La recensione di Gears 5 per PC arriva a qualche giorno di distanza dall'articolo dedicato alla versione Xbox One, così da potervi raccontare non solo come si comporta il nuovo episodio della serie sviluppata da The Coalition sulla piattaforma Microsoft più potente, ma anche come funziona il multiplayer online a server aperti, sebbene per il momento riservati unicamente agli utenti che possiedono la Ultimate Edition del gioco o un abbonamento a Xbox Game Pass Ultimate. Facciamo però un passo indietro, tornando al quadro generale. Dopo un quarto capitolo piuttosto conservativo, realizzato senza osare troppo al fine di prendere le misure al franchise, Rod Fergusson e i suoi collaboratori hanno finalmente introdotto alcune importanti novità in Gears 5, sia dal punto di vista della campagna che del comparto online.
La prima, divisa in quattro atti, vede un vero e proprio passaggio di testimone da JD a Kait nel ruolo di protagonista, ammaliandoci con una fase introduttiva tradizionale nelle meccaniche e nella struttura ma dannatamente bella da vedere e capace di proporre una narrazione molto più matura e profonda rispetto al passato, in particolare per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi. Il secondo e il terzo atto sono quelli più freschi e originali, visto che adottano un approccio open world con una mappa liberamente esplorabile, fornendoci un veicolo (lo Skiff, una sorta di slitta a vela) utile per coprire le lunghe distanze da un punto d'interesse all'altro e inserendo per la prima volta un set di missioni secondarie che vanno ad aggiungersi a quelle principali, aumentando la durata dell'esperienza.
Le novità non si fermano al level design, però, estendendosi a un'estetica inedita, che passa dalle tonalità fredde delle lande innevate al rosso vivo delle distese di sabbia, in un lavoro di valorizzazione cromatica che taglia nettamente i ponti con le tonalità ocra della trilogia originale. Il quarto e ultimo atto torna nei binari classici per un confronto finale drammatico e mai così spettacolare, che per un particolare evento apre anche alla rigiocabilità e consente dunque di godersi una seconda run, magari in cooperativa online (o in locale via split-screen), alzando il livello di difficoltà per una sfida ancora più consistente. Parliamo insomma di una campagna straordinaria, che su PC può contare su di un'atmosfera ancora più intensa grazie all'incredibile dettaglio che è possibile ottenere sulle configurazioni di fascia alta, come vedremo fra poco.
Il multiplayer
Le sessioni multiplayer organizzate dagli sviluppatori prima dell'uscita di Gears 5 non ci hanno ovviamente fornito un quadro reale della situazione a server aperti, e così in occasione di questa seconda recensione abbiamo avuto modo di provare meglio il comparto online. Dopo un primo giorno con qualche incertezza di troppo, specie nell'accesso alle partite tramite selezione della lobby, le cose hanno cominciato a ingranare e in ogni caso non abbiamo mai riscontrato problemi legati a una latenza eccessiva, segno che l'infrastruttura funziona a dovere. Vedremo come verrà gestita l'uscita globale del 10 settembre, perché è chiaro che con i vari abbonamenti a Xbox Game Pass i server verranno letteralmente presi d'assalto da milioni di persone.
Il cross-play del gioco si estende a tutti gli ambiti: ciò significa non solo che è possibile iniziare la campagna su console e continuarla su PC grazie al caricamento dei salvataggi sul cloud, ma anche che si può giocare online senza distinzioni di piattaforma, affidando al matchmaking la suddivisione fra gli utenti che impugnano un controller e quelli che invece utilizzano mouse e tastiera, chiaramente avvantaggiati in termini di precisione e rapidità di puntamento. Questa distinzione si rivela fondamentale nell'ottica del bilanciamento dei match, e alla prova dei fatti non abbiamo riscontrato anomalie che non fossero dovute semplicemente alla qualità della connessione, sempre visibile per ogni utente dalla schermata di recap. Ciò detto, il multiplayer di Gears 5, esattamente come la campagna, si presenta come un ricco mix di modalità tradizionali e di novità.
