani concorreranno fra di loro in un singolo gran premio e nell’ultima modalità chiamata gran premio singolo si sarà portati a gareggiare in una partita mista tra umani e auto guidate dall’IA. Una delle novità di questo capitolo su PSP è rappresentata dagli "scenari": questa sezione tramite una serie di prove mirate al miglioramento delle guida permetterà al giocatore di aumentare sensibilmente la non eccellente longevità del gioco: ad esempio verrà chiesto di portare al termine la gara in condizioni di gomme lise senza perdere ulteriori posizioni, oppure di percorrere un breve tratto di strada in un tempo prestabilito. Le missioni, seppur poche, aiutano di molto a contribuire al miglioramente dello stile di guida soprattutto per via delle situazioni limite che verranno proposte. Ultima e forse meno interessante modalità, è quella chiamata gara modalità TV: il gioco caricherà random all’interno del suo database una gara di formula uno, e la visualizzerà sullo schermo della PSP senza che si possa fare nulla se non osservare (come appunto si fa in televisione) la gara.
al non eccelso sistema di controllo si aggiunge un impostazione arcade troppo marcata e a volte fastidiosa
Dark side of the brum
Se fino a questo punto Formula1 Grand Prix poteva sembrare un gioco decente, tocca purtroppo disattendere questa valutazione. Il gioco è affetto da una serie di fastidiosi difetti, al non eccelso sistema di controllo si aggiunge un impostazione arcade troppo marcata e a volte fastidiosa (arrivare alla vittoria finale tamponando gente in giro per la pista è a volte fin troppo facile) e qualche piccolo bug di gestione della grafica in sovraimpressione: più di una voltà è capitato che l’ordine d’arrivo segnalato dalla grafica fosse totalmente sballato rispetto alla realtà. A questi difetti o presunti tali si aggiungono anche tempi di caricamento infiniti che inficiano l’esperienza di gioco creando punti morti e noiosi blocchi. Dal punto di vista grafico vanno comunque segnalati gli ottimi modelli poligonali di piloti, macchine e piste: tutto ricorda alla perfezione il mondo della formula uno, con una personalizzazione che rasenta la maniacalità (basti guardare le pubblicità sulle macchine per farsi un idea). Il motore regge bene il carico di gioco e non perde colpi nemmeno nelle situazioni più intricate di maxi-tamponamenti, il tutto scorre fluido e veloce senza intoppi rendendo abbastanza bene il feeling di velocità di una formula uno. L’ennesima stecca arriva però dal comparto sonoro: il gioco presenta solamente sei tracce musicali di famosi artisti (tra cui QOTSA, stereophonics e Andy Gray) e non predispone una modalità random delle tracce obbligando il giocatore ad aprire la schermata del menù per andare a modificare la colonna sonora. Essere ‘obbligati’ ad ascoltare la stessa canzone per 3 o 4 volte in fila è uno dei motivi per cui ci si ritroverà ad azzerare totalmente il volume della psp per andare a ricercarsi un’altra sorgente sonora sicuramente meglio fornita.
Formula1 Gran Prix è tutto quello che forse non dovrebbe più essere un gioco di formula1: gestione dei danni inesistendi, formula arcade basata sui tre canonici giri per gara, scarsa longevità coadiuvata da davvero ben pochi stimoli per continuare a giocarlo e magari sbloccare i numerosi bonus. A questo si aggiunge una pessima gestione del comparto sonoro e qualche piccolo bug sparso per il gioco. Di contro visivamente rimane un ottimo prodotto, probabilmente se gli sviluppatori avessero cercato una via di mezzo tra giocabilità e grafica invece che buttarsi su quest'ultima, ora staremmo discutendo di un buon gioco. Peccato.
- Pro:
- visivamente ben fatto
- ha la licenza ufficiale della Formula1
- Contro:
- troppo troppo troppo arcade
- pessima gestione del sonoro
- sono evidenti alcuni bug di programmazione
Correva l’anno 1995: Sony entrava nel mondo delle console con la sua neonata Playstation. Il lancio fu un vero e proprio successo, i giochi in line-up lasciavano ben intendere le potenzialità del salto generazionale e la grafica 3D cominciava a muovere i suoi primi passi nel mondo delle console. Gran mattatrice di questo inizio con il botto fu senza dubbio la Psygnosis: una piccola software house inglese che grazie a successi come Wipeout, Destruction Derby e Formula One, si dimostrò come una di quelle più capaci di utilizzare i nuovi tool di sviluppo. Ad oggi sono passati nove anni, la Psygnosis purtroppo non esiste più, ma la Sony passando il testimone ai Travellers Tales riprova il colpaccio in contemporanea con il lancio di PSP. Scaldate i motori, è tempo di tornare alla guida della vostra formula uno...