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Fallout Tactics: Brotherhood of Steel

RECENSIONE di La Redazione   —   27/04/2001
Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
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Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
Fallout Tactics: Brotherhood of Steel

War... War never changes...

Ma qualcosa andò storto e molti Vaults (i bunker) vennero distrutti o persi... fra di essi vi era un particolare Vault costituito perlopiù da personale militare che dopo l'olocausto nucleare riemerse praticamente illeso. Questi sopravvissuti incominciarono a studiare e a replicare le tecnologie della oramai passata civiltà... erano coloro che avrebbero fondato la Brotherhood of Steel, votata alla salvaguardia e alla protezione della tecnologia nella speranza di poter un giorno costruire un mondo migliore.
Tra queste vicende si inserisce quella del primo Fallout 1, in cui un esercito di uomini artificialmente mutati geneticamente tentò di conquistare quel poco di mondo che era rimasto. Il protagonista di quello che fu uno dei migliori CRPG della storia dei videogiochi riuscì tramite svariate peripezie a sventare i piani grazie all'aiuto della Brotherhood of Steel.
Le vicende di Fallout Tactics narrano invece le gesta di un particolare gruppo della BoS che venne mandato in ricognizione verso l'interno degli USA per seguire la ritirata dell'esercito dei mutanti grazie ai "riscoperti" dirigibili. Un temporale però finì per danneggiarli e costringerli ad atterrare nella periferia di quella che fu un tempo una grossa metropoli: Chicago. E fu così che la BoS si trovò sola in un mondo desolato ancora una volta...

Ed è in uno scenario quanto probabile tanto irrealistico che lo spin-off della famosa serie di CRPG dei Fallout prende luogo. In Fallout Tactics il gameplay si concentra quasi totalmente sul collaudato sistema di combattimento implementato nei Fallout, di concezione simile a quello degli X-Com (caratteristica che sicuramente contribuì al loro successo).
Nel gioco potrete creare un vostro alter-ego tramite il sistema di regole di Fallout e unirlo ad un gruppo di reclute della BoS. Il gioco ha un'impostazione pressoché lineare, essendo organizzato a missioni (ma nel corso del gioco potrete tornare in luoghi già visitati) ed inoltre essendo appunto un gioco tattico a squadre non ci sarà spazio per gli "elementi ruolosi" che fecero la fortuna di Fallout (per esempio il dialogo non sarà libero..). Ma FT gioco di ruolo non è, ed è appunto con i giochi del suo stesso "calibro" che va confrontato... uno a caso: Jagged Alliance 2! Ed è qui che iniziano i dolori.
Viene da pensare come sia possibile che i programmatori di FT non abbiano nemmeno provato ad imitare le caratteristiche che hanno reso grande Jagged Alliance, infatti il risultato sembra aver prodotto un gioco dalle scarse pretese che invece di tentare di superare JA2, "ricomincia da capo", ripercorrendo gli stessi passi di JA2 ma finendo il suo cammino molto prima.

Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
Fallout Tactics: Brotherhood of Steel

Uno per volta

Esaminando in dettaglio il sistema di combattimento di FT, si scopre che è rimasto quasi immutato da quello dei giochi di ruolo, in più avremo la possibilità di inginocchiarci e di strisciare (potendo così trarre vantaggio dalla conformazione del campo di battaglia), ma non si potrà per esempio indietreggiare o effettuare lo "strafe" come in Jagged Alliance 2 (e la lista delle features mancanti è lunga..). Il gioco si svolgerà quindi o in tempo reale o a turni. Giocare in tempo reale può essere fatto, ma dato che manca la possibilità di rallentare il tempo (come in X-Com 3 Apocalypse) dovrete affidarvi completamente nelle mani dell'AI (naturalmente scarsa) dei soldati (scegliendo con che percentuale minima di successo essi dovranno tentare di sparare). Se invece vorrete tentare di controllarli direttamente indicandogli dove sparare.. beh la cosa sarà molto complicata, dato che il numero di nemici è molto alto e quindi vi troverete spesso ad affrontare bersagli multipli... ma il vero problema è che dovrete essere assolutamente precisi nell'indicare chi sparare. Molto spesso vi capiterà di indicare invece di muoversi nelle zone immediatamente vicine al bersaglio, esponendo così i vostri soldati al fuoco nemico.

Nel gioco a turni c'è comunque qualcosa che non va e ciò è dovuto soprattutto alla mancanza degli "interrupts". Infatti nei giochi di questo genere per controbilanciare il fatto che ci sono due fasi distinte in cui i buoni e i cattivi devono compiere le loro scelte, si è implementato questo sistema che consente ai nemici (se tocca a voi muovere..) che non hanno usato tutte le loro possibilità di muovere ed attaccare nel loro turno di "sorprendere" i vostri soldati nella vostra fase e di agire di conseguenza. Ma un esempio pratico sarà meglio di mille parole.. Una situazione tipica: dovete entrare in un edificio dove siete sicuri che dentro ci siano alcuni dei vostri nemici.. c'è solo una porta da cui entrare. Tralasciando la possibilità di potersi aprire altre entrate (come in X-Com o JA2, ma non in FT) grazie ad esplosioni varie, quello che dovrete fare sarà appunto entrare da quella porta (o attirare i nemici fuori). Logicamente tutti voi potrete immaginare che se entraste di colpo nell'edificio trovereste tutti i nemici preparati all'evento e che di conseguenza vi farebbero fuori in poco tempo. Nei giochi a turni voi e i vostri nemici potrete guadagnarvi questa possibilità grazie alla reciproca prontezza di riflessi. 

In Fallout tale sistema non c'è! Il tutto si riduce quindi ad un banale "prima sparo io - poi spari tu", per cui potrete benissimo entrare in un edificio pieno di nemici, sparare a tutto ciò che potete ed uscire sicuri che nessuno vi potrà fare niente (a meno che per disgrazia vi scordaste di togliere il vostro soldato dalla portata del fuoco nemico).

Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
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Altre caratteristiche

Un'altra cosa che mi ha lasciato perplesso è il modello probabilistico utilizzato nel gioco: non è raro che la gente si manchi per turni e turni da pochi metri.. ma essendo i proiettili abbondanti, si può soprassedere... Comunque a causa di questo fatto e della mancanza di interrupts, il gioco mi è sembrato molto facile, permettendovi di indugiare negli errori (cosa che Jagged Alliance 2 non vi concede) anche a causa del sistema di regole: in JA2 una ferita influisce sulla possibilità di colpire e altre cose, in FT solo alcune "ferite speciali" (tipo una gamba o un braccio rotto) avranno tali conseguenze, mentre se doveste essere ridotti in fin di vita ma pieni di "ferite normali" soffrirete degli effetti negativi in maniera minore se invece vi trovaste nella stessa situazione in JA2 (e tenete conto che JA2 è famoso per tutta la gente che se ne va in giro con svariati buchi nella testa...). Inoltre in FT ci vogliono pochi secondi perché il vostro medico di campo guarisca dalla cecità i vostri soldati! In Fallout ogni medico sarà una sorta di Messia.. Assente è anche la possibilità di verificare la vostra linea di fuoco o la copertura di cui disponete, infatti a volte è difficile sapere quale dei vostri soldati riesce a vedere i nemici e quali invece hanno la linea di fuoco ostruita da qualche ostacolo. Una cosa che invece potrete fare solo in FT è la possibilità di guidare (e sparare se possibile) dei veicoli, oltre al sistema di "colpi mirati" proprio dei Fallout (in JA2 potrete scegliere se sparare alla testa, al torace o alle gambe, in FT invece potrete scegliere se sparare negli occhi, nelle mani e via dicendo). 

Segni particolari: più che discreto

In definitiva Fallout Tactics perde decisamente il confronto con Jagged Alliance dal punto di vista delle caratteristiche.. ma non è però un disastro completo. Sarà che sono un fan della serie però mi ci son divertito comunque a giocare, perché un conto è giocare in qualche sperduta terra come in JA2, un conto è giocare nelle rovine delle città americane.
Però dalla sua FT ha una storia appassionante, una grafica tutto sommato all'altezza, ed una realizzazione "di classe" (un plauso merita la scena dell'introduzione in cui la telecamera inquadra una sorta di cartello stradale riportante la scritta "Welcome to Chicago" per poi scorrere verso l'alto e inquadrare le rovine dei grattacieli della fu metropoli - un must per gli appassionati di questo genere di cose), però i problemi che affliggono il gioco sono perlopiù dovuti al fatto che le caratteristiche che mancano in FT rendono invece Jagged Alliance 2 è molto più complesso e particolareggiato. Quindi è proprio la mancanza di queste features a poter deludere e non ciò che rimane del gioco o la sua realizzazione.

Concludendo, se stavate cercando un successore a Jagged Alliance 2, non è proprio cosa, se invece siete appassionati della serie e non vi spaventa tutto ciò, FT potrebbe rivelarsi un gioco molto interessante.. dipenderà dal vostro grado di tolleranza. Io ci ho giocato in modalità "Iron Man" (detta Tough Guy in FT - cioè la possibilità o meglio l'impossibilità di salvare nel gioco se non una volta tornati nel quartier generale, per eliminare la tentazione di salvare ovunque e ricaricare ogni qualvolta le cose si dovessero mettere male) e mi ci sono divertito. Particolarmente consigliato a chi si voglia introdurre per la prima volta in questo genere di giochi, infatti secondo me FT è sicuramente una buona "base" per incominciare prima di passare a JA2..

Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
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War... War never changes...

Ventunesimo secolo. La crisi petrolifera è al suo apice e le grandi potenze planetarie cercano di accaparrarsi quel poco che è rimasto per poter poi dettare legge nell'immediato futuro. La Cina invade l'Alaska... Gli Stati Uniti invadono il Canada... e la guerra nucleare comincia. Gli Stati Uniti d'America, ritenendo la disfatta inevitabile si prepararono all'imminente bombardamento costruendo dei giganteschi bunker antiatomici, dove avrebbe trovato riparo la parte migliore della popolazione americana e il loro bagaglio tecnologico, così da poter ripopolare la Terra una volta giunto il momento.