Selezionando la voce Versus dal menu principale è possibile accedere all'inedito Arcade Mode, una versione alternativa del Deathmatch a Squadre in cui contano i punti delle uccisioni e ogni personaggio può perseguire una crescita nell'ambito della partita, utilizzando i crediti guadagnati con sbloccare armi differenti. Qualche esempio: Kait può accedere alla pistola Boltok, alle granate incendiarie e all'Arco Torque, Keegan può ottenere il Buzzkill, il Mulcher o l'RL-4 Salvo, Mac può richiamare granate shock, un Lancer GL o un Boomshot, e così via. Avete sentito qualche nome nuovo? I dieci personaggi selezionabili includono non solo gli eroi della campagna (la già citata Kait, JD, Del, Fahz e Marcus Fenix), ma anche due soldati Spartan da Halo (EMILE-A239 e KAT-B320) e i tre protagonisti dell'inedita modalità Fuga, ovverosia Jeremiah Keegan, Lahni Kaliso e Leslie "Mac" MacAllister. A questi si aggiungono Sarah Connor e il Terminator T-800 (sul fronte dello Sciame) dal film Terminator: Destino Oscuro per la Ultimate Edition.
In cosa consiste la modalità Fuga? Si tratta di una sfida contro il tempo da affrontare in cooperativa per tre partecipanti, in cui ci si ritrova nel mezzo di un alveare e bisogna fuggire prima che un agente chimico velenoso si diffonda completamente, facendosi largo fra le Locuste ricorrendo alle poche armi e munizioni disponibili lungo la strada. La modalità Fuga vanta attualmente tre mappe, ma ne arriveranno molte altre anche grazie al Map Builder, il nuovo editor a oggetti che permette di creare delle ambientazioni da zero e piazzarvi dentro i nemici e le risorse che desideriamo, condividendo poi il tutto con la community. La cosa davvero interessante è che la stessa feature si estenderà nei prossimi mesi alle modalità Orda e Versus: ne vedremo delle belle, letteralmente.
Torniamo però al Versus, che al di là della già citata modalità Arcade offre una rosa di opzioni decisamente ben collaudate: Corsa agli Armamenti, in cui le armi delle squadre vengono cambiate ogni tre uccisioni; Dodgeball, una sfida entusiasmante fatta di continui rovesciamenti di fronte, visto che ogni eliminazione riporta in vita un nostro compagno; Escalation, la modalità territoriale con gli anelli da conquistare e difendere nel corso del match; Esecuzione, in cui l'unico modo per uccidere i nemici è quello di effettuare una finisher; Guardiano, rivisitazione di una vecchia modalità in cui bisogna eliminare il leader della squadra avversaria per poter far fuori i suoi compagni; Re della Collina, altra modalità territoriale molto ben conosciuta, in cui bisogna conquistare e controllare un anello che si sposta sulla mappa; e infine Deathmatch a Squadre e Zona di Guerra, che non hanno assolutamente bisogno di presentazioni.
Le dodici location attualmente disponibili offrono una grande varietà di scenari e situazioni, con alcune feature inedite (la possibilità di scendere da un muro alto, ad esempio) e un design davvero riuscito, che spesso e volentieri porta lo scontro all'aperto (vedi Rivendicato), nel fascino di uno scorcio urbano (Distretto) o in una zona percorsa da un treno veloce e mortale (Manicomio). Abbiamo infine l'Orda, che con le sue cinquanta ondate rappresenta ancora oggi un'esperienza cooperativa di grande spessore, ideale da giocare con gli amici per la necessaria organizzazione del team. Le mappe sono le stesse del Versus, i personaggi invece sono otto (più eventualmente Sarah Connor) e vantano ognuno caratteristiche peculiari: Kait è uno Scout e la sua abilità Ultimate è la Mimetizzazione, dunque può avvicinarsi ai nemici senza essere vista; Del è un ingegnere e può dunque accedere a costruzioni di difesa e attacco avanzate, con un'Ultimate che richiama una squadra di robot di supporto; JD appartiene alla classe Attacco e la sua Ultimate fa cadere il fuoco dal cielo con un bombardamento mirato.
Abbiamo poi Marcus Fenix, un Tank: la sua Ultimate gli permette di sparare automaticamente alla testa dei nemici; Fahz è anche lui una classe Attacco e la sua Ultimate sono i Raggi X, con cui individuare gli avversari anche attraverso i muri; i due Spartan EMILE-A239 e KAT-B320 sono rispettivamente Attacco e Ingegnere, e le loro Ultimate consistono in uno scudo energetico e in un ologramma; e infine abbiamo il drone Jack, un'unità di Supporto che vola sul campo di battaglia in un ruolo completamente inedito, dal grande valore strategico: la sua Ultimate gli permette di controllare momentaneamente un nemico. I livelli di difficoltà disponibili per l'Orda vanno dal Principiante al Maestro e implicano un progressivo aumento della salute e della potenza dei nemici, che sono davvero tanti e davvero cattivi. Le prime ondate risultano naturalmente un po' noiose, ma l'azione diventa rapidamente frenetica e la sfida si fa man mano più consistente, assumendo i contorni di qualcosa di davvero inconcepibile nelle fasi finali.
