Football Drama, la recensione

Perché le persone amano il calcio? Da questo quesito tutt'altro che scontato sono partiti gli sviluppatori di Open Lab Games per dare vita a Football Drama. La piccola realtà nostrana ha provato a focalizzarsi sullo sport più amato dagli italiani da una prospettiva diametralmente differente rispetto a quella che siamo ormai abituati a sperimentare con titoli a tema come PES, FIFA o Football Manager. Alla base del progetto, nato da un'idea di Pietro Polsinelli, c'è un'esplorazione che in buona sostanza esula dalla competizione calcistica in sé, con i suoi interessi economici, le controverse passioni delle curve e le bizze del calciomercato. Al contrario Football Drama trae origine da un approfondimento della letteratura riferita al mondo del pallone, anche grazie all'apporto di autori come Pier Paolo Pasolini e Umberto Saba e ad influenze cinematografiche come il Mundial Dimenticato (2011) e Prima del Calcio di Rigore (1972). Tutti questi spunti sono dunque serviti come trampolino di lancio per la realizzazione di un particolare strategico a sfondo calcistico, nel quale l'andamento di un'intera stagione può variare sulla base delle scelte operate dal giocatore dentro e fuori dal campo. Se l'idea vi stuzzica non dovete far altro che proseguire nella nostra recensione di Football Drama per saperne di più.

Uno strategico a tema calcistico

Sono trascorsi sette lunghi anni da quando mister Rocco Galliano è uscito bruscamente di scena. I riflettori puntati sull'allenatore marsigliese si sono spenti all'improvviso, la stampa sembra essersi dimenticata rapidamente di lui, ma l'uomo conserva ancora un barlume di speranza di risalire la china e tornare ai vecchi fasti. L'occasione arriva quando Boris Aluminovitch, facoltoso presidente del Calchester FC, decide di affidargli la guida della sua squadra alla ricerca di riscatto dopo una stagione deludente. Ha così inizio un viaggio lungo diciotto giornate di campionato, durante le quali il protagonista dovrà fare del suo meglio per provare a portare la sua nuova formazione alla conquista del campionato Thiefa League, possibilmente cercando di tenere alto il proprio nome e non finire con mestizia nell'elenco degli esoneri illustri.

In Football Drama non si scende materialmente sul rettangolo di gioco per controllare i propri giocatori. La gestione della partita è affidata a un'interfaccia che regola l'andamento dell'incontro attraverso la pressione di semplici pulsanti. Durante le fasi di possesso è possibile decidere se limitarsi a gestire il pallone attraverso la funzione "Controllo", in attesa di un'occasione più propizia per colpire, oppure se lanciare la formazione in avanti selezionando il pulsante "Rischio". Una volta arrivati in prossimità dell'area avversaria le due alternative prevedono di andare al tiro eseguendo un'azione in solitaria oppure prodigarsi per il gioco di squadra nel tentativo di insaccare il pallone in rete. Quando invece il gioco è nelle mani della formazione avversaria diventa necessario decidere se limitarsi a stare in marcatura oppure entrare in contrasto col rischio di beccarsi un cartellino, mentre nei momenti più delicati bisogna scegliere se propendere per la difesa passiva o quella attiva.

Ad arricchire questa impostazione di gioco piuttosto basilare troviamo un sistema legato alla gestione di carte azione selezionabili prima dell'inizio di ogni incontro. Ciascuna di esse corrisponde in buona sostanza a indicazioni impartite dallo stesso Galliano ai suoi ragazzi per cercare di sbloccare l'inerzia del match con escamotage che possono più o meno essere corretti. Idee come l'incremento del pressing a centrocampo, il passaggio del pallone al più talentuoso della formazione, il tiki-taka e il cambio di modulo, ma anche simulare falli inesistenti o cercare la rissa per perdere tempo, solo per citare qualche esempio. Questa gamma di alternative varia e si estende nel prosieguo della stagione, anche in virtù del fatto che incamerando risultati si possono attivare nuove opportunità dal mazzo disponibile.

Prima dell'incontro è possibile selezionare l'allenamento della propria formazione sulla base di alcune alternative predefinite. Tale scelta andrà a influire sullo stato di forma e le propensioni del team nelle fasi di attacco e di difesa, conferendo anche bonus relativi a valori come il Karma e il Kaos, di cui viene costantemente tenuta traccia nel corso del gioco. Quando Galliano non siede in panchina sussiste anche un abbozzato sistema di dialoghi con scelte multiple che a loro volta influenzano i rapporti del coach con alcuni soggetti chiave come i giornalisti e il presidente del club. In alcune fasi della stagione capiterà peraltro di imbattersi in personaggi poco raccomandabili che non si faranno riguardo a tentare il coach con facili scorciatoie come il doping o la corruzione degli arbitri, oppure situazioni prettamente opportunistiche come il calcioscommesse.

Per quanto il concept alla base di Football Drama ci sia parso interessante, la realizzazione a conti fatti palesa una serie di lacune evidenti. La principale è senz'altro legata alla profondità della struttura di gioco: trattandosi di un titolo strategico ci saremmo aspettati una maggiore profondità per quanto riguarda la gamma di indicazioni e strategie impartite al proprio team. Al contrario il sistema di scelte proposto dal gioco è risultato povero di varianti nonostante la presenza delle carte azione e conquistare le partite ci è parso fin troppo agevole. Tenuto conto del contesto narrativo e del peso che le scelte dovrebbero avere sulla progressione narrativa, sarebbe stato lecito aspettarsi anche una migliore varietà dei dialoghi, che invece risultano essere particolarmente ripetitivi, specie quando ci si interfaccia con i giornalisti nel post partita o con il patron del Calchester. Poco a fuoco anche la gestione della telecronaca, caratterizzata da commenti superflui e molto ripetitivi che spezzano inutilmente il ritmo della partita.