La realizzazione tecnica su PC
Gears 5 è un gioco visivamente straordinario quando lo si fa girare su PC a 4K in HDR e con tutte le regolazioni al massimo: vederlo in movimento prima su Xbox One S e poi su Windows 10 è un'esperienza che colpisce molto per la profonda differenza che si percepisce non solo in termini di frame rate, che è esattamente doppio rispetto alla console base di casa Microsoft (e volendo si può salire fino a 120 fps), ma anche e soprattutto per la quantità di dettagli e la qualità dell'effettistica che è possibile apprezzare. Parliamo inoltre di un titolo decisamente scalabile, che per l'impostazione della risoluzione adotta una soluzione molto interessante: l'output viene lasciato identico a quello dello schermo, ma si può diminuire il valore reale (che poi viene upscalato) senza dover sottostare ai vincoli delle risoluzioni ufficiali, così da poter spremere al massimo la propria configurazione e ottenere il miglior compromesso possibile fra definizione e performance.
A tal proposito, anche su PC è presente una funzione che attiva la risoluzione dinamica e che funziona decisamente bene: impostando il valore dei fotogrammi di riferimento, il gioco andrà a modificare automaticamente il pixel count per mantenere costante la fluidità in qualsiasi situazione, anche la più caotica e movimentata. Ci si può rendere conto di cosa avvenga effettivamente cambiando le impostazioni e lanciando di volta in volta il benchmark: sulla nostra configurazione, con un ormai superato Intel Core i5 6600K, una NVIDIA GTX 1080 Ti e tutte le regolazioni su Ultra (incluso il pacchetto texture opzionale), Gears 5 gira a una media di 42 frame al secondo a 2160p, 73 frame al secondo a 1440p e 98 fps a 1080p.
Ciò significa che attivando la risoluzione dinamica per mantenere stabili i 60 fps ci si muove, a seconda dei casi, fra i 2160p e i 1800p: un eccellente risultato, considerando la straordinaria qualità della grafica. Come evidenziato anche nell'analisi tecnica di Digital Foundry, i ragazzi di The Coalition hanno infatti spinto l'Unreal Engine 4 verso nuove vette, andando a migliorare in maniera sostanziale i modelli poligonali dei personaggi e gli scenari, implementando effetti molto sofisticati (vedi le ombre in stile ray tracing) e un grado di interazione inedito con le ambientazioni. Il risultato finale è senza dubbio uno dei titoli più belli da vedere di questa generazione.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 6600K
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti
- Memoria: 16 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i3 Skylake, AMD FX serie 6000
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 760, AMD Radeon R9 280
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 80 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 10 a 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i5 Skylake, AMD Ryzen 3
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970, AMD Radeon RX 570
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 80 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
Conclusioni
Gears 5 dà assolutamente il meglio su PC con una configurazione di fascia alta, tanto che vedere il gioco in azione prima su Xbox One S e poi su Windows 10 produce un'insolita sensazione di stupore e porta a notare tanti dettagli meno valorizzati sulla versione base della console Microsoft. La presenza di un sistema di scaling automatico consente di godere della migliore qualità visiva possibile senza doversi preoccupare troppo delle pur numerose regolazioni presenti, che permettono in ogni caso di scalare l'esperienza su hardware differenti per trovare sempre il miglior compromesso fra definizione e performance. Sulla qualità dell'esperienza c'è poco da dire: la campagna è assolutamente spettacolare e introduce diverse novità importanti anche sul fronte strutturale, mentre il multiplayer riesce a unire la ricchezza delle modalità classiche ad alcune interessanti novità, con l'enorme potenziale del Map Builder che verrà certamente messo a frutto nelle prossime settimane.
PRO
- Campagna coinvolgente e ben narrata
- Struttura rinnovata, enfasi sull'esplorazione
- Visivamente straordinario su PC
- Multiplayer di spessore, con diverse novità...
CONTRO
- ...e le solite incertezze delle prime